4 July, 2024
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Nuovi passi in avanti verso il rilancio dello stabilimento Eurallumina di Portovesme.

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Sono stati compiuti nei giorni scorsi nuovi passi in avanti verso il rilancio dello stabilimento Eurallumina di Portovesme. Completato il collegamento per l’approvvigionamento dell’acqua proveniente dalla barriera idraulica e necessaria per il funzionamento dell’impianto T.A.R.I., sono iniziate oggi le prove tecniche relative al  trattamento e bonifica delle acque di falda. Questa operazione riporterà in fabbrica 22 operatori della sezione 4, che si alterneranno nella turnazione h24 come da programma e contestualmente si alterneranno, sui 7 giorni della settimana e organizzati al primo e secondo turno, 15 analisti del laboratorio chimico, che si occuperanno del monitoraggio analitico del processo. Ne dà comunicazione la RSU Eurallumina.

Nell’ultimo mese i 15 analisti, oltre ai corsi di sicurezza per il rientro in stabilimento, hanno acquisito la formazione necessaria riguardante le metodiche di analisi  delle acque (precedentemente predisposte ad-hoc per lo specifico trattamento) che verranno trattate nell’impianto T.A.R.I. e basate, nello specifico, sull’utilizzo dello “spettrofotometro UV”, strumento tecnico acquistato recentemente per svolgere le specifiche operazioni in carico al reparto del laboratorio chimico.

Per le operazioni inerenti la gestione dell’impianto T.A.R.I., affidato alla sezione 4, verranno richiamati in servizio 22 addetti, che in questi anni si sono occupati, a rotazione, delle manutenzioni del loro reparto. Anche per questi lavoratori è stato necessario frequentare, nel periodo antecedente all’avvio del trattamento acque, i corsi di sicurezza, formazione e addestramento alle specifiche operazioni che dovranno svolgere.

Concluse le operazioni di predisposizione delle tubazioni (mercoledì 10 giugno era stato effettuato l ‘innesto nella linea oggi utilizzata dalla SIMAM per l’emungimento e il trattamento delle acque) – aggiunge la RSU Eurallumina – il montaggio delle apparecchiature necessarie e i collegamenti elettrici, si è potuto avviare il procedimento che porterà parte dell’acqua emunta dalla barriera idraulica all’impianto T.A.R.I. per le prove di trattamento, che aveva già ottenuto tutte le opportune autorizzazioni  con passaggi tecnici tra il ministero dell’Ambiente, ex Provincia di Carbonia Iglesias, Arpas e Consorzio Industriale). Iter autorizzativo che, per la massima attenzione riposta, ha comportato oltre un anno di tempo per raggiungere la completa definizione. Le prove tecniche sul trattamento acque dureranno 60 giorni.

Al termine dei 60 giorni, se l’esito delle prove sarà stato positivo, si procederà alla definita presa in carico della gestione del trattamento acque (che fa parte integrante degli interventi per la messa in sicurezza del sito di stoccaggio dei residui di lavorazione) in sostituzione della ditta che dal 2009 era stata incaricata dal ministero dell’Ambiente (quale custode giudiziario) per, appunto, la messa in sicurezza del sito. Per queste operazioni l’Eurallumina ha restituito le somme che erano state anticipate ed utilizzate per questo fine (5 milioni di euro), parte integrante del protocollo d’ intesa sottoscritto il 21 maggio 2015, che insieme ad ulteriori 943mila euro, facevano parte dell’intero importo messo a disposizione dal ministero dell’Ambiente e che, attraverso apposito accordo di programma tra Ministero e Regione Sardegna, sono stati lasciati nella disponibilità per altre opere di bonifica all’interno dell’area SIN del Sulcis Iglesiente Guspinese e, nello specifico, per il nucleo industriale di Portovesme. Si tratta di un importante risultato – sottolinea la RSU – frutto dell’impegno di tutte le componenti: dalla RSU di fabbrica, alle organizzazioni sindacali coinvolte, al coordinamento del Piano Sulcis e agli enti locali, Regione Sardegna e comune di Portoscuso.

La presa definitiva in carico della messa in sicurezza è uno dei requisiti che determineranno il completo dissequestro del sito di stoccaggio dei residui delle lavorazioni, già  in parte (per l’AREA “C” e la sala pompe) sgravato dai vincoli giudiziari è già restituito al suo esercizio originale per fini produttivi.

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giampaolo.cirronis@gmail.com

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