Modesto Fenu: «La zona franca di Cagliari è solo il primo passo della scommessa».
Il presidente del gruppo consiliare Sardegna e consigliere regionale Modesto Fenu, accoglie con soddisfazione il via libera al Piano Operativo della Zona Franca di Cagliari. L’atto, approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, consentirà alla società Cagliari Free Zone di realizzare gli interventi inseriti nel progetto, che ha già ottenuto il nulla osta dell’Autorità doganale di Cagliari e segue i disposti del decreto legislativo 75/98 e del conseguente decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 2001.
«Si tratta di un ulteriore passo avanti nella strada per un nuovo modello di sviluppo – dice Modesto Fenu -, con un sistema che veda protagonista lo strumento della zona franca in un quadro di fiscalità speciale di compensazione di quegli svantaggi oggettivi conosciuti e dimostrati, che negli anni sono diventati una zavorra ormai insopportabile per il sistema economico locale. La parola d’ordine diventa quella di tradurre gli effetti positivi della zona franca per le aziende isolane, con un progetto che dia ossigeno e occupazione al nostro sistema economico – aggiunge Fenu -. Pensiamo che sia solo il primo atto di un traguardo importante per la Sardegna. Tuttavia, riteniamo opportuno sollecitare la costituzione della commissione regionale Zona Franca che, ricordiamo, è stata recentemente votata all’unanimità dal Consiglio regionale, diventando di fatto legge regionale. Questo potrebbe essere un punto di riferimento importante sia per le interlocuzioni locali che nella dimensione nazionale e comunitaria. Appare inoltre indispensabile riprendere il tavolo di trattativa con il Governo nazionale sulla leva fiscale a più ampio spettro rispetto allo strumento “zona franca” e che da svariati decenni è reclamata da economisti, studiosi, politici e sardisti militanti e soprattutto evidente nella filosofia guida dello statuto autonomistico della Sardegna.»
«Il nostro progetto – sottolinea ancora Modesto Fenu – quindi mira all’allargamento della zona franca verso tutta l’isola, con un piano in grado di porre al centro la questione del lavoro e dell’occupazione partendo dal sistema economico-produttivo endogeno che potrebbe avere una sorta di piattaforma relazionale nuova e di caratura internazionale.»
«E’ necessario – conclude Modesto Fenu – affiancare alla Zona franca altri strumenti di fiscalità di compensazione e, soprattutto, proseguire in tempi rapidi nell’attuazione del decreto 75/98 con l’istituzione delle altre zone franche: Arbatax, Santa Giusta, Portovesme, Portotorres e Olbia.»
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