19 November, 2024
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L’edizione 2015 dell’Estate medioevale iglesiente entra nel vivo. Sabato 1 agosto si svolgerà il XVII Torneo della balestra “Città di Iglesias”. Appuntamento, alle ore 20.00, al Chiostro di San Francesco. Il corteo dei balestrieri partirà, alle ore 19.00, dalla sede del Quartiere Fontana in Via Corradino.

Una lunga e dolorosa guerra ha cambiato le sorti di Villa di Chiesa in età medioevale. Sette mesi di assedio imponente da parte di migliaia di Aragonesi, guidati dall’Infante Alfonso. A difendere la Villa solo 1.600 uomini che, con forza prodigiosa, si opposero al nemico impedendogli di avanzare un solo metro oltre il muro di cinta. Tra questi si distinsero un centinaio di balestrieri, uno dei quali uccise con un colpo preciso di balestra il Castellano d’Amposta, un nobile alleato dell’Infante spagnolo. A questo episodio, unico nella nostra isola, si ispira il Torneo della Balestra Antica da Banco.

Il Torneo si caratterizza per un cerimoniale preciso in cui i balestrieri delle diverse compagnie vengono abbinati agli antichi Quartieri cittadini. Dall’esito del Torneo si compone la squadra di balestrieri che rappresenta la città di Iglesias ai campionati italiani della Litab, Lega italiana tiro alla balestra.

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Organizzata dall’Associazione Elenaledda vox, con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna, della Regione Autonoma di Sardegna – Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e del comune di Portoscuso, la rassegna musicale itinerante “Mare e Miniere”, dopo il grande successo riscosso dallo spettacolo Danze Del Mare 2.0 andato in scena il 27 luglio ad Iglesias, presenta sabato 1 agosto, a Sant’Anna Arresi, il concerto “Canti. Richiami D’Amore” di Ginevra Di Marco. Dalle storie struggenti della musica popolare toscana, alla proposta di nuove e variegate sonorità che accompagnano il raccontare l’uomo e le sue  passioni, la ricerca spirituale, il limite, la caduta, la possibile rinascita. L’intensa voce di Ginevra Di Marco e le morbide note di due eclettici musicisti/compositori (Francesco Magnelli: pianoforte; Andreino Salvadori: chitarra, tzouras e armonium) per un concerto che fa una scelta di essenzialità formale, puntando ad essere  massima sostanza possibile. Un concerto che diventa magico momento di vita in comunione con il  pubblico. Ginevra Di Marco: straordinaria interprete, fra le più note della musica italiana contemporanea, si è mossa dalla scena del Rock indipendente con i CSI e PGR per poi dedicarsi alla carriera solista vincendo subito il Premio Tenco come artista esordiente.

Nel progetto Stazioni Lunari di Francesco Magnelli si è confrontata con artisti di stili differenti, dal rock alla canzone d’autore al folk, dimostrando ancora una volta la sua grande ecletticità e forza interpretativa. Nel corso delle sue ricerche è approdata alla musica popolare (in particolare quella toscana) alla quale ha dedicato i suoi ultimi album. Andrea Salvadori: Compositore, chitarrista e sound designer, condivide dal 2000 il percorso artistico di Ginevra Di Marco. Dal 2003 collabora, sempre in qualità di musicista e arrangiatore, al progetto musicale Stazioni Lunari, diretto da Francesco Magnelli, cui partecipano moltissimi artisti del panorama musicale Italiano. La predilezione per la composizione musicale unita al sound design lo avvicinano al teatro in qualità di drammaturgo musicale con Armando Punzo direttore della Compagnia della Fortezza – non a caso regista-autore della scena – con cui stabilisce un vero sodalizio. Francesco Magnelli: compositore e produttore, ha suonato con i Litfiba, CCCP ed è stato promotore della nascita dei  CSI – Consorzio Musicisti Indipendenti. Con Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni da vita al Consorzio Produttori Indipendenti. È anche ideatore e direttore artistico di Stazioni Lunari, spettacolo musicale itinerante al quale prendono parte ogni volta autori e musicisti diversi, che interagiscono tra di loro in una fusione musicale che travalica stili e generi. La musica proposta proviene in parte dal repertorio di ogni artista e in parte da brani della tradizione della musica popolare di varie parti del mondo. Unico ospite fisso del progetto è Ginevra Di Marco, mentre tra gli altri artisti che hanno preso parte a Stazioni Lunari si ricordano: Cisco, Cristiano Godano, Simone Cristicchi, Giovanni Lindo Ferretti, Teresa De Sio, Piero Pelù, Morgan, Paola Turci.

Mare e Miniere a Sant'Anna Arresi

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Siddùra si conferma grande protagonista all’Expo. Maìa, il bianco DOCG della cantina di Luogosanto, è stato selezionato tra i migliori vermentini prodotti in Sardegna per una degustazione spot all’interno del padiglione “Vino – A Taste of Italy”. L’area espositiva “Vino – A Taste of Italy” è stata ideata dal ministero delle Politiche agricole in collaborazione con Vinitaly e, in questi mesi, si è affermata come uno dei principali poli attrattivi della realtà produttiva enologica all’interno dell’Expo. L’evento si è svolto lo scorso 29 luglio sotto la regia di “Civiltà del bere”, rinomata rivista di settore, e di Vinitaly. 

Maìa, unico bianco sardo DOCG presente all’appuntamento dei giorni scorsi dell’Expo, è stato scelto come rappresentante dell’eccellenza dei vermentini galluresi. La particolarità del primo vino nato a Siddùra risiede nell’accurata cernita delle migliori uve prodotte dall’azienda: qualità che è stata riconosciuta anche dalle migliori giurie internazionali.

La cantina Siddùra torna protagonista dell’Expo 2015 dopo essere stata premiata con le medaglie targate Vinitaly. Il concorso internazionale, organizzato in collaborazione con Assoenologi, aveva riconosciuto alla Sardegna numerose medaglie come territorio di eccellenza nell’ambito della produzione vinicola. Siddùra si è distinta tra i tremila vini iscritti ottenendo due Gran Menzioni per il vermentino  DOCG superiore Bèru 2015 e il Tìros 2012 nella categoria dei rossi. Questa volta, il grande protagonista dell’Expo, è stato il Maìa: il vermentino lavorato in acciaio e barrique in questi anni si è costruito una reputazione internazionale grazie anche alla vittoria della medaglia d’oro al Decanter 2013.

Siddura

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Dal 4 settembre al 15 dicembre, tutti i fine settimana, i paesi nel cuore dell’isola apriranno le porte a turisti e visitatori. Al via la 15esima edizione di Autunno in Barbagia, iniziativa finanziata dalla Regione, progettata e promossa dalla Camera di Commercio di Nuoro e dall’azienda speciale Aspen che l’anno scorso ha registrato circa 400mila presenze, ha coinvolto 1.500 imprese e generato un indotto economico pari a 7,2 milioni di vendite dirette. Sono 28 le amministrazioni comunali coinvolte che si occuperanno di organizzare decine di eventi dedicati alla cultura in tutte le sue forme: arte, storia, folklore, artigianato ed enogastronomia, in vetrina nelle tipiche “corti” delle antiche dimore isolane.

«Presentiamo oggi un modello di organizzazione dell’offerta finalizzato a una importante valorizzazione delle zone interne – ha detto l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi – a partire dalle vocazioni proprie del territorio: qualità della vita, enogastronomia, produzioni artigiane». Tre i profili attorno ai quali prende corpo l’itinerario di appuntamenti: «Il primo è l’identità – ha aggiunto l’assessore Morandi – fattore integrante delle comunità locali che il turismo è in grado di rafforzare, quindi l’orgoglio, connotato tipico che restituisce il meglio in questi contesti, e poi l’innovazione, caratteristica di Autunno in Barbagia dal punto di vista della comunicazione e dell’organizzazione».

Tra gli strumenti promozionali dell’edizione 2015 anche i photocontest e la condivisione quotidiana dei contenuti attraverso i social media. Gli obiettivi della campagna di comunicazione sono molteplici: da un lato si continuerà a consolidare il mercato interno, dall’altro l’impegno è rivolto ad attrarre turisti dal mercato nazionale e internazionale. A tal fine si è scelto di migliorare la visibilità e la fruibilità delle proposte con azioni pubblicitarie dirette, con dinamiche comunicative che incoraggino la partecipazione e la diffusione anche virale dei contenuti, e con pacchetti vacanza dedicati curati dal travel partner PortaleSardegna. Offerte viaggio flessibili e competitive, facilmente personalizzabili, per consentire al viaggiatore di vivere un’esperienza autunnale in Sardegna ritagliata sulla base delle proprie esigenze. Si potrà scegliere la combinazione ideale con pernottamento, nave o volo.

Anche quest’anno si rinnova l’importante collaborazione con il Banco di Sardegna che racconterà i propri servizi nelle piazze e nei paesi coinvolti nel circuito con l’apertura durante la manifestazione di stand dedicati per fornire consulenza e informazioni sulle attività fornite a supporto del territorio e delle imprese.

In replica anche la fortunata partnership con Tiscali, che condivide l’importanza di valorizzare il territorio tramite una ricca attività di comunicazione, mostrando apprezzamento per l’iniziativa proprio per la forza identitaria che esprime la manifestazione, in sintonia con quella del gruppo stesso.

«Autunno in Barbagia continua a crescere – ha aggiunto il presidente della Camera di Commercio di Nuoro, Agostino Cicalò – e quest’anno anche grazie a un importante riconoscimento: siamo orgogliosi che il circuito sia stato inserito tra i grandi eventi dall’assessorato del Turismo, il quale ha garantito un contributo di 120mila euro. Queste risorse consentono alla manifestazione di migliorarsi ulteriormente e di perseguire il suo obiettivo di valorizzazione delle zone interne nei periodi di minor afflusso turistico.»

«Nonostante il periodo di continua crisi – ha dichiarato il presidente dell’ASPEN, Vincenzo Cannas – abbiamo un numero di visitatori affezionati che volentieri fa visita ai piccoli paesi del centro Sardegna, dimostrando di apprezzare in particolare anche la “scuola di sapori” che viene riproposta, grazie alle squisite prelibatezze che si possono gustare in tutte le corti.»

«Con questa proposta dimostriamo come si possa fare turismo anche nei mesi di spalla e che è possibile costruire un’unica prospettiva di sviluppo nel corso di tutti i dodici mesi – ha concluso l’assessore Morandi – Autunno in Barbagia è in grado di attrarre importanti flussi turistici, attraverso la creazione di grandi suggestioni e facendo leva sullo straordinario patrimonio culturale dell’isola.»

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Colori vivaci e danze ritmate hanno caratterizzato il National Day della Repubblica di Myanmar, oggi a Expo Milano 2015. «Essere presenti all’Esposizione Universale, nel Cluster del riso è un’importante occasione per il nostro Paese – ha dichiarato Win Myint, ministro del Commercio -; così abbiamo la possibilità di far conoscere le molteplici varietà di riso e soprattutto di instaurare relazioni politiche ed economiche con moltissime nazioni». Il National Day si è aperto con balli tipici birmani, quindi l’arrivo della delegazione del Myanmar, accolta dal Commissario Generale di Expo Milano 2015, Bruno Pasquino.

«Il titolo del Padiglione del Myanmar, ‘Nutrire il futuro col riso, cibo nutriente, sicuro e tracciabile’,  è in piena sintonia con il tema dell’Esposizione Universale e propone ai visitatori un percorso di conoscenza del nostro Paese, tra i maggiori esportatori di riso nel mondo – ha spiegato il ministro -. Il Myanmar ha un grandissimo potenziale economico e ci auguriamo che Expo Milano 2015 sia l’opportunità per mostrarlo alla comunità internazionale.»

L’importanza e il prestigio del Myanmar è stata messa in evidenza dal Commissario Pasquino: «Grazie alla Birmania il mondo può gustare ben cinquantadue varietà di riso. In Myanmar infatti la produzione di questo cereale è incredibilmente varia. Visitando il Padiglione del Paese asiatico è possibile scoprire inoltre le tradizioni culturali e artigianali di una realtà in crescita, che ha ottime relazioni con l’Italia e sta acquistando interesse da parte di numerose aziende internazionali».

Al termine della cerimonia dell’alzabandiera le delegazioni hanno percorso il Decumano con una parata, allietata da danzatrici birmane e dai balli dei bimbi del Centro Estivo di Cornaredo vestiti in abiti tradizionali, in un girotondo che ha unito i due Paesi. A seguire, una performance culturale presso il Conference Centre di Expo Milano 2015 e i festeggiamenti proseguiti presso il Cluster del riso.

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Il Consiglio comunale di Carbonia ha approvato una mozione contro la chiusura delle Poste di Cortoghiana, presentata dai Consiglieri Comunali del movimento “Iniziativa Cittadina” (primo firmatario il Consigliere Arturo Troilo) e da altri consiglieri comunali di tutte le formazioni politiche.

«Il provvedimento è importante per molteplici ragioni – sottolinea Stefano Piras, componente del direttivo di Iniziativa cittadina -, due in particolar modo:

– la prima perché, sotto il profilo Istituzionale, sino ad oggi non era mai stato portato all’attenzione del Consiglio comunale un simile documento;

– la seconda perché si è deliberato di procedere a nuove iniziative per respingere fermamente la chiusura delle Poste di Cortoghiana, poiché le risposte fornite ai cittadini, a tutti i livelli istituzionali, non sono state adeguate e risolutive. 

Il consigliere comunale Arturo Troilo e tutto il movimento di Iniziativa Cittadina – conclude Stefano Piras -, qualora non venissero fornite soluzioni al problema dai competenti responsabili, sono pronti a nuove ed eclatanti iniziative.»

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L’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, ha presentato oggi ai rappresentanti dei sindacati e delle associazioni datoriali, nella sede dell’assessorato in via XXVIII febbraio a Cagliari, il progetto “EDILI – Costruire opportunità di reimpiego e riqualificazione nell’edilizia in Sardegna”.
Innovativo e sperimentale: queste le caratteristiche del progetto, previsto nella delibera “Priorità lavoro” della Programmazione unitaria approvata lo scorso 17 giugno dalla Giunta che si pone i seguenti obiettivi: rilancio dell’edilizia in Sardegna, competenze aggiornate per i lavoratori e riqualificazione del settore attraverso le nuove tecnologie, coinvolgendo l’intera filiera.

Sono circa 3.500 i lavoratori interessati dall’intervento, che parte con uno stanziamento iniziale di 6 milioni di euro. Il progetto EDILI, estensione del programma ICO, è innovativo perché interamente rivolto a un settore specifico, quello dell’edilizia, considerato prioritario in quanto in grave difficoltà, e perché realizzerà, grazie al coinvolgimento delle imprese, una mirata profilazione dei lavoratori, in modo da offrire loro una formazione aggiornata e adeguata alle reali esigenze del mercato. Il progetto sarà gestito dall’INSAR, mentre la profilazione dei lavoratori sarà effettuata tramite il SIL Sardegna.
Il coinvolgimento di tutti gli attori economici e istituzionali, e la centralità delle imprese come parte attiva del progetto costituiscono un nuovo approccio di sistema che tiene conto delle caratteristiche e delle problematiche del comparto, del territorio e del mercato.
«Oggi non è solo la giornata di presentazione del progetto – ha dichiarato l’assessore Mura – ma l’occasione per acquisire suggerimenti e critiche costruttive in modo da poterlo realizzare con successo. C’è un coinvolgimento importante delle parti sociali che con forza hanno chiesto a questo assessorato di riattivare percorsi formativi di qualità, con l’obiettivo di rafforzare effettivamente le aziende di un settore così importante per la nostra economia.»

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Sono iniziati, a Sant’Antioco, con l’inaugurazione di una mostra su Sant’Antioco Martire, i festeggiamenti estivi del Santo protettore della Sardegna. Con il taglio del nastro da parte del vescovo di Iglesias, monsignor Giovanni Paolo Zedda, infatti, è stata inaugurata martedì sera nel Museo Diocesano di Iglesias, ricca di una cinquantina di documenti storici, statue, reliquiari e statue, la mostra intitolata: «Iter sanctitatis gaudium ecclesiae. Fede, tradizione e memoria nello storico pellegrinaggio delle reliquie di Sant’Antioco». «Nel progetto espositivo risulta centrale la riflessione sul significato del viaggio devozionale – ha spiegato Silvia Medde direttrice del Museo Diocesano -. Un viaggio che ha origini ben più antiche del rinvenimento delle reliquie nel 1615, risalendo verosimilmente almeno al XIV secolo».

La visita alla mostra, disposta nelle tre sale della struttura di vico Duomo, offre il confronto con numerosi documenti conservati presso l’Archivio Storico Diocesano e con le opere di maggiore significato fra quelle legate al culto di Antioco sul territorio diocesano, su tutti i simulacri rappresentanti il santo nelle chiese parrocchiali di Fluminimaggiore, Teulada e Villamassargia. Ma, soprattutto, accoglie il visitatore la più antica statua conservata nell’altare ligneo della cappella dedicata a Sant’Antioco nella Cattedrale di Iglesias, presentata nella sua fattezza originale senza i vestiti, probabilmente databili tra la fine del Settecento ed il primo Ottocento ed esposti a parte su un manichino.

Di sicuro interesse, è anche il grande dipinto realizzato intorno al 1766 dal pittore romano Pietro Bombelli sulla base di un originale ormai perduto, ma il pezzo in assoluto di maggior pregio, anche dal punto di vista devozionale, è sicuramente il reliquiario contenente il cranio del Santo, realizzato dopo il rinvenimento delle reliquie dall’argentiere cagliaritano Sisinnio Barrai e dalla sua bottega. Il reliquario è esposto a conclusione del percorso di visita e viene presentato al pubblico per la prima volta dopo il recente restauro che gli ha restituito l’originaria doratura. Completano l’esposizione, interamente curata dall’equipe del Museo Diocesano con la supervisione del Comitato scientifico presieduto dal Vescovo, alcuni pannelli che illustrano gli aspetti più inediti ed originali del culto di Sant’Antioco, a partire dalla sua ricca diffusione nel territorio.

Un’attenzione speciale merita la ricostruzione della solenne processione annuale – la cosiddetta Festa Manna che si svolge quindici giorni dopo la Pasqua – che accompagnava le reliquie alla basilica, presentata in una chiave storica moderna che suggerisce un itinerario di fede e cultura da vivere come un pellegrinaggio sulle orme di Antioco e della storia del cristianesimo in diocesi. L’evento si inquadra nel programma della festa d’agosto del martire sulcitano, quest’anno poi impreziosita dalla coincidenza del IV centenario del ritrovamento delle reliquie del santo.

«Una mostra che segna un momento importante che va oltre le difficoltà di lettura della realtà della vita – ha sottolineato il vescovo dopo il taglio del nastro -, ripercorrere la sua testimonianza è molto preziosa per riscoprire un percorso di fede». Sant’Antioco, la città dove il medico taumaturgo predicò la nuova fede in Cristo e ricevette la palma del martirio, intanto, si prepara a festeggiare il suo patrono e protettore con un programma tutto religioso. Dopo tridui, messe e la processione a mare di venerdì, sabato primo agosto la città sulcitana renderà omaggio al proto martire sardo. Alle 11.00 in Basilica si svolgerà la celebrazione solenne presieduta da monsignor Corrado Melis, nuovo parroco di Ozieri, altra città sarda che ha per patrono Sant’Antioco martire. Alle 17.00, invece, a presiedere sempre in Basilica la Santa Messa, sarà il vescovo di Iglesias, Monsignor Giovanni Paolo Zedda. La celebrazione precederà la solenne processione, che porterà per le vie e le piazze dalla città il simulacro del santo e le sue reliquie, con la partecipazione della banda musicale, numerosi gruppi folk provenienti da tutta l’isola, cavalieri, traccas e suonatori di launeddas. I festeggiamenti si concluderanno martedì in cattedrale dove, alle 2.00, si terrà il concerto “Gloria et honore coronasti, Eum Domine”: melodie dell’antica liturgia e canti in onore di Sant’Antioco Martire.

Tito Siddi

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Per la vertenza Alcoa, si allungano ancora, con una proroga di 60 giorni, i tempi per il pronunciamento dell’UE sulle tariffe energetiche. Il responsabile dell’Unità Gestione Vertenze del ministero dello Sviluppo economico, Giampietro Castano, ha comunicato ieri alla segreterie nazionali FIM, FIOM, UILM e UGL MET che, «come anticipato a voce, la Commissione UE che sta valutando le proposte del Governo italiano in materia di costo dell’energia elettrica per le Isole maggiori (Sardegna e Sicilia), ha richiesto nuove informazioni e, contemporaneamente, ha prorogato di altri 6o giorni i termini per la chiusura del confronto».

«Pertanto – ha aggiunto Giampiero Castano – diversamente da quanto era prevedibile nelle scorse settimane, un aggiornamento sarà possibile nei primi giorni del prossimo mese di settembre. Qualora vi fosse la necessità di anticipare l’aggiornamento – ha concluso Castano nella nota inviata alle segreterie sindacali nazionali – sarà nostra cura darne tempestiva comunicazione.»

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Fa tappa a Mogoro, domani sera (sabato primo agosto), Dromos, il festival organizzato dall’omonima associazione culturale nell’Oristanese, quest’anno alla sua diciassettesima edizione, accoglie nel paese della Marmilla uno tra gli artisti più popolari e socialmente influenti dell’attuale scena musicale brasiliana, Criolo. Il cantante e rapper di San Paolo, che lo scorso inverno ha licenziato il suo terzo album, “Convoque seu Buda”, sarà accompagnato sul palco in piazza del Carmine da Daniel Ganjaman alle tastiere, Guilherme Held alle chitarre, Marcelo Cabral al basso e Sergio Machado alla batteria. Il concerto, con inizio alle 22.00 e biglietto di ingresso a cinque euro, è ospitato dalla 54ª Fiera dell’artigianato artistico e del tappeto della Sardegna.

Figlio della periferia urbana di San Paolo, classe 1975, Kleber Cavalcante Gomes, in arte Criolo, ha fatto irruzione sulla scena musicale brasiliana nel 2011 con l’album “Nó Na Orelha” (tre MTV Awards e miglior album dell’anno per Rolling Stone), conquistando ampia credibilità e molti ammiratori anche tra i suoi colleghi, non ultimi icone come Caetano Veloso, Chico Buarque, Ney Matogrosso e Milton Nascimento. Il singolo “Duas de Cinco”, con un video futuristico ambientato in un’inquietante favela nell’anno 2044, ha anticipato il suo album più recente,”Convoque seu Buda” (“Invoca il tuo Buddha”), con cui Criolo prosegue sulla strada del mix tra rap, afrobeat, samba, brega, reggae, soul, funk fino ad abbracciare la canzone melodica con testi di critica sociale. Impegnato socialmente nella sua comunità, Criolo ha ritagliato nella sua vita anche un tempo da dedicare all’insegnamento, a supporto dei meno abbienti.

Domenica 2 agosto, Dromos chiude il weekend nella sua “casa base” a Oristano (dove ieri – giovedì 30 – sono state inaugurate le tre mostre allestite alla Pinacoteca Comunale) con la prima serata di musica in programma nella città di Eleonora per questa edizione del festival. Protagonista, in piazza Corrias a partire dalle 22.00 (e con ingresso gratuito), il quartetto del suonatore di oud Mauro Sigura, con il suo progetto “The colour identity”: una riuscita combinazione tra suoni, melodie, ritmi della tradizione ottomano-mediterranea e le atmosfere del jazz contemporaneo europeo, impreziosita per l’occasione da un ospite del calibro del trombettista francese Erik Truffaz accanto agli altri membri della formazione guidata dal musicista torinese: Gianfranco Fedele (piano, elettronica), Tancredi Emmi (contrabbasso, effetti) e Alessandro Cau (batteria, sbirofono, elettronica).

E lunedì 3 agosto, il festival resta ancora a Oristano per aprire una settimana densa di impegni con un doppio appuntamento in piazza Corrias: alle 21, una conferenza di Moni Ovadia (“Le belle utopie”), uno degli artisti più rappresentativi della cultura ebraica in Italia, coadiuvato dal musicista e conduttore radiofonico Valerio Corzani che poi, alle 22,30, imbracciati i suoi strumenti  (basso elettrico, electronics, voce) sarà al centro dei riflettori insieme a Stefano Saletti (bouzuki, chitarra elettrica, electronics, voce) per proporre dal vivo (con Erica Scherl al violino e alle tastiere, e Eugenio Saletti alla chitarra elettrica) il progetto “Caracas”, che hanno composto, arrangiato, suonato e prodotto nel recentissimo album omonimo.

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