18 July, 2024
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Ore 20.45, PalaSerradimigni di Sassari, Dinamo Banco di Sardegna – Grissin Bon atto 6°: se vince Reggio Emilia è scudetto, se vince Sassari si va alla bella di gara 7. La serie della sfida scudetto tra la squadra di Meo Sacchetti e quella di Massimiliano Menetti è giunta ad un punto di svolta che potrebbe chiudere la stagione o allungarla ancora fino a sabato sera, al Palabigi di Reggio Emilia.

Tra le due squadre è emerso fin qui un grande equilibrio. La Grissin Bon ha dominato le prime due partite casalinghe ma la Dinamo Banco di Sardegna ha reagito da grande squadra ed ha impattato con due vittorie al PalaSerradimigni, sofferte ma meritate. Due giorni fa, a Reggio Emilia, Logan e compagni hanno gettato al vento una grandissima occasione, perché pur nella peggiore serata nel tiro da tre di tutta la stagione (2 su 25, con il primo canestro centrato a 3′ dalla fine), hanno sfiorato la vittoria come sul campo emiliano non avevamo mai fatto sia nella “regular season” sia nelle prime due sfide di finale.

Per vincere e riportare la serie in parità, alla Dinamo serve la partita perfetta. Le condizioni ambientali dovrebbero essere ideali, perché il PalaSerradimigni sarà pieno come un uovo e la stragrande maggioranza del tifo sarà di marca sassarese. Meo Sacchetti ha a disposizione l’intera rosa, nella quale spicca un monumentale Shane Lawal, Mvp sia di gara 4 sia di gara 5, forse all’ultima partita a Sassari, se come annuncia radio mercato, il prossimo anno vestirà la maglia del Barcellona.

Nelle fila della Grissin Bon ci sarà Drake Diener, per tre anni idolo del PalaSerradimigni, recuperato dopo un infortunio ma ancora in condizioni fisiche imperfette, come è emerso nei due spezzini di partita giocati sia in gara 4 sia in gara 5. Non ci sarà invece il lungo Darius Lavrinovic, uscito dal campo per un infortunio nelle battute iniziali di gara 5. La sua assenza potrebbe pesare, anche se la Grissin Bon in queste partite di finale ha dimostrato di avere grande carattere, riuscendo ad ovviare a diverse assenze, ad iniziare da quella di Diener.

Il fischio d’inizio è fissato alle 20.45, dirigeranno Tolga Sahin, Dino Seghetti e Roberto Begnis.

Dinamo Banco di Sardegna 2

In attesa del rientro in fabbrica, sempre più vicino, i lavoratori Eurallumina hanno esposto uno striscione all’ingresso dello stabilimento. Il testo contiene un messaggio chiarissimo, con un riferimento alle polemiche sollevate da quanti contestano il progetto per la costruzione della caldaia a carbone per la produzione di vapore prevista dal programma di riavvio produttivo: «Lavoro – Ambiente – Salute devono convivere – La mancanza del lavoro uccide dignità – Libertà – Speranza – I nemici del lavoro sono i nemici del territorio – Basta con il no a tutto!!!»

lo striscione da 20 metri che campeggia da oggi davanti allo stabilimento eurallumina

 

Il comune di Carbonia ha disposto il pagamento dei contributi integrativi per i canoni di locazione (affitto), per l’annualità 2014.

Le persone che non hanno richiesto l’accredito nel proprio conto corrente, possono recarsi presso gli sportelli della Banca “Unicredit” in via Nuoro 1 per ritirare i contributi. I beneficiari dovranno mostrare un documento di identità.

I contributi da ritirare sono due: uno di competenza comunale e l’altro di competenza Stato-Regione.

Municipio Carbonia 99 copia

programma sharklife 2015

Si svolgerà a Roma il prossimo 30 giugno il convegno conclusivo del Progetto Sharklife che ha visto protagonista il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena. Nel corso dell’incontro, organizzato nella Sala della Vedova del Palazzetto Mattei di Villa Celimontana, verrà tracciato un bilancio complessivo dell’iniziativa che negli ultimi tre anni ha coinvolto diversi partner. Il progetto è stato reso possibile grazie ai fondi dell’Unione europea del programma Life+, dal ministero dell’Ambiente, dal Parco Nazionale dell’Asinara e dalla Provincia di Reggio Calabria, e ha coinvolto, accanto a CTS, i seguenti partner: Agci-Agrital, Fipsas (Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee), Cibm di Livorno (Consorzio per il Centro Interuniversitario di Biologia Marina), Fondazione Cetacea, Area Marina Protetta delle Isole Pelagie e Università della Calabria.

Secondo uno studio della IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) nel Mediterraneo sono presenti circa 80 specie diverse di pesci cartilaginei e l’Italia in particolare, grazie alla  sua posizione strategica, ospita 43 specie di squali. Purtroppo, il nostro paese detiene anche il primato, tutto negativo, di avere la più alta percentuale di squali e razze minacciate al mondo. SHARKLIFE, il primo maxi-progetto europeo dedicato alla conservazione degli squali, ha promosso azioni concrete per la salvaguardia di questi animali puntando alla riduzione della mortalità causata dalla pesca professionale e sportiva.

Nell’ambito del progetto, il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, in collaborazione con i pescatori locali operanti all’interno dell’Arcipelago, ha partecipato al testaggio di un prototipo di rete da pesca in grado di ridurre la mortalità degli squali elefante e di eventuali altre specie marine protette in caso di cattura accidentale. Attraverso tale prototipo, in grado di rilevare e segnalare istantaneamente l’avvenuta cattura nelle reti di questi animali sarà possibile intervenire con efficacia per la tutela e la conservazione delle specie. Lo sviluppo del sistema ad opera degli ingegneri dell’Università della Calabria, guidati da Calogero Pace, servirà per realizzare uno strumento il più possibile simile alle normali reti da posta utilizzate dagli operatori, tale da poter essere usato in futuro nelle normali attività di pesca.

Per raggiungere l’obiettivo di salvaguardia degli squali, sono state promosse iniziative di diverso tipo. Alcune concrete di conservazione, come ad esempio la promozione dell’uso degli ami circolari, che sono dispositivi di pesca a basso impatto per i trigoni viola; lo sviluppo di un sistema per ridurre la mortalità di squali elefante e di altre grandi specie marine protette catturate accidentalmente nelle reti da posta e l’implementazione della politica di “tag and release” per i tornei di pesca sportiva, il tutto principalmente attraverso il coinvolgimento di pescatori sportivi e professionisti. Altre azioni sono state rivolte ad aumentare la sensibilità e la consapevolezza da parte del pubblico riguardo l’importanza degli squali per gli ecosistemi marini, attraverso la formazione (seminari e workshop) e l’uso di diversi strumenti di comunicazione, tra cui una mostra itinerante, il sito web e degli opuscoli informativi, realizzati ad hoc per i diversi target.

Il comune di Carbonia partecipa alla cerimonia, proposta dal Circolo ACLI di Cortoghiana, per commemorare le vittime della sciagura stradale avvenuta il 26 giugno 1950. In quella giornata, 65 anni fa, un gruppo di 17 operai dipendenti dell’ERLAAS (Ente Regionale per la Lotta Anti Afelica della Sardegna), partito da Gonnesa con un camion per raggiungere il posto di lavoro, fu coinvolto in uno spaventoso incidente, sulla statale 126, all’altezza di Flumentepido. Il camion si capovolse e nell’incidente morirono 16 operai.

La cerimonia si terrà il 26 giugno 2015. Alle 10.00 sarà posta una corona presso il ceppo commemorativo sulla statale 126 (incrocio Medau Serafinis). La commemorazione proseguirà alle 10.45, presso la Chiesa del Sacro Cuore di Cortoghiana, con la messa in suffragio delle vittime.

Il calciatore del Napoli Marek Hamsik è stato il grande protagonista delle celebrazioni del National Day della Slovacchia a Expo 2015. Ad accogliere, questa mattina, il capitano del Napoli, arrivato a Expo Milano 2015 insieme al presidente slovacco, Andrej Kiska, sono stati i canti tradizionali del coro Spevácky zbor Lúčnica.

Alla cerimonia dell’alzabandiera, scandita dagli inni, hanno partecipato Riccardo Nencini, Viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Bruno Antonio Pasquino, Commissario Generale di Expo Milano 2015, e una nutrita delegazione slovacca composta da Miroslav Lajčák, Vice Primo ministro e ministro degli Affari Esteri e Europei, Vazil Hudák, ministro dell’Economia, Marek Maďarič, ministro della Cultura, Vladimir Kováčik, ministro dell’Istruzione, della Scienza, della Ricerca e dello Sport, e Francis Palko, ministro dei Trasporti, della Costruzione e degli Affari Regionali.

«Mi congratulo con l’Italia per questo successo straordinario – ha esordito il presidente Kiska -. L’Esposizione universale è una celebrazione del progresso e dello sviluppo e, per quanto riguarda il nostro Paese, mostra ciò di cui abbiamo dato prova e quello che siamo capaci di realizzare. Ma ci indica anche quello che è un obiettivo prioritario non ancora raggiunto: il diritto all’alimentazione per tutti. La Slovacchia – ha spiegato il presidente Kiska – è tra i Paesi che sono riusciti con maggior efficacia a ridurre le emissioni di CO2 nell’Ue. Vanta numerose tecnologie per lo sfruttamento intelligente dell’energia. Per questo sono lieto di apporre la mia firma in calce alla Carta di Milano, che non solo espone dei problemi, ma propone anche delle soluzioni concrete.»

«A più di 150 anni dalla prima Esposizione Universale di Londra – ha ribadito il Viceministro Nencini – possiamo dire che la scienza e le tecnologia ci permettono di affrontare il tema della nutrizione con una concezione diversa, decisamente molto più benaugurante di quanto non fosse un secolo e mezzo fa. L’idea di costruire l’Expo, guardando a questi contenuti, si avvicina molto al modo di vivere degli slovacchi. Qui hanno diritto di cittadinanza Paesi di varia etnia, di lingue decisamente diverse, di diversa grandezza. Ma il diritto di cittadinanza è assolutamente uguale per tutti.»

Dopo la parte ufficiale, le celebrazioni sono proseguite con spettacoli di musica tradizionale al padiglione slovacco, dove un autentico bagno di folla ha accolto Marek Hamsik.

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Il presidente della Regione Francesco Pigliaru, ha partecipato questa mattina a Roma, ai lavori della Commissione parlamentare per le questioni regionali, presieduta da Gianpiero D’Alia. Al centro dell’incontro, l’indagine conoscitiva sulle problematiche legate alla revisione degli Statuti, con riferimento alle questioni relative alla specialità della Regione Autonoma della Sardegna e allo stato della sua attuazione.
Francesco Pigliaru ha iniziato il suo intervento soffermandosi sulla specificità della Sardegna in termini di insularità e perifericità. «Sebbene il Trattato per il Funzionamento dell’Unione Europea riconosca la specialità della condizione insulare, lo Stato italiano non ha mai voluto sviluppare in sede europea una politica dell’insularità che riguardi la seconda isola per estensione del Mediterraneo e certamente la più distante dalla terraferma tra le grandi isole », ha detto Francesco Pigliaru, citando poi i passaggi principali del documento sul tema consegnato alcune settimane fa al presidente del Consiglio Matteo Renzi.
«Gli svantaggi dati dall’insularità e causati dalla oggettiva separazione dal sistema nazionale delle infrastrutture e dei servizi sono profondi, a cominciare dall’assenza del metano per proseguire con il nodo della continuità territoriale, da cui derivano mancanze anche sul fronte della mobilità interna. Sono problemi decisamente importanti dal punto di vista economico – ha proseguito il governatore della Sardegna – che erano validi nel 1948 come adesso, e per limitare i quali lo Statuto di Autonomia è stato forse il principale strumento in campo, basti pensare alle norme statutarie sulle entrate. Su questo punto è quindi ora di inaugurare una nuova stagione di rapporti politici e istituzionali, di occasioni di integrazione e di riequilibrio di poteri che costituiscano il quadro della nuova specialità, in modo che la rivendicazione di pari opportunità della Sardegna possa declinarsi in atti concreti, capaci di ridurre gli svantaggi che la condizione di insularità impone ai cittadini e alle imprese della nostra regione.»
Il presidente ha poi sottolineato l’importanza della valorizzazione delle differenziazioni regionali. «In un quadro nazionale che ha un problema di qualità istituzionale complessivo, il regionalismo italiano ha prodotto situazioni molto negative nel Mezzogiorno, ma anche performance regionali di assoluta eccellenza in termini di qualità dei servizi erogati con efficacia ed efficienza. La ricchezza delle esperienze regionali non dovrebbe essere perciò annacquata o addirittura annullata. Qualunque meccanismo di centralizzazione cancellerebbe questa ricchezza, e invece uno Stato saggio deve rendersi conto che questa differenziazione è ricchezza e che le buone esperienze devono essere diffuse sul territorio».
Ampio spazio, nella relazione di Francesco Pigliaru, è stato riservato al tema dell’identità e la parte conclusiva dell’intervento è stata dedicata agli strumenti per la effettività della specialità.
In riferimento al confronto in corso queste settimane tra le Regioni autonome e lo Stato sulle modalità e le procedure per la revisione degli Statuti speciali, il presidente della Regione ha evidenziato come il binomio commissioni paritetiche-decreti legislativi, che contengono le norme di attuazione, dal punto di vista strettamente tecnico costituisca ancora la migliore soluzione a tutela dell’autonomia. «Le norme di attuazione si sono rivelate un utile strumento per dare sostanza alla specialità. Esse sono dotate di una particolare forza formale nel sistema delle fonti del diritto in quanto si riferiscono direttamente alla legge costituzionale, quindi allo Statuto, e si impongono sulle leggi ordinarie. La Sardegna non ha forse sfruttato al meglio in passato la possibilità di approvare in sede di Commissione paritetica Stato-Regione efficaci norme di attuazione dello Statuto. Tramite tale strumento è possibile circoscrivere la congiunturale azione accentratrice dello Stato e della Corte costituzionale pre-contrattando l’ampiezza del momento di confronto sulle modalità e le procedure per la revisione degli Statuti speciali, delle funzioni di competenza regionale». 
Nello specifico, in riferimento alla proposta relativa alle norme di attuazione portata avanti dal sottosegretario degli Affari regionali Gianclaudio Bressa, il Presidente ne ha dato una valutazione positiva. «Le norme di attuazione consentono di non lasciare alla sola iniziativa del legislatore nazionale la determinazione dei rispettivi ambiti di competenza legislativa dello Stato e della Regione. In questa fase di riforma del Titolo V della seconda parte della Costituzione, la previsione di una clausola di salvaguardia che prevede l’intesa per l’adeguamento degli Statuti è sicuramente una soluzione positiva. Per la prima volta – ha concluso Francesco Pigliaru – viene sancito in Costituzione in forma espressa lo strumento pattizio e, con esso, un importante strumento di leale cooperazione tra lo Stato e le Regioni speciali».
Il presidente Pigliaru era accompagnato dall’assessore degli Affari generali e riforma Gianmario Demuro. All’audizione è intervenuta Ilenia Ruggiu, componente di nomina statale della Commissione paritetica Stato-Regione Sardegna per la stesura delle norme di attuazione dello Statuto sardo.

Francesco Pigliaru 2

Prende il via venerdì 26 giugno, a Cagliari, la prima edizione di “Family: Festival Allargato Multisexual In Letterature You know what!”, organizzato dalla compagnia LucidoSottile con la direzione artistica di Giovanni Follesa e de Le Lucide (Tiziana Troja e Michela Sale Musio) e realizzato con il sostegno della Fondazione Banco di Sardegna, del ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e dalla Regione Autonoma della Sardegna.

Nei locali dell’ExArt, l’ex liceo artistico di piazzetta Dettori 9, animati dalle installazioni audio e video dei Qoèletpro, il festival proporrà fino a domenica 28 ben ventun appuntamenti, tra spettacoli, presentazioni di libri e dibattiti, film, concerti, workshop e mostre, con l’obiettivo di mettere a confronto studiosi, artisti, politici su uno dei temi più dibattuti dall’opinione pubblica.

Ad aprire il festival venerdì 26 giugno sarà l’inaugurazione alle ore 17.00 di due mostre fotografiche, “Family on the road” di Ambra Lonis e “Famiglie felici, famiglie possibili” di Sabina Murru.

Nella prima l’autrice ha ritratto le famiglie per le strade di Cagliari e il risultato sono immagini che esprimono “la voglia di poter essere famiglia secondo i propri canoni, la voglia di poter essere liberi di amare”. Nella seconda invece sono protagoniste famiglie di ogni genere immortalate però in un particolare habitat: il divano di casa.

Le due mostre resteranno allestite al piano terra dell’ExArt per tutta la durata del festival.

A seguire, sempre intorno alle ore 17.00, ad inaugurare il ciclo di incontri sarà “Affari di famiglie: dibattito aperto sull’evoluzione della famiglia in Italia”. Dopo la presentazione delle Lucide, coordinati dal giornalista Vito Biolchini interverranno Silvia De Simone (psicologa, referente regionale di Famiglie Arcobaleno-Associazione Genitori Omosessuali), don Dino Pirri (parroco e scrittore), Giuseppe Iaculo (psicologo e psicoterapeuta), Carlo Cotza (mediatore familiare e portavoce ARC), Diego Lasio (psicologo, psicoterapeuta), Marilisa Piga (regista e autrice del webdoc “Lunàdigas”) insieme all’autore Cicci Borghi, Barbara Tetti (presidente MOS-Movimento Omosessuale Sardo) e Roberto Manca (presidente associazione True Colors). A portare la sua testimonianza sarà anche Rafael Serrano, responsabile in Spagna della Commissione Lavoro Famiglie LGTB, organismo incaricato di gestire le rivendicazioni delle famiglie di tutti i gruppi che fanno parte della Federazione Statale spagnola di Lesbiche, Gay, Transessuali e Bisessuali. Insieme a suo marito Davide, Serrano ha un figlio (adottato dalla sua nascita) che oggi ha 3 anni.

Il programma di venerdì proseguirà alle ore 18.00 nella Sala Danza dell’ExArt con un workshop gratuito di Waackin’ e Voguing curato dalla crew cagliaritana House of Vanguard (composta da Lil’Jean, Andreja e Omar). Il Waackin’ e il Voguing sono due stili di danza nati all’universo underground statunitense ma che ora stanno conoscendo una grande diffusione anche in Italia. Il Vogue è una danza bidimensionale in cui la ricerca del movimento è nella larghezza e nella lunghezza, mentre nel Waackin’ si predilige la tridimensionalità e la profondità viene resa con una danza che esce letteralmente fuori dal corpo.

La prima giornata del festival “Family” si chiuderà all’insegna dello spettacolo. Alle ore 22.30, nella Sala Teatro dell’ExArt, Alessandro Fullin sarà protagonista di “Fullin legge Fullin: spettacolo leggermente autoreferenziale” (ingresso 12 euro, ridotto 10).

FAMILY FESTIVAL

Sabato 27 giugno la sede sociale dell’Auser di San Giovanni Suergiu ospiterà “Su pani fattu in domu – Alla scoperta delle nostre tradizioni”, giornata dedicata alla lavorazione del pane con la guida del tecnico esperto Gerardo Piras e la testimonianza diretta degli anziani del paese, protagonisti e detentori dei saperi delle nostre tradizioni.

Il programma prevede, alle 9.00, l’inizio dei lavori con la preparazione del lievito naturale da zero, e la dimostrazione pratica delle tecniche di panificazione. Il pane verrà infornato alle 14.30, con cottura nel forno a legna.

Alle 18.30 è prevista una degustazione guidata, con il riconoscimento della qualità tramite l’analisi sensoriale dei pani tipici: pane coccoi, mustaciusu e altro pane speciale (pani con arriscotu, gerda, tamatiga, oria).

Nel corso della giornata verranno effettuate dimostrazioni del ciclo del grano con prove pratiche della prima pulizia e del lavaggio del grano, la spiegazione della macinazione del grano con la caratteristica mola asinaria e, infine, prove pratiche della setacciatura delle farine.

Gli organizzatori, Auser di San Giovanni Suergiu e comune di San Giovanni Suergiu, coinvolgeranno i presenti e li renderanno partecipi dei vari processi caratteristici del ciclo del pane per non disperdere questi saperi.

Manifesto Pane 2015

Il vicepresidente della Regione e assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, è intervenuto dinanzi alla Sezione regionale del controllo per la Sardegna della Corte dei Conti, dove si sta svolgendo la Verifica del Rendiconto generale della Regione per il 2014. Sono presenti anche gli assessori della Sanità, Luigi Arru, dell’Industria, Maria Grazia Piras, della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, e i direttori generali degli assessorati.
«Ci siamo autoimposti il rigore e la trasparenza che solo il bilancio armonizzato può garantire per risanare le casse della Regione ma ci saremmo aspettati che anche il Governo facesse la stessa cosa, invece non andrà in bilancio armonizzato né quest’anno né il prossimo, e questo potrà crearci qualche problema – ha detto Raffaele Paci -.
Ringrazio la Corte per questo importante confronto, che non è solo un passaggio formale ma un’importante occasione di riflessione comune.»
Il vicepresidente ha ricordato alla Corte i «pesanti vincoli delle spese obbligatorie della Regione. Non basta certamente un anno per cambiare la situazione, serve almeno una legislatura, considerando anche la flessione delle entrate dovuta alla crisi economica». Spaventosa, poi, la situazione dei residui passivi e attivi che a fine 2013 erano rispettivamente di 5 e 4 miliardi di euro. «Abbiamo lavorato moltissimo e dimezzato questa forbice, avviando una gestione positiva dei residui – ha ricordato Paci -. Non avremo mai più il problema delle perenzioni grazie al bilancio armonizzato, perenzioni che ammontano a 2 miliardi e 300 milioni per il 2013 e a 2,7 per il 2014. Intanto, abbiamo istituito un fondo di 530 milioni per affrontare adeguatamente il problema. Il bilancio della Regione dunque, considerate le tante novità, è in itinere, dinamico, un bilancio che stiamo cercando di ripulire e portare a chiarezza e trasparenza».
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