19 July, 2024
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Venerdì 24 luglio, alle ore 19.00, presso la sala conferenze del Museo del Carbone, Grande Miniera di Serbariu, verrà presentato il “Progetto Aria”, promosso dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dalla Regione Sardegna nella miniera di Seruci, nel corso di un incontro organizzato dai deputati del Partito Democratico del territorio.

Il progetto Aria si propone di scindere l’aria nei suoi componenti fondamentali per ottenerne argon purissimo, ossigeno e azoto in qualità rare, materiali pregiati per la ricerca della materia oscura condotta dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) presso i laboratori nazionali del Gran Sasso. Una macchina lunga 350 metri verrà collocata nella verticale di un pozzo profondo 500 metri. Per il Sulcis e la Sardegna una scommessa per riconnettere ricerca scientifica e sviluppo locale, valorizzare gli importanti investimenti degli anni passati nelle infrastrutture minerarie del sottosuolo ed il lavoro delle maestranze Carbosulcis.

Parteciperanno all’iniziativa il presidente della Regione Francesco Pigliaru, il presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Fernando Ferroni, il coordinatore del progetto professor Cristian Galbiati, i sindaci di Carbonia e Gonnesa Giuseppe Casti e Pietro Cocco, il presidente della Carbosulcis Antonio Martini, i deputati Francesco Sanna ed Emanuele Cani.

«Penso che non si tratti solo di una sfida scientifica che proietta il Sulcis sulla frontiera che vede in competizione pochi laboratori in tutto il mondo – spiega Francesco Sanna -. Avevamo immaginato la chiusura delle miniere di carbone come un tema di sicurezza e bonifiche, o al massimo di archeologia industriale, e di ricollocazione del personale. Oggi abbiamo davanti una iniziativa che valorizza le competenze minerarie necessarie alla realizzazione della ricerca industriale precompetitiva e l’unicità delle infrastrutture nel sottosuolo. Se l’esperimento dimostrerà gli obiettivi che si prefigge, il sottosuolo sardo potrebbe ospitare un impianto di produzione dei gas rari e potremo immaginare di promuovere anche nuove localizzazioni foriere di investimenti e lavoro qualificato. I gas preziosi ricavati dalla macchina sperimentale che verrà installata a Seruci sono utilizzati nelle più avanzate tecnologie della ricerca medica, ed anche questo è un valore aggiunto del progetto, sia per le possibili interazioni con altri filoni industriali che potrebbero rivelarsi possibili – conclude il deputato del PD -, sia per la componente etica di un’attività che potrebbe dare un contributo concreto alla tutela della salute umana e alla cura del cancro.»

Francesco Sanna copiaEmanuele Cani 1manifesto new_RL. 1.4 Prog Aria Seruci

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L’Amministrazione comunale di Iglesias comunica che sono stati aperti i termini per la presentazione delle domande di accesso ai benefici della L. 162/98 “Piani personalizzati di sostegno in favore di persone con disabilità grave”.  Per la predisposizione dei nuovi Piani Personalizzati di sostegno, è necessario essere in possesso della certificazione di handicap grave ai sensi dell’art. 3 comma 3 della legge 104/92, riconosciuta entro e non oltre la data del 31.12.2014.
Dovranno presentare richiesta solo gli utenti che non hanno avuto nell’anno 2014 il progetto personalizzato in oggetto, pertanto i beneficiari del progetto dell’annualità 2014 proseguiranno secondo la comunicazione del Servizio Sociale fino al 31 dicembre 2015.
Le domande, con i relativi allegati, dovranno essere presentate improrogabilmente (a pena di esclusione) entro 17/08/2015, all’Ufficio protocollo del Comune, in via Isonzo, n. 5.
Per qualsiasi informazione gli interessati potranno rivolgersi presso l’Ufficio Servizio Sociale presso la sede di via Argentaria.

Centro direzionale Iglesias

I ministri Gianluca Galletti e Federica Guidi. Fonte ministero dello Sviluppo economico.

I ministri Gian Luca Galletti e Federica Guidi.                            Fonte ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Tempi ancora lunghi per la scelta del sito nel quale verrà creato il deposito dei rifiuti nucleari. Ieri i ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente, guidati da Federica Guidi e Gian Luca Galletti, hanno diffuso una nota nella quale spiegano che «a fine agosto non sarà deciso il sito che ospiterà il deposito dei rifiuti nucleari. Il percorso che deve portare all’individuazione dell’area è molto più articolato, ma allo stesso tempo aperto e trasparente».

«I ministeri – aggiunge la nota – hanno ricevuto ieri dall’Ispra la proposta di Carta delle Aree Potenzialmente Idonee (Cnapi) a ospitare il deposito dei rifiuti nucleari redatta da Sogin. E’ opportuno chiarire che il termine di fine agosto, che alcuni organi di stampa oggi individuano come quello in cui verrà individuato il sito definitivo, è invece il termine per il ‘nulla osta’ con eventuali osservazioni dei due dicasteri alla pubblicazione della Cnapi, contenente una lista di diverse decine di siti potenzialmente idonei.»

«Il nulla osta dei ministri – spiegano ancora i ministeri dell’Ambiente e Sviluppo – sarà soltanto il momento d’avvio, e non di conclusione, di una lunga procedura  caratterizzata da ampie fasi di consultazione pubblica, nella quale verranno coinvolti Regioni ed enti locali interessati, cittadini e comunità scientifica, che porterà prima ad individuare alcune aree concretamente idonee ad ospitare il deposito unico nazionale e poi stabilirà il sito.»

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Su proposta dell’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, la Giunta regionale ha approvato la riprogrammazione delle risorse del Piano d’Azione Coesione in base alle priorità definite dalla Programmazione regionale di sviluppo, soprattutto nella parte che riguarda il territorio e le reti infrastrutturali.
Le priorità del Prs sono state individuate in stretta sinergia con la strategia “Europa 2020”, il cui obiettivo è la promozione di una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva.
La riprogrammazione deliberata oggi, già approvata dalla Cabina di Regia per la programmazione unitaria dei Fondi, verrà ora trasmessa all’Agenzia per la coesione territoriale: prevede progetti in priorità 1, quelli di effettiva cantierabilità e di priorità 2 ancora in fase progettuale.

Paci - Pigliaru 58

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Sarà l’IN.SAR a gestire il programma integrato di politiche attive del lavoro. Lo ha deciso questa sera la Giunta regionale approvando la delibera proposta dall’assessore del Lavoro, Virginia Mura.
Il provvedimento è finalizzato al reinserimento lavorativo di disoccupati che abbiano usufruito di ammortizzatori sociali o ancora ne fruiscono, così come prevede l’accordo raggiunto tra assessorato del Lavoro, assessorato dell’Industria e parti sociali, lo scorso 17 luglio. Si tratta di circa 60 dipendenti ex Ila fuoriusciti dalla mobilità ordinaria, lavoratori dell’indotto Eurallumina e lavoratori che versano in una situazione di particolare disagio.
La Giunta Pigliaru, inoltre, ha stabilito di inquadrare il programma nell’ambito degli interventi coordinati del Piano Sulcis. I lavoratori acquisiranno le competenze necessarie per svolgere le attività relative al nuovo cantiere presso lo stabilimento Eurallumina, che dovrebbe partire nel mese di gennaio 2016. Questo consentirà un’occupazione media di oltre 200 lavoratori, con una punta di 270, per due anni.
Sono stati nominati, inoltre, i componenti di parte regionale del collegio sindacale del l’IN.SAR spa, società partecipata al 55,39% dalla Regione Sardegna e al 44,61% da Italia Lavoro spa: Vito Meloni e Giorgia Porcu.

Eurallumina.

Il deputato del Partito Democratico Emanuele Cani ha presentato oggi un’interrogazione con la quale chiede di conoscere se e quali iniziative il Governo intenda attivare al fine di scongiurare la chiusura dell’ufficio postale di Cortoghiana, attivando davvero quella necessaria interlocuzione istituzionale, fino ad oggi assente, ed assicurando anche a questa comunità il permanere del servizio come previsto dal Contratto di Programma.

«Si tratta di una decisione grave ed eccessivamente penalizzante per la comunità di riferimento – ha spiegato Emanuele Cani – e tali obiezioni fanno riscontro su elementi oggettivi e non di mero campanile.»

Manifestazione Cotoghiana contro la chiusura delle Poste 2

La Giunta regionale ha approvato nuove regole per i noleggiatori. Il provvedimento, presentato dall’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, si inserisce «nell’ottica di una competizione moderna, dell’apertura al mercato e per consentire il massimo di libertà di offerta a tutela del consumatore».
Le linee guida aggiornano e semplificano il procedimento amministrativo in capo ai Comuni ribadendo che il servizio di noleggio con il conducente si rivolge al cliente che richiede le “prestazioni di viaggio” all’interno della rimessa. «Tuttavia – specifica il testo – il prelevamento e l’arrivo a destinazione dell’utente possono avvenire anche nel territorio di altri Comuni”, diversi da quelli dove si trova la rimessa, nel caso in cui “il noleggiatore abbia una pluralità di prenotazioni, regolarmente registrate».
La delibera stabilisce, inoltre, che i veicoli da adibire al noleggio con conducente e taxi, sottoposti al contigente numerico approvato dal Comune, siano esclusivamente quelli con massimo otto posti, oltre al conducente (categoria M1), e che il servizio con motocarrozzette e veicoli a trazione animale sia totalmente liberalizzato.
«La proposta varata oggi – aggiunge Massimo Deiana – tiene conto anche delle novità normative, alla luce della piena attuazione del principio di sussidiarietà e naturalmente nel rispetto dei principi costituzionali sulla libertà di iniziativa economica». In questo contesto la Regione determina i criteri a cui devono attenersi le amministrazioni comunali nel redigere i regolamenti: questi, sulla base delle leggi, stabiliscono gli ambiti a cui si riferiscono, il numero delle titolarità di taxi e noleggiatori, le modalità di svolgimento del servizio, le caratteristiche dei veicoli, i criteri per la determinazione delle tariffe.
Inoltre, prevedono le norme di comportamento, le condizioni e le modalità relative al trasferimento del titolo e i requisiti per il suo rilascio. Nonché i modi di svolgimento del concorso per l’assegnazione delle licenze diverse, relative ai veicoli di categoria M1, e l’indicazione dei titoli valutabili ai fini dell’inserimento in graduatoria attinenti alla materia, principi di informazione per gli utenti e su sospensione e decadenza.
«Le linee guida della Giunta – conclude l’assessore Deiana – consentiranno una più ampia possibilità di azione per i Comuni oltre a una migliore e fondamentale salvaguardia dei diritti degli utenti.»

Massimo Deiana 2

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore degli Affari generali, Personale e Riforma della Regione, Gianmario Demuro, ha designato i tre componenti dell’Organismo unico di valutazione e di misurazione dei risultati dei dirigenti di vertice (OIV): si tratta di Elena Sala, dirigente del Comune di Milano per il quale svolge attività di supporto al Nucleo indipendente di valutazione in collaborazione con il quale ha sperimentato nuovi sistemi di valutazione del personale; Marta Onorato, laureata in Giurisprudenza, lavora per l’Osce – Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa ed è esperta nella valutazione di dirigenti in ambiente internazionale; Michele Rossino, ex direttore amministrativo di società collegate a gruppi industriali di rilievo internazionale, con riconosciute capacità tecnico-gestionali. La deliberazione ora sarà trasmessa al Dipartimento della Funzione pubblica per l’acquisizione del parere di competenza. I tre esperti vantano requisiti di elevata professionalità ed esperienza maturati nel campo del management e dei sistemi di valutazione del personale, con particolare riferimento al settore pubblico.

«Finalmente – sottolinea l’assessore Demuro – la Regione si dota di un organismo veramente indipendente, per valutare i dirigenti dell’Amministrazione. L’organismo è composto da esperti esterni al sistema Regione, a garanzia di massima imparzialità. L’istituzione dell’OIV è prevista dalla legge 24 del 2014: in poco più di un semestre, dunque, con una procedura molto rigorosa, abbiamo nominato un organismo nuovo, graduato le competenze e rinnovato la Direzione del Controllo di gestione. Da tanto tempo si avvertiva l’esigenza di fare valutazioni obiettive e imparziali, peraltro in linea con i cambiamenti ai quali la pubblica amministrazione sta andando incontro in Italia. La Giunta, con questa delibera, aggiunge un nuovo tassello alla riforma della Regione, che sarà completata entro l’anno. Ad aprile, con la graduazione delle posizioni dirigenziali, avevamo creato i presupposti per modificare criteri e parametri di valutazione dei dirigenti di servizio del sistema Regione. Per i direttori generali, invece, sarà predisposta una specifica delibera attraverso le indicazioni che giungeranno dall’OIV. Contestualmente si è completato il processo di riorganizzazione delle strutture dirigenziali del sistema Regione.»

Il sistema di valutazione delle performance è in una fase sperimentale: soprattutto in sede di prima applicazione, sarà indispensabile stabilire le responsabilità effettivamente attribuite a ciascun dirigente e al Servizio di riferimento. La valutazione della prestazione organizzativa della dirigenza, per tutto il 2015, terrà conto del carattere innovativo della metodologia. «Proprio l’OIV – conclude l’assessore Demuro – avrà il compito di monitorare il sistema e proporre alla Giunta regionale eventuali correttivi. Come abbiamo già spiegato nei mesi scorsi, il trattamento retributivo di ciascun dirigente, fatto salvo lo stipendio base, prevede una premialità graduata in funzione del raggiungimento degli obiettivi».

Gianmario Demuro 2

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Modesto Fenu, uno dei quattro consiglieri regionali esclusi dal Consiglio regionale dalla sentenza del Consiglio di Stato, annuncia battaglia legale per difendere il seggio.

«Ci batteremo in tutte le sedi per tutelare il seggio ottenuto dalla lista Zona Franca – dice Fenu -. E’ un verdetto che appare una sconfitta per la democrazia. Se così fosse, dall’applicazione della sentenza vedrebbero sconvolti gli assetti del consiglio, cambiando così la ripartizione dei seggi (tra maggioranza ed opposizione) in base alla legge elettorale sarda. A questo punto, considerato che al raggiungimento del quoziente pieno mancherebbero pochi voti, solleciterò il riconteggio delle schede annullate.»

«Non è pensabile che i voti dei cittadini, che hanno contribuito a dare il consenso alle coalizioni e alle singole formazioni, siano considerati superficialmente inutili e residui, e non resti utili al risultato delle elezioni per la formazione del consiglio. E’ una sentenza che, di fatto – conclude Modesto Fenu -, annulla la volontà degli elettori.»

Modesto Fenu copia