Ignazio Locci (FI): «L’assessore Arru e il commissario Onnis riferiscano in Commissione Sanità sulla vicenda Adi del Sulcis».
«L’assessore regionale della Sanità e il commissario straordinario della Asl 7 di Carbonia riferiscano in Commissione Sanità sulla vicenda Adi del Sulcis.»
Lo scrive, in una nota, Ignazio Locci, c0nsigliere regionale del gruppo di Forza Italia Sardegna.
«A seguito delle modifiche apportate dalla Dirigenza dell’Azienda sanitaria locale al sistema di assistenza domiciliare integrata – aggiunge Ignazio Locci -, per i 47 pazienti cronici del Sulcis è iniziato un vero e proprio calvario, culminato con la protesta di ieri mattina sotto la sede dell’Asl in via Dalmazia a Carbonia. Una situazione indecente, inaccettabile, sulla quale è urgente fare chiarezza nella speranza si ripristini un servizio che, prima dell’arrivo del nuovo Commissario, aveva sempre funzionato alla perfezione. Per questo ho avanzato una richiesta di audizione in commissione Sanità dell’assessore Luigi Arru e del commissario Antonio Onnis.»
«Anziché ascoltare le legittime richieste delle associazioni che raggruppano i pazienti Adi del Sulcis, il Commissario e il Direttore sanitario sono andati dritti per la loro strada rivoluzionando l’assistenza domiciliare integrata. Risultato: disagi ai pazienti, sciopero delle prestazioni infermieristiche (con conseguente intervento dei Carabinieri) e, qualora la situazione non dovesse cambiare, sciopero della fame degli assistiti. Tutto questo per assecondare la logica dei tagli generalizzati alle risorse che caratterizza l’operato della Giunta di Francesco Pigliaru e, in questo caso, della Asl 7, che ne è diretta emanazione. Non possiamo accettare passivamente che i pazienti del Sulcis, messi all’angolo tanto da dover protestare in maniera clamorosa e annunciare persino lo sciopero della fame, subiscano una situazione di cui non hanno alcuna colpa. Meritano le massime attenzioni e, soprattutto, un’assistenza professionale e dignitosa. Quella che, purtroppo, – conclude Locci – non garantisce il nuovo sistema dell’Adi.»
NO COMMENTS