19 November, 2024
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«Expo 2015 si sta rivelando una straordinaria occasione per il Sultanato dell’Oman». Con queste parole il ministro dell’Agricoltura e delle Risorse ittiche omanita, Fuad bin Jaafar Al Sajwani, ha aperto le celebrazioni del National Day dell’Oman all’Esposizione Universale. «Essere in Expo 2015 – ha spiegato il Ministro – ci permette di beneficiare della positiva presenza di altri Paesi e organizzazioni internazionali per rafforzare le partnership con gli Stati con i quali già cooperiamo, come l’Italia, e per creare nuove relazioni».

Ad accogliere la delegazione dell’Oman, questa mattina, il viceministro delle Politiche Agricole alimentari e forestali Andrea Olivero e il Commissario Generale di Expo 2015 Bruno Pasquino, che hanno partecipato alla cerimonia dell’alzabandiera.

«Il nostro Padiglione sviluppando il tema Heritage of Harvest (Patrimonio del raccolto) – ha aggiunto il Ministro omanita – vuole regalare ai visitatori una primissima esperienza nel nostro Paese, mostrandone l’affascinante atmosfera, la storia, la cultura e le attività economiche.»

«Expo 2015 – ha spiegato il viceministro Olivero – dimostra ancora una volta di essere un luogo di conoscenza, dove poter affrontare con concretezza le sfide legate ad ambiente, cibo e sostenibilità. La Fontana Meridiana, presente nel vostro Padiglione – ha dichiarato rivolgendosi alla delegazione omanita – , oltre a catturare l’attenzione dei visitatori, dimostra le capacità dell’Oman di utilizzare l’energia del sole per gestire con oculatezza le risorse idriche.»

Terminata la cerimonia dell’alzabandiera, sul palco dell’Expo Centre si è esibita la Banda Folkloristica Al Majd in uno spettacolo di danze e musiche tradizionali. A seguire le delegazioni hanno visitato il Padiglione Italia – dove il ministro Fuad bin Jaafar Al Sajwani ha firmato la Carta di Milano – e quello omanita.

I festeggiamenti del National Day sono proseguiti con tour guidati per i visitatori e talk show. In serata il concerto dell’Oud Ensemble della Royal Opera House riprodurrà le magiche atmosfere del Sultanato.

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Villa Devoto ha ospitato ieri pomeriggio una riunione tra il sottosegretario della Presidenza del Consiglio, Luca Lotti, e il presidente della Regione Francesco Pigliaru. «Questo appuntamento fa parte delle regolari interlocuzioni con il Governo per valutare lo stato di avanzamento sui temi aperti», ha spiegato il presidente Pigliaru. «Tra i punti su cui ci siamo soffermati, naturalmente, ci sono quelli riportati nel dossier sull’insularità che avevamo consegnato al presidente Renzi in occasione della sua visita ad Olbia». Dopo la riunione, il presidente Pigliaru e il sottosegretario Lotti si sono trattenuti con il sindaco di La Maddalena, Luca Montella. Nell’incontro si è affrontato il tema del progetto complessivo di sviluppo dell’isola.

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Si è tenuta ieri, presso l’assessorato regionale della Difesa dell’ambiente, la Conferenza di servizi sull’area mineraria di Santu Miali di Furtei che interessa i territori comunali di Furtei, Guasila, Segariu e Serrenti, alla quale hanno partecipato rappresentanti delle Province di Cagliari e Medio Campidano, i Sindaci dei Comuni interessati, l’assessorato dell’Industria della Regione, ARPAS, ENAS ed IGEA. L’incontro rientrava nell’ambito delle attività prioritarie di bonifica e messa in sicurezza delle aree minerarie.
La Conferenza ha esaminato le diverse ipotesi di intervento presentate dalla società Igea ed ha approvato il progetto preliminare che prevede azioni risolutive per la bonifica dell’area mineraria di Furtei, tra le quali la messa in sicurezza definitiva del bacino sterili, le asportazioni complete delle discariche minerarie, in particolare quella di “Sa Fronti”, gli interventi sull’area impianti e il riempimento dei vuoti minerari secondo le migliori tecniche disponibili.

«È stato svolto un lavoro complesso ed intenso per arrivare a questo risultato, che ha visto la costante partecipazione dei sindaci del territorio – dichiara l’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano -. Si attende ora in tempi celeri la consegna del progetto definitivo che consentirà l’utilizzo delle risorse disponibili per il risanamento e il completo ripristino ambientale del territorio.»
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Piantagioni di carciofi
Grande successo dei “Cibi per la salute dalla Terra dei centenari” presentati a Expo Milano 2015 dall’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, e dall’Agenzia Laore.
«Cereali, carciofi, olio e gli altri cibi Dop e Igp prodotti in Sardegna sono il segreto della longevità e della salubrità dei suoi abitanti». Parola di biologi, antropologi, chimici, medici, parassitologi, nutrizionisti e altri esperti ancora. La scelta della Regione Sardegna e dell’assessorato dell’Agricoltura di investire sui prodotti dell’agroalimentare per raccontare la nostra Isola da una prospettiva diversa ha solidissime basi scientifiche. Forte delle conferme arrivate dai ricercatori di diverse parti del mondo, la Regione ha scommesso sulla vetrina di Expo 2015 come occasione per promuovere la “Sardegna, isola della qualità della vita – cibi per la salute dalla terra dei centenari”, progetto di comunicazione e di marketing rivolto ai mercati alimentari internazionali e all’industria turistica.
Organizzato con il supporto scientifico e logistico di Laore Sardegna, l’Agenzia regionale per lo sviluppo in agricoltura, l’evento ha aperto i battenti ieri nel padiglione “Cibus è Italia”, all’interno dell’esposizione universale di Milano, dedicata ai temi del cibo e dell’alimentazione. Quello di ieri sera è stato il primo di tre appuntamenti, il prossimo è fissato per il 13 settembre e sarà dedicato al vino, mentre l’ultimo è previsto per l’11 ottobre e si concentrerà sulla valorizzazione dell’allevamento e dei suoi prodotti più tipici: Agnello Igp, fiore sardo, pecorino sardo e romano.
«La scelta di comunicare una Sardegna inedita e sconosciuta è strategica», ha spiegato l’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, durante il talk show animato dalla giornalista Eleonora Cozzella. “Il nostro comparto agricolo ha delle produzioni di eccellenza, ma non se ne parla abbastanza”, è la considerazione dell’assessore, secondo la quale «i nostri operatori non possono competere nei mercati in termini quantitativi, ma attraverso le produzioni di qualità, come le nostre Dop, la cui importanza è sancita anche a livello scientifico».
La prima conferma arriva da Gianni Pes, medico e studioso del Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell’Università di Sassari, scopritore delle “zone blu”, che sono le aree del pianeta in cui si riscontrano i più alti indici di longevità. «Il segreto della longevità dei sardi è nel loro stile di vita tradizionale, che comprende una buona e sana alimentazione basata su prodotti tipici locali – ha detto Pes -. A quelli che fin qui hanno creduto sull’impatto della genetica su questo fenomeno, la ricerca ha risposto dimostrando che il suo impatto è inferiore al 20% – ha aggiunto -. La Sardegna è al centro di importanti studi internazionali perché è ormai assodato che ha saputo preservare la propria tradizione alimentare, facendone un elemento di salute e benessere», ha aggiunto la ricercatrice Mariette Gerber, una delle più grandi esperte al mondo di dieta mediterranea.

Che questo elemento possa essere utilizzato in chiave promozionale, sia per esportare i cibi tipici che per attrarre nuovi flussi turistici, lo conferma lo stretto legame che alimentazione e salute hanno con il patrimonio identitario delle comunità locali e con le condizioni climatiche dei territori in cui si sta studiando il fenomeno che è stato ribattezzato come “invecchiamento di successo”.
«C’è una relazione direttamente proporzionale tra le produzioni tradizionali, i territori e le comunità locali», ha confermato l’antropologa Alessandra Guigoni, secondo la quale il rapporto è reciproco. «Una certa alimentazione permette un maggiore benessere fisico – ha spiegato – ma, allo stesso tempo, è grazie alle comunità locali che sopravvivono quei prodotti tipici ai quali oggi viene attribuito uno straordinario valore anche economico e identitario».
Una particolarità del progetto della Regione e di Laore è data anche dai prodotti su cui si è scelto di investire. Al di là di quei prodotti che nell’idea di tutti vengono associati all’immagine stessa della Sardegna, l’Isola vanta e oggi rivendica un ruolo di prima importanza nel campo della produzione di qualità di cereali, carciofi e olio. «Per migliorare la qualità della vita delle persone, abbiamo pensato di testare un tipo di pane che assicuri un gran risparmio di insulina e glicemia», ha osservato il parassitologo Costantino Palmas, coordinatore del progetto Cereal 14/20 insieme alla diabetologa Francesca Spano, che segue gli aspetti clinici dell’indagine messa in piedi con Laore, Agris, Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Università di Cagliari e con il supporto economico di Banco di Sardegna e di Laore. «È un fatto straordinario, che ci permette di sottolineare l’importanza dell’innovazione nella tutela delle tradizioni e delle identità alimentari locali – hanno spiegato i due relatori – il tentativo di produrre un pane di grano duro con metodiche che si suppone appartenessero ai nostri avi, ha permesso di raccogliere dati davvero interessanti sulla reazione del corpo umano ai cibi già conosciuti».
Sull’importanza della ricerca e dell’innovazione per valorizzare la qualità in mercati estremamente competitivi si sono soffermati anche Giulio Scatolini, docente all’Università dei sapori di Perugia, esperto di olio, ed Efisio Antonio Scano, chimico e tecnico alimentare, profondo conoscitore della filiera industriale sarda del carciofo. «L’innovazione è fondamentale e ci ha consentito di introdurre nuovi prodotti – ha affemato Scano – pur preservando la sua identità e le caratteristiche che lo rendono fondamentale per la nostra economia e per il rapporto inscindibile con il territorio». In fondo, anche a livello globale, la battaglia è proprio quella. Ne è certo anche Roberto Arditi, direttore delle relazioni istituzionali di Expo 2015, tra gli ospiti della serata dedicata alla Sardegna: «Il futuro delle produzioni agroalimentari o è sostenibile o non è il futuro».
A concludere la serata è stato un momento di spettacolo, il cooking show dello chef Roberto Serra, che ha preparato una serie di piatti straordinari, utilizzando solo prodotti a denominazione di origine. All’evento hanno partecipato più di 100 addetti ai lavori: giornalisti, blogger, buyer nazionali e internazionali rappresentanti delle associazioni di categoria e produttori provenienti da tutto il mondo. Un pubblico qualificato e competente, in grado di trasformare questo appuntamento in un’occasione di grande visibilità per i prodotti sardi a marchio e tradizionali, consentendo in questo modo alla Sardegna di utilizzare Expo 2015 per l’attivazione di nuovi canali di promozione e commercializzazione delle produzioni sarde.

Nella settimana 27 al 31 luglio, i giovani con diabete di età compresa tra i 18 e i 21 anni, 13 italiani (di cui 4 sardi) e 13 polacchi, avranno la possibilità di condividere le loro esperienze attraverso il dialogo, lo scambio e la formazione verso l’accettazione psicologica della malattia. Il progetto, denominato “Gioventù in Azione” è nato per volontà dell’Associazione per il Diabete Infantile Giovanile ADIG Sarda e l’Associazione Polskie Stowarzyszenie Diabetykow Kolo w Złotoryi si terra a Złotoryja, Bassa Slesia. I ragazzi di ciascun gruppo saranno accompagnati da uno staff che comprende due tutor, un animatore, un medico e un infermiere: nel corso dell’incontro i partecipanti saranno chiamati a condividere situazioni di difficoltà ed indicheranno metodi e risorse frutto della loro esperienza per migliorare il mondo della scuola, del lavoro, della sanità e del tempo libero.

«Il dialogo tra ragazzi con lo stesso disagio, ma provenienti da culture diverse – sottolinea Antonio Cabras, presidente dell’Associazione per il Diabete Infantile Giovanile Adig Sarda – è per noi un elemento di fondamentale importanza non soltanto per consentire una gestione autonoma del disagio, mantenendo una normale qualità di vita, ma anche per fare sì che questi giovani diventino essi stessi lo strumento per diffondere presso le loro famiglie e la società esterna  un’adeguata cultura di quello che rappresenta oggi il diabete giovanile in Europa.»

In quest’ottica, durante il campo, i ragazzi oltre a svolgere attività fisiche ed educative, dovranno anche sviluppare progetti di comunicazione con l’obiettivo di abbattere i problemi quotidiani legati alla loro patologia, spesso frutto di equivoci e pregiudizi.

«L’obiettivo finale – conclude Cabras – è quello di aiutare i giovani ad uscire  da un isolamento psicologico che spesso li accompagna nei confronti dei loro  coetanei non affetti da diabete. Siamo certi che inserire questa patologia in  un contesto più ampio, attraverso lo scambio e il confronto con altri Paesi europei, possa essere di grande aiuto per i nostri ragazzi.»

Una proposta di legge de Riformatori sardi per l’istituzione delle primarie obbligatorie per i candidati alla presidenza della Regione e i sindaci sopra i 15mila abitanti, fatte esclusivamente in via elettronica.

«Ben 503.249 cittadini, pari al 96,85 % di tutti quelli andati alle urne, espressero in maniera pressoché plebiscitaria la loro nettissima volontà che i prossimi candidati alla carica di Presidente della Regione fossero scelti attraverso il sistema delle primarie – si legge in una nota dell’ufficio stampa dei Riformatori sardi -. Appare evidente come, sebbene un risultato di questo genere non possa essere ignorato o disatteso in alcun modo, tuttavia la politica, tranne un vago accenno nella legge elettorale approvata alla fine della passata legislatura, ha fatto come se niente fosse, anche se per la verità bisogna dire che persino tra le forze storicamente contrarie alle primarie oggi comincia  a farsi sentire più di qualche voce a favore.»

«Noi Riformatori, e con noi l’enorme numero di cittadini che hanno risposto all’appello elettorale referendario, riteniamo di grande importanza consegnare agli elettori di ciascuna coalizione la decisione ultima sulla candidatura a Presidente e/o a Sindaco, sottraendola alla trattativa riservata degli apparati di partito, alle ingerenze delle segreterie romane, al gioco manovrato dell’indiscrezione giornalistica. Le primarie, costringendo allo scoperto con abbondante anticipo sulla data delle elezioni, i possibili candidati con le loro proposte di programma e di governo, eviterebbero gli infiniti patteggiamenti tra pochi interlocutori portatori di interessi di parti diverse nell’alleanza, che chiusi in stanze ben lontane dagli occhi e dalle orecchie degli elettori, decidono tra di loro una partita che interessa tutti i cittadini. Esse inoltre, tramite un aperto confronto tra personalità, programmi e alleanze, rappresenterebbero senz’altro un’opportunità di crescita della classe politica isolana, aiutando e favorendo nel contempo, tramite la partecipazione dei cittadini,  la piena affermazione della democrazia in Sardegna.»

La novità contenuta in questa proposta di legge è l’introduzione del voto elettronico come unica modalità di voto per le primarie.

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E’ un successo in crescendo quello registrato anche ieri dalla terza serata del 25° Festival internazionale Narcao Blues, organizzato sotto la direzione artistica di Gianni Melis, dall’Associazione Culturale Progetto Evoluzione, con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna assessorato della Pubblica istruzione, cultura, sport e spettacolo e assessorato del Turismo, della Provincia di Carbonia Iglesias, della Fondazione Banco di Sardegna ed il patrocinio del comune di Narcao.

Non potevamo certo mancare le chitarre e i suoi migliori interpreti al 25° Narcao Blues Festival e ieri sera è stato subito grande spettacolo con la “Guitar Night”, la notte delle chitarre, che ha visto salire sul palco di piazza Europa prima la band di Sue Foley e Peter Karp e poi i travolgenti The Wheel guidati dal leader Mike Zito.

Ad aprire le danze ieri sera (venerdì 24 luglio) con il loro emozionante rock blues d’oltre Oceano sono stati l’artista canadese e il chitarrista americano che hanno offerto al folto pubblico presente oltre un’ora di blues vero, potente e diretto. Subito dopo è stata la volta di Mike Zito, artista originario del Missouri. Il cantante, nonché chitarrista di grandissimo talento, pezzo dopo pezzo, supportato dal bravissimo Jimmy Carpenter al sax, ha incantato la platea con il suo rock blues elettrico in un crescendo di emozioni esplose a fine serata con il pubblico sotto il palco a saltare e invocare a gran voce i musicisti.

Stasera si chiude il sipario con la “Celebrating the Anniversary”, serata d’eccezione con cui si vuole festeggiare i 25 anni di connubio tra Narcao e la musica del diavolo, un genere che ha fatto conoscere il paese, il Sulcis e la sua gente in tutto il mondo. E, come nella migliore tradizione della rassegna, largo al divertimento e al ballo con il rythm&blues, il soul e il funky di Corey Harris che si presenta a Narcao con Corey Harris Rasta Blues Experience, la sua ultima creazione, e della band “Joyce Yuille Soul Project” costruita per l’occasione in esclusiva nazionale intorno alla straordinaria voce di Joyce, cantante americana ma ormai italiana d’adozione, straordinariamente supportata da ben otto strumentisti italiani di grande professionalità ed esperienza.

Da non perdere poi l’appuntamento con il “DopoFestival”, in località Santa Croce. Dopo le esibizioni dei giorni scorsi, che hanno visto anche il concerto dei New Butterfly Blues Band”, è la volta dei RAB4 Band”

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Si terrà domenica 26 luglio, alle ore 22.00, all’Anfiteatro di Monte Sirai, il terzo appuntamento del più ampio programma del XXXIII Festival “La Notte dei Poeti”, organizzato dal CeDAC e dedicato ai Grandi Maestri d’arte e di vita, in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Carbonia.

In scena andrà Roundella, nuova formazione musicale dall’anima swing. Roundella è un’idea che nasce nella primavera del 2012 quando Francesca Corrias, Filippo Mundula e Gianrico Manca, sulla base del precedente quartetto “Around Ella” (tributo ad Ella Fitzgerald), danno vita ad un progetto totalmente originale avvalendosi della chitarra di Mauro Laconi.

Roundella attinge consapevolmente dal jazz per spingersi in territori più sperimentali, vicini all’hip hop più underground e mette l’accento sull’intreccio di poliritmie ben radicate nella grande vicenda della black music.

Roundella è una continua ricerca ritmica e sonora in cui le influenze si intrecciano senza creare barriere e le differenti personalità dei quattro musicisti trovano una unità completa nel groove e nel beat.

Nell’estate 2014 esce l’Ep Biography, in esclusiva per il portale nazionale Rockit, prodotto da S’ard Music e il videoclip del singolo Biography viene lanciato su youtube.

Lo stile e le atmosfere della band seducono e convincono pubblico e critica… e il nuovo album (sotto l’egida di S’Ardmusic/Jazz in Sardegna/Egea – producer Michele Palmas) è già online su YouTube: dieci tracce che riassumono la cifra musicale eclettica e decisamente contemporanea di Roundella.

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Domenica 26 luglio, alle ore 22.00, nella piazza della circoscrizione di Cortoghiana, verrà messa in scena la commedia in lingua Sarda ”Deu mi du minesciu’‘, scritta e diretta da Gianpaolo Vaccargiu. L’evento è organizzato dall’Associazione Giovani della 3ª Età di Cortoghiana, con il patrocinio del comune di Carbonia, inserito nel cartellone “Estiamoinsieme 2015”.

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Il comune di Carbonia ha pubblicato l’elenco degli aventi diritto all’assegnazione dei contributi integrativi per il pagamento dei canoni di locazione (affitti) nelle abitazione private – annualità 2015. L’elenco è suddiviso in  Fascia “A”, Fascia “B” e Elenco Esclusi e può essere consultato presso l’Albo Pretorio o la sezione Bandi e concorsi – esiti, convocazioni e graduatorie Bandi del sito www.comune.carbonia.ci.it .

Entro il 22 agosto 2015 gli interessati possono presentare opposizione in carta semplice al Comune, presso l’Ufficio Politiche per la Casa.

Si precisa che l’importo del contributo, indicato per ciascun avente diritto, è quello massimo attribuibile per legge in base ai rispettivi canoni di affitto e redditi.

L’importo effettivo da liquidare sarà successivamente determinato in rapporto ai finanziamenti regionali effettivamente assegnati al comune di Carbonia.

Per Informazioni: Ufficio Politiche per la Casa Piazza Roma, 1 (1° piano Palazzo comunale).  Tel. 0781/694232/694247.

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