Il presidente Gianfranco Ganau: «Il mio compito è tutelare il Consiglio regionale e la sua funzionalità».
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«Siamo di fronte ad una situazione imprevista e complessa e non è certo mio compito giudicare le sentenze ma tutelare sino in fondo il Consiglio e la sua funzionalità». Con queste parole il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau, ha aperto la conferenza stampa convocata oggi pomeriggio in presidenza a conclusione dei lavori della conferenza dei capigruppo con l’obiettivo di «fare il punto e chiarire in particolare – ha dichiarato il presidente Ganau – alcuni aspetti di una vicenda sulla quale si è detto e scritto anche troppo».
Dopo aver ringraziato pubblicamente i quattro consiglieri regionali decaduti a seguito della sentenza del Consiglio di Stato, «per la collaborazione e il prezioso contributo offerti in questo primo anno e mezzo di attività legislativa», Gianfranco Ganau ha ripercorso le tappe fondamentali della settimana appena trascorsa.
«Siamo di fronte ad una sentenza esecutiva, arrivata inaspettatamente, cogliendo tutti di sorpresa – ha aggiunto Ganau – sulla quale non nascondo ampi spazi di perplessità anche da parte mia, ma la decadenza dei consiglieri è scattata dal momento della sua emissione e mercoledì scorso il Consiglio ne ha semplicemente preso atto».
Il presidente Ganau ha poi chiarito che l’attività dell’Assemblea sarda è stata sospesa precauzionalmente perché la situazione era complessa e richiedeva nell’immediato un parere legale da parte degli uffici e – contestualmente – anche uno da parte del massimo esperto attualmente in circolazione in diritto costituzionale e parlamentare, il professor Massimo Luciani, al quale anche in passato il Consiglio aveva richiesto consulenze giuridiche.
Il costituzionalista interpellato su tre aspetti specifici legati al caos dei seggi ha definitivamente chiarito che il Consiglio può riprendere a funzionare anche in carenza di plenum, con 59 consiglieri invece che 60, argomentazione articolata nel parere, citando situazioni molto simili già avvenute in Parlamento e ipotizzando anche situazioni teoriche ma possibili che potrebbero bloccare l’attività delle Assemblee legislative.
«Ho un parere qualificato – ha dichiarato il presidente Ganau – che garantisce legittimità a riprendere l’attività consiliare e che ci conferma di aver operato regolarmente prendendo atto della sentenza e dandone immediata esecutività».
Infine, gli ultimi quesiti relativi alle modalità di surroga dei tre consiglieri e all’organo competente nella scelta del quarto, non indicato in sentenza. «Un’anomalia evidente – ha sottolineato il presidente Ganau – ma non è certo compito di un organo politico entrare nel merito di una sentenza esecutiva, i tre consiglieri indicati hanno titolo e devono essere convocati nella prima seduta utile dell’Assemblea per prestare giuramento».
La scelta del quarto consigliere che dovrà subentrare in aula al momento è in capo alla Giunta delle Elezioni, aggiornata a domattina.
«Se i componenti dell’organismo consiliare – ha sottolineato Ganau – decideranno di procedere con la surroga del quarto consigliere, ne prenderemo atto, così come se riterranno di non avere in merito alcuna competenza.»
Il presidente del Consiglio ha infine chiarito di aver convocato la conferenza dei capigruppo per definire tutte le tappe utili alla ripresa dei lavori – «è stata condivisa da tutti la necessità di procedere il più in fretta possibile – ha aggiunto Ganau – ci riserveremo di stabilire i tempi non appena la Giunta delle elezioni si pronuncerà in merito. Io sono orientato a convocare il Consiglio per procedere sicuramente con la surroga dei tre consiglieri».
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