Parenti ed amici, tra i quali tanti ex colleghi degli ambienti calcistico e sanitario, hanno dato stamane l’estremo saluto a Roberto Sequi.
Parenti ed amici, tra i quali tanti ex compagni delle squadre in cui ha militato da calciatore, soprattutto del Carbonia, e medici ed operatori dell’Ospedale Brotzu e dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, dove ha ricoperto per tantissimi anni l’incarico di direttore sanitario, hanno dato l’estremo saluto, questa mattina, all’ospedale Brotzu di Cagliari, a Roberto Sequi, spentosi ieri all’età di 58 anni, vittima di un male incurabile. Roberto Sequi è stato accompagnato in questo suo ultimo viaggio proprio dall’ospedale Brotzu, dove ha concluso la sua carriera professionale da direttore sanitario dell’Azienda (la cerimonia funebre si è svolta nella Cappella dell’ospedale). E’ ricordato da tutti per quanto ha fatto nella lunga carriera sportiva da calciatore, in quella assai più lunga professionale da medico e dirigente sanitario e per le straordinarie qualità che ne hanno fatto, soprattutto, un grande uomo.
Nato a Cagliari l’11 febbraio 1957, Roberto Sequi è cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Cagliari, dove, dopo aver fatto tutta la trafila, venne aggregato alla prima squadra ed esordì in serie B con Lauro Toneatto in panchina, nella stagione 1976/77, collezionando una sola presenza. In estate venne ceduto all’Iglesias, dove è stato brillante protagonista di alcuni campionati di serie D.
Al termine del campionato 1979/80, venne ceduto al Carbonia con Mauro Manconi, Guido Accardi, Giampaolo Zaccheddu e Adriano Novellini, diventando insieme a loro e ai nuovi compagni protagonista di un ciclo vincente. Nel campionato di serie D 1980/81, il Carbonia dominò il girone d’andata, per poi crollare in quello di ritorno, sotto la guida del compianto Renzo Cappellaro; l’anno successivo, ritornato in panchina Checco Fele, il Carbonia vinse trionfalmente il campionato Interregionale, approdando in serie C2.
Roberto Sequi, dotato di un buon fisico, faceva leva sull’anticipo, un eccellente colpo di testa, una grande decisione nei contrasti ed un carattere straordinario. Con la maglia del Carbonia ha disputato quattro campionati, in serie D, Interregionale e C2 (2), collezionando complessivamente 107 presenze e 2 reti. Al termine della stagione 1983/84, d’accordo con i dirigenti, lasciò la squadra per dedicarsi con maggiore assiduità agli studi in Medicina, poi conclusi brillantemente, continuando a giocare per alcune stagioni nella San Marco di Cabras, nel campionato Interregionale, guidata da Checco Fele e nei campionati regionali.
Una volta appese le scarpette al chiodo, s’è affermato anche da medico, arrivando a ricoprire per molti anni il ruolo di direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera Brotzu, dell’Azienda Ospedaliero Universitaria e ancora dell’Azienda Ospedaliera Brotzu.
Alcuni anni fa Roberto Sequi ha iniziato la sua battaglia più difficile, quella con la malattia, per la vita, che ha affrontato con la stessa forza e determinazione sempre mostrate sui campi di calcio e in quelli del lavoro. Ha lottato a lungo, con alti e bassi, ma alla fine, purtroppo, questa volta, s’è dovuto arrendere.
Ciao Roberto
Giampaolo Cirronis
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