19 November, 2024
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Francesco Piu, gli Hadacol e la Rico Blues Combo hanno regalato una magica serata al Narcao Blues Festival.

«Lunga vita al Blues». In questo augurio, pronunciato da Mario Insenga, leader degli Hadacol, nel bel mezzo di una trascinante jam session con Francesco Piu e la Rico Blues Combo, è racchiuso lo spirito di una manifestazione, il Narcao Blues Festival, che, nel festeggiare i 25 anni di viaggio in compagnia della musica del diavolo, regala energia, rende omaggio al blues delle origini e lancia la sfida al futuro.

Davanti ad un folto pubblico, anche la seconda serata della XXV edizione del Narcao Blues festival ha regalato forti emozioni e musica di alta qualità.

Ad aprire la serata è stato Francesco Piu ormai legato a doppio filo con la rassegna musicale internazionale e unico musicista sardo ad aver varcato con crescente successo i confini europei. Per il bluesman cresciuto ad Osilo, piccolo centro della Provincia di Sassari, bastano poche note del suo blues acustico per conquistare il folto pubblico che, anche ieri, ha assiepato gli spalti del piccolo anfiteatro al centro di Narcao.

Dopo è stata la volta degli Hadacol che, nell’insolita formazione composta da batteria, fisarmonica e tuba, hanno riproposto con grande successo i “Medicine show”, gli spettacoli in voga nelle aree rurali degli States degli anni ’20 e in cui presunti medici si avvalevano di musicisti e saltimbanchi per vendere quel “miracoloso” farmaco a cui la band, capeggiata dall’estroso Mario Insegna e composta da Francesco Citera e Biagio Fierro, deve il suo nome.

A raccogliere il testimone è stata poi la Rico Blues Combo, la band che proprio a Narcao ha festeggiato il trentennale della sua fondazione. E modo migliore per celebrare la ricorrenza non poteva esserci quando, a chiusura della serata, Riccardo Migliarini, Maurizio Pugno, Mirco Capecchi e Giuliano Bei si unisco a Francesco Piu e agli Hadacol per una trascinante jam session che ha mandato in visibilio il pubblico.

Questa sera, sempre a partire dalle 21.30, grande attesa per la Guitar Night, la notte delle chitarre. Da non perdere l’esibizione di due grandi band: Sue Foley & Peter Karp band e di Mike Zito & The Wheel.

Sabato 25 luglio, come da tradizione, spazio al divertimento e al ballo con il rythm&blues, il soul e il funky proposti da Corey Harris che si presenta a Narcao con “Corey Harris Rasta Blues Experience”, la sua ultima creazione, e dalla band “Joyce Yuille Soul Project” costruita per l’occasione in esclusiva nazionale intorno alla straordinaria voce di Joyce, cantante americana ma ormai italiana d’adozione, straordinariamente supportata da ben otto strumentisti italiani di grande professionalità ed esperienza.

Da non perdere, durante l’intera rassegna musicale, l’appuntamento con il “DopoFestival” dove, in località Santa Croce, si potrà continuare ad ascoltare blues di alta qualità con la musica deiNew Butterfly Blues Band” (24 luglio) e l’esibizione dei RAB4 Band” (25 luglio). 

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Nell’agosto del 1985 i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino si rifugiarono all’Asinara per scrivere in tutta sicurezza nell’allora “isola supercarcere” l’istruttoria per il maxi processo alla mafia che si aprì l’anno seguente. Oggi, a trent’anni di distanza, il sodalizio umano e professionale dei due magistrati rivive in una mostra, allestita nell’ex bunker di Cala d’Oliva e aperta tutti i giorni, dalle 10.30 alle 18.00. Insieme alla mostra sui due giudici, sono visitabili anche le mostre esplicative sull’associazione Libera e sui beni confiscati alla criminalità organizzata.

Le esposizioni rientrano nell’ambito delle iniziative legate ai campi estivi di formazione del volontariato, promossi in queste settimane dal centro di servizio di volontariato Sardegna Solidale e da Libera Sardegna, e che andranno avanti fino al prossimo 15 settembre.

Fino a lunedì prossimo quindici volontari del presidio Libera di Cagliari “Emanuela Loi”, delle associazioni Anpas e “La Strada”, della Misericordia di Senorbì e dell’Azione Cattolica di Selargius, si alterneranno nello svolgimento delle attività previste presso il bunker di Cala d’Oliva e dedicheranno parte della giornata alla formazione su solidarietà, legalità, giustizia sociale, oltre che accompagnare i visitatori alla scoperta dell’ex bunker, voluto dal generale Carlo Alberto Dalla Chiesa per contrastare terrorismo e criminalità organizzata.

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L’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, e i nuovi vertici della compagnia di navigazione, l’amministratore delegato, Massimo Mura, e il presidente, Pietro Manunta, hanno deciso l’attivazione di un tavolo bilaterale in vista della procedura formale di modifica della convenzione Tirrenia-Cin.

«A settembre, termine del primo triennio di attività, la Regione chiederà ai ministeri dei Trasporti e dell’Economia la rivisitazione del contratto di servizio che regolamenta i collegamenti marittimi in continuità territoriale tra Sardegna e Continente – ha detto l’assessore Massimo Deiana – in vista di questo importante momento di verifica, abbiamo deciso di iniziare un confronto costante con la società, mettere in luce tutte le criticità e iniziare a ipotizzare i miglioramenti necessari.» 

Nel confronto svoltosi ieri sono stati affrontati anche i temi del caro tariffe estive e della modalità di esecuzione del servizio, nonché della posizione di monopolio venutasi a creare nelle rotte da e per la Sardegna a seguito dell’acquisizione della Tirrenia da parte del Gruppo Onorato: «In proposito – ha aggiunto l’assessore dei Trasporti – ci si rimetterà come è ovvio alla determinazione dell’Antitrust, a seguito della presentazione dell’esposto da parte della Regione».

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha un termine che oscilla tra i 30 e i 90 giorni per stabilire se archiviare le segnalazioni ricevute o se passare alla fase di apertura di un’istruttoria formale, qualora ravvisasse la violazione delle norme sulla concentrazione monopolistica. «Siamo impegnati a seguire con molta attenzione tutti questi passaggi – ha concluso Massimo Deiana -, convinti che la tutela del diritto alla mobilità dei sardi non possa subire compressioni e penalizzazioni causate da dinamiche di mercato anomale».

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La Sardegna si conferma tra le destinazioni turistiche italiane più ambite per spiagge, tradizioni e cultura. La nostra Isola, conquista la piazza d’onore, alla spalle della Toscana, nella classifica sulla reputazione tra le destinazioni turistiche italiane, nell’indagine “Turismo digitale”, web comparazione tra le Regioni, presentata ieri a Milano da “Reputation Manager” e da “Networklab”, laboratorio di digital marketing dell’Università Politecnica delle Marche e pubblicata nell’edizione on line del Sole-24Ore.

La Sardegna è apprezzata, soprattutto, per la bellezza delle spiagge, del mare e dell’interno, ma a queste attrattive principali gli utenti del web associano sempre più spesso il fascino di storia, tradizioni e cultura.
«Si tratta di un grande riconoscimento – dice l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi – perché arriva da espressioni dirette di chi sceglie e prenota le vacanze su internet, commenta il soggiorno, scambia pareri e ‘popola’ i social media parlando di mete turistiche già visitate e da visitare. Molto significativo è l’apprezzamento combinato di mare e cultura.»
L’analisi, condotta tra maggio 2014 e maggio 2015, è stata incentrata su 16mila conversazioni web, delle quali il 57 per cento in lingua italiana e il 43 per cento in inglese, prendendo in considerazione cinque differenti canali: motori di ricerca (come Google), siti di recensioni dei consumatori (quali TripAdvisor), agenzie di viaggi online (per esempio Booking), siti di videosharing (tra questi YouTube), Wikipedia e social networks (tra cui Twitter e Facebook).
«La Sardegna – aggiunge l’assessore del Turismo – è da sempre una delle destinazioni più desiderate dai viaggiatori di tutto il mondo anche sul web. Il risultato dell’indagine è l’attestazione che nella promozione via internet la Regione, da un anno e mezzo, si sta muovendo nella direzione giusta. Continueremo su questa strada – conclude Morandi – con sempre maggiori energia e convinzione, grazie alla creazione di una web agency regionale, il nuovo portale SardegnaTurismo e l’analisi dei big data.»
La ricerca di “Reputation Manager” e “Networklab” è avvenuta per singolo nome di ciascuna regione in associazione con i concetti legati alla sfera del turismo, come se fossero veri e propri brand noti alle comunità online. Al primo posto dunque la Toscana, incoronata all’unanimità miglior regione turistica dalle conversazioni degli utenti di internet sia in italiano sia in inglese. A seguire Sardegna e Puglia per gli scambi in italiano, Calabria e Abruzzo secondo i confronti in lingua inglese.

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La Regina Letizia di Spagna vuole tornare a Expo Milano 2015. E’ questo il desiderio che Sua Maestà ha espresso uscendo dal Padiglione Zero, al termine di una giornata trascorsa sul sito dell’Esposizione Universale.

Ad accoglierla, questa mattina, al suo arrivo al Padiglione Spagna, c’erano il ministro dell’Agricoltura, Alimentazione e Ambiente Isabel Garcia Tejerina, il Commissario Generale del Padiglione Spagna Teresa Lizaranzu e il Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015 Giuseppe Sala.
Nel corso della visita, la Regina si è fermata davanti all’installazione del “Cucchiaio Blu” – all’esterno del padiglione spagnolo – che segna il percorso “Sfida Fame Zero” con cui le Nazioni Unite partecipano a Expo Milano 2015. Il tema della lotta alla fame è, infatti, molto caro alla Regina, che ha scelto di visitare l’Esposizione Universale come primo atto da Ambasciatrice Speciale della FAO per la Nutrizione.
Nel pomeriggio la Regina Letizia ha visitato Palazzo Italia: insieme al Direttore Generale del Padiglione Italia Stefano Gatti e al Commissario Generale del Padiglione Italia Diana Bracco si è soffermata nella Sala dedicata alla “potenza del limite”.

Infine, accompagnata dal Commissario Generale delle Nazioni Unite a Expo Milano 2015 Eduardo Rojas Briales e dalla Direttrice dell’Ufficio Parternship della FAO Marcela Villarreal, la Regina Letizia è stata guidata alla gradita scoperta delle sale del Padiglione Zero, tappa principale della presenza ONU a Expo Milano 2015.
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È stata consegnata ieri, a Gabriele Casula, giovane diversamente abile di Sant’Anna Arresi, nella concessionaria Cocco, a Carbonia, l’auto acquistata grazie ad una gara di solidarietà organizzata dai suoi amici su iniziativa di Gabriella Ponzo e Andrea Impera, con la Partita del Cuore disputata l’ultima domenica di maggio allo stadio comunale di Giba, che ha consentito di mettere in risalto la grande solidarietà del Sulcis che si è stretto intorno a Gabriele per raggiungere il traguardo.

Sullo splendido terreno in erba sintetica, come si ricorderà, sono scese in campo una squadra di Vip nazionali guidata da Antonio Cabrini, campione della Juventus e della Nazionale, con la quale ha conquistato il titolo mondiale nel 1982 in Spagna, ed una tutta “Made in Sardinia”. Antonio Cabrini ha presenziato anche alla consegna dell’auto, con Gabriella Ponzo e Andrea Impera, ad un Gabriele Casula molto emozionato.

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Si è chiusa sulle note di Stand by me, cavallo di battaglia di B. B. King, leggendario chitarrista e cantante statunitense scomparso lo scorso 14 maggio all’età di 89 anni, la prima serata della XXV edizione del Narcao Blues festival. E non poteva esserci finale migliore ieri sera, con il pubblico a ballare sotto il palco, per la prima delle quattro serate della rassegna internazionale di musica afroamericana che, dal 22 al 25 luglio, trasformano Narcao, tranquillo centro del Sulcis, in una piccola capitale della musica del diavolo.

Più di ottocento spettatori hanno salutato l’ingresso sul palco di piazza Europa dei “The Two”, duo proveniente dalla Svizzera e composto dai musicisti Thierry Jaccard e Yannick Nanette, che hanno aperto la kermesse e subito conquistato il pubblico presente.

Ma ancor prima a salire sul palcoscenico è stato Gianni Melis, direttore artistico della rassegna che ha ricordato la figura del grande B. B. King e ringraziato musicisti, sponsor privati, enti pubblici e soprattutto «il meraviglioso pubblico che, anno dopo anno, ci onora della sua presenza e ci stimola a non mollare». E poi ha sottolineato che «venticinque anni sono un bel pezzo di strada e in quest’arco di tempo molte cose sono successe. Alcuni amici ci hanno lasciato non per loro scelta ma per volontà del nostro Signore e saranno sempre nei nostri cuori. Altri perché i casi della vita li hanno allontanati e non possono più dare il loro contributo. A tutti va la nostra riconoscenza, la nostra stima e amicizia per aver contribuito ai successi di questo festival».

A prendersi la scena, dopo averla conquistata già la scorsa edizione, sono poi stati i Playing for Change. E per i dieci artisti di strada di varie etnie, uniti dalla musica e da un progetto di pace e solidarietà verso i paesi del Terzo Mondo, sono bastate poche note per dare subito sfogo alla loro energia e, sotto la carismatica guida di Elliot “Grandpa” Smalls Aka, vero virtuoso dell’armonica, e la verve e la voce di Clarence Dekker, trascinare per due ore il folto pubblico in balli e canti che dal blues passavano al soul, e dal reggae al pop senza trascurare il classico rock’n’roll.

Questa sera (giovedì 23 luglio), sempre a partire dalle 21.30, sarà la volta della Italian Blues Night, serata interamente dedicata ai bluesman italiani a cui il festival di Narcao deve tantissimo. Sul palco di piazza Europa si alterneranno così Francesco Piu, unico musicista sardo ad aver varcato i confini europei e legato a doppio filo con la rassegna sulcitana; gli Hadacol, trio che nasce dalla creatività di Mario Insenga, uno dei più longevi ed eclettici artisti italiani, e infine il quartetto della Rico Blues Combo, band che festeggia proprio a Narcao il trentennale della sua fondazione. Tutti e tre, dopo aver eseguito ciascuno la propria musica, chiederanno la serata fondendosi in un unico gruppo per una particolare e unica jam session.

Domani (venerdì 24 luglio) grande attesa per la Guitar Night, la notte delle chitarre. Da non perdere l’esibizione di due grandi band: Sue Foley & Peter Karp band e di Mike Zito & The Wheel.

Il festival, che si avvale della direzione artistica di Gianni Melis, è organizzato dall’Associazione Culturale Progetto Evoluzione, con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna Assessorato alla Pubblica Istruzione Sport e Spettacoli e Assessorato al Turismo, della Provincia di Carbonia Iglesias, della Fondazione Banco di Sardegna e del patrocinio del Comune di Narcao.

A fare da sfondo alla rassegna musicale, come di consueto, sarà Piazza Europa, piccolo anfiteatro al centro del paese. L’arena sarà così scenario per quattro intense serate, a partire dalle 21.30, di 10 concerti con la consueta e ormai collaudata formula dei due gruppi per serata. Band che non mancheranno di animare la comunità di Narcao e, in particolare, di regalare tanta musica ed emozioni a tutti gli appassionati del Blues. Il costo del biglietto è di 12 euro quello intero, 10 quello ridotto e 30 euro è il prezzo dell’abbonamento per l’intera rassegna musicale.

Da non perdere poi, durante l’intera rassegna musicale, l’appuntamento con il “DopoFestival” dove, in località Santa Croce, si potrà continuare ad ascoltare blues di alta qualità con la musica dei New Butterfly Blues Band” (il 22 e il 24 luglio) e l’esibizione dei RAB4 Band” (23 e 25 luglio).

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È stata inaugurata questa mattina, a Capoterra, la Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (Rems). La struttura sanitaria nasce per accogliere i pazienti affetti da patologie psichiche e autori di reati, per i quali la magistratura abbia disposto una misura di sicurezza di tipo detentivo, e porta al definitivo superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg).
«La Regione Sardegna – ha detto l’assessore della Sanità Luigi Arru – è tra le prime in Italia ad aver attivato la struttura residenziale psichiatrica alternativa all’Opg, come previsto dalla legge 81/14. Abbiamo individuato come sede per la Residenza il polo della Rsa già esistente di Capoterra, riorganizzandolo con opportuni lavori di adeguamento previsti dalla norma vigente anche per ciò che concerne le norme di sicurezza, e affidandone la gestione al Dipartimento di Salute mentale della Asl 6 di Sanluri. Grazie a questo provvedimento i sardi internati nelle strutture della Penisola potranno rientrare in Sardegna».
L’apertura della Rems isolana è stata commentata positivamente anche dal Sottosegretario alla Salute del Governo Renzi, Vito De Filippo: «Sono convinto che il nostro Sistema Sanitario Nazionale, per di più con queste nuove attività, rappresenti oggi un modello di riferimento per gli altri paesi europei ed extraeuropei anche alla luce di accadimenti positivi come quello di oggi, segno di attenzione e di vicinanza nei confronti di persone che devono poter avere idonei trattamenti, cure e terapie che, anche nella esecuzione di misure di sicurezza, devono essere garantite».
La Rems nasce come luogo di cura aperto a sperimentazioni terapeutiche, proteso verso le risorse del territorio non soltanto in termini di fruizione dei servizi di salute, ma piuttosto di partecipazione. La soluzione adottata si realizza in maniera non isolata ma all’interno di un contesto urbano, ed è parte di una struttura sanitaria complessa. La Residenza sarà dunque uno dei nodi della rete assistenziale che è costituita da centri di salute mentale, comunità terapeutiche e psichiatria forense. Per raggiungere questo obiettivo l’assessorato ha collaborato con la magistratura, il dipartimento di amministrazione penitenziaria e gli ordini degli avvocati.
All’interno della Rems sarà assicurata agli ospiti protezione e sicurezza, e verranno attivati processi di cambiamento attraverso percorsi partecipativi alle attività programmate. «Uno degli obiettivi principali – ha proseguito Arru – è migliorare la qualità della vita, ridurre i tratti patologici della personalità e portare queste persone a sviluppare capacità individuali e personalità autonoma».
Sono previsti percorsi di cura e riabilitazione, grazie ai “laboratori di solidarietà”, indirizzati a valorizzare – agevolati dagli spazi di relazione – le risorse del paziente. Il personale è composto da uno psichiatra a tempo pieno e tre psichiatri che divideranno il loro servizio tra la Rems e il Dipartimento di Salute Mentale della Asl 6. Ancora, uno psicologo, un tecnico della riabilitazione, dieci infermieri, 5 OSS, un amministrativo e un assistente sociale. E’ inoltre prevista la partecipazione di personale esterno dedicato a particolari progetti riabilitativi: musicoterapia, calcio a cinque, arte-terapia, laboratorio multimediale, giardinaggio e altre attività pratico-manuali. La sicurezza e la protezione per gli ospiti e per la struttura sono garantiti dalla presenza di un servizio di Guardie Giurate, con due unità di personale per ciascuno dei tre turni nei quali è organizzata l’attività della Residenza.

Luigi Arru a Capoterra