La Regione ha stanziato 28 milioni di euro per il recupero dell’intera area mineraria di Santu Miali, a Furtei.
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La Regione ha destinato 28 milioni di euro per raggiungere la somma necessaria per il recupero dell’intera area mineraria di Santu Miali a Furtei, quantificata lo scorso 23 luglio in base al progetto preliminare predisposto da IGEA e approvato dalla Conferenza dei servizi, coordinata dall’assessorato della Difesa dell’Ambiente. I tempi dell’operazione per ripristinare la qualità ambientale dell’area su cui insisteva l’attività di estrazione dell’oro, che interessa i territori comunali di Furtei, Guasila, Segariu e Serrenti e ricomprende il bacino degli sterili, sono stimati tra i 24 e i 48 mesi. Il costo complessivo è di 44 milioni. Sedici milioni erano già stati stanziati e destinati a tal fine.
La Conferenza dei Servizi, tra le diverse ipotesi di intervento, ha approvato le seguenti misure:
La Regione ha destinato 28 milioni di euro per raggiungere la somma necessaria per il recupero dell’intera area mineraria di Santu Miali a Furtei, quantificata lo scorso 23 luglio in base al progetto preliminare predisposto da IGEA e approvato dalla Conferenza dei servizi, coordinata dall’assessorato della Difesa dell’Ambiente. I tempi dell’operazione per ripristinare la qualità ambientale dell’area su cui insisteva l’attività di estrazione dell’oro, che interessa i territori comunali di Furtei, Guasila, Segariu e Serrenti e ricomprende il bacino degli sterili, sono stimati tra i 24 e i 48 mesi. Il costo complessivo è di 44 milioni. Sedici milioni erano già stati stanziati e destinati a tal fine.
La Conferenza dei Servizi, tra le diverse ipotesi di intervento, ha approvato le seguenti misure:
• messa in sicurezza del bacino sterili;
• realizzazione del sito di raccolta a servizio della bonifica dell’area mineraria;
• asportazione completa delle discariche attualmente prive di idonei presidi ambientali;
• rimozione di sedimenti e suoli contaminati delle discariche minori e riempimento dei vuoti minerari con inerti ritenuti idonei (un’operazione che consentirà di restituire ampie porzioni di territorio rispetto alla messa in sicurezza permanente di ogni singola discarica mineraria);
• rinaturalizzazione delle aree;
• realizzazione dell’impianto di trattamento delle acque contaminate.
L’assessorato della Difesa dell’Ambiente ha sinora garantito la riduzione dei tempi del procedimento e fornito i necessari indirizzi per l’esecuzione degli interventi e l’individuazione delle priorità. L’approvazione del progetto è stata resa possibile anche grazie alla partecipazione dei sindaci dell’area interessata.
La società IGEA, negli ultimi anni, ha eseguito il piano della caratterizzazione e della sorveglianza e custodia, insieme agli interventi di messa in sicurezza di emergenza. Era necessario ripristinare immediatamente i presidi di sicurezza con particolare riguardo al pompaggio delle acque ed evitare la tracimazione delle acque contaminate con dispersione nell’ambiente. Sono stati così ripristinati i canali di guardia e gli argini e si è evitata negli anni la dispersione di elementi inquinanti nell’ambiente. Questo ha consentito di eseguire la caratterizzazione di tutta l’area vasta. I risultati di questo lavoro sono stati utilizzati come base del progetto preliminare di bonifica e messa in sicurezza permanente e del piano di monitoraggio presentato tra aprile e maggio 2015. Il progetto è stato poi approvato in sede di Conferenza di servizi lo scorso 23 luglio. Confermando la valenza strategica dell’intervento e l’estrema urgenza, la Giunta, su proposta dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha contestualmente approvato il rinnovo della convenzione con IGEA per confermare la custodia del sito e l’avvio delle attività di progettazione definitiva, lo studio di impatto ambientale e l’attuazione del monitoraggio. La convenzione è prorogata sino a tutto il 2016 e prevede anche i lavori di custodia, gestione e messa in sicurezza dell’area. La spesa è di 4 milioni e 200mila euro, a valere sul bilancio 2015. Un milione sarà destinato al progetto per la bonifica e messa in sicurezza permanente.
La società IGEA, negli ultimi anni, ha eseguito il piano della caratterizzazione e della sorveglianza e custodia, insieme agli interventi di messa in sicurezza di emergenza. Era necessario ripristinare immediatamente i presidi di sicurezza con particolare riguardo al pompaggio delle acque ed evitare la tracimazione delle acque contaminate con dispersione nell’ambiente. Sono stati così ripristinati i canali di guardia e gli argini e si è evitata negli anni la dispersione di elementi inquinanti nell’ambiente. Questo ha consentito di eseguire la caratterizzazione di tutta l’area vasta. I risultati di questo lavoro sono stati utilizzati come base del progetto preliminare di bonifica e messa in sicurezza permanente e del piano di monitoraggio presentato tra aprile e maggio 2015. Il progetto è stato poi approvato in sede di Conferenza di servizi lo scorso 23 luglio. Confermando la valenza strategica dell’intervento e l’estrema urgenza, la Giunta, su proposta dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha contestualmente approvato il rinnovo della convenzione con IGEA per confermare la custodia del sito e l’avvio delle attività di progettazione definitiva, lo studio di impatto ambientale e l’attuazione del monitoraggio. La convenzione è prorogata sino a tutto il 2016 e prevede anche i lavori di custodia, gestione e messa in sicurezza dell’area. La spesa è di 4 milioni e 200mila euro, a valere sul bilancio 2015. Un milione sarà destinato al progetto per la bonifica e messa in sicurezza permanente.
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