L’assessore della Sanità Luigi Arru ha illustrato in commissione il progetto di incorporazione dei presidi ospedalieri.
La commissione Salute e politiche sociali, presieduta dal socialista Raimondo Perra, ha sentito in audizione l’assessore dell’Igiene, sanità e assistenza sociale, Luigi Arru, sulla Delibera n. 31/9 del 2015 – Norme urgenti per la riforma del sistema sanitario regionale. Incorporazione presidi ospedalieri. Direttive e linee di indirizzo. L.R. n. 23/2014.
La delibera stabilisce i tempi e le linee di indirizzo per arrivare entro il 31 dicembre di quest’anno all’incorporazione del Microcitemico e dell’Oncologico-Businco nell’Azienda Brotzu di Cagliari e del Santissima Annunziata nell’Azienda ospedaliera universitaria di Sassari.
Il processo avrà una tappa intermedia il 30 giugno prossimo, data in cui è prevista l’approvazione, per entrambe le procedure, del Piano di incorporazione che dovrà essere redatto dai Commissari delle Aziende. Nei Piani, in particolare, dovranno essere individuate le strutture sanitarie che dovranno passare dalla Asl 8 di Cagliari e dalla Asl 1 di Sassari, nell’ottica di un riassetto complessivo della rete ospedaliera e di potenziamento delle cure post acuti nel territorio. Una volta predisposti i Piani, dovranno essere poste in essere le azioni necessarie per la successione delle aziende ospedaliere nella titolarità dei rapporti giuridici esistenti, per individuare le strutture organizzative che dovranno transitare e definire l’elenco del personale dipendente a tempo indeterminato, determinato, e a contratto. Avranno necessità di un ragionamento più complesso le psichiatrie e le neuropsichiatrie e l’ex Complesso pediatrico Macciotta.
L’assessore Arru ha spiegato che con questa delibera si sta dando seguito alla legge 23 del 17 novembre scorso, sempre nell’ottica di garantire il servizio di assistenza sanitaria a tutti i cittadini e in tutti i territori, ma riordinando le specialità per zone e riducendo i giorni di ricovero e di conseguenza anche i costi. Arru ha spiegato che la diagnosi della sanità sarda non è rosea: l’Isola è agli ultimi posti per indice di case-mix, ossia la complessità dei casi trattati dagli ospedali sardi, e per indice di mortalità, oltre a una dispersione della casistica che aumenta i rischi per i pazienti. Bisogna unificare alcune specializzazioni per aumentare la casistica e ridurre i costi, anche accorpando strutture complesse ed eliminandone altre. La Commissione ha preso atto che i lavori stanno proseguendo, apprezzando il valore della delibera.
Critiche all’operato della Giunta sono arrivate poi dall’opposizione ma anche dalla maggioranza. Giorgio Oppi (Area popolare sarda) ha chiesto di avere i dati della situazione delle Aziende sanitarie e ha evidenziato la grave situazione che vivono gli anziani che devono accedere alle Rsa. Oppi ha chiesto che la Regione si faccia carico almeno del 60 per cento dei costi, perché molti anziani bisognosi di un ricovero non possono sostenere la quota a loro carico. L’esponente della minoranza ha anche sollevato il problema dei trapianti, sottolineando che quest’anno, con 7 trapianti di fegato e 9 di rene, la Sardegna ha registrato il numero minimo dei trapianti dal 1989 e ha chiesto all’assessore Arru un immediato intervento per evitare che i tanti pazienti in attesa di un fegato o un rene non siano costretti a lasciare la Sardegna per farsi operare. Per Lorenzo Cozzolino (Pd) è ora che dalle parole si passi ai fatti, con tagli decisi da fare sulla base di criteri univoci e definiti, oltre a capire in che modo deve essere inquadrato il personale.
L’assessore Arru ha ribadito che sta portando avanti le azioni necessarie per applicare quanto stabilito dalla legge 23, si è detto disponibile a valutare l’incremento della quota regionale per quanto riguarda le Rsa. Sui trapianti, ha concluso Arru, ha spiegato che c’è stato un forte aumento delle resistenze da parte dei familiari che avrebbero dovuto dare il via libera all’espianto degli organi e sta affrontando la situazione assieme con i responsabili dei reparti di Rianimazione degli ospedali sardi.
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