23 November, 2024
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Venerdì 19 giugno 2015, alle ore 18.00, nella Biblioteca comunale di Carbonia, in viale Arsia, verrà presentato il libro “I giardini di Leverkusen”, di Ilario Carta.

La presentazione sarà a cura dello scrittore Francesco Fiabane. Saranno presenti l’autore e l’assessore della Cultura del comune di Carbonia, Loriana Pitzalis.

Biblioteca comunale Carbonia

 

Tifosi del Carbonia a Terni copia

Il calcio, come la vita, ci propone episodi felici ed altri tristi, ma tutti fanno parte delle nostre esperienze e vanno conservati gelosamente. Uno degli episodi più tristi della storia calcistica del Carbonia ha una data ed uno stadio che i tifosi non dimenticheranno mai, il 12 giugno 1988, Liberati di Terni, teatro dello spareggio per la salvezza del campionato di serie C2 1987/88, tra Pontedera e Carbonia.
Le due squadre vi giunsero per essersi classificate appaiate al terz’ultimo posto del girone A, con 29 punti. Il Carbonia dilapidò un vantaggio incredibile nell’ultima giornata, nella quale ospitò proprio la squadra toscana al Comunale di Carbonia con due punti di vantaggio. Passata in vantaggio con un goal di Bruno Conca, fino a 20′ dalla fine aveva ben 4 punti di vantaggio sul Pontedera ma anziché gestire il risultato, si fece infilare incredibilmente due volte in contropiede da Meoni che regalò ala sua squadra l’ormai insperata vittoria che le valse la possibilità di giocarsi la salvezza in uno spareggio.
Come sede dello spareggio venne scelta Terni. I tifosi del Carbonia si mobilitarono, seguendo in centinaia la loro squadra al Liberati, sistemandosi in un’area di una delle due curve, a ridosso della tribuna laterale.
La partita regalò emozioni senza fine per ben 120 minuti. I tempi regolamentari, infatti, si conclusero in parità, 2 a 2, con la squadra biancoblù due volte in svantaggio (goal di Caponi e autorete di Giuseppe Mura) e due volte capace di rimontare con Bruno Conca, la seconda volta al 90′!
In avvio del primo tempo supplementare, dopo una manciata di secondi, il Pontedera si riportò in vantaggio con Meoni (l’autore della doppietta al Comunale di Carbonia!) e poi segnò anche il quarto goal, con Terzani. Inutile il terzo goal personale di Bruno Conca che fissò il risultato finale sul 4 a 3!
Ebbe fine lì il ciclo del Carbonia in serie C2, durato sei anni consecutivi!

Il tabellino della partita.

Pontedera: Biondi, Benedetti, De Fanti (Fusani), Terzani, Lombardini, Gemmi, De Angelis, Marchetti, Caponi (Tosi), Pini, Meoni.

Carbonia: Bozzini, Porru, Rivetta, Berbetta, Pasquini (Mezzena poi Occhioni), Mura, Sanna, Conca, Macera, Bianchini, Ricciolini. All. Luciano Aristei.

Arbitro: Boggi di Salerno.

Reti: Caponi (P), Conca (C), Mura (aut. P), Conca (C), Meoni (P), Terzani (P), Conca (C).

Giovedì pomeriggio la sala conferenze della Grande Miniera di Serbariu ospiterà un incontro sulla riforma scolastica regionale “Tutti a Iscol@”. Parteciperanno il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru; l’assessore regionale della Pubblica istruzione, Claudia Firino; il consigliere regionale e coordinatore regionale di Sinistra Ecologia Libertà, Luca Pizzuto. L’inizio è fissato alle 17.30.

Grande miniera Serbariu 2

 

«E’ meraviglioso essere qui, voglio congratularmi con voi per come state gestendo una splendida manifestazione come Expo Milano 2015.»

Con queste parole il Primo ministro della Gran Bretagna, David Cameron, ha commentato la sua visita odierna all’Esposizione Universale, in occasione del National Day del Regno Unito.

Accolto dal Commissario unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, il Premier britannico ha incontrato in visita privata il presidente del Consiglio Matteo Renzi a Palazzo Italia.

Successivamente la delegazione, alla quale si è unito il ministro delle Politiche agricole, forestali e ambientali, Maurizio Martina, si è recata al padiglione inglese per ammirarne la particolare struttura ispirata al movimento delle api. «Sono molto orgoglioso che il Regno Unito sia presente con un padiglione così di grande impatto», ha commentato Cameron.

Al termine della visita, il Presidente Renzi si è concesso qualche battuta con la gente presente all’Esposizione Universale. «Anche oggi leaders internazionali e tanti cittadini hanno affollato l’Expo di Milano. Che bella l’Italia che vince le sfide», ha twittato Renzi sul suo profilo ufficiale.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, ha approvato definitivamente il “Piano regionale infrastrutture” da 417 milioni di euro, già “licenziato” dalla Quarta Commissione del Consiglio regionale lo scorso 10 giugno.
Sono stati inoltre approvati, su proposta dell’assessore Claudia Firino, i contributi a favore di associazioni e complessi musicali bandistici, gruppi strumentali di musica sarda e gruppi corali polifonici e per lo studio e la preparazione musicale, secondo quanto previsto dalla legge numero 64 del 1986 sulle attività musicali popolari. E’ stato stanziato complessivamente un milione 200mila euro: una metà si riferisce all’annualità 2014, l’altra metà al 2015. La proposta passa ora al vaglio della competente Commissione consiliare per il parere di merito.
La Giunta, su proposta dell’assessore Donatella Spano, ha quindi approvato la programmazione delle risorse finanziarie assegnate dallo Stato alla Regione per il Sistema integrato di salvamento balneare. Alle Province, che ancora svolgono le funzioni di coordinamento delle attività di prevenzione, saranno ripartiti 406mila euro per garantire la continuità dei servizi. Modificati alcuni parametri delle regole del Programma 2015 fissati nella delibera numero 26/6 del 29 maggio scorso: l’Esecutivo ha accolto le richieste presentate dagli operatori del settore, in particolare dalle Associazioni di volontariato.
Palazzo della Regione 2 copia

 

Il Piano regionale antincendi 2014-2016 approvato oggi dalla Giunta regionale con le integrazioni 2015, su proposta dell’assessore dell’Ambiente Donatella Spano, prevede l’impegno di quasi diecimila operatori. Sono sessantasei le persone messe in campo dalla Protezione Civile, 1.373 dal Corpo forestale, 2.753 dall’Ente foreste, 2.850 i barracelli e 2.400 i volontari che saranno in prima linea nella prevenzione e intervento per far fronte ai roghi nell’isola.
Il Piano triennale è articolato in nove parti: la prima, descrittiva, riguarda la pianificazione regionale e delinea il modello organizzativo generale individuando la pluralità di tutti i soggetti coinvolti: Protezione civile, Corpo forestale, Ente foreste, organizzazioni di volontariato, compagnie barracellari, gruppi comunali. La seconda parte definisce i presidi territoriali dell’intero apparato di lotta regionale e contiene i dati tabellari delle strutture operative. Elenchi aggiornati della rete di avvistamento e dei punti di attingimento idrico sono contenuti nella terza parte.
La struttura del Piano presenta quindi le procedure da attuare nei parchi dell’Asinara e dell’arcipelago della Maddalena approvate dal ministero dell’Ambiente e i dati cartografici relativi alla previsione del rischio incendio, alla ottimizzazione delle risorse disponibili e alle classi di pericolosità di tutti i Comuni dell’Isola. La banca dati con tutti i roghi degli ultimi 5 anni elaborata dal Corpo forestale è inserita al punto 6 del documento, mentre la settima parte è dedicata agli episodi più rilevanti verificatisi nella stagione 2014. Indice di pericolo e stato della pianificazione comunale di protezione civile sono altri elementi informativi facenti parte del testo elaborato dall’Assessorato dell’Ambiente. La nona e ultima sezione contiene la cartografia di sintesi della viabilità nei territori ad alto rischio.
Tra le modifiche previste dal provvedimento proposto dall’assessore Spano e adottato dalla Giunta, quelle relative alla gestione degli elettrodotti. Da quest’anno, al fine di rendere più efficaci le misure per la prevenzione in concomitanza con le esercitazioni nelle aree militari, i poligoni di Perdasdefogu, Capo Frasca e Capo Teulada hanno predisposto un apposito piano pluriennale antincendi che prevede l’utilizzo di mezzi attrezzati, condotti da personale adeguatamente equipaggiato e quindi in grado di effettuare gli eventuali interventi di spegnimento.

Il Canadair in azione a Carbonia

Sabina Bullitta è il commissario straordinario della provincia di Nuoro. Lo ha nominato questa mattina la Giunta regionale, accogliendo la proposta fatta dal presidente Francesco Pigliaru. La Giunta valutato positivamente il curriculum di Sabina Bullitta, dirigente del comune di Nuoro, in possesso di esperienza nell’ambito della pubblica amministrazione.
Con la nomina odierna si chiude il percorso di commissariamento delle otto Province sarde in vista della legge di riforma degli Enti locali.
Nuoro copia

 

La Giunta regionale nell’annualità 2015 ha stanziato complessivamente 325 milioni di euro per combattere l’emergenza lavorativa in Sardegna. Si tratta di somme provenienti da fonti finanziarie diverse – regionali per il 50,8%, europee per il 46,7% e statali per il 2,5% – concentrate verso un unico obiettivo: far ripartire il mercato del lavoro nell’isola. Nella seduta odierna della Giunta, su proposta del presidente Francesco Pigliaru e di concerto con gli assessori della Programmazione, Raffaele Paci, e del Lavoro, Virginia Mura, è stato approvato il quadro programmatico unitario delle risorse finanziarie stanziate nell’ambito della Strategia 1 – Investire sulle persone del PRS 2014/2019 – Priorità Lavoro. Sono due le direttrici fondamentali lungo le quali si sta muovendo la Regione al fine di promuovere l’occupazione e l’occupabilità e sostenere l’inclusione sociale: da una parte la creazione di un sistema di servizi per il lavoro più efficace, dall’altra la promozione e attuazione di politiche attive per il lavoro, che collegandosi a politiche industriali di sviluppo economico e infrastrutturale del territorio, possano contrastare efficacemente la crisi che la nostra regione sta attraversando. La strategia Politiche attive del Lavoro è strutturata su obiettivi generali, declinati su obiettivi specifici e azioni che si rivolgono a diversi target.

Riorganizzazione dei servizi per il lavoro: è rivolto a tutti i cittadini e alle imprese. Lo stanziamento è pari a 32,5 milioni.
Flessicurezza: misure per i lavoratori fuoriusciti dalla mobilità in deroga e i lavoratori percettori di ammortizzatori sociali, per un totale di 42,8 milioni.
Occupazione giovanile: per il completamento del programma Garanzia Giovani sono stanziati 76,5 milioni. A breve saranno rimodulate le risorse per dare gambe alle richieste più significative (start-up, tirocini, eccetera).
Formazione professionale: allineamento con il fabbisogno reale delle imprese, proposte formative di qualità spendibili nel mercato del lavoro, coerenza con il repertorio dei titoli di studio e delle qualificazioni professionali nazionali e regionali: questi gli obiettivi delle azioni previste per un totale di 18,7 milioni.
Azioni innovative per l’occupazione: si tratta di interventi mirati, per disoccupati e inoccupati con particolare riferimento agli over 29, lavoratori delle aree di crisi e di settori in difficoltà: Programma ICO, Progetto EDILI – per realizzare opportunità di reimpiego e riqualificazione nell’edilizia in Sardegna e Social Impact Investment, per uno stanziamento complessivo di 31,7 milioni.
Occupazione femminile: l’obiettivo è quello di aumentare l’occupazione femminile in Sardegna, attraverso misure di promozione del welfare aziendale e percorsi di conciliazione e sostegno alla creazione d’impresa e al lavoro autonomo. L’importo degli interventi è di 10,6 milioni.
Sostegno alle iniziative imprenditoriali: 20,9 milioni per la creazione d’impresa, sviluppo del mercato dei fondi di rischio per le start up e sostegno al settore cooperativistico.
Sostenibilità occupazionale: sono misure speciali di emergenza rivolte a soggetti svantaggiati. Riguardano la tutela dei diritti previdenziali per i lavoratori espulsi dal mercato del lavoro, in prossimità del raggiungimento dei requisiti per l’accesso al trattamento pensionistico (12-24 mesi). La cifra stanziata ammonta a 91 milioni a cui vanno sommati circa 36 milioni provenienti da programmazioni precedenti.

«Continua l’attuazione della programmazione unitaria che sta affrontando i temi più rilevanti dell’azione politica regionale – ha spiegato l’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci -. Abbiamo cominciato da Scuola e Università, oggi ci occupiamo del Lavoro e poi toccherà a Formazione, Infrastrutture e Competitività. È un radicale cambiamento di approccio che, per la prima volta, permette una visione complessiva e dunque un intervento unitario e di grande trasparenza sulle risorse in gioco, quelle europee, nazionali e regionali – conclude il vicepresidente – Procediamo adesso rapidamente con il tema della competitività e degli interventi a favore delle imprese.»

«Proveniamo da un periodo difficile che ha generato scoraggiamento e nuove povertà. È un periodo che vogliamo lasciarci alle spalle – ha detto l’assessore del Lavoro Virginia Mura – e la Giunta, con questa delibera, dà un segnale chiaro: solo le politiche attive del lavoro possono risolvere le ragioni strutturali della crisi. Stiamo agendo sulle competenze, sulla formazione intesa come strumento per dare risposte al mondo produttivo, sulla valorizzazione del capitale umano, sull’istruzione e sul contrasto all’abbandono scolastico.»
Giunta regionale 14

 

Raffaele Paci 1

Il direttore del Servizio Credito dell’assessorato della Programmazione, Evanessa Atzori, e il responsabile dell’Ufficio relazioni e sviluppo commerciale della Cassa Depositi e Prestiti, Gianluca Manca, hanno firmato stamane il mutuo da 700 milioni di euro contratto dalla Regione per la realizzazione di opere e infrastrutture. Le risorse saranno così suddivise: 52 milioni all’Edilizia scolastica e universitaria, 41 per altri interventi di edilizia, 190 per Difesa del suolo e assetto idrogeologico, 134 al Sistema Idrico, 157 alla Viabilità, 26 per la Portualità, 22 per l’Infrastrutturazione industriale, 40 andranno al Fondo di rotazione per le opere nei Comuni e, infine, 38 milioni alla realizzazione di altri interventi.
La scadenza è fissata al 31 dicembre del 2043, perché i 20 anni di ammortamento partono allo scadere degli 8 di tiraggio. Il tasso d’interesse a oggi è del 3,06%, calcolato sullo spread unico al 2% e il TFE (Tasso di finanziamento equivalente) all’1,06%. Sono previste più erogazioni per un importo massimo di 150 milioni all’anno, le somme non utilizzate potranno essere erogate negli anni successivi e l’importo minimo di ognuna (32 al massimo, per esempio 4 trimestrali per 8 anni) dev’essere di 10 milioni. Gli interessi sono calcolati al tasso fisso o variabile determinato con le condizioni vigenti al momento di ciascuna domanda di erogazione. A oggi si calcola che sui 700 milioni ne saranno pagati 220 circa di interessi nell’arco di 28 anni.
«Quando la domanda interna è bassa e i tassi d’interesse sono minimi lo Stato si deve indebitare. Lo deve fare per far ripartire la domanda e dare una sferzata a un’economia completamente bloccata che ha bisogno di una spinta in più per rimettersi in moto – dice l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci -. Negli Stati Uniti hanno fatto così all’inizio della crisi, noi lo facciamo oggi concretizzando le politiche keynesiane e mettendo in circolo 700 milioni, intervenendo con decisione per far aprire cantieri che creeranno posti di lavoro: saranno 1000 nuove buste paga da subito, che significa ossigeno per 1.000 famiglie che ricominciano a sperare e a spendere, contribuendo a loro volta a far girare l’economia con un meccanismo che, una volta innescato, si autoalimenta.»
La partita vinta delle riserve erariali, cioè l’aver ottenuto da Roma che le tasse di scopo pagate in Sardegna restino nell’Isola e siano destinate all’abbattimento del debito pubblico regionale, consentirà inoltre di destinare 600 milioni di euro fino al 2018 al risanamento delle casse regionali. Questo significa che il vecchio debito, contratto a condizioni sicuramente meno vantaggiose perché con tassi d’interesse molto più alti, verrà abbattuto e dunque che la rata per i sardi si abbassa notevolmente. È stato calcolato che con i primi 150 milioni già stanziati per abbattere il debito pubblico, quest’anno se ne pagheranno ben 40 di interessi in meno.
«In pochi mesi siamo riusciti a chiudere un’operazione molto importante per la Regione. Ci siamo riusciti, nonostante tutti gli scettici che provavano a remare contro, con un Piano infrastrutture già approvato e il coinvolgimento di tanti assessorati, dai Lavori Pubblici all’Agricoltura fino agli Enti Locali e all’Industria – ricorda il vicepresidente della Regione -. La cifra maggiore è destinata al dissesto idrogeologico, cioè alla messa in sicurezza dei nostri paesi, le nostre case, gli ospedali, il nostro territorio insomma. In più facciamo interventi importanti per le scuole, la portualità, le infrastrutture industriali che tanto servono alle imprese. Facciamo interventi per il viario, per ammodernare le nostre strade dove ci sono ancora troppi incidenti e poi sull’idrico e in agricoltura, per garantire alla Sardegna una dotazione di infrastrutture che le consenta di superare il gap storico che da sempre la affligge.«

Secondo Raffaele Paci, la risposta della Sardegna a un intervento pubblico così deciso sarà rapida e importante. «Ci stiamo indebitando poco e facendo molto per il territorio e i cittadini. La strada è quella giusta, abbiamo cominciato a percorrerla col Bando multilinea per le opere cantierabili e i primi risultati si vedono già – conclude l’esponente della Giunta Pigliaru -. C’è una ripresa dell’occupazione ancora debole e che vogliamo rafforzare, ma i risultati delle nostre strategie sono già chiari.»

Via libera agli indirizzi per l’aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani. Prosegue così a ritmi serrati il lavoro della Giunta regionale intorno al Sistema integrato dei rifiuti.

«Il nuovo Piano – spiega l’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano – non potrà che recepire le indicazioni contenute nel Settimo Programma di azione per l’ambiente dell’Unione Europea, il quale individua gli interventi per trasformare il sistema economico europeo in un’economia verde e circolare. Nell’ambito delle sue funzioni, la Regione farà la sua parte.»

Verrà attribuita particolare attenzione alle attività di prevenzione della produzione dei rifiuti e all’adozione di raccolte differenziate efficaci che consentano di elevare la qualità del rifiuto raccolto e incrementare le percentuali di recupero di materia. Saranno individuate le azioni utili alla promozione delle attività imprenditoriali di riciclaggio per limitare l’utilizzo di materie prime.

«Inoltre – conclude l’assessore Spano – le discariche saranno limitate ai rifiuti non riciclabili e non recuperabili e il recupero energetico ai materiali non riciclabili. Infine verranno messi in campo tutti gli interventi utili a una tariffazione puntuale.»

Donatella Spano A