23 November, 2024
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Balli e canti di gruppi di musicisti in costumi tradizionali hanno aperto le celebrazioni del National Day della Repubblica Popolare Democratica del Laos.

Dopo il classico rito dell’alzabandiera, con l’intonazione degli inni nazionali, sono intervenuti il sottosegretario per le Riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Ivan Scalfarotto, e il vice ministro laotiano per il Commercio e l’Industria e Commissario Generale del Laos, Siaosavath Savengsuksa, accolti dal Commissario Generale di Expo Milano 2015, Bruno Pasquino.

Ivan Scalfarotto ha rivolto un caloroso messaggio di saluto alla popolazione del Laos, lodando «l’equilibrio che ha saputo raggiungere tra uomo e pianeta, tra le diverse comunità umane e gli individui». In particolare, il sottosegretario ha voluto citare il progetto Women For Expo, fondamentale per «la promozione delle donne nei ruoli di coordinamento e decisionali, ciò permetterà un mondo più sicuro e più prospero. Il Laos è un buon esempio di questo impegno». Il Laos è collocato all’interno del Cluster del Riso, alimento e prodotto con cui il paese ha un legame particolare, tanto che nella lingua locale cibo e riso sono sinonimi. «Eppure, questo legame coesiste con una varietà e ricchezza culturale e culinaria di enorme ampiezza – ha spiegato Scalfarotto -. Vengono coltivate ben sei varietà di riso sulle 21 esistenti al mondo. Non potremo far fronte alla crescita della domanda alimentare se non utilizzeremo appieno la chiave della diversità, se non interromperemo la strada dell’omologazione e standardizzazione che ci portano a consumare solo una piccola parte dei cibi a nostra disposizione».

Il Vice Ministro laotiano Siaosavath Savengsuksa, ha spiegato che il tema di Expo “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, è molto importante per i popoli di tutto il mondo: «Il Laos ha lavorato moltissimo per raggiungere gli obiettivi di sviluppo del Millennio e la riduzione della povertà. La sicurezza alimentare è una priorità per il nostro governo, così come un ambiente pulito, che permette di produrre cibo sano e sicuro e promuovere una produzione verde e sostenibile».

Le celebrazioni sono continuate nel cluster con spettacoli musicali e una ricca degustazione di prodotti tipici del Laos che includevano molte specialità a base di diverse varietà di riso, tra cui il tipico “sticky rice”.

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Una giornata diversa, divertente e spensierata. Una trentina di bambini ucraini, accompagnati dai responsabili dell’associazione umanitaria onlus “Bambini nel mondo” di Busto Arsizio, hanno visitato ieri Expo Milano 2015.

Accolti dal Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, i bambini provengono soprattutto da Kiev e Chernobyl e sino a metà luglio vivranno in Italia, ospiti di famiglie di Busto Arsizio.

Il loro tour al sito espositivo è cominciato con la tappa al padiglione del Brasile, con la classica camminata sulle reti, per poi proseguire a Casa Corriere e a Palazzo Italia. A pranzo i bambini sono stati ospitati nello stand del salumificio Beretta. Successivamente il gruppo ha visitato il Padiglione Zero. A fine giornata, tanta la stanchezza ma anche la felicità e l’entusiasmo per aver ammirato un posto unico al mondo.

Bambini ucraini a Expo 2015

Dinamo Banco di Sardegna 2 Dinamo Banco di Sardegna 3 Dinamo Banco di Sardegna Jerome Dyson 1

La Dinamo si ripete in gara 4 in una partita da infarto (94 a 90 dopo un tempo supplementare) e impatta la serie della finale scudetto con la Grissin Bon davanti a 5.000 spettatori entusiasti dopo 45 minuti caratterizzati da mille emozioni.
La Dinamo ha dominato la partita per 30 minuti giocando a ritmi vertiginosi con percentuali dai 6,75 soprattutto nei primi 20′, da NBA: 9 su 16. Nel primo tempo è stato il tiro da 3 punti a fare la differenza, con un Rakim Sanders stellare (11 punti con 1 su 2 da due punti, 3 su 3 da tre punti e 5 rimbalzi) e Sosa, Logan, Lawal e Kadji tutti a quota 7 punti. Nella Grissin Bon hanno retto il confronto Darius Lavrinovic e Achille Polonara, autori rispettivamente di 12 e 11 punti, in ombra gli altri. La Dinamo ha iniziato la sfida giocando a ritmi vertiginosi (12 a 5 al 4′ con “bombe” di Kenneth Kadji e Logan e schiacciate di Sanders e Lawal ma Polonara e Lavrinovic hanno riportato sotto la Grissin Bon (13 a 12) al 6′. Altre due “bombe” di Dyson e Sanders hanno riportato la Dinamo avanti, 19 a 12, ma una “bomba” di Lavrinovic e due canestri da sotto di Polonara e Della Valle hanno colmato il divario: 19 a 19.
La Dinamo tira meglio da 3 che da 2 punti e Sanders porta la Dinamo al primo riposo breve sul +4: 25 a 21.
In avvio di secondo quarto la Grissin Bon accorcia a – 2 con un canestro da sotto di Vitalis Chikoko, 25 a 23, ma poi la Dinamo continua a “bombardare” il canestro avversario con Giacomo Devecchi, Logan, Sosa e Sanders la buona vena di Lavrinovic e Polonara hanno consentito alla Grissin Bon di andare all’intervallo lungo con un ritardo di “soli” 12 punti: 48 a 36!
La partita sembra incanalata verso una vittoria sicura della Dinamo è questa sensazione cresce in avvio di terzo quarto, quando la Grissin Bon sbanda vistosamente e la Dinamo vola fino a + 22: 63 a 41 al 25′. Brillano Sanders (da 3), Dyson, Kadji e Logan. La partita sembra decisa ma dopo pochi minuti la luce della Dinamo improvvisamente si spegne e la squadra di Massimiliano Menetti inizia una clamorosa rimonta. Cresce Andrea Cinciarini, con lui Ojars Silins e in breve tempo il divario tra le due squadre si assottiglia: 68 a 56 all’ultimo intervallo breve.
Il margine di vantaggio per la Dinamo è ancora buono ma la partita sta cambiando e la squadra di Meo Sacchetti non riesce a frenare la rimonta emiliana. La Dinamo continua a sbagliare molto nei tiri da due punti, crollano anche le percentuali dai 6,75 e al 36′ la Grissin Bon è a -7: 76 a 69. Dyson riporta i suoi a +9 ma Reggio Emilia ci crede e, punto dopo punto, si riporta sotto fino al -3 al 38′: 78 a 75. Ora la Dinamo ha paura, Dyson mette dentro il canestro del +5, 80 a 75 , ma la Grissin Bon in un finale da infarto riaggancia la Dinamo con un canestro da sotto di Andrea Cinciarini e una “bomba” di Ojars Silins, portando gara 4 incredibilmente al primo tempo supplementare.
Sulle tribune del PalaSerradimigni scende il gelo e l’inerzia della sfida è ora dalla parte della squadra ospite che è stata capace di rimontare uno svantaggio di 22 punti con un parziale di 39 a 27 negli ultimi 15′.
Ma quando tutti si aspettano un allungo della Grissin Bon che vincendo porterebbe la serie sul 3 a 1, ad un passo da uno storico scudetto, dopo due tiri liberi di Amedeo Della Valle, Jerome Dyson piazza due “bombe”, un canestro da sotto e due tiri liberi che, uniti ad un canestro da sotto e due tiri liberi di Jeff Brooks, regalano alla Dinamo la vittoria che vale il 2 a 2 e riapre pienamente la serie della finale scudetto.
La Dinamo chiude con 18 su 40 da due punti, 14 su 33 da tre punti e 16 su 31 ai tiri liberi; 50 rimbalzi, 14 di Shane Lawal.
Per la Grissin Bon, 31 su 51 da due punti, 5 su 29 da tre e 13 su 17 ai tiri liberi; 40 rimbalzi.
Jerome Dyson è il miglior realizzatore per la Dinamo, con 28 punti in 38′ (5 su 10 sia da due sia da tre punti e 3 su 7 ai tiri liberi), seguito da Rakim Sanders con 18 punti in 26′ (3 su 6 da due punti, 4 su 5 da tre punti e 0 su 1 ai tiri liberi; David Logan oggi s’è fermato a 11 punti, Shane Lawal e Kenneth Kadji a 10.
Nella Grissin Bon, 20 punti per Darius Lavrinovic (7 su 11 da due punti, 1 su 6 da tre punti e 3 su 5 ai tiri liberi; 17 per Ojars Silins (5 su 6 da due punti 2 su 6 da tre punti e 1 su 1 ai tiri liberi; 16 per Andrea Polonara (4 su 5 da due punti, 2 su 6 da tre punti e 2 su 2 ai tiri liberi); 14 per Andrea Cinciarini (6 su 15 da due punti, 0 su 3 da tre punti e 2 su 3 ai tiri liberi); 10 per Amedeo Della Valle.
Nella Grissin Bon è tornato in campo per 4 minuti il grande ex Drake Diener che, reduce da un infortunio, non ha inciso sulla partita (un solo tiro da due sbagliato e una palla persa).
La Dinamo è riuscita a completare la rimonta dopo le due nette sconfitte iniziali subite a Reggio Emilia e la serie è nuovamente in parità: 2 a 2. Lunedì si torna al Palabigi, dove la Dinamo in gara 5 cercherà di centrare l’impresa che potrebbe valere una grossa fetta di scudetto. Sì giocherà alle 20,45, arbitri Paolo Taurano, Saverio Lazzarini ed Enrico Sabetta.

«Il nuovo record per la pizza più lunga del mondo è di 1.596,45 metri»: così Lorenzo Veltri, Giudice del Guinness World Records, ha decretato il nuovo record del mondo, stabilito oggi a Expo Milano 2015, stracciando il precedente, datato 2011, ad opera degli spagnoli, che si erano fermati a 1141,5 metri..

La pizza, prodotta con 2 tonnellate e mezzo di impasto e condita con 1,5 tonnellate di salsa di pomodoro e 1,7 di mozzarella, 150 litri d’olio, utilizzando solo prodotti made in Italy, è stata cotta grazie a 5 forni speciali, utilizzando ben 800 tavoli in acciaio disposti a ferro di cavallo lungo il Decumano. Al termine delle operazioni di misurazione, i tranci di pizza sono stati distribuiti a tutti i visitatori dell’Esposizione Universale.

«Vorrei ringraziare tutte le persone che hanno collaborato per stabilire questo record, una grande gioia che sia potuto accadere all’Esposizione Universale»: queste le parole del Commissario Unico Giuseppe Sala immediatamente dopo la proclamazione  del nuovo record mondiale. «Abbiamo avuto e avremo tanti Capi di Stato ad Expo Milano 2015 – ha aggiunto Sala – ma organizzativamente il momento più complesso è stato questo. Abbiamo stracciato il record precedente grazie all’unione degli sforzi, di prodotti d’eccellenza di tante regioni italiane, di pizzaioli piacentini e napoletani. Realizzare un’operazione del genere richiede uno sforzo organizzativo straordinario e noi ce l’abbiamo fatta».

Per la giornata della Pizza dei record, organizzata grazie all’impegno dell’azienda piacentina“La Pizza+1” e della Nazionale Italiana Pizzaioli, più di ottanta di pizzaioli provenienti da tutte le regioni italiane nella notte tra venerdì e sabato, lungo il Decumano hanno impastato, condito e cotto la pizza.

«Questo evento è un esempio della grandezza del Made in Italy», ha sottolineato il sottosegretario di Stato dell’Economia e delle Finanze, Paola De Micheli, tra le fautrici dell’iniziativa.

«La pizza è un simbolo del nostro Paese e dell’agroalimentare italiano, un punto di forza straordinario», ha detto il Ministro delle Politiche Agricolo, Ambientali e Forestali, Maurizio Martina.

Un simbolo anche di solidarietà, come hanno ricordato Ludovico Sante, amministratore unico di “LaPizza+1”, e Roberto Moncalvo, Presidente della Coldiretti, che hanno ringraziato Marco Lucchini, Direttore Generale della Fondazione Banco Alimentare, e tutti i volontari che questo pomeriggio consegneranno 300 metri della pizza a 6 centri di accoglienza milanesi gestiti dalle associazioni che si occupano di disagio sociale, in particolare a quelle che si stanno occupando dell’emergenza immigrazione.

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Portal 1 copiaNinetto Deriu
Finalmente una buona notizia per 60 lavoratori ex Ila che avevano perso il sussidio della mobilità o che lo perderanno a partire dal 30 giugno di quest’anno. Ieri in Regione è stata sottoscritta l’intesa, alla presenza degli assessori dell’Industria e del Lavoro, Maria Grazia Piras e Virginia Mura, e i rappresentanti sindacali. Si tratta del primo passo di un percorso formativo che, per ora, interesserà i lavoratori ex Ila e che sarà poi esteso a tutti i lavoratori delle industrie in crisi del Sulcis Iglesiente.
Il percorso formativo è anche finalizzato all’inserimento lavorativo nei cantieri che saranno avviati a Portovesme per la ripresa delle attività produttive dell’Eurallumina. Si tratta di un primo intervento i cui termini saranno approfonditi nel corso di un nuovo incontro già convocato per la prima decade di luglio. In seguito all’intesa siglata questo pomeriggio, i lavoratori hanno deciso di smantellare il presidio sotto il palazzo della Regione, in viale Trento a Cagliari.
L’assessorato dell’Industria ha ribadito la propria disponibilità al confronto con Ninetto Deriu, titolare della Port.Al (ex Ila) e all’utilizzo di tutti gli strumenti consentiti e concretamente attuabili per il rilancio della produzione.
Ninetto Deriu ha rilevato lo stabilimento ex Ila tre anni fa, con un progetto di rilancio molto ambizioso, nel quale ha investito circa 10 milioni di euro. Il progetto è stato finora bloccato prima dal no all’installazione di un mini parco eolico, poi dai ritardi nell’esame di una proposta d’intesa per un accordo bilaterale con l’Enel per la fornitura di energia a prezzo agevolato. A inizio maggio, di fronte ai tempi infiniti del confronto sui costi energetici, Ninetto Deriu ha annunciato la rinuncia all’investimento.

 

Il disegno di legge regionale sulla semplificazione è ad un passo dalla definitiva approvazione. L’obiettivo della Giunta regionale è fare della Sardegna una regione amica dell’impresa e dei cittadini, insieme a una Regione che sappia comprendere e interpretare le esigenze di tutti. Innanzitutto, la partecipazione: il provvedimento sarà approvato dopo ampia consultazione. Ieri, a Cagliari, è stato fatto un passo decisivo con la riunione del Tavolo del partenariato per la Semplificazione.
«Anche su questo tema, stiamo portando avanti gli impegni assunti in campagna elettorale», ha detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru. «Prima di approvare il disegno di legge, secondo una modalità che stiamo facendo diventare sistema, vogliamo discuterne, confrontarci con le parti interessate, in questo caso il partenariato. I cittadini e gli imprenditori possono farlo anche sul sito sardegnapartecipa.it, il luogo virtuale in cui si possono segnalare le difficoltà burocratiche più frequenti, le pratiche più fastidiose e quelle che creano problemi. Sono convinto che l’intelligenza collettiva porti sempre a buoni risultati. Sapremo prendere spunto dalle segnalazioni per migliorare il disegno di legge. Quanto alle imprese, noi già sappiamo che la semplificazione e la riduzione della pressione fiscale sono i problemi più sentiti. Lavoriamo perché la Sardegna sia un posto ideale dove poter investire e creare sviluppo, e quindi occupazione.»
L’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, si è espressa sulla stessa lunghezza d’onda. «L’esecutivo – ha detto – dall’inizio del proprio mandato di governo è impegnato a creare un ambiente normativo che favorisca la competitività del sistema economico e produttivo. Nostro compito è far sì che le imprese possano valorizzare le proprie idee e contribuire alla crescita economica della Sardegna». L’assessore Piras ha definito gli obiettivi immediati e di medio e lungo termine che saranno raggiunti una volta approvato il disegno di legge: riduzione degli oneri e degli adempimenti a carico delle imprese, con la garanzia di avere certezze dei tempi nei procedimenti amministrativi; razionalizzazione delle comunicazioni tra imprese e amministrazione attraverso le potenzialità del digitale; stesura di atti legislativi con testi chiari e comprensibili. «Il disegno di legge sulla Semplificazione va in questa direzione – ha aggiunto l’assessore Piras – e, una volta approvato, sarà anche efficace nella lotta alla corruzione e nella tutela della trasparenza». L’assessore Piras, infine, ha ricordato l’importanza strategica del SUAPE, lo Sportello Unico per le Attività Produttive e l’Edilizia, che mette insieme l’esperienza nel coordinamento SUAP attuata dall’Assessorato dell’Industria in materia di avvio d’attività d’impresa con gli adempimenti di natura edilizia in capo ai cittadini.
«L’intervento sulle leggi e sulle norme è un passo fondamentale – ha detto l’assessore degli Affari generali, Personale e Riforma della Regione, Gianmario Demuro –. La pubblica amministrazione deve garantire l’interesse pubblico, non costruire “schermi” che ostacolano il rapporto con le imprese e i cittadini. Dobbiamo migliorare la burocrazia, costruirne una nuova e in grado di rispondere alle esigenze di tutti. Occorre semplificare – ha detto ancora l’assessore Demuro – ma anche adeguare gli strumenti ai nuovi servizi digitali. Più la pubblica amministrazione sarà trasparente ed efficiente, più sarà in grado di generare fiducia nei cittadini e negli imprenditori».
L’intervento dell’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, si è invece concentrato sugli effetti che il provvedimento avrà sul funzionamento degli enti locali. «La pubblica amministrazione è fatta di procedure ma soprattutto di persone, e occorre dunque un adeguamento. Iniziamo con una volontà politica che va nella direzione della semplificazione, la modifica degli impianti normativi, l’eliminazione delle norme inutili, l’applicazione di buone prassi – per esempio il SUAP – anche in altri contesti, è la strada giusta. Serve la determinazione della Regione, ma anche quella degli enti locali e di tutti i soggetti coinvolti nel processo di semplificazione. È una rivoluzione di sistema – ha concluso Erriu – per accelerare i processi di spesa, per ridurre i tempi di risposta della pubblica amministrazione e far fare alla Sardegna un grande passo in avanti».

Giunta regionale 20

Finale scudetto atto 4°: al PalaSerradimigni di Sassari, la Dinamo Banco di Sardegna alle 20.45, sfida la Grissin Bon per riportare la serie in parità. Archiviata la straordinaria e, ad un certo punto, quasi insperata vittoria di gara 3, la squadra di Meo Sacchetti va all’assalto di quella di Massimiliano Menetti, con la convinzione di avere ritrovato le certezze che le avevano consentito di eliminare in semifinale i campioni d’Italia dell’EA7 Emporio Armani Milano e quindi di potersi giocare tutte le chanches scudetto fino in fondo, magari a gara 7, già fissata per il 26 giugno al Palabigi di Reggio Emilia.

La Dinamo questa sera punterà sulla ritrovata precisione al tiro dalla lunga distanza di David Logan (in gara 3 25 punti, 19 negli ultimi 10′ con 5 “bombe” consecutive dai 6,75), sul riscatto di Jerome Dyson, MVP della serata dopo la serataccia di due giorni prima a Reggio Emilia, e di Rakim Sanders, e spera di poter ritrovare anche il miglior Shane Lawal, l’uomo in più della semifinale con l’Olimpia Milano e finora in ombra in finale, anche per l’assenza in una partita per squalifica.

La Grissin Bon, da parte sua, in gara 3 non ha avuto il miglior Andrea Cinciarini ed ha avuto il meglio da Amedeo Della Valle, implacabile al tiro dai 6,75 e sui soliti Achille Polonara, Rimantas Kaukenas e Darius Lavrinovic. per violare il PalaSerradimigmi, se la Dinamo sarà in serata sì, dovrà fare leva su tutti i suoi campioni disponibili, non potendo contare neppure oggi sul grande ex Drake Diener, infortunatosi in gara 5 di semifinale, contro l’Umana Reyer Venezia (a Reggio Emilia sperano di riuscire a recuperarlo in tempo per gara 5, in programma lunedì 22 giugno al Palabigi).

Gara 4, in un PalaSerradimigni pieno come un uovo, inizia alle 20.45, arbitri Luigi Lamonica, Alessandro Vicino e Michele Rossi.

Dinamo Banco di Sardegna 2

 

Cornacchia

Il Comitato faunistico regionale ha dato parere favorevole per l’abbattimento selettivo delle cornacchie grigie. Lo ha annunciato l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spono, che ha sottolineato come «il documento sia stato approvato all’unanimità, a dimostrazione del grande senso di responsabilità di tutti gli attori interessati».
Si tratta di un Piano triennale (2015-2017) a cui hanno lavorato le strutture dell’assessorato dell’Ambiente, competente per materia. L’attuazione del Piano di depopolamento spetterà adesso alle Province che si dovranno avvalere di personale altamente specializzato, i cosiddetti coadiutori (oggi in buona parte cacciatori), per cui si stanno attivando dei corsi per la formazione, che coinvolgano ancor di più gli agricoltori. L’approvazione del Piano ha avuto bisogno di più tempo poiché l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha chiesto integrazioni e chiarimenti, e solo recentemente ha espresso parere favorevole, di tipo obbligatorio e vincolante, che ha permesso la chiusura dei lavori.
L’elemento di novità dell’intervento triennale sta nel numero dei volatili abbattibili, si passa dalle 8.000 cornacchie all’anno a ben 18.900.
Sul versante dei danni provocati dai cormorani alle aziende dei pescatori dell’oristanese, l’assessorato della Difesa dell’Ambiente ha spiegato che i fondi previsti per quest’anno sono gli stessi degli anni precedenti, senza alcuna riduzione. Le risorse per il 2014 sono state tutte impegnate e verranno trasferite alle Province solo dopo la presentazione delle relazioni sugli indennizzi che devono essere trasmesse entro giugno.
Per il futuro si sta valutando la possibilità di anticipare, almeno in parte, le risorse alle Province, così da intervenire prima nel risarcire i pescatori. Resta più problematico invece studiare piani di abbattimento per i cormorani, tutelati da apposite normative europee che porterebbero la Regione Sardegna nell’ambito di una procedura di infrazione, mentre è importante proseguire sul versante della prevenzione.

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La Slovenia ha celebrato oggi il National Day in Expo Milano 2015. Ad accogliere la delegazione slovena, guidata dal Primo Ministro Miro Cerar, il Commissario Generale di Expo 2015 Bruno Antonio Pasquino, il sottosegretario di Stato agli Affari Esteri Benedetto Della Vedova e il Vicepresidente e Assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani.

«Expo 2015 è il contesto privilegiato – ha dichiarato il sottosegretario Della Vedova – per affrontare i temi della malnutrizione e della sicurezza alimentare. La Carta di Milano consegnerà la legacy e gli indirizzi per l’Agenda post 2015 delle Nazioni Unite, per questo è necessaria la cooperazione di tutti i Paesi partecipanti e il contributo della Slovenia, con cui l’Italia vanta rapporti bilaterali di alto livello, è fondamentale.»

«La Slovenia partecipa a un’Esposizione Universale per la quarta volta – ha dichiarato il Primo ministro Cerar – ma l’Expo di Milano è per noi particolarmente importante per gli ottimi rapporti che ci legano all’Italia. Il nostro padiglione sviluppa il tema ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’ attraverso un concept coraggioso che si basa su cinque punti fondamentali: le saline, le api, le acque termali, trekking e ciclismo e la misurazione del carbone. Il padiglione – ha aggiunto – è inoltre interamente realizzato con materiali naturali, proprio per ben rappresentare il nostro sconfinato amore per la natura. Possa quindi Expo 2015, che è già un indiscutibile successo, portare a raggiungere traguardi per quanto riguarda la nutrizione, la biodiversità e la sostenibilità a livello globale per noi e per le generazioni future.»

Dopo la cerimonia dell’alzabandiera, la delegazione slovena ha visitato il padiglione Italia e quello sloveno.

In occasione del National Day della Slovenia, la campionessa olimpica di discesa libera e slalom gigante Tina Maze oggi ha fatto visita al sito di Expo Milano 2015.

«Sono felice di partecipare a questo giorno importante. La Slovenia – ha dichiarato Maze, testimonial del Paese all’Esposizione Universale – è una nazione davvero attiva, molto attenta all’ambiente. Il nostro padiglione all’Esposizione Universale rappresenta al meglio questi aspetti.»

Accompagnata nella sua visita dal primo ministro sloveno Miro Cerar, Tina Maze ha incontrato il Commissario unico delegato per Expo Milano 2015 Giuseppe Sala e ricevuto due “wellness ball” in dono da Technogym, prima di proseguire la sua passeggiata lungo il decumano alla scoperta dei padiglioni dei Partecipanti.

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