22 November, 2024
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La Giunta regionale ha approvato una delibera che prevede la riprogrammazione di una parte delle risorse finanziarie assegnate alla Sardegna per il programma Garanzia Giovani. Il trasferimento di risorse da una misura all’altra si è reso necessario per ridurre alcune dotazioni sovradimensionate e, contestualmente, implementare quelle sottodimensionate. In particolare, ci sono schede per le quali si è registrato un numero elevato di richieste e di prenotazione di servizi.

La più rilevante riguarda il reinserimento di giovani tra i 15 e i 18 anni in percorsi formativi ed è finalizzata a consentire ai più giovani il conseguimento di competenze spendibili nel mercato del lavoro. I giovani interessati a questa misura sono 540 e le dotazioni finanziarie hanno consentito di dare una risposta soltanto a 209 ragazzi suddivisi in 29 corsi.

«È una ridistribuzione importante – ha detto l’assessore Virginia Mura – perché si tratta di corsi di istruzione e formazione professionale e, di conseguenza, affrontano efficacemente il grave problema della dispersione scolastica. I giovani potranno ottenere una qualifica e potranno essere riammessi nel circuito dell’istruzione professionale per poi arrivare anche al diploma o alla laurea.» 

L’assessore Mura ha quindi fatto un bilancio di Garanzia Giovani a un anno dall’adozione della delibera con la quale furono programmate le risorse assegnate alla Sardegna per il programma e dall’avvio delle iscrizioni sul portale. Sono passati sette mesi dall’inizio delle attività di profilazione dei giovani iscritti. Al 6 giugno, risultano essere iscritti a Garanzia Giovani in Sardegna 32.290 ragazzi. A quasi 22 mila stato proposto un intervento concreto sulla base dell’offerta disponibile.

Virginia Mura 4

 

Ieri sera l’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, il suo segretario particolare e il deputato Emanuele Cani, hanno incontrato una delegazione dei marittimi Saremar, presso la sede del circolo del Partito Democratico di Carloforte..

«L’incontro – dice il segretario cittadino del PD di Carloforte, Stefano Rombi – ha costituito un’importante occasione per un confronto serio e franco, nel quale i lavoratori hanno potuto esprimere all’Assessore le proprie preoccupazioni circa il processo di liberalizzazione del servizio di cabotaggio gestito attualmente dalla Saremar. L’assessore Deiana, ribadendo l’ineluttabilità della liberalizzazione e del bando di gara, ha rimarcato l’attenzione della Regione e di tutto il PD su tre punti essenziali: la garanzia di un servizio pubblico efficace che sia migliorativo rispetto all’assetto attuale; la salvaguardia di tutti i posti di lavoro; il mantenimento, nel limite del possibile, delle attuali garanzie contrattuali per i marittimi.»

«Come sempre ha fatto in questi mesi difficili – conclude Stefano Rombi – il Partito Democratico di Carloforte intende farsi promotore di un ulteriore incontro di aggiornamento alla fine del mese di luglio, nel quale si potranno discutere gli sviluppi della vicenda. Solo così sarà possibile arrivare ad una soluzione politica in grado, ad un tempo, di offrire un servizio di qualità e di garantire tutti i posti di lavoro.»

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Expo Milano 2015 celebra oggi il National Day della Repubblica Democratica del Congo.

«L’Africa è il continente più rappresentato all’Esposizione Universale ed è l’area del mondo protagonista nel dibattito sulla nutrizione e lo sviluppo». Con queste parole il Commissario Generale di Expo Milano 2015, Bruno Pasquino, ha aperto le celebrazioni. Una giornata che coincide con il cinquantacinquesimo anniversario dell’indipendenza del Paese.

La delegazione africana era guidata da Eugénie Salembongo Basoy, Segretario Generale del ministero del Commercio: «Il Congo dispone di 80 milioni di ettari di terra coltivabile ma solo il 10% ad oggi è sfruttato. Un utilizzo razionale di queste terre potrebbe fornire ai congolesi la piena autosufficienza alimentare, eppure è un paradosso costatare che nel nostro Paese la popolazione vive in una condizione inaccettabile di insicurezza alimentare». «La Repubblica Democratica del Congo ha bisogno di tutte le braccia e di tutte le menti per realizzare il suo destino universale – ha concluso Salembongo Basoy -: investire nel Congo significa investire nel Pianeta».

Il Congo partecipa all’Esposizione Universale all’interno del Cluster Frutta e Legumi, condividendo il Padiglione con la Guinea Equatoriale. «Proprio l’idea del cluster – ha sottolineato Pasquino – ha permesso a oltre 70 paesi di partecipare a Expo Milano 2015 con un contributo di grande qualità e scoprire i punti in comune tra realtà molto diverse».

Ricordando il tema scelto dal Congo per la partecipazione all’Esposizione Universale, «Beneficiare della natura in base alle capacità che essa offre», il Commissario Generale Pasquino ha inoltre osservato come “nella Repubblica Democratica del Congo si trovi il secondo bacino forestale più ampio del Pianeta, che rende questa nazione uno dei polmoni della Terra”.

Successivamente la delegazione ha fatto tappa al Cluster Frutta e Legumi e ha visitato Palazzo Italia, dove si è fermata per il pranzo ufficiale.

Per tutta la giornata il Congo offre ai numerosi visitatori un ricco programma, che avrà il suo culmine con il concerto di Fally Ipupa, vera icona della musica contemporanea africana, previsto questa sera sul palco del Cluster Bio-Mediterraneo.

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A quatto giorni dalla conquista dello scudetto nell’indimenticabile serata di gara 7 al Palabigi di Reggio Emilia, la Dinamo Banco di Sardegna è stata ricevuta questa mattina in Consiglio regionale.

Nel suo intervento di saluto, il presidente dell’Assemblea Gianfranco Ganau (sassarese ed ex sindaco di Sassari) ha ringraziato la squadra e la società per il «risultato eccezionale che ha superato di slancio anche le più rosse aspettative; un risultato nel quale si riconosce tutta la Sardegna come già accadde per lo scudetto del Cagliari nel ’70, il cui ricordo resta ancora vivo».

Riprendendo la definizione di “squadra di pazzi” con cui è stata sintetizzata l’impresa della Dinamo, il presidente del Consiglio ha ricordato che, oltre allo scudetto, «la Dinamo ha raggiunto anche il traguardo storico del cosiddetto “Triplete” vincendo la Supercoppa e la Coppa Italia, un obiettivo che la colloca nella storia della pallacanestro e rende la stagione appena conclusa ancora più entusiasmante».

«La bellezza della pazzia – ha concluso Ganau – è stata quella di riuscire a far convivere la grande sofferenza di alcune partite ed alcuni momenti del campionato, con la forza irresistibile espressa nei momenti chiave, come nella splendida rimonta della gara finale.»

L’assessore della programmazione, Raffaele Paci, che ha salutato la Dinamo anche a nome del presidente Pigliaru impegnato a Bruxelles, ha rivolto alla squadra ed alla società «i complimenti di tutta la Sardegna per uno straordinario risultato sportivo che va oltre lo sport ed esprime ad un livello di eccellenza una identità sarda tutta unita».

Per l’assessore dello Sport, Claudia Firino, «l’eccezionalità dell’impresa sportiva della Dinamo sta non solo nelle tre stupende vittorie ottenute nel corso della stagione ma nella capacità di crescere con umiltà fino ad arrivare a bruciare le tappe; è un segnale che la Sardegna deve cogliere, si può andare avanti anche partendo da situazioni di svantaggio se si è capaci di utilizzare al meglio le proprie risorse». «E’ un segnale – ha aggiunto l’assessore dello Sport – che premia meritatamente anche il modo innovativo e civile con cui la Dinamo ha vissuto ed interpretato la sua presenza nel tessuto sociale della nostra comunità».

L’assessore del Turismo Francesco Morandi ha poi messo l’accento sul legame fra il fantastico risultato sportivo e l’immagina della Sardegna in Italia e nel mondo veicolata dalla Dinamo Sassari. «Un grande progetto di comunicazione – ha affermato Morandi – fondato sul messaggio Giganti nello sport, Giganti nella vita, che anche in prospettiva rappresenta una idea nuova, forte ed efficace, per presentarsi sul mercato».

L’allenatore Meo Sacchetti, dopo aver salutato i presenti anche a nome degli atleti americani, ha ricordato in una brevissima sintesi della stagione la forza di un gruppo che «ha saputo superare i momenti difficili, mostrando tutta la forza del suo carattere», un carattere che in qualche modo discende da quello del popolo sardo, di cui Sacchetti ha detto di sentirsi parte.

Anche dall’intervento del presidente della Dinamo, Stefano Sardara, sono emersi gli elementi dell’orgoglio e del carattere. «Da sardo sono orgoglioso di essere qui, consapevole del fatto che anche per la nostra terra questa vittoria vale il doppio e forse il triplo; abbiamo saputo mettere in campo una grande voglia sapendoci anche mettere in discussione quando è stato necessario». «Dalla nostra vittoria –ha concluso Sardara – abbiamo imparato una lezione, quella di non accontentarci mai e di non mollare di fronte ai momenti negativi».

Successivamente, il presidente Ganau ha donato a Sacchetti e Sardara una medaglia ricordo del Consiglio regionale. Alla fine, spazio al doveroso omaggio ai campioni: foto con la grande coppa sullo sfondo, palloni da “autenticare”, selfie, immagini e video.

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Copagri Sardegna ha chiesto e ottenuto di incontrare il presidente della Regione Francesco Pigliaru il prossimo 6 luglio e molti sono i temi che l’associazione metterà sul piatto, ad iniziare da una maggiore attenzione per il comparto agricolo e non solo dall’assessore dell’Agricoltura.

Copagri Sardegna ritiene che siano necessarie, sin d’ora, alcune puntualizzazioni. «La politica agroalimentare non è all’attenzione della Giunta; notevole è lo scarto tra le dichiarazioni verbali che ogni tanto appaiono sulla stampa e le decisioni concrete – dice Ignazio Cirronis, presidente regionale di Copagri -. Non basta l’impegno dell’assessore dell’Agricoltura: ci vuole quello dell’intera Giunta con chiara e concreta assunzione collegiale delle responsabilità». Per esempio, il bilancio è nella competenza dell’assessore della Programmazione; l’industria agroalimentare fa capo all’Industria, come le politiche di internazionalizzazione; la sanità animale all’assessore della Sanità, le infrastrutture all’assessore dei Lavori pubblici e così via. Fino ad oggi tutto emerge, meno che la centralità “declarata” dell’agricoltura.

All’incontro con il presidente Pigliaru, Copagri Sardegna chiederà di discutere e trovare soluzioni alle troppo numerose cose che non vanno: dal reale pericolo della perdita di consistenti risorse europee, all’oblio caduto sulla lotta alla peste suina africana, il freno posto alle politiche del credito agrario, l’indifferenza verso il sostegno delle Op (Organizzazioni dei produttori), o verso i consorzi fidi agricoli, il ruolo marginale dell’agricoltura nel Piano infrastrutture che si realizzerà col mutuo da 700 milioni.

«Non ci interessa una politica di assistenza spicciola alle imprese agricole». Copagri rivendica per l’impresa agricola  il sostegno delle istituzioni per aggredire i nodi strutturali che ne frenano lo sviluppo: la piena attuazione della legge di riforma dei consorzi di bonifica,  efficaci politiche del credito, l’efficienza delle agenzie agricole, la semplificazione legislativa e amministrativa, la continuità territoriale delle merci, un’organica politica per il comparto ovicaprino per stabilizzare i risultati positivi che si registrano attualmente e che potrebbero venir meno in assenza di scelte condivise di filiera, politiche forti per supportare l’export delle eccellenze alimentari della Sardegna.

Non meno importante è la realizzazione di un giusto rapporto con il Governo nazionale per quanto di sua competenza. «Attendiamo che il presidente Pigliaru metta in calendario il Forum che ha concordato con il ministro dell’Agricoltura per affrontare temi quali l’Imu, continuità territoriale merci, programmi nazionali finanziati dalla nuova Pac 2014-2020, gasolio agevolato, tutela del cannonau, atteggiamento ministero della Salute in materia di commercializzazione dei prodotti trasformati dell’allevamento suinicolo, la promozione internazionale delle eccellenze alimentari».

La formazione strumento di crescita per le imprese. Il Fondo Artigianato Formazione: vantaggi e opportunità per le imprese sarde”, è il titolo del seminario pubblico, aperto alle imprese e ai consulenti del lavoro, organizzato a Sassari per domani, 1 luglio, da Confartigianato Imprese Sardegna, CNA e Fondartigianato (Articolazione regionale Sardegna). L’incontro si svolgerà presso l’Hotel Il Vialetto, in via Predda Niedda, avrà inizio alle 9.30.

Il programma prevede l’apertura degli interventi con la relazione di Simona Guttuso, dell’Articolazione regionale Sardegna, dal titolo “Il Fondo artigianato formazione. Modalità di adesione e funzionamento”. A seguire Antonio Alivesi, segretario provinciale di Confartigianato Sassari, con la relazione dal titolo “Le attività del Fondo in Sardegna”, Giuseppe Oggiano, presidente dell’Ordine dei consulenti del Lavoro della provincia di Sassari, con “L’importanza dei fondi interprofessionali per la crescita delle imprese”, e con Stefano Di Niola, presidente del Fondo artigianato formazione, con “Strategie e prospettive”. Presiede e coordina Stefano Mameli, segretario regionale Confartigianato Imprese Sardegna.

«Considerato che si sta aprendo la nuova stagione dei fondi europei FSE che destinano tante risorse alla formazione – afferma Stefano Mameli, segretario regionale di Confartigianato – sarebbe strategico che si avviasse un dialogo con la Regione al fine di integrare progetti e risorse destinati alla formazione nelle piccole imprese.»

Il Fondo artigianato formazione (Fondartigianato), è il Fondo Interprofessionale per la formazione continua previsto dalla legge 388/2000, con la quale si delega ad Enti di natura privatistica, costituiti dalle parti sociali, la gestione dei contributi versati dalle aziende per la formazione e l’aggiornamento dei propri dipendenti.

Nasce, per sostenere e diffondere la cultura della formazione continua, per promuovere e realizzare in modo più adeguato ed efficace piani formativi per l’azienda, il territorio, il settore, per favorire la competitività delle imprese, per valorizzare le risorse umane. Promuove, realizza e diffonde iniziative di formazione continua all’interno di piani formativi elaborati in sede di dialogo sociale, volte alla valorizzazione delle risorse umane ed allo sviluppo dei settori di attività dell’artigianato delle piccole e medie imprese. Il Fondo si pone, quindi, come obiettivo quello di favorire le condizioni per rendere possibile lo sviluppo delle pratiche formative che qualificano ulteriormente il lavoro dell’artigianato e delle PMI nel sistema delle politiche del lavoro.

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Da giovedì 2 a venerdì 3 luglio anche l’Università di Cagliari partecipa a SINNOVA 2015. Al Centro polifunzionale ex Terminal crociere, a Cagliari, lo stand di Unica espone una selezione delle attività innovative suscettibili di trasferimento tecnologico e di maggiore interesse per il mondo delle imprese sarde.

Durante la due giorni verrà presentato il video che racconta le peculiarità di quattro dei progetti pilota di sviluppo congiunto Università-imprese promossi nell’ambito del progetto INNOVA.RE. Il video è prodotto dal Celcam – Centro per l’Educazione ai Linguaggi del Cinema, degli Audiovisivi e della Multimedialità dell’Università di Cagliari. Lo stand di Unica distribuisce le brochure informative su alcuni dei brevetti dell’ateneo, mette a disposizione le schede descrittive di altri progetti suscettibili di trasferimento tecnologico, sviluppati in diversi ambiti disciplinari.

Lo staff di Unica fornisce informazioni alle imprese sulle opportunità dell’apprendistato di alta formazione e ricerca. Ad esempio, un contratto di lavoro a contenuto formativo rivolto ai giovani laureandi e laureati fino ai 30 anni. Inoltre, viene proposto materiale informativo sul  Contamination Lab Cagliari, il percorso di accompagnamento alla cultura d’impresa (presto al via con la sua terza edizione) che ha finora coinvolto oltre duecento tra studenti, laureati e ricercatori del nostro ateneo.

Il Salone dell’innovazione in Sardegna promosso da Sardegna Ricerche in collaborazione con l’assessorato regionale della Programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Partecipano a SINNOVA 2015 le imprese innovative della Sardegna, i due atenei dell’isola, i centri di ricerca e le istituzioni regionali che concorrono allo sviluppo dell’ecosistema dell’innovazione. Sono previsti eventi, workshop e dimostrazioni nell’area Fablab. In programma, nella mattinata di apertura, gli interventi del rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo, e del prorettore per il Territorio e l’innovazione, Annalisa Bonfiglio.

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Sette consiglieri regionali del Partito Democratico, primo firmatario Rossella Pinna, hanno presentato una proposta di legge sulla “Disciplina dell’attività di tatuaggio, piercing, trucco permanente o semi-permanente e pratiche correlate”.

Nonostante la moda del “tattoo” e del piercing, nonché delle pratiche affini, sia diventata un fenomeno di costume in costante ascesa, finora, non è stata ancora adottata una legge regionale che faccia propri i principi sanciti nelle linee guida ministeriali. Un vuoto legislativo che la proposta di legge regionale presentata lo scorso 17 giugno. intende colmare quanto prima, per armonizzare la norma regionale a quella nazionale e rispondere opportunamente alla tutela della salute dei cittadini.

La tutela prevede ampie garanzie in termini di adeguati standard di igiene degli  ambienti di lavoro, delle tecniche utilizzate, delle attrezzature, degli strumenti, dei materiali e dei prodotti impiegati per la loro esecuzione.

«Sono purtroppo frequenti – sottolinea l’on.le Pinna – le notizie sulla pericolosità che queste pratiche comportano se non eseguite secondo precise norme igieniche e ambientali, l’ultima apparsa sui media proprio in questi giorni.»

Un’indagine “ad hoc” condotta da un’Università romana sui suoi studenti, ha rivelato che un quarto dei ragazzi che si son sottoposti a tatuaggi e piercing ha riportato complicanze infettive, e solo il 17% ha firmato il consenso informato.

Il dato più allarmante, prosegue l’esponente del PD, è che molte persone, giovani in particolare, si sottopongono a tatuaggi e piercing rivolgendosi ad operatori-dilettanti o improvvisati, che utilizzano strumenti artigianali non adeguati o esercitano in locali non certificati, senza rispettare le norme igieniche.

I rischi sono molto gravi e non vanno trascurati: dall’epatite B e C, fino al virus dell’Aids e, non secondario inoltre, l’inoculazione nella cute di sostanze chimiche non controllate può portare a reazioni indesiderate di tipo tossicologico o di sensibilizzazione allergica.

L’assenza di una precisa regolamentazione del settore consente, purtroppo, il proliferare anche in Sardegna di “Operatori” non abilitati.

«Di qui la necessità – afferma l’on.le Pinna – di un provvedimento, con l’obbiettivo di mettere ordine e regolamentare un settore in cui si sente viva l’esigenza di dare risposte concrete in termini di salvaguardia della salute pubblica e di garanzia della professionalità degli operatori, ma anche rispondere alle giuste aspettative di tante persone che chiedono di accedere ad una professione che riveste un interesse, crescente, meritevole, quindi, di attenzione da parte del legislatore.»

Il testo presentato dagli esponenti del Partito Democratico, composto da 11 articoli, definisce e riconduce le attività di tatuaggio e piercing come “attività” sottoposte alla disciplina dell’impresa artigiana, con l’obbligo di copertura assicurativa per la responsabilità civile collegata ai rischi professionali da essa derivanti.

«Sarà compito della Regione – conclude Rossella Pinna – emanare, entro novanta giorni dall’entrata in vigore della legge, apposite linee guida, con percorsi formativi obbligatori per gli operatori, la definizione di precisi compiti e competenze in capo ai Comuni e alle Aziende sanitarie, in materia di vigilanza e controllo sull’ottemperanza alla normativa.»

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Ci saranno i guru dell‘enologia italiana nella giuria che dal 3 al 5 luglio prossimi si riunirà nel Teatro Comunale di Sorgono (Nuoro) per valutare i vini in gara all‘edizione 2015 del Concorso enologico Wine and Sardinia, organizzato dalla Pro Loco in collaborazione con il Comune del centro del Mandrolisai. Tra loro Roberto Cipresso enologo e winemaker, tra i più apprezzati non solo in Italia, e Ruben Larentis direttore di produzione delle Cantine Ferrari, la nota azienda che esporta lo spumante italiano nel mondo. Fanno inoltre parte della commissione il giornalista e sommelier Marco Pozzali firma di prestigiose riviste  specializzate  e autore  di  importanti  guide ai vini italiani e Pierluigi  Gorgoni, giornalista, considerato tra i migliori assaggiatori italiani, autore per il gruppo l‘Espresso della guida I Vini d’Italia. In giuria anche Monia Ravagli responsabile tecnico della pluripremiata azienda agricola Drei Donà di  Massa di Vecchiazzano in provincia di Forlì. Le operazioni di degustazione cominceranno nel pomeriggio del 3 luglio e proseguiranno nei due giorni successivi a partire dalle 9.00. Le premiazioni del concorso si terranno il 24 e 25 ottobre 2015.

La Pro Loco sorgonese, quale organismo autorizzato ufficialmente dal ministero delle Politiche agricole a questa iniziativa, ha individuato tra gli obiettivi del concorso, aperto a tutte le cantine sarde, la valorizzazione dei vini di qualità. A questo si aggiunge lintenzione di avviare un proficuo dialogo tra le diverse realtà vitivinicole isolane finalizzato a stimolare un continuo miglioramento delle produzioni e alla promozione delle realtà qualitativamente più valide. Contestualmente gli organizzatori puntano a orientare i consumatori nella scelta dei vini più meritevoli dando un deciso contributo all‘apertura delle più significative realtà sarde ai mercati internazionali. Da qui la scelta di una  giuria di prestigio in grado di conferire un elevato grado di autorevolezza a un concorso che fin dalla sua prima edizione si è caratterizzato per originalità e dinamismo.

«Riteniamo fondamentale lincontro e il confronto con le più importanti realtà sarde sotto la supervisione di esperti altamente qualificati, in un’ottica di promozione dei migliori vini sardi nei mercati spiega il presidente della Pro Loco, Matteo Marras -. Per questo l’appuntamento sarà aperto a chiunque sia interessato al mondo dell’enologia sarda.»

Il progetto Wine and Sardinia non si conclude a luglio. Le premiazioni del concorso si terranno il 24 e 25 ottobre 2015, a Sorgono: durante le iniziative di Autunno in Barbagia dedicate alla vendemmi a tradizionale (Sa lnnenna), infatti,verrà organizzata la seconda edizione del Salone dei Vini Sardi. Forte del successo della prima edizione questa iniziativa rafforza l’obiettivo prefissato dagli ideatori di Wine and Sardinia e cioè la promozione dei vini sardi attraverso un’esposizione che punta a concretizzate il confronto tra gli addetti ai lavori in un’ottica di miglioramento degli standard qualitativi anche attraverso il coinvolgimento attivo  di visitatori, potenziali partner e investitori impegnati nel settore.

Un primo passo in questo senso gli organizzatori lo hanno già fatto con la prima edizione del Concorso Wine and Sardinia, che lo scorso anno ha premiato le cantine Olianas di Gergei, la Cantina Berritta e la Cantina sociale di DorgaliTanca Gioia di Carloforte, Deaddis di Sedini,la Cantina Gallura di Tempio Pausania, l‘azienda agricola Contini di Cabras, la Cantina Castiadas, la Cantina del Mandrolisai di Sorgono, le Cantine Carboni di Ortueri, la Cantina del Vermentino di Monti, l‘azienda agricola TE.MA di Cuglieri, l‘azienda Fradiles di Atzara.

L’assessore regionale della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci e la presidente di Sardegna Ricerche, Maria Paola Corona, hanno presentato oggi la terza edizione di Sinnova, Salone dell’Innovazione in Sardegna, in programma il 2 e 3 luglio al Terminal Crociere del Molo Ichnusa a Cagliari.
«La Giunta punta moltissimo su innovazione e tecnologia in settori come Energia, Agroalimentare e Information and Communications Technology (ICT) che in Sardegna danno incoraggianti segni di vivacità – ha detto l’assessore Paci -. Riteniamo perciò strategico sostenere le imprese innovative. Un sostegno concreto alle imprese innovative lo daremo già con S3, Strategia di Specializzazione Intelligente, inserita nel nuovo ciclo di programmazione 2014-2020 dei fondi europei e con gli strumenti finanziari innovativi che stiamo attivando per favorire la competitività delle nostre imprese – ha aggiunto il vicepresidente della Regione -. Sono però convinto che bisogna fare massa: mettiamo insieme privati, università, ricerca, Regione, proprio come accade in questi giorni a Sinnova e iniziamo a incontrarci e confrontarci. Bisogna avere il coraggio di puntare fortemente su queste scommesse. Le basi favorevoli ci sono tutte, sta a noi metterle a sistema per favorire, attraverso l’innovazione, crescita dell’occupazione e ricchezza per l’Isola.»
«Dove il futuro prende forma»: è lo slogan e l’obiettivo di Sinnova 2015, che punta a favorire l’incontro e la collaborazione tra tutti i soggetti che compongono l’ecosistema regionale dell’innovazione (imprese, istituzioni, università e centri di ricerca) e promuove le potenzialità e le competenze del territorio isolano nello sviluppo di prodotti e processi innovativi, identificando le eccellenze territoriali in termini di ricerca ed innovazione, individuandone le potenzialità di crescita.
L’edizione di quest’anno si svolge contestualmente alla fase di avvio della nuova programmazione europea 2014-2020 e al lancio della “strategia di specializzazione intelligente” (S3) della Regione Sardegna, che recepisce e delinea l’attuazione sul territorio regionale della strategia Europa 2020. L’assessore Paci ha infine ribadito che il futuro dell’Europa e della Sardegna sono destinati a passare attraverso lo sviluppo di un’economia intelligente, sostenibile e solidale grazie alle attività di ricerca e innovazione e alla valorizzazione delle competenze e del capitale umano. La Sardegna, che ha le potenzialità per diventare una vera “isola della conoscenza e dell’innovazione”, dispone infatti di alcune aree di specializzazione che hanno espresso negli ultimi anni eccellenze importanti a livello globale e nelle quali possiede un significativo vantaggio competitivo, che saranno al centro dei nuovi programmi di intervento regionali.
Raffaele Paci 2Maria Paola Corona