La Giunta Pigliaru approverà il disegno di legge per l’istituzione dell’Agenzia Sarda delle Entrate prima dell’estate.
La Giunta Pigliaru approverà il disegno di legge per l’istituzione dell’Agenzia Sarda delle Entrate prima dell’estate. L’ha annunciato in Consiglio regionale, dove il ddl arriverà subito dopo il via libera dell’esecutivo, l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci rispondendo nell’Aula di via Roma a una mozione dei consiglieri della Sinistra Sarda, Fabrizio Anedda e Alessandro Unali, sulla situazione delle imprese in difficoltà di fronte alle cartelle di Equitalia.
«Con il ddl sull’Agenzia Sarda delle Entrate vogliamo cambiare radicalmente la posizione della Regione rispetto al fisco, attribuendole maggiori poteri di controllo e accertamento. Ma non solo: proporremo anche, e su questo dovremo fare prima un accordo con lo Stato, la riscossione diretta delle compartecipazioni erariali, che costituiscono la maggior parte delle nostre entrate», ha detto l’assessore Paci. Per quanto riguarda Equitalia, il vicepresidente ha ricordato che la Regione non ha competenze dirette su Equitalia, ma ha garantito che all’Agenzia di riscossione «è stata chiesta una maggiore rateizzazione di quanto dovuto dalle imprese, una dilazione dei pagamenti su tempi più lunghi, perché è chiaro che un’impresa che chiude per fallimento perché non riesce a pagare alcune rate è un danno erariale enorme. Nel frattempo – ha ricordato Paci – la Regione ha già adottato una politica più favorevole alle imprese sarde in termini di riscossione erariale con una rateizzazione per un massimo di 17 anni e con la possibilità di modificare il piano di ammortamento per almeno due volte. Per alleggerire la situazione stiamo poi individuando spazi d’intervento attraverso i confidi e la legge approvata ieri va esattamente in questa direzione: i consorzi fidi possono infatti occuparsi della individuazione e dei contatti con le imprese in difficoltà, mentre un intervento della Sfirs è possibile come operatore di mercato, altrimenti si rischiano gli aiuti di Stato».
«Con il ddl sull’Agenzia Sarda delle Entrate vogliamo cambiare radicalmente la posizione della Regione rispetto al fisco, attribuendole maggiori poteri di controllo e accertamento. Ma non solo: proporremo anche, e su questo dovremo fare prima un accordo con lo Stato, la riscossione diretta delle compartecipazioni erariali, che costituiscono la maggior parte delle nostre entrate», ha detto l’assessore Paci. Per quanto riguarda Equitalia, il vicepresidente ha ricordato che la Regione non ha competenze dirette su Equitalia, ma ha garantito che all’Agenzia di riscossione «è stata chiesta una maggiore rateizzazione di quanto dovuto dalle imprese, una dilazione dei pagamenti su tempi più lunghi, perché è chiaro che un’impresa che chiude per fallimento perché non riesce a pagare alcune rate è un danno erariale enorme. Nel frattempo – ha ricordato Paci – la Regione ha già adottato una politica più favorevole alle imprese sarde in termini di riscossione erariale con una rateizzazione per un massimo di 17 anni e con la possibilità di modificare il piano di ammortamento per almeno due volte. Per alleggerire la situazione stiamo poi individuando spazi d’intervento attraverso i confidi e la legge approvata ieri va esattamente in questa direzione: i consorzi fidi possono infatti occuparsi della individuazione e dei contatti con le imprese in difficoltà, mentre un intervento della Sfirs è possibile come operatore di mercato, altrimenti si rischiano gli aiuti di Stato».
L’assessore Paci, infine, ha annunciato l’imminente presentazione in Giunta da parte dell’assessorato dell’Industria del disegno di legge sulla sburocratizzazione e semplificazione. «Dobbiamo liberare le imprese dal fardello eccessivo di controlli e carte, spesso ripetitivi e inutili – ha concluso -. È un passo decisivo per far funzionare meglio le imprese e per diventare più attrattivi rispetto a nuovi investitori soprattutto dall’estero».
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