26 December, 2024
Home2015Giugno (Page 26)

Luigi Arru 2 copia

La Giunta regionale ha stanziato, dal bilancio regionale 2015, 15 milioni di euro a favore delle Aziende Sanitarie locali (Asl) per la copertura delle spese per il servizio di guardia medica. La somma verrà ripartita sulla base del numero dei punti di continuità assistenziale presenti nel territorio di ciascuna Asl. A Sassari spettano 2.283.000 euro, mentre alla Asl di Olbia 1.711.500 euro; per l’Azienda di Nuoro si è calcolata la cifra di 2.200.500 euro, per Lanusei 897.000 euro, all’Azienda locale di Oristano vanno 1.956.000 euro e a Sanluri 1.305.000 euro. La cifra destinata a Carbonia è di 1.630.500 euro mentre per la Asl 8 di Cagliari si calcolano 3.016.500 euro di copertura. La delibera stabilisce inoltre che il rinnovo del contratto di guardiania stipulato con le Asl non potrà essere rinnovato automaticamente.
Sempre su proposta dell’assessore Arru è stata approvata la delibera con la quale si dà il via libera alla rimodulazione di un intervento di ammodernamento tecnologico dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari, a valere sui Fondi Por- Fesr 2007-2013 Asse II. Con la somma di 3.188.727 euro del Por Fesr e 5.809.760 euro di risorse aggiuntive assegnate all’Autorità di gestione (alla linea di attività 2.2.2 a), si è previsto l’acquisto di apparecchiature sanitarie di alta tecnologia per l’Aou di Cagliari. Il commissario straordinario dell’Azienda ha chiesto che fosse rimodulata la cifra di un milione di euro, destinata a una Gamma Camera Total Body, per acquistare in sostituzione un aggiornamento tecnologico della risonanza magnetica (550mila euro), un telecomando digitale diretto per l’UOC di radiologia (260 mila euro) e un tubo radiogeno pensile digitale per il Pronto soccorso (190mila euro). La richiesta di rimodulazione è da inquadrarsi nell’ambito di un cambiamento profondo dell’Aou di Cagliari, impegnata nell’attività di trasferimento dell’attività clinico-assistenziale dal San Giovanni di Dio al Policlinico Universitario. Nel 2013 sono stati trasferiti i reparti di Ginecologia e Ostetricia, nel 2015 saranno trasferiti anche il Pronto soccorso, la Clinica cardiologica e il laboratorio di analisi e Otorinolaringoiatria.
Ventiquattro programmi per sei milioni di euro di investimento nel 2015, 12 milioni per ogni anno nel triennio 2016-2018. Sono questi i numeri del Piano regionale di Prevenzione (Prp) approvato su proposta del titolare della Sanità, Luigi Arru. Il Prp è il quadro strategico pluriennale delle politiche di promozione della salute e di prevenzione, adottato dalla Regione a seguito dell’intesa Stato-Regioni che, nell’approvare il Piano Nazionale di Prevenzione (Pnp) stabilisce che tutte le Regioni elaborino il proprio Piano, declinando le linee guida nazionali in progetti, programmi e metodologie sulla base delle esigenze del territorio. I dettagli del provvedimento saranno illustrati nei prossimi giorni nel corso di una conferenza stampa.

Dinamo Banco di Sardegna SS Vs Orlandina Basket Capo D'Orlando Al 4° City Of Cagliari Nella foto al tiro David Logan Dinamo Basket

Alle 20.45 la Dinamo Banco di Sardegna affronta gara 2 della finale scudetto a Reggio Emilia, con l’obiettivo di riscattare la prima bruciante sconfitta subita due giorni fa. Dopo aver eliminato i campioni d’Italia dell’EA7 Emporio Armani Milano, la squadra di Meo Sacchetti ha avuto un calo mentale prima ancora che fisico e l’assenza del grande Shane Lawal, squalificato, ha fatto il resto: 82 a 63 per la Grissin Bon e serie sull’1 a 0 per la squadra emiliana. Oggi sarà un’altra partita, il coach sassarese ne è convinto, così come ne sono convinti i giocatori e i tifosi. In campionato le due sfide sono terminate con una vittoria a testa ma la Dinamo ha fatto sua quella di Coppa Italia che è valsa l’accesso alla finalissima, poi vinta per il secondo anno consecutivo.

E quasi superfluo sottolineare l’importanza per la partita odierna per la Dinamo che, a causa della peggiore classifica nella “regular season”, è costretta almeno una partita fuori casa per centrare il sogno scudetto. Andare a Sassari, dove la serie si sposterà giovedì e sabato, sarebbe fondamentale, così come sarebbe grave anche se non definitivo, perdere anche oggi e presentarsi a gara 3 sotto 0 a 2.

Fischio d’inizio al Palabigi di Reggio Emilia alle 20.45, arbitri Carmelo Paternicò, Alessandro Martolini e Gianluca Mattioli.

 

L’insularità è un problema di fondo della Sardegna, da cui discende il pesante gap infrastrutturale che la regione sconta e che si è aggravato negli ultimi anni. Lo ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru, intervenendo questo  pomeriggio nell’aula del Consiglio regionale, in risposta ad una mozione presentata dal Centro Democratico.Il presidente Pigliaru ha sottolineato come, da parte dello Stato, nei confronti della Sardegna, si debba registrare una «distrazione storica». «Ed è il momento di affrontare il problema portando avanti un piano di azione forte e preciso», ha proseguito il presidente, citando poi alcuni dati: nel 2001 fatto pari a 100 il dato della rete ferroviaria nazionale la Sardegna aveva un indice di 24,5, sceso a 17 nel 2012. Per quanto riguarda l’indice generale infrastrutturale, nel 2001 era pari al 74%, mentre nel 2012 era sceso al 50%. Francesco Pigliaru ha ricordato di aver consegnato al presidente del Consiglio Matteo Renzi, in occasione della recente visita ad Olbia, il dossier insularità «con svantaggi che si traducono in gravissimi problemi di trasporti, di mobilità interna soprattutto sul fronte delle ferrovie, così come di approvvigionamento energetico, essendo l’unica regione senza il metano».

«I costi sommati di queste carenze sono enormi e vanno mitigati con urgenza. Tutte le forze politiche devono essere concentrate su questi obiettivi», ha detto il presidente chiamando il Consiglio all’unità e sottolineando infine come le prime risposte da parte del Governo, in base agli accordi presi, debbano arrivare per settembre. Entrando nel dettaglio, Francesco Pigliaru ha toccato il punto della continuità territoriale «che non siamo più disposti a pagarci da soli, con i nostri soldi. Serve un contributo importante da parte dello Stato. La Sardegna deve essere collegata da un ponte virtuale, che sia facilmente utilizzabile da chiunque, sardi e non sardi, per viaggiare con tempi certi e a prezzi contenuti. In più dobbiamo poter collegare i nostri aeroporti tra loro, con un servizio ferroviario che oggi è uno scandalo, con una rete che pretendiamo venga ammodernato al più presto». 

Il presidente Pigliaru ha ricordato, infine, i vari altri punti che sono oggetto di interlocuzione con il governo, dalle servitù militari alla vertenza entrate sino alle grandi crisi industriali, citando Alcoa e Meridiana, in cui «ci siamo mossi con determinazione e impegno. Se Alcoa sarà acquisita da una multinazionale sarà per il lavoro che abbiamo portato avanti con convinzione e non perché qualcuno ci sta regalando il risultato. Il governo ci sta affiancando lungo il percorso europeo, per superare gli eventuali ostacoli collegati alla normativa comunitaria sugli aiuti di Stato».

Francesco Pigliaru 1 copia

 

Palazzo della Regione 4 copia

La Giunta insieme alle Università di Cagliari e Sassari chiederà immediatamente al ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca di riaprire il bando chiuso lo scorso 21 maggio in modo da consentire il finanziamento da parte della Regione delle borse di specializzazione per i giovani laureati sardi. È stato deciso ieri nell’incontro fra gli assessori della Sanità Luigi Arru e della Programmazione e Bilancio Raffaele Paci e i rettori delle Università di Cagliari Maria Del Zompo e Sassari Massimo Carpinelli. Il milione di euro annunciato non può invece essere destinato alle borse di studio, come erroneamente valutato in un primo momento: verrà utilizzato dalle Università per accrescere le competenze dei giovani medici laureati in Sardegna in modo che possano essere in futuro più competitivi nei concorsi nazionali. In bilancio sono confermati i 6,9 milioni per il finanziamento delle borse di specializzazione già attivate.

La Giunta Pigliaru, nonostante la situazione di tagli al proprio bilancio e la netta riduzione delle proprie entrate dovuta alla crisi economica, ha sempre prestato grande attenzione al tema della formazione, nella forte convinzione che solo investendo sui giovani e sulla istruzione si crea sviluppo per il futuro, concetto alla base di tutto il Programma regionale di sviluppo. La programmazione unitaria sulla istruzione del 19 maggio scorso impegna 179 milioni per la scuola e 170 per l’università. Al sistema universitario regionale, dopo un costante confronto con i rettori, sono stati stanziati 60 milioni per l’edilizia universitaria, 20 per favorire la partecipazione degli studenti universitari (borse di studio, affitto casa), 14 per il programma Master & Back, 3 per la mobilità internazionale (Erasmus), 12 per l’ERSU, 6 per l’università diffusa, 22 per il fondo di finanziamento delle università di Cagliari e Sassari, 10 per l’alta formazione universitaria (dottorati, ricercatori a tempo determinato), 5 per la ricerca.

Raffaele Paci 12 copia

L’assessore regionale della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, ha espresso soddisfazione per il via libera dell’Aula di via Roma alla legge di riforma dei Confidi.

«Siamo soddisfatti: con la legge di riforma dei Consorzi Fidi attesa da molti anni e approvata oggi dal Consiglio regionale, finalmente le imprese sarde diventeranno più competitive grazie a un sistema più snello e stabile e a un percorso più semplice e certo di accesso al credito. Gli effetti della riforma si vedranno da subito anche sull’economia della Sardegna.»

Tre le novità fondamentali: il Fondo unico da 5 milioni presso l’assessorato della Programmazione che sostituirà i precedenti tre, collocati presso gli assessorati del Lavoro, dell’Artigianato e Commercio e dell’Industria, destinato a integrare i fondi rischi dei Confidi. Seconda novità, il Fondo di stabilizzazione, volontaristico, per cercare di prevenire i rischi di sistema, in particolare l’effetto domino dopo la caduta di un consorzio: non un fondo di salvataggio ma di prevenzione di eventuali crisi e, infine, l’Osservatorio Confidi. I principi base della riforma sono premialità per incentivare i Consorzi, regole chiare e uniformi per tutti, rendicontazione efficace e rete di sicurezza.
«Le imprese sarde hanno bisogno di Confidi sani, in grado di svolgere il ruolo di aiuto e sostegno nel processo di investimento. Perciò abbiamo riorganizzato un sistema che da anni ormai non riusciva più a dare risposte concrete alle esigenze delle imprese – sottolinea il vicepresidente della Regione -. Con questa legge, la cui dotazione finanziaria sarà incrementata appena possibile, razionalizziamo, modernizziamo e rendiamo più efficiente il sistema Confidi, ai quali garantiamo un adeguato supporto regionale, rafforzando i meccanismi virtuosi di impiego delle risorse pubbliche e regolarizzando l’erogazione dei contributi per garantire e migliorare l’accesso al credito delle medie, piccole e micro imprese sarde e dei liberi professionisti. È una legge dall’articolato semplice, in otto articoli, messa a punto in un anno di lavoro dopo decine di incontri con le parti, che mette in campo regole nuove e certe e sta attenta ai meccanismi del mercato. Ringrazio tutti i consiglieri per il lavoro in Commissione dove la legge è stata approvata all’unanimità e per il dibattito in Aula – conclude l’assessore Paci -. La riforma non era più rinviabile, nell’esclusivo interesse delle imprese sarde che, da oggi in poi, possono contare su un sistema completamente rinnovato.»
Il percorso della riforma è iniziato ufficialmente lo scorso 27 febbraio con la costituzione del Fondo Unico in manovra finanziaria. Subito dopo, una serie di incontri fra Regione e Consorzi e l’approvazione del disegno di legge in Giunta il 31 marzo seguita dal via libera della Commissione all’unanimità il 3 giugno.

Marco CongiuCarbonia 1981-82 7 Carbonia 1981-82 2 Carbonia 1980-81 2

A distanza di soli tre giorni dalla prematura scomparsa di Roberto Sequi, è mancato oggi Marco Congiu, altro grande protagonista di alcune delle stagioni più belle del calcio rossoblù dell’Iglesias negli anni ‘7o e biancoblù del Carbonia a cavallo tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80. Originario di Carbonia, dove è nato nel 1952, Marco Congiu è cresciuto nelle Giovanili del Cagliari ed è arrivato in prima squadra, senza avere mai la soddisfazione dell’esordio. Dal Cagliari è stato ceduto al Sant’Elena nella stagione 1973/74 e da Quartu ha iniziato una lunga esperienza nel Sulcis Iglesiente, prima all’Iglesias, poi al Carbonia. In maglia rossoblù ha disputato 4 campionati, con una sola interruzione (la stagione 1975/76 che lo ha visto protagonista con la maglia del Benevento), collezionando da titolare inamovibile del centrocampo, 123 presenze e 24 reti. Nell’estate 1979 è approdato al Carbonia, squadra che, al suo secondo anno in serie D, stava iniziando un ciclo vincente, culminato nella Primavera 1982 con la promozione in C2. E’ stato grande protagonista di quegli anni, con 88 presenze in 3 campionati di IV serie, due di serie D e uno di Interregionale, vinto, realizzando complessivamente 13 reti, giocando anche 9 partite in C2, con 2 reti, prima di lasciare Carbonia. Ha concluso la carriera disputando alcuni campionati minori in squadre del Cagliaritano.

Roberto Sequi e Marco Congiu sono stati compagni di squadra in due campionati con l’Iglesias, 1977/78 e 1978/79 (entrambi in serie D) e poi per 3 campionati con il Carbonia, 1980/81 (serie D), 1981/82 (Interregionale) e 1982/83 (C2). Marco Congiu è arrivato al Carbonia dall’Iglesias un anno prima rispetto a Roberto Sequi.

Centrocampista di grande dinamismo, Marco Congiu era dotato di discreta tecnica e fiuto del goal. A fine carriera, ha intrapreso la carriera di allenatore, senza molta fortuna, guidando anche l’Iglesias, nel campionato di Eccellenza 1996/97, reduce da un’esperienza alla guida del Pula. Ha pagato i risultati negativi, determinati dall’inesperienza di molti elementi dell’organico, con l’esonero (al suo posto è stato chiamato Mario Tiddia che, con un buon finale, ha portato la squadra rossoblù al 5° posto). Ha allenato anche il Dolianova, il San Sperate e il Capoterra, la città nella quale ha fissato la sua residenza.

Ciao Marco.

Giampaolo Cirronis

La dirigenza della Asl 7 cancella il vecchio sistema dell’ADI del Sulcis, nonostante abbia funzionato in modo egregio per ben 15 anni, e il servizio dell’Assistenza domiciliare va nel caos. Risultato: soltanto i pazienti cosiddetti ventilati, ovvero i cronici appartenenti al terzo livello di assistenza (27 in tutto il Sulcis) beneficiano della garanzia di sostegno h 24; per gli altri, primo e secondo livello, si va avanti alla giornata.

La vecchia struttura di assistenza domiciliare che ha sempre appagato pazienti e famigliari, si reggeva su un sistema garantito da 2 medici e 12 infermieri appartenenti al Distretto di Carbonia. Personale che, in base alla disponibilità di ciascuno, assicurava le proprie prestazioni mediche e infermieristiche raggiungendo quotidianamente tutti i pazienti del territorio del Sulcis (percorrendo anche trecento chilometri al giorno) che usufruiscono dell’Adi.

Ma questa tipologia di organizzazione evidentemente non risponde alle aspettative del Commissario Antonio Onnis e del Direttore Sanitario Silvio Maggetti che, non si sa per quale recondita ragione, hanno chiesto a medici e infermieri di rinunciare alla vecchia programmazione del lavoro per aderire tramite avviso pubblico a un sistema tutto nuovo. Il problema è che tale avviso non ha sortito gli effetti desiderati dalla dirigenza dell’Azienda Sanitaria e soltanto alcuni hanno partecipato al bando. Intanto, in attesa che il nuovo servizio prenda avvio (forse il primo luglio prossimo) con personale sicuramente preparato ma privo di esperienza, l’Adi del Sulcis, tra le eccellenze sanitarie del territorio, non funziona più come dovrebbe. Questo perché i due manager, in linea con la politica che da oltre un anno contraddistingue l’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru, pensano che l’Assistenza domiciliare integrata sia una torta da spartire come tutto il resto. E ancora una volta passano sopra la testa dei cittadini del Sulcis, alle prese con una sanità sempre più distante dalle loro esigenze.

Non è un caso, infatti, che i famigliari dei pazienti in più di un’occasione hanno manifestato contrarietà alla volontà della dirigenza di stravolgere un sistema che fino a oggi aveva funzionato alla perfezione. Famigliari che in caso di disservizi dovrebbero sentirsi autorizzati a rivolgersi alla Magistratura per vedere riconosciuto ai propri cari il diritto a un’assistenza dignitosa e puntuale.

Ciò che appare deprecabile è la totale assenza di ragioni legittime per giustificare la cancellazione di un sistema valido e, per una volta, rispondente alla domanda di sanità. Ma tant’è: Onnis e Maggetti preferiscono rinunciare alle esperienze di chi, pur tra tante difficoltà, aveva di fatto costruito un servizio su misura per le famiglie.

È bene che la Asl 7 ritorni sui suoi passi e ascolti le istanze dei famigliari degli assistiti, portavoce delle vittime incolpevoli di una dirigenza che non guarda in faccia a nessuno e pensa soltanto a smantellare i servizi sanitari con scelte sconsiderate.

Ignazio Locci

Consigliere regionale Forza Italia Sardegna

Centro direzionale ASL 7

Trofeo Bulgheroni Pentagono Bormio

Si rinnova la tradizione nella capitale estiva del basket lombardo e non solo, coniugando sport e turismo nei suggestivi paesaggi dell’Alta Valtellina. Comincia oggi a Bormio, sul parquet che ha ospitato grandi campioni come Michael Jordan, il 26° “Trofeo Bulgheroni”.

Il “Bulgheroni” è una kérmesse per giovani cestisti provenienti da tutta Italia, organizzata per la prima vola nel 1989 e riservata alle rappresentative regionali della categoria Under 13 maschile e femminile, con la consueta regia del Comitato Regionale Lombardo della Federazione Italiana Pallacanestro.

I ragazzi avranno la possibilità di partecipare ad una grande festa del basket e vivere un’esperienza unica in un contesto stupendo come quello della provincia di Sondrio, secondo i più sani principi dello sport. Un momento di confronto nel gioco con atleti di diverse regioni e un’indimenticabile opportunità di crescita personale.

La manifestazione coinvolgerà centinaia di atleti di 18 rappresentative (10 maschili e 8 femminili) su 3 campi di gara (Pentagono, Provincia e Cepina) sui quali si disputerà la maratona di partite prevista fino a sabato 20 giugno. A livello regolamentare la formula prevede due gironi all’italiana con gare di sola andata. L’entrata alle partite è libera e gratuita.

Torneo maschile

Girone A: Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Sicilia, Trentino Alto Adige, Veneto

Girone B: Emilia Romagna, Liguria, Piemonte, Sardegna, Toscana

Martedì 16 giugno 2015 (riposano SICILIA e SARDEGNA)

1 16.00 C LOMBARDIA – FRIULI VENEZIA GIULIA

2 16.00 B TRENTINO ALTO ADIGE -VENETO

3 16.00 A EMILIA ROMAGNA – PIEMONTE

4 18.00 C TOSCANA – LIGURIA

Mercoledì 17 giugno 2015

5 9.30 A FRIULI VENEZIA GIULIA – SICILIA

6 9.30 B LOMBARDIA – TRENTINO ALTO ADIGE

7 11.30 A LIGURIA – EMILIA ROMAGNA

8 9.30 C PIEMONTE – SARDEGNA

Riposano: VENETO e TOSCANA

9 18.00 C VENETO – FRIULI VENEZIA GIULIA

10 16.00 C SICILIA – LOMBARDIA

11 18.00 B EMILIA ROMAGNA – SARDEGNA

12 18.00 A PIEMONTE – TOSCANA

Riposano: TRENTINO ALTO ADIGE e LIGURIA

Giovedì 18 giugno 2015 (riposano LOMBARDIA e EMILIA ROMAGNA)

13 17.30 A TRENTINO ALTO ADIGE – FRIULI VENEZIA GIULIA

14 15.30 B VENETO – SICILIA

15 17.30 C PIEMONTE – LIGURIA

16 17.30 B SARDEGNA – TOSCANA

Venerdì 19 giugno 2015 (riposano FRIULI VEN. GIULIA e PIEMONTE)

17 15.30 A LOMBARDIA – VENETO

18 17.30 C SICILIA – TRENTINO ALTO ADIGE

19 17.:30 A TOSCANA – EMILIA ROMAGNA

20 15.30 C LIGURIA – SARDEGNA

Sabato 20 giugno 2015

21 9.00 A 9-10 posto 5° class. Girone A 5° class. Girone B

22 11.00 A 7-8 posto 4° class. Girone A 4° class. Girone B

23 11.00 B 5-6 posto 3° class. Girone A 3° class. Girone B

24 13.00 B 3-4 posto 2° class. Girone A 2° class. Girone B

25 16.:30 A 1-2 posto 1° class. Girone A 1° class. Girone B

TORNEO FEMMINILE

Girone A: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto

Girone B: Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana

Martedì 16 giugno 2015

1 18.00 A VENETO FRIULI – VENEZIA GIULIA

2 20.00 B EMILIA ROMAGNA – TRENTINO ALTO ADIGE

3 18.00 B LOMBARDIA – LIGURIA

4 20.00 A TOSCANA – PIEMONTE

Mercoledì 17 giugno 2015

5 11.30 B VENETO – EMILIA ROMAGNA

6 11.30 C FRIULI VENEZIA GIULIA – TRENTINO ALTO ADIGE

7 16.00 A TOSCANA – LOMBARDIA

8 16.00 B PIEMONTE – LIGURIA

Giovedì 18 giugno 2015

9 10.00 B TRENTINO ALTO ADIGE – VENETO

10 15.30 A EMILIA ROMAGNA – FRIULI VENEZIA GIULIA

11 15.30 C LIGURIA – TOSCANA

12 10.00 A LOMBARDIA – PIEMONTE

Venerdì 19 giugno 2015

13 10.00 A 3ª classificata Girone A 4ª classificata Girone B

14 10.00 B 3ª classificata Girone B 4ª classificata Girone A

15 15.30 B 1ª classificata  Girone A 2ª classificata Girone B

16 17.30 B 1ª classificata Girone B 2ª classificata Girone A

Sabato 20 giugno 2015

17 9.00 B 7°-8° posto Perdente gara 13 Perdente gara 14

18 9.00 C 5°-6° posto Vincente gara 13 Vincente gara 14

19 11.00 C 3°-4° posto Perdente gara 15 Perdente gara 16

20 14.30 A 1°-2° posto Vincente gara 15 Vincente gara 16

Campi di gara: A) Pentagono Bormio, B) Palestra Provincia Bormio, C) Palestra Cepina Valdisotto

Albo d’Oro

2014: Lombardia (maschile), Toscana (femminile)

2013: Lombardia (maschile), Lombardia (femminile)

2012: Veneto (maschile), Veneto (femminile)

2011: Lombardia (maschile), Lombardia (femminile)

2010: Lombardia (maschile), Veneto (femminile)

Maria Carmela Folchetti-02

La legge di riorganizzazione dei Consorzi Fidi, appena approvata in Consiglio regionale, non convince Confartigianto Imprese Sardegna..

«La legge appena approvata – sottolinea la presidente Maria Carmela Folchetti – non dirime le questioni importanti per le piccole imprese e rimanda tutto alle decisioni che dovrà prendere la Giunta regionale.»

«Il mondo dei Confidi è una realtà complessa ed eterogenea  che poco si presta a schematizzazioni e generalizzazioni, non essendo sufficiente una classificazione soltanto per comparti o dimensione del Consorzio – continua la presidente di Confartigianato -.Per questo, una legge di tale portata, avrebbe meritato maggior attenzione e approfondimento, anche da parte della massima Assemblea sarda che, avrebbe potuto cogliere l’occasione per cominciare un confronto sui questi temi, offrendo così alla Giunta alcune indicazioni sulla direzione dei successivi provvedimenti.»

«In ogni caso, teniamo fortemente a ribadire – precisa la Folchetti – che all’interno di questa variegata realtà esistono oggi Confidi sani che riescono a rispondere alle esigenze delle imprese in qualsiasi parte del territorio regionale.»

«Aspettiamo, pertanto, di conoscere gli indicatori che dovranno certificare la virtuosità dei Consorzi Fidi – ribadisce la presidente Folchetti – ci aspettiamo che l’Esecutivo nel disciplinare i parametri non perda di vista quelli in grado di intercettare le esigenze della piccola impresa artigiana, e quindi di tutelare un comparto oggi pesantemente escluso dal credito”.

Per Confartigianato Imprese Sardegna «non è soltanto una questione di “capienza del fondo unico”, come hanno fatto notare diversi Consiglieri Regionali, ma si tratta di comprendere come in maniera concreta si agevoleranno le piccole e micro imprese, premiando i Consorzi migliori che riescono ad assisterle».

«Da parte della nostra Associazione – conclude la presidente Folchetti – c’è la più ampia disponibilità a contribuire a rendere tale legge il più funzionale possibile rispetto alle reali esigenze delle imprese.»