La Giunta Pigliaru ha stanziato 700mila euro per aumentare la resistenza degli ovini alla “scrapie”.
700mila euro per aumentare la resistenza degli ovini alla “scrapie” (malattia che colpisce il sistema nervoso delle pecore). E’ il provvedimento deliberato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi.
Il finanziamento punta a migliorare il patrimonio genetico delle greggi da raggiungere con l’inserimento dei maschi riproduttori, di genotipo ARR/ARR, e iscritti al Libro genealogico degli ovini di razza Sarda e al Registro anagrafico della razza Pecora nera di Arbus. I criteri per l’erogazione degli aiuti prevedono una spesa massimale di 4mila euro per ariete, con una intensità di aiuto pari al 40% della spesa ammissibile, aumentabile del 10% per i giovani imprenditori agricoli e per le aziende situate in zone montane o svantaggiate. L’agenzia regionale Argea erogherà i sostegni, previa verifica dei requisiti di ammissibilità, secondo la registrazione cronologico-protocollare delle domande presentate, senza necessità di redigere apposita graduatoria.
L’intervento approvato in Giunta accoglie il parere scientifico prodotto nel 2014 dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare con cui si raccomanda agli Stati membri di adottare programmi di selezione genetica per la resistenza alla malattia su base obbligatoria. L’assessore Falchi ha ricordato che la Regione Sardegna, prima in Italia, si è dotata già nel 2004 di un Piano di selezione che prevedeva l’obbligatorietà di adesione per le sole aziende iscritte ai Libri genealogici. Il Piano è stato poi aggiornato nel 2009 anticipando di fatto i contenuti del nuovo Decreto del ministero della Sanità attraverso l’estensione dell’obbligatorietà di adesione al Piano a tutte le aziende ovine della Sardegna.
«Il finanziamento approvato oggi – ha osservato l’assessore Elisabetta Falchi – si inserisce nel contesto più ampio degli interventi a favore della tutela degli allevamenti regionali e della salvaguardia delle produzioni. La lotta alla scrapie riconosciuta e sostenuta anche dall’Ue è un risultato che abbiamo portato a casa lo scorso anno in sede di contrattazione della nuova Politica agricola comunitaria 2014-2020.»
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