Non si ferma la battaglia del Comitato dei cittadini di Nuxis a difesa della gestione pubblica dell’acqua.
Non si ferma la battaglia del Comitato dei cittadini di Nuxis a difesa della gestione pubblica dell’acqua. Ieri ha inviato una nota al prefetto di Cagliari, Alessio Giuffrida, e all’assessorato regionale dei Lavori pubblici, nella quale ribadisce le ragioni della posizione assunta e ricostruisce le vicende che nelle scorse settimane hanno portato anche a manifestazioni clamorose, contro le decisioni assunte dalla Giunta guidata dal sindaco Roberto Lallai che, dopo essersi opposta a lungo ad Abbanoa, ha poi deciso di cedere alla stessa la gestione del sistema idrico comunale.
Il Comitato ascrive, tra l’altro, che «l’11 marzo 2015 con altri 28 sindaci che si oppongono ad Abbanoa, in rappresentanza di circa 80.000 sardi, proprio il sindaco Roberto Lallai aveva marciato su Cagliari, firmando nella circostanza l’atto costitutivo del neonato comitato GASI (Gestione autonoma servizio idrico). Nella circostanza l’Amministrazione comunale aveva noleggiato un pullman per accompagnare cittadini del paese. Ancora, il 17 aprile 2015 l’assessore Manichedda, unitamente al presidente ANCI, al presidente Abbanoa ed al rappresentante dell’autorità d’ambito, aveva ricevuto 7 (sette) sindaci aderenti al GASI per discutere la questione Abbanoa, questo a significare che le speranze non erano perse. Questi ultimi fatti, successivi al “Decreto Sblocca Italia” ed alla sentenza della Corte Costituzionale, lasciavano presagire che ancora ci fosse da sperare nella gestione in forma autonoma il S.I.I. con efficienza efficacia ed economicità. Le domande e gli inquietanti interrogativi hanno fatto sì che le scusanti fino a questo punto addotte dal sindaco fossero del tutto fuorvianti anche perché si è appreso, e con somma sorpresa ribadito anche in questa circostanza, che il vero problema era quello economico poiché il Comune non è in grado di assolvere alle funzioni ed ai servizi indispensabili come il S.I.I., avendo disponibilità finanziarie fino al mese di giugno 2015. Questa precarietà finanziaria, se accertata, preoccupa non poco i cittadini. Ipotesi questa rafforzata dal fatto che gli altri Comuni, aderenti al GASI, continuano a gestire in forma autonoma il servizio idrico con tariffe sostenibili, hanno risorse finanziarie per il futuro, non intendono nel modo più assoluto, almeno per il momento, cedere ad Abbanoa e tanto meno indurre in errore chi in loro aveva riposto la fiducia.»
Il Comitato comunica, infine, che «alcuni consiglieri di minoranza, per meglio capire la situazione, hanno richiesto il resoconto dei costi e dei ricavi relativi al servizio idrico integrato dell’ultimo triennio e la copia del bilancio di previsione 2015/16/17 comprensivo dei conti residui».
I cittadini aderenti al Comitato si sono riservati di comunicare, non appena venuti in possesso della documentazione richiesta, se sarà il caso anche all’Autorità contabile, le modalità con cui sono state utilizzate, negli anni interessati, le risorse economiche per la gestione del S.I.I.; l’eventuale danno sul territorio comunale e le eventuali responsabilità di danno all’erario.
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