17 July, 2024
HomeRegioneEnti localiCagliari ha ospitato oggi la XV Conferenza nazionale dei Piccoli Comuni e della IX Conferenza nazionale Unioni di Comuni.

Cagliari ha ospitato oggi la XV Conferenza nazionale dei Piccoli Comuni e della IX Conferenza nazionale Unioni di Comuni.

I vantaggi dell’aggregazione, il controllo del fenomeno dello spopolamento, il rapporto con lo Stato. Sono questi i punti centrali affrontati questa mattina dal presidente della Regione Francesco Pigliaru sul palco del Teatro Massimo di Cagliari, dove è intervenuto tra i relatori della XV Conferenza nazionale dei Piccoli Comuni e della IX Conferenza nazionale Unioni di Comuni.
Il tavolo dei lavori era guidato dal presidente dell’Anci Piero Fassino insieme al presidente di Anci Sardegna Piersandro Scano, e sono stati numerosi gli interventi di amministratori giunti da tutta Italia. Il confronto sul tema “Autonomia e dignità per la Ri-nascita dei Comuni e la tutela dei diritti dei cittadini” è stato introdotto da Piersandro Scano, che ha sottolineato come sia necessario, da parte del Governo, ascoltare di più le realtà locali. Molti dei problemi che i primi cittadini dei piccoli centri sono costretti ad affrontare nel quotidiano, spesso a causa di norme che ostacolano l’attività amministrativa, sono stati portati all’attenzione nel dibattito, animato dagli interventi dei sindaci.
Il presidente Pigliaru ne ha ripreso vari punti, evidenziando come spesso i sindaci dei piccoli Comuni non abbiano a disposizione «strumenti sufficienti per dare risposte ai cittadini. Anche per questo servono forme associate di servizi: non per conseguire solo risparmi – ha detto il Presidente – ma per raggiungere più alti livelli di qualità. Unirsi significa rafforzarsi, far sentire la propria voce nel dialogo con le Istituzioni, significa contare di più. L’Unione dei Comuni ci aiuta anche a difendere i nostri territori dalla piaga dello spopolamento, che diventa inesorabile se ci si isola. Nel rapporto tra istituzioni, poi, non vogliamo una Regione che fa tutto da sola. Ai Comuni chiediamo co-protagonismo per ragionare insieme su scommesse di sviluppo – ha proseguito Francesco Pigliaru – che, infine, ha messo l’accento sui doveri dello Stato nei confronti dei territori. La Regione fa la sua parte – ha concluso – ma lo Stato faccia la propria».
Doveri richiamati anche da Piero Fassino, che nelle conclusioni ha evidenziato la necessità di un maggior riconoscimento del lavoro dei sindaci e del far sì che ogni amministratore sia messo in condizioni, da parte dello Stato, di svolgere il proprio ruolo in sicurezza.

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giampaolo.cirronis@gmail.com

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