23 November, 2024
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Luigi Arru 2 copia

«Fare di più non significa fare meglio». È questa la filosofia Slow Medicine, rete di professionisti e cittadini che si riconosce in una medicina sobria, rispettosa e giusta. La Regione sta portando avanti un protocollo d’intesa, che sarà stipulato a breve, con Slow Medicine per migliorare le pratiche di assistenza sanitaria sul territorio.
«L’obiettivo per la Sardegna – ha detto l’assessore regionale della Sanità Luigi Arru – è rendere sempre più appropriate le pratiche cliniche e il rapporto tra professionisti e pazienti». Questo, in estrema sintesi, ciò che verrà spiegato durante la due giorni di convegno (il 5 e 6 giugno), organizzato dall’Ordine dei medici della Provincia di Cagliari nella sala Cis in viale Bonaria.
«Il convegno sarà un momento di riflessione sull’attuale modello sanitario – ha detto l’assessore Arru – è afflitto da un abuso di analisi e tecnologia, quasi come se valesse l’equivalenza che curarsi di più sia meglio. In realtà, spesso non si riscontrano reali benefici e tutte queste pratiche si rivelano uno spreco di risorse. L’obiettivo al quale dobbiamo tendere è una maggiore umanizzazione delle cure, e alla salute come bene comune.»
Il modello di Slow Medicine ha tre parole d’ordine: cure sobrie, rispettose e appropriate. Prescrizione solo di analisi e farmaci realmente necessari, dunque, senza eccessi per il paziente-cittadino, mettendo al centro il rapporto medico-paziente. «Abbiamo bisogno di una pratica medica di qualità, che tagli gli sprechi e accresca i benefici – ha precisato l’esponente dell’Esecutivo – e individui le pratiche inappropriate che condizionano l’agire dei professionisti del settore, cercando di cambiare rotta, rafforzando le competenze tecniche e relazionali».
Per fare questo, la Regione stipulerà a breve un protocollo d’intesa con Slow Medicine. La collaborazione terrà conto dei Piani di sviluppo approvati in ambito regionale per l’attivazione, negli ospedali e nelle organizzazioni territoriali, di iniziative finalizzate alla promozione della salute, con particolare riferimento ai principi di Slow Medicine, che sarà di supporto anche nello sviluppo dei programmi regionali e locali.
Nella fase di affiancamento e formazione, Slow Medicine sarà presente agli eventi ufficiali e presenterà il progetto, mettendo in evidenza quelle che sono le pratiche e il rischio di inappropriatezza. Saranno formati i medici e gli altri professionisti del settore sanitario e valutati i risultati delle ricerche cliniche e l’abilità di comunicazione e relazione con i pazienti.

La Giunta regionale, riunita ieri sera in sessione straordinaria e presieduta dal vicepresidente Raffaele Paci, ha approvato su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, la delibera che autorizza gli uffici di via Pessagno a far partire il bando, “sub condizione” nell’annualità 2015, per la presentazione delle domande sulla Misura 13 “Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici”, Sottomisure 13.1 e 13.2 del Programma di sviluppo rurale 2014/2020. Il bando è finanziato, per quest’anno, con un importo complessivo pari a 40 milioni di euro, di cui 19,2 milioni di fondi FEASR, 14,56 milioni di fondi statali e 6,24 regionali. Le domande vanno presentate entro il prossimo 15 giugno.

«Si tratta di un bando molto atteso dal mondo agricolo che, visti i ritardi maturati a Bruxelles nell’approvazione del PSR, ci ha spinto a far partire ‘sub condizione’ questo intervento sull’Indennità compensativa, in attesa del via libero definitivo della Commissione europea, che pensiamo possa arrivare presto, dopo le continue e lunghe interlocuzioni in cui sono stati impegnati in questi mesi gli uffici dell’assessorato con quelli europei». Lo ha spiegato l’assessore Falchi, che ha aggiunto: «La ‘sub condizione’ è una modalità operativa già proposta in queste settimane da altre Regioni come Sicilia, Emilia Romagna e Toscana».
La Misura 13 è un intervento per le aziende agricole che compensa lo svantaggio derivante dalla collocazione geografica montana o più semplicemente svantaggiata. Nel primo caso interessa 64 dei 377 Comuni sardi (55 completamente delimitati e 9 parzialmente), ossia il 22% della superficie territoriale della regione. Nel secondo caso 270 comuni (264 totalmente delimitati e 6 parzialmente), con il 67% della superficie territoriale della Sardegna interessata.

Palazzo della Regione 2 copia

 

Gran finale per “Primavera al Laber”, la stagione di cultura e spettacoli organizzata a Berchidda dall’associazione Time in Jazz, titolare dell’omonimo festival che si tiene a metà agosto. Sabato 6 giugno ritorna “La prima rondine”, evento che suggella ogni edizione della rassegna (questa è la quarta), e che propone un originale incontro in musica dell’enfant du pays, Paolo Fresu, con altri artisti (non necessariamente di ambito jazzistico): così, dopo Niccolò Fabi, Paola Turci e il duo Musica Nuda di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, il trombettista di Berchidda incrocia stavolta i suoi strumenti con il pianoforte e la voce di Raphael Gualazzi. L’appuntamento è alle 21.30 sul palco all’aperto del Centro Laber, l’ex caseificio riconvertito alla causa dell’arte e della cultura.

Un incontro inedito, e dunque ancor più imperdibile: se si eccettua infatti l’apparizione in un brano insieme al Devil Quartet sul palco di Sardegna chi ama (il concertone di beneficenza del 31 maggio 2014 per il ripristino delle scuole danneggiate dall’alluvione del novembre 2013), Fresu e Gualazzi si ritrovano qui per la prima volta, alle prese con una scaletta che prevede standard classici accanto a brani originali dell’eclettico pianista e cantante marchigiano.

Classe 1981, primo (con il brano “Follia d’amore”) nella categoria “Giovani” al festival di Sanremo nel 2011 (dove ha vinto anche il premio “Mia Martini” della Critica, il premio della Sala Stampa Radio e Tv, il Premio Assomusica per la migliore esibizione live e il Premio SIAE come miglior compositore dell’anno), e secondo tra i “big” nell’edizione 2014 (con “Liberi o no” in duo con The Bloody Beetroots), apprezzato anche oltre i confini nazionali (secondo classificato e primo premio della giuria tecnica all’Eurovision Song Contest di Düsseldorf nel 2011), Raphael Gualazzi porta in dote alla serata la sua riuscita ricetta musicale a base di jazz, blues, soul, pop, stride piano e canzone. Una formula cui Paolo Fresu aggiungerà l’intenso lirismo dei suoi ottoni, tromba e flicorno, e quell’inesauribile vena improvvisativa che fanno di lui uno dei jazzisti più amati e apprezzati non solo in Italia.

Raphael Gualazzi_flavioefrank_02 (s) paolo fresu  (ph @ roberto cifarelli)

«L’approvazione da parte del Parlamento della mozione Sardegna è un fatto sicuramente importante, soprattutto per il nostro territorio, costretto a fare i conti con una serie di problematiche e vertenze ancora aperte.»

Lo dice Daniele Reginali, segretario del PD di Carbonia Iglesias.

«Sia chiaro, con l’approvazione della mozione non si risolvono tutti i problemi ma si fissa un punto fermo per rilanciare una discussione mai sopita. Il parere favorevole del Governo certifica un altro impegno. Attraverso i rappresentanti presenti nelle istituzioni il Partito Democratico seguirà passo per passo tutte le vertenze e le vicende ancora aperte in attesa che si arrivi a una soluzione chiara e compiuta. Soprattutto perché – conclude Daniele Reginali – il Sulcis Iglesiente attende risposte in tempi rapidi.»

Daniele Reginali 2

Sabato 6 giugno, alle 9.00, all’ospedale San Giovanni di Dio di Cagliari verrà effettuato un trapianto di epitelio pigmentato, un intervento particolarmente complesso e delicato che viene eseguito soltanto in pochissimi centri europei (Amsterdam, Rotterdam, Londra, Verona) e adesso – per la prima volta in assoluto – anche in Sardegna a Cagliari. Il San Giovanni di Dio e l’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari entrano così nella Top Five internazionale della chirurgia oculistica.

Giornalisti, fotografi e operatori potranno assistere all’eccezionale intervento che sarà trasmesso in diretta, dalla sala operatoria, nell’Aula Dermos del San Giovanni di Dio e sarà preceduto da una breve presentazione del direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliero universitaria di Cagliari, Oliviero Rinaldi.

Per Giorgio Sorrentino, commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, «si tratta di un altro passo importante per la sanità sarda, grazie all’alto valore scientifico e professionale dei nostro personale medico e infermieristico che ho trovato e ho intenzione di coltivare per portarlo ai vertici della comunità medica internazionale».

L’intervento sarà eseguito dalle equipe del professor Marco Mura, 40 anni, sardo, direttore del servizio di chirurgia vitro retinica e docente di oftalmologia all’Università di Amsterdam, e del dottor Enrico Peiretti, 42 anni, responsabile del Centro di Retina Medica della Clinica oculistica del San Giovanni di Dio e speaker dei più importanti congressi mondiali di retina medica.

Ospedale Civile di Cagliari

Ci sarà anche una delegazione di poeti sardi all’imminente “Festivale Pampasgiolu” (festival internazionale di poesia tradizionale) che si terrà a Lozzi, in Corsica, a partire da domani e sino a domenica 7 giugno. La compagine isolana, capeggiata dal presidente e poeta dell’Associazione Regionale Poetas Improvvisadores Celestino Mureddu, sarà composta anche dai poeti Peppino Donaera, Nicola Farina e dal segretario del sodalizio Antioco Patta. Il festival, rientra in una serie di iniziative volte a tutelare e promuovere l’identità, le tradizioni e le specificità storico-artistiche-culturali tra i popoli a partire proprio dalle minoranze etnico-linguistiche.

«La presenza della delegazione sarda va vista in doppia chiave, una di tipo socio-culturale ed una a connotato politico-economico – rimarcano i rappresentanti dell’associazione – visto che sono state promosse delle iniziative legate soprattutto alla nuova stagione di relazioni Sardegna-Corsica, avviate nei mesi scorsi e concretizzata di recente con la visita della rappresentanza corsa che ha incontrato il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau ed i capigruppo del parlamento isolano. Al centro degli incontri le iniziative comuni tra Sardegna e Corsica sia per i rapporti istituzionali, sia con i rispettivi stati nazionali e con l’Unione Europea.»
In un contesto simile, non sarà secondario il tema della zona franca (sulla quale anche la Corsica ha in discussione una proposta) e della “fiscalità speciale di compensazione” per le due isole. Infatti, su questi temi è attesa una visita in Corsica da parte di una delegazione di consiglieri regionali che si dovrebbe tenere entro il mese di giugno. Il fatto nuovo, sembra essere quello dell’abbinamento cultura-tradizioni-identità con gli aspetti politici e socio-economici delle due comunità isolane.

 

Verrà presentato venerdì nella sala del Consiglio comunale d La Maddalena, il progetto “Isole Amiche del Clima”, un’iniziativa con la quale il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena intende valorizzare tutti gli enti (pubblici, privati) e le imprese che operano nel territorio dell’Arcipelago di La Maddalena, nel nord della Gallura e in Sardegna in generale, che intraprendono un percorso di sostenibilità perseguendo obiettivi di miglioramento della qualità ambientale del territorio. Tutti gli operatori economici, in particolare le strutture ricettive e di ristorazione del territorio (ristoranti, b&b, alberghi, chioschi) sono invitate a partecipare alla presentazione che si terrà venerdì 5 giugno, alle ore 11.30.

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La Scuola di Formazione Politica Pro Libera Civitate, in collaborazione con l’Università di Cagliari organizza un convegno su “Islam, Isis, Occidente, dialogo (im)possibile? Il ruolo strategico dell’Italia e della comunicazione mediatica” che si terrà venerdì a Cagliari, alle ore 17.00, nell’aula magna del Rettorato in via Università n. 40.

I relatori saranno la giornalista londinese di origini sarde Barbara Serra, attualmente presentatrice e corrispondente di Al Jazeera English (primo canale di notizie arabo e indipendente che trasmette in tutto il mondo) e Pier Ferdinando Casini, presidente della Commissione Esteri del Senato della Repubblica. Il convegno, moderato dal direttore de L’Unione Sarda Anthony Muroni, inizierà con i saluti del Rettore dell’Università, Maria del Zompo e del presidente di Pro Libera Civitate Federico Ibba che, nel presentare l’iniziativa, tiene a precisare che l’obiettivo che si propone, a cominciare dalla grafica del manifesto è quello di promuovere la cultura dell’incontro e del dialogo tra le due grandi culture e religioni del mondo. Inoltre, considerate le richieste di diversi tesisti di laurea, la Pro Libera Civitate fornirà gratuitamente ai richiedenti l’attestato di partecipazione al convegno.

Pro Libera Civitate è un sodalizio culturale che da quasi quindici anni promuove corsi di formazione politica, al giornalismo e management sanitario, in collaborazione con i docenti dell’Università di Cagliari ed esponenti del mondo culturale, politico, giornalistico, ecclesiale e sindacale, coordinati dalla guida scientifica del giurista Francesco Sitzia. Il convegno sarà patrocinato dalla Fondazione Banco di Sardegna e dal Corecom Sardegna.

«Il Parlamento ha approvato all’unanimità e con il parere favorevole del Governo le mozioni che riguardano la cosiddetta vertenza Sardegna.»

Ne dà comunicazione con una breve nota, Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico.

«Si tratta di un fatto positivo per la nostra isola e per le numerose vertenze che caratterizzano i territori – sottolinea Emanuele Cani -. La Sardegna da tempo deve fare i conti con una serie di situazioni che necessitano soluzioni con atti concreti importanti. Dalla disoccupazione alle persone costrette a vivere con gli ammortizzatori sociali, continuando poi con le vertenze industriali ancora aperte, l’approvvigionamento energetico per il mondo produttivo e la questione delle infrastrutture, compreso il sistema dei trasporti e dei collegamenti. L’atto approvato dal Parlamento è sicuramente importante e fondamentale per rafforzare queste richieste. Sia chiaro non è la soluzione dei problemi ma un tassello importante in una vertenza più complessiva che merita risposte concrete e immediate. Compito del Parlamento e dei parlamentari – conclude il deputato sulcitano – sarà quello di vigilare che quanto inserito e indicato nella mozione trovi un’applicazione concreta e faccia partire quel processo necessario per trovare una soluzione ai problemi dei territori.»

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Dal 26 aprile sono cambiati i criteri di valutazione dei progetti per i quali è prevista la fase di verifica di assoggettabilità a Via. Ne dà comunicazione l’assessorato della Difesa dell’Ambiente.
Il mutamento dei criteri di valutazione è avvenuto con l’entrata in vigore del Decreto ministeriale n. 52/2015, contenente le linee guida per la verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale dei progetti di competenza delle regioni e delle province autonome che pone fine al periodo transitorio durante il quale non erano applicabili le soglie dimensionali.
Le linee guida integrano i criteri tecnico-dimensionali e localizzativi, a suo tempo utilizzati per la definizione delle soglie per le diverse categorie progettuali, individuando ulteriori criteri dei quali si dovrà obbligatoriamente tenere conto ai fini della verifica di assoggettabilità dei progetti o delle opere di competenza delle Regioni e delle Province autonome che, pertanto, ad essi dovranno adeguare, se necessario, i propri ordinamenti.
A livello regionale sono di imminente adozione e pubblicazione l’aggiornamento e allineamento delle direttive regionali in materia di Via alle disposizioni relative al decreto legislativo 152/2006 e al decreto ministeriale 52/2015.

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