22 November, 2024
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Scudetto Dinamo 7Stefano Sardara 2Shane Lawal 1Dinamo Banco di Sardegna SS Vs Orlandina Basket Capo D'Orlando Al 4° City Of Cagliari Nella foto al tiro David Logan Dinamo Basket Jeff Brooks 1 Dinamo Banco di Sardegna Jerome Dyson 1

La Dinamo Banco di Sardegna è campione d’Italia. La squadra di Meo Sacchetti ha centrato così un traguardo storico, forse irripetibile e, comunque, non superabile, che ha scatenato un entusiasmo senza precedenti a Sassari e in tutta la Sardegna che le si è stretta intorno con un calore inimmaginabile non più tardi di un mese fa, alla vigilia di questi fantastici, indimenticabili play off. L’impresa riporta la Sardegna indietro di 45 anni, all’altra straordinaria impresa dello sport isolano, lo scudetto del Cagliari di Gigi Riva del 1970.

La Sardegna ha raggiunto più volte il tricolore anche in altre discipline, ma nessuna è paragonabile alla conquista di uno scudetto nel calcio o di uno nel basket, i due sport più popolari e più praticati in Italia.

La flessione dell’ultimo scorcio della “regular season”, aveva fatto scivolare Logan e compagni al quinto posto, un piazzamento sulla carta molto insidioso per affrontare i play off, dal quale sembrava quasi impossibile ipotizzare il trionfo finale, considerato che i biancoblù avrebbero dovuto affrontare in trasferta l’eventuale bella sia nei quarti di finale con la Dolomiti Energia Trento, sia nell’eventuale serie di semifinale e in quella ancora più eventuale di finale. Ma la Dinamo 2014/2015 è davvero una squadra speciale e tutte le difficoltà, una dopo l’altra, sono state superate con prestazioni eccezionali. Contro Trento sono state sufficienti quattro partite, grazie all’impresa di gara 1 al Pala Trento (81 a 70 il 18 maggio) e alle sicure vittorie casalinghe di gara 3 (103 a 78 il 22 maggio) e gara 4 (84 a il 24 maggio); contro Milano, viceversa, è stata scritta la prima pagina da favola di questa stagione immensa, già firmata con la vittoria nella Supercoppa disputata al PalaSerradimigni il 4 e 5 ottobre 2014, superando in semifinale l’Acea Roma (89 a 73) e in finale l’EA7 Emporio Armani Milano (96 a 88) e poi con la seconda Coppa Italia consecutiva, a Desio, dal 20 al 22 febbraio 2015  (74 a 63 su Cremona; 77 a 65 su Reggio Emilia; e, infine, 101 a 94 su Milano in finale): subito corsara al Forum (84 a 75 il 29 maggio), la Dinamo s’è portata sul 3 a 1 grazie alle due vittorie casalinghe (84 a 76 il 2 giugno, 80 a 67 il 4 giugno), ma ha poi subito la reazione dei campioni d’Italia che hanno annullato i primi due dei tre match ponti sassaresi, imponendosi prima al Forum in gara 5 (95 a 88 il 6 giugno), poi al PalaSerradimigni in gara 6 (74 a 67 l’8 giugno): Ma proprio in gara 7 contro Milano, il 10 giugno, la Dinamo ha dimostrato la sua forza, tecnica e mentale, violando ancora una volta il Forum per 86 a 81, volando così in finale contro la Grissin Bon del grande ex Drake Diener che, intanto, ha eliminato l’Umana Reyer Venezia, violando a sua volta il Taliercio di Venezia per 70 a 63.

Le sette meravigliose sfide di finale sono praticamente storia di ieri, con tutti i loro alti e bassi e le infinite emozioni. Le due nette vittorie iniziali di Reggio Emilia che hanno messo paura ai tifosi della Dinamo (82 a 63 il 14 giugno, 84 a 71 il 16 giugno), hanno fatto credere erroneamente a qualcuno che la finale non avrebbe avuto molta storia, perché con la Dinamo non c’è mai niente di scontato e tutti i pronostici rischiano di saltare per aria. E così è stato anche questa volta. Sassari si è stretta attorno alla sua splendida creatura, trascinandola alla rimonta, con due soffertissime quanto meritate vittorie in gara 3 (80 a 77 il 18 giugno; 94 a 90 il 20 giugno), e i ragazzi di Sacchetti hanno sfiorato l’impresa il 22 giugno al Palabigi (dove fin lì non avevano mai vinto), finendo col perdere in dirittura d’arrivo per 71 a 67, nonostante un’insolita serataccia nel tiro “pesante” dai 6,75, conclusa con un disastroso 2 su 25 (con 22 errori consecutivi iniziali). A quel punto, per arrivare allo scudetto, si sono rese necessarie due vittorie su due, prima in casa, poi a Reggio Emilia.

La Dinamo ha ritrovato i suoi campioni, il genio di David Logan, la classe e l’estro di Jerome Dyson, lo strapotere fisico ai rimbalzi di Shane Laval, centro di Barcellona nelle prossime tre stagioni e, soprattutto, l’entusiasmo di squadra, società e ambiente (di tutta la Sardegna, non solo di Sassari) e il sogno si è avverato. Gara 6 e gara 7 si sono rivelate due partite da infarto e il cuore della Dinamo si è rivelata più resistente di quello pur generosissimo di una splendida Grissin Bon (la squadra migliore del campionato sul piano del gioco corale di squadra). Mercoledì 24 giugno Sassari ha vissuto una serata indimenticabile, con una partita epica, decisa dal genio di Jerome Dyson nel terzo tempo supplementare, dopo aver visto tremare il PalaSerradimigni per le giocate da autentico fuoriclasse del giovane talento Amedeo Della Valle e il capitano emiliano Andrea Cinciarini sbagliare il canestro dello scudetto sia allo scadere del 40′ regolamentare sia del 5′ del primo tempo supplementare; ieri sera, infine, dopo un inizio nerissimo (21 a 4 per la Grissin Bon nel primo quarto), è tornata in partita nel secondo quattro, affrontato con una cattiveria agonistica mostruosa che le ha dato un clamoroso parziale di 18 a 4 e poi, pian piano, chiuso il primo tempo sotto di 6 punti (32 a 26), ha ridotto il tesoretto di Reggio Emilia e, chiuso il terzo quarto sotto di 7 punti (55 a 48, dopo il clamoroso episodio dell’ingresso in campo di un tifoso che ha messo le mani addosso a Edgar Sosa, provocandone la reazione, il fatto tecnico e quindi un’azione da tre punti a favore della Grissin Bon), nell’ultimo quarto ha compiuto il suo capolavoro, con le giocate talentuose di David Logan e Jerome Dyson e la sicurezza di Rakim Sanders che alla fine è stato premiato come miglior giocatore dei play off, che hanno permesso alla squadra di sopperire alla non esaltante serata di Shane Lawal, l’uomo più atteso e temuto da Reggio Emilia, dopo le prestazioni fantastiche delle tre precedenti partite, nelle quali è stato premiato sempre come Mvp.

Alla sirena finale tutta la Dinamo (squadra, dirigenti e tifosi) ha guardato il tabellone e, letto il punteggio di 75 a 73 a proprio favore, s’è lasciata andare alla gioia, con i giocatori della Grissin Bon comprensibilmente in lacrime, dopo aver sfiorato più volte la vittoria sia in gara 6 sia in questa decisiva gara 7.

Sassari è campione d’Italia! Dopo Supercoppa e Coppa Italia, ha centrato anche l’ultimo traguardo che le mancava, firmando una pagina di storia per tutto lo sport sardo, forse pari, come già sottolineato all’inizio, a quella che nel 1970 vide il Cagliari di Gigi Riva vincere lo scudetto nel calcio.

Ora ci sarà sicuramente chi cercherà di sminuire la portata dell’impresa, rimarcando la presenza nell’organico di Meo Sacchetti di tanti stranieri, ma niente e nessuno può negare che in questi risultati c’è il marchio della programmazione della società guidata da Stefano Sardara, le capacità del coach (italiano!) Meo Sacchetti, l’apporto comunque importante dai giocatori italiani e l’entusiasmo di un ambiente che ha costituito spesso l’elemento in più, decisivo per raggiungere i più grandi traguardi.

Ora, raggiunta la vetta, è arrivato il momento di fare festa (il gruppo verrà ricevuto a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio Matteo Renzi) e di riposare, ma già tra qualche giorno la società si metterà al lavoro per programmare la prossima stagione che vedrà la Dinamo ancora protagonista, in Italia e questa volta, probabilmente, con maggior presenza in Europa, perché questa squadra ha ormai raggiunto anche una dimensione europea. Shane Lawal, come già sottolineato, andrà via (a Barcellona, dove giocherà in una delle squadre più forti d’Europa ed avrà un ingaggio che Sassari, ovviamente, non gli avrebbe potuto garantire dopo questa sua straordinaria stagione, che a fine partita Meo Sacchetti ha definito decisiva per la conquista dello scudetto), con lui forse qualche altro giocatore, ma la Dinamo ha già dimostrato di avere ormai raggiunto una dimensione tale da non dover fermarsi a rimpiangere chi decide di affrontare nuove esperienze, come accadde lo scorso anno con Travis e Drake Diener, due campioni che a Sassari avevano vissuto da protagonisti assoluti tre anni straordinari.

Grazie Dinamo.

Giampaolo Cirronis

 

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Da lunedì 29 giugno il sito minerario di Porto Flavia sarà aperto tutti i giorni alle visite. E’ questa la decisione che Comune di Iglesias, Parco Geominerario e Igea hanno preso in considerazione del trend positivo delle visite nelle ultime settimane e delle numerose richieste pervenute al centro prenotazioni comunale. Nei prossimi giorni partirà anche una capillare campagna di promozione e marketing sia per il sito di Porto Flavia che per la Galleria Villamarina (Monteponi).

Porto Flavia
Masua, Iglesias
Sabato, domenica e festivi
Visite guidate in italiano e inglese alle ore 9.30/10.30/11.30/12.30/14.30/15.30
Giorni feriali
Visite guidate in italiano e inglese alle ore 9.30/10.30/11.30/12.30

La Galleria Villamarina è aperta su prenotazione.

Informazioni e prenotazioni:
Ufficio IAT 0781/0781.274507(dal lunedì al sabato 10.00/12.00 – 16.00/20.00, mail: infoturistiche@comune.iglesias.ca.it).
La prenotazione non è obbligatoria, ma è vivamente consigliata. Senza prenotazione non si garantisce l’entrata nel sito in considerazione del contingentamento delle visite.

Visite guidate in spagnolo e tedesco su prenotazione. Gli orari sono validi fino al 31 agosto.

Biglietti

Intero: euro 10.00

Ridotto (ragazzi dai 6/12 anni e senior da 65 anni): euro 6.50

Gruppi (almeno 20 adulti paganti): euro 8.00
Scuole: euro 6.50

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«Il Microcitemico sarà trasformato in un ospedale Pediatrico. Questo accadrà con il processo di incorporazione degli ospedali Microcitemico e Oncologico Businco nell’Azienda ospedaliera Brotzu che avverrà formalmente il primo luglio.» Lo ha detto l’assessore della Sanità, Luigi Arr,u durante l’incontro avvenuto negli uffici dell’assessorato di via Roma, con alcuni rappresentanti dei pazienti e delle associazioni dei talassemici. L’Esponente della Giunta Pigliaru ha inoltre rassicurato: «Questo obiettivo, per noi prioritario, non mette in discussione la missione storica del Microcitemico: la cura della persona affetta da talassemia. Verrà inoltre garantito un Dipartimento specializzato nella diagnosi, cura e ricerca della patologia».Gli spazi della struttura saranno individuati e assegnati, dopo aver ascoltato le esigenze dei pazienti, associazioni e professionisti, dalla nuova Direzione. «L’uso delle stanze del Day Hospital destinate ai talassemici – ha aggiunto l’assessore Arru – utilizzate attualmente per altre esigenze, è soltanto temporaneo».

Il nuovo management. Saranno presi accordi con le Scuole di Medicina dell’isola per individuare un percorso formativo che garantisca competenze specifiche per la presa in cura delle persone talassemiche. E il nuovo management dovrà consolidare tale percorso di presa in carico multiprofessionale e multidisciplinare dei talassemici, secondo i migliori standard.

 

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«L’assessorato regionale della Sanità faccia immediatamente chiarezza sull’accorpamento delle strutture sanitarie Brotzu, Microcitemico e Businco, e la smetta di vendere fumo con progetti che, anziché razionalizzare la spesa e migliorare i servizi, smantellano il sistema sanitario della Sardegna. Sono passati diversi mesi, infatti, dalla decisione dell’assessorato di avviare l’accorpamento dei tre ospedali, ma a oggi non vi sono notizie sulle modalità con cui tale progetto – che di fatto non esiste – verrà realizzato.» Lo dice Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«Per questo Luigi Arru ha il dovere di condividere il suo personalissimo e immotivato disegno di unificazione (che secondo la legge regionale dovrà concludersi entro il 31/12/2015) con la Commissione consiliare competente e con tutte le forze politiche. Invece, per ora, assessore e compagni si sono limitati a trattare tra loro su parametri e numeri di cui noi comuni mortali non abbiamo conoscenza.

Ciò di cui siamo invece ben consapevoli è che l’atteggiamento adottato fino a oggi dall’assessorato taglia fuori il Consiglio regionale impedendogli di attuare i poteri di ispezione e controllo di cui dispone. Noi vorremmo piuttosto poterci confrontare sui numeri e non sull’aria fritta.

Il quesito cui dare risposta è se l’operazione debba tradursi in un mero taglio della spesa (e dei servizi al cittadino) o se invece, come è auspicabile, possa coincidere con una razionalizzazione dei costi e delle prestazioni sanitarie con lo scopo irrinunciabile di offrire un servizio efficiente e soprattutto a favore del cittadino. Ma la realtà – conclude Ignazio Locci – è che la Giunta regionale ha gettato nello scompiglio l’intero sistema sanitario a discapito dei sardi.»

È stata la Bürgermussik Mittersill ad aprire ufficialmente le celebrazioni del National Day dell’Austria a Expo Milano 2015. La banda della cittadina salisburghese di Mittersill, accompagnata dagli ottoni della Bläserensemble Federspiel nei loro costumi tradizionali, ha intonato musiche tipiche e suonato gli inni. A guidare la folta delegazione d’Oltralpe il Presidente federale austriaco, Heinz Fischer; con lui, ecco il vice Cancelliere e ministro della Ricerca, Scienza e Economia, Reinhold Mitterlehner, il presidente della Camera federale dell’Economia Christoph Leitl, il Ministro federale per le Arti, la Cultura e i Media Josef Ostermayer e il ministro di Agricoltura, Foreste, Ambiente e uso delle Acque, Andreä Rupprechter. All’evento ufficiale hanno partecipato anche il Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, il Commissario Generale di Expo 2015, Bruno Pasquino, il sottosegretario agli Affari Esteri Benedetto della Vedova.

«Expo Milano 2015 è l’opportunità per affrontare temi di valenza globale attraverso il confronto di soluzioni e best practice offerte da governi e privati» ha esordito Della Vedova, mentre il Presidente Fischer ha voluto ribadire gli ottimi rapporti che intercorrono da anni tra Italia e Austria. «Per noi il vostro Paese è il secondo partner commerciale – ha detto Fischer – e gli scambi, nel 2014, hanno oscillato tra i 16,3 e i 16,8 miliardi di euro». «L’eccellente livello delle relazioni bilaterali – gli ha fatto eco Della Vedova – si riflette nella piena convergenza di vedute e intenti in ambito europeo. La visita ufficiale a Vienna di Sergio Mattarella nei prossimi giorni ne sarà un’ulteriore testimonianza.»

Expo Milano 2015 offre dunque la possibilità di rinsaldare relazioni già ottime. «L’Esposizione Universale pone l’accento su temi fondamentali come l’ambiente, il clima e l’energia – ha continuato Fischer -. Questo ha ispirato l’Austria nella creazione del suo padiglione. L’idea di mostrare alberi vivi all’interno della struttura vuole far capire quanto siano importanti i boschi per il clima globale».

Al termine della cerimonia, la delegazione si è diretta a piedi lungo il Decumano fino al Padiglione austriaco, per fare poi tappa a Palazzo Italia. I festeggiamenti proseguiranno con una serie di eventi anche in città alla Triennale di Milano e al Teatro alla Scala.

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I tempi lunghissimi sul riconoscimento dell’invalidità civile all’esame della VI commissione del Consiglio regionale.

Un anno e mezzo di attesa per vedere riconosciuta l’invalidità civile, contro i 4 mesi previsti dalla legge, 10 mesi di attesa per la prima visita contro i 15-30 giorni della norma, 120mila i cittadini che ogni anno chiedono l’accertamento dell’invalidità civile in Sardegna. Sono i dati forniti ieri dai rappresentanti dell’Inps regionale, sentiti in audizione dalla Sesta commissione, presieduta dal socialista Raimondo Perra. Le Commissioni mediche delle Asl, secondo gli auditi, sono 110 e costano ognuna 300.000 euro l’anno, quindi complessivamente 33 milioni di euro. L’Inps invece ha a disposizione soltanto 16 medici per tutta la Sardegna e non riesce a coprire le sedute delle commissioni, oltre, hanno spiegato, al fatto che si riuniscono il pomeriggio e i medici Inps lavorano la mattina.

A fronte di 19.695 visite effettuate dal 1 gennaio al 4 maggio 2015 soltanto a 3948 ha partecipato il medico Inps. Se poi si escludono le Asl di Cagliari e Sassari, la situazione è ancora più grave: nella Asl di Nuoro il medico Inps non ha partecipato mai alle 2093 visite, stessa situazione a Olbia (0 su 1832), Lanusei (0 su 628), Oristano va poco meglio con 19 su 2807 e Sanluri con 73 su 1541.

Il procedimento non si completa fino a quando il paziente non viene visitato dal medico dell’Istituto, quindi delle circa 20mila persone visitate, 16mila dovranno essere richiamate dall’Inps per completare la procedura.

Una situazione molto complessa che grava sui pazienti e sulle loro famiglie, che già vivono il disagio quotidiano dovuto alla patologia. «I dati forniti dall’Inps, se confermati, sarebbero davvero inquietanti e allarmanti – ha affermato il presidente Raimondo Perra -. I tempi d’attesa per le famiglie sono 4-5 volte superiori a quanto stabilisce la legge. Anche il numero di cittadini sottoposti a visita, 120mila persone, ogni anno è allarmante e richiederebbe un deciso intervento per capire in che modo alleviare da un lato le sofferenze dei malati e dall’altro ridurre in modo deciso la spesa. Trentatre milioni di euro l’anno sono infatti una cifra enorme che bisogna ridurre immediatamente perché la Sardegna non può sostenere un costo così elevato che va ad aggravare il bilancio già in rosso della Sanità. Mi attiverò – ha proseguito Perra – per convocare i responsabili delle Asl, ad iniziare da quella di Cagliari, per verificare i dati forniti dall’Inps, e studiare con loro un piano di razionalizzazione della spesa e di maggior celerità dell’iter di accertamento». Secondo Perra la strada da percorrere dovrebbe essere quella di «ridurre il numero delle commissioni e innalzare il numero delle visite per seduta in modo da dare risposte più celeri ai pazienti ed economizzare la spesa».

Il presidente della Sesta commissione ha poi proseguito: «Sono d’accordo che 16 medici Inps per tutta la Sardegna siano un numero troppo esiguo per soddisfare quanto previsto dal DL n. 78 del 2009, che stabilisce “ai fini degli accertamenti sanitari di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità le Commissioni mediche delle Aziende sanitarie locali sono integrate da un medico dell’Inps come componente effettivo”». Anche riducendo il numero delle Commissioni, se possibile, sarà necessario un ragionamento complessivo con l’Ente di previdenza per riuscire a snellire l’iter. «Non si può accettare però la richiesta di far lavorare le commissioni delle Asl in orario di lavoro, perché i componenti delle Commissioni verrebbero meno al loro impegno istituzionale».

Sono stati completati, a Teulada, i lavori di riqualificazione del Parco sport adiacente al palazzetto dello sport. L’opera, finanziata con fondi comunali, ha visto la realizzazione di spazio verde all’interno dell’anello della pista di atletica con la sistemazione di un’area giochi per bambini, vari attrezzi da ginnastica e stretching, percorsi alternativi in terra battuta, sculture su pietra, panchine, messa a dimora di alberi e prato verde e una fontanella di acqua potabile. All’esterno dell’anello sono invece presenti un’area recintata per sgambettamento cani e uno spazio da dedicare ad orto didattico per progetti con le scuole. 

Domenica 28 giugno dalle 9.30 ci sarà l’inaugurazione con apertura e visita agli spazi e corse non competitive per bambini ed adulti.

«Con questo progetto – spiega Daniele Serra, sindaco di Teulada – anche Teulada si dota di uno spazio in cui praticare attività all’aria aperta in totale sicurezza, che diventa anche punto di ritrovo e luogo di aggregazione. Uno spazio degno di un paese moderno dedicato ai residenti e ai numerosi visitatori e turisti. Trovandosi poi all’ingresso del Paese costituisce anche un gradevole biglietto da visita che riqualifica di fatto un’area precendentemente sottovalutata.»

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«Risparmio energetico e sostenibilità ambientale sono una priorità strategica della Giunta regionale». Lo ha detto Donatella Spano, assessore regionale della Difesa dell’ambiente, è intervenuta oggi a Cagliari all’inaugurazione del Laboratorio partecipativo di avvio del percorso “Energie in circolo – viaggio nell’energia sostenibile in Sardegna”, che prevede una serie di eventi itineranti in programma nei territori della Sardegna tra settembre e ottobre 2015. L’iniziativa prende avvio nell’ambito del progetto Smart City – Comuni in Classe A (PO FESR 2007-2013) per riflettere sui temi della sostenibilità ambientale in ambito regionale, anche alla luce delle opportunità offerte dalla nuova Programmazione comunitaria 2014-2020.

«Risparmio energetico e sostenibilità ambientale vanno perseguite attraverso l’attuazione di misure di efficientamento energetico e di promozione dell’educazione ambientale dei cittadini. La sostenibilità ambientale si esplica su diversi livelli che vanno dalle politiche forestali alla gestione integrata dei rifiuti passando attraverso l’incentivazione degli acquisti verdi: solo le azioni sinergiche adottate sui vari fronti ottimizzano i risultati.»

La Sardegna si è dotata, prima in Italia, di un piano per lo sviluppo degli acquisti pubblici ecologici nella pubblica amministrazione, che ha visto l’assessorato della Difesa dell’ambiente finanziare ai Comuni e altri enti pubblici acquisti improntati alla sostenibilità ambientale nell’ambito dell’illuminazione pubblica, degli impianti solari e fotovoltaici.

«La Sardegna è leader in questo settore, e intendiamo continuare ad esserlo facendo di più e meglio. Per questo anche la nuova programmazione prevede ingenti risorse da destinare a questo scopo – ha aggiunto l’assessore Spano -. Quando parliamo di risparmio energetico e di sostenibilità ambientale non possiamo non considerare i cambiamenti climatici e i loro effetti sul territorio. Tenere conto di questo è fondamentale per programmare le risorse e le azioni. In questo senso le politiche regionali giocano un ruolo determinante sulla questione climatica, ed è per questo che mi sono impegnata a livello nazionale affinché venisse istituito un Tavolo interregionale di coordinamento sui cambiamenti climatici, con il compito di individuare le modalità con cui le regioni possono coordinarsi al fine di garantire che le loro pianificazioni e programmazioni siano coerenti con il futuro piano nazionale sulla strategia di adattamento ai cambiamenti climatici, e che lo sviluppo del piano nazionale tenga conto delle specifiche esigenze regionali, anche attraverso progetti congiunti, tenendo conto dei diversi livelli di governance, a partire proprio dai Comuni che rappresentano l’anello istituzionale più vicino al territorio.»

Donatella Spano 6

A distanza di meno di due settimane dall’insediamento del nuovo Consiglio comunale e della presentazione della nuova Giunta, la squadra di assessori al comune di Santadi è cresciuta di un’unità. Dopo l’approvazione della proposta di legge sul numero degli assessori comunali, con la modifica alla legge regionale del 22 febbraio 2012, n. 4 (norme in materia di enti locali), avvenuta la scorsa settimana, infatti, il sindaco Elio Sundas ha nominato il quarto assessore, Veronica Impera, con deleghe al Volontariato, Associazionismo, Politiche giovanili e Decoro urbano. Ora la Giunta è composta, oltre che dal sindaco, da due uomini e due donne, nel pieno rispetto della percentuale minima del 40% per ciascun genere, prevista dalle nuove norme comunicate dall’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, ai sindaci eletti lo scorso 31 maggio.

Gli altri assesssori sono: Marco Loi , con deleghe all’Ambiente, Urbanistica, Turismo, Sport e Spettacolo; Massimo Impera, con deleghe ai Lavori pubblici, Viabilità ed Attività produttive; Simona Garau, infine, con deleghe alla Pubblica istruzione, Servizi sociali e Beni culturali.

Elio Sundas copiaMunicipio di Santadi 4

 

Centro direzionale ASL 7

L’annosa vicenda delle fasce economiche assegnate al personale della Asl 7 negli anni 2005 e 2008 è avviata verso la definitiva soluzione.

La direzione aziendale martedì ha pubblicato un comunicato rivolto ai dipendenti, che riportiamo integralmente.

«Come rappresentato in diverse occasioni agli interlocutori istituzionali (Conferenza territoriale sociosanitaria, rappresentanze sindacali, Collegio di Direzione, esponenti della politica), la Direzione Aziendale si è attivata, sino dalla promulgazione della Legge Finanziaria Regionale per il 2015, per avviare il più appropriato percorso di applicazione dell’art. 29 della medesima Legge, concernente l’annosa vicenda delle fasce economiche assegnate al personale dell’Azienda negli anni 2005 e 2008.

Come è noto, la predetta Legge, anche dopo la sua approvazione, ha dovuto superare un primo complicato vaglio ad opera del MEF e del Governo, all’esito del quale sono emerse utili indicazioni in merito alla sua interpretazione e applicazione. Per giungere a valutazioni che consentissero alla Direzione e a tutti i dipendenti un’applicazione della norma coerente con il suo tenore letterale e rispettosa della cornice di limiti di natura costituzionale che ne devono guidare l’interpretazione è stato necessario condurre una serie di approfondimenti sul piano giuridicoformale, finanziario e amministrativo, che ha chiamato a contributo la Direzione, gli altri servizi aziendali preposti (personale e bilancio soprattutto), l’Assessorato Regionale all’Igiene e Sanità, i consulenti legali incaricati dall’Amministrazione. Da tale percorso è derivata, al momento, una interpretazione condivisa che consente: 1) la sospensione dei prelievi dagli stipendi delle quote di trattenute a partire dagli emolumenti del mese di luglio 2015; 2) la restituzione delle quote trattenute dopo l’entrata in vigore della ripetuta legge finanziaria. Tali decisioni sono in fase di formalizzazione con Deliberazione del Commissario Straordinario in fase di predisposizione.

Al momento, per massima garanzia dell’Azienda e del personale, si è deciso di condurre ulteriori approfondimenti sul profilo attinente alla restituzione delle somme trattenute sino all’approvazione della Legge, somme che avrebbero dovuto e dovrebbero essere utilizzate per le finalità del fondo per la produttività individuale e collettiva. E’ intendimento della Direzione assicurare al personale interessato il riconoscimento dei loro diritti, ma è altresì preoccupazione della medesima Direzione quella di assicurare che detto riconoscimento sia il più possibile stabile, senza aggravi per le finanze aziendali, così come prescrive la ridetta legge, e senza esporre la Direzione a responsabilità eccedenti quelle insite nel ruolo da ciascuno ricoperto.

Nel frattempo è pervenuto l’atteso parere dell’Assessorato Regionale all’Igiene e Sanità sul bilancio aziendale per l’anno 2013 che apre la possibilità di dare corso agli adempimenti relativi alla produttività e all’utilizzo dei relativi fondi contrattuali. Anche al fine di valutare meglio le criticità sopra esposte e di dar corso agli indicati adempimenti, si è dato mandato agli uffici aziendali per l’avvio del percorso applicativo dell’art. 29, cc. 14-17, l.r. 5/2015, previa concertazione con le rappresentanze sindacali che saranno convocate nei prossimi giorni.»