22 November, 2024
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Domenica a Cagliari i Nasodoble in concerto al Lazzaretto, alle ore 21,30.

Nasodoble - Cazz boh 02 (m)

La loro musica si potrebbe catalogare alla voce “rock d’autore”, me è in realtà una riuscita combinazione di generi differenti, arrangiati e interpretati con maestria, al servizio di testi densi di rime eccentriche, allitterazioni, assonanze, giochi di parole; una cifra stilistica non facile da etichettare, quella dei Nasodoble, poetica e visionaria con la giusta dose di humour e ironia, che trova la sua dimensione congeniale in concerto. Come quello organizzato dalla cooperativa Forma e Poesia nel Jazz che li vedrà di scena domenica sera (26 luglio) a Cagliari, con inizio alle 21,30 al Lazzaretto (il centro culturale in via dei Navigatori, nel quartiere Sant’Elia).

Nata nel 2004, la band sassarese approda nel capoluogo sardo reduce dalla pubblicazione, lo scorso marzo, del suo terzo album, “SeMiCerchi” (dopo “Bestiario”, del 2005, e “Perigolosi”, del 2010): undici brani dalle atmosfere e le sonorità variegate, com’è nel loro stile, compresi una cover di “Summer On A Solitary Beach” di Franco Battiato, e un omaggio a Patrizio Fariselli degli Area (anagrammato nel titolo del pezzo, “Hommage à Alfio Zarlisi Petri”) in perfetto stile progressive anni Settanta.

Un “disco discolo”, come l’hanno definito gli stessi Nasodoble, preceduto già l’estate scorsa dal grande successo nella rete del video dalla sua canzone più popolare, Cazz boh“, impreziosita dalla partecipazione di altre voci illustri della musica sarda di oggi: Ilaria Porceddu, Joe Perrino, Beppe Dettori, più la chitarra blues di Francesco Piu. Una ballata amara che parla di Sardegna e di crisi, di terre rubate e avvelenate, di limba, di incendi, di aziende all’asta, di debiti e suicidi. “Una canzone condita di riso sardonico che mette a fuoco il disastro politico, sociale, mafioso, militare e industriale della Sardegna degli anni zero”, come spiega Alessandro Carta, autore del brano e voce del gruppo di cui condivide da sempre le sorti con Peppino Anfossi (violino elettrico), Simone Sassu (piano e tastiere), Andrea Fanciulli (chitarre), Alessandro Zolo (basso fretless) e Carlo Sezzi (batteria).

Oltre a tre album (“Bestiario” del 2005, “Perigolosi” del 2010, e il recente “SeMiCerchi”) e alla partecipazione a varie compilation, nei loro undici anni di attività i Nasodoble contano esibizioni sui palchi di importanti festival sia in Sardegna che nella penisola.

Daniele Reginali (PD
Da ieri a domenica i

giampaolo.cirronis@gmail.com

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