20 November, 2024
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Com’era inevitabile, la sentenza del Consiglio di Stato che ha portato all’esclusione di quattro consiglieri dall’Assemblea di via Roma, è stata commentata questa sera nel corso dei lavori del Consiglio regionale, chiamato all’esame del Testo Unificato 45-61/A, contenente disposizioni in materia di apicoltura, di cui è relatore il consigliere del Partito Democratico Piero Comandini.

Intervenendo sull’ordine dei lavori, il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, ha commentato la sentenza del Consiglio di Stato con cui sono stati esclusi dall’Assemblea alcuni consiglieri regionali di maggioranza e opposizione. «Anche se non è dato sapere chi saranno i subentranti – ha osservato Pittalis – è certo che si pone la necessità di conoscere gli effetti del dispositivo essendosi costituito in giudizio il Consiglio regionale; occorre quindi sapere come si intende procedere perché il Consiglio deve poter funzionare nella sua completa composizione».

Il presidente Ganau ha replicato comunicando che gli uffici del Consiglio non hanno ancora ricevuto la notifica della sentenza, che costituisce «il primo passaggio per poter avviare le successive procedure previste dalla legge». Sullo stesso argomento il consigliere Mario Floris (Sardegna) ha messo in luce che «la surroga deve essere immediata anche in presenza di un ricorso in Cassazione».Il presidente Ganau ha ribadito la necessità di ricevere la notifica della sentenza, assicurando che «poi si procederà in tempi molto rapidi».

Successivamente, il presidente ha dato la parola al consigliere del Pd Piero Comandini, relatore del Testo unificato sull’apicoltura, per illustrare i contenuti del provvedimento.

Piero Comandini, in premessa, ha ringraziato il presidente e tutti i componenti della Commissione attività produttive per la qualità del lavoro svolto, ancora più apprezzabile per essere arrivati a un testo unificato. «Con questa legge – ha affermato – si colma un vuoto perché il settore era disciplinato da una legge vecchia di 30 anni, profondamente superata da un quadro normativo nazionale ed europeo che in questi anni ha subito profondi cambiamenti e, in secondo luogo, si va incontro agli apicoltori, ad un settore che in questi anni è cresciuto moltissimo come ha testimoniato l’ascolto della categoria durante l’iter della legge». «Abbiamo incontrato imprenditori attenti e preparati – ha ricordato Comandini – che ora avranno una opportunità in più per sviluppare le loro aziende anche privilegiando forme organizzate e associate, in modo da favorire un’ulteriore crescita del settore; con la legge riconosciamo inoltre l’apicoltore come imprenditore agricolo e l’ape come animale zootecnico estendendo ovviamente al settore tutti i benefici del comparto agricolo». «In Sardegna – ha proseguito il consigliere del Pd – sono attivi circa 50.000 alveari per oltre 2.000 imprese che però coprono solo 40% del fabbisogno regionale con una produzione di miele di circa 16.000 quintali; ci sono quindi spazi significativi di mercato che la legge consentirà di sfruttare appieno, c’è una significativa presenza di giovani nel settore che va incentivata, non solo in funzione della produzione ma anche per una ragione ambientale importantissima, perché l’ape è un sensore straordinario dei cambiamenti climatici e dello stato di salute dell’ambiente».

Il consigliere Gianmario Tendas, anch’egli del Pd, ha evidenziato che la norma in discussione raccoglie molte delle istanze poste dagli operatori del settore all’attenzione del Consiglio regionale. Il testo, ha detto, «recepisce le migliori esperienze legislative nazionali e comunitarie e si colloca in una realtà particolare come quella della Sardegna dove gli alveari sono ancora troppo pochi rispetto alle potenzialità della nostra Regione, dove infatti una buona parte viene importato; per quanto riguarda l’aspetto quantitativo c’è ancora molto da fare anche se la legge è una buona base di partenza, soprattutto perché classifica l’ape come animale di allevamento zootecnico ed apre nuove prospettive per il settore ora inserito a pieno titolo nella pianificazione dello sviluppo rurale della Sardegna». Restano aperte alcune criticità, a giudizio di Tendas, che riguardano la carenza di elementi conoscitivi sul prodotto, sulla sua percezione presso i consumatori, sui marchi di qualità e sul controllo dell’uso di pesticidi e diserbanti nei contesti interessati dall’apicoltura; di qui l’importanza di una revisione delle attività di assistenza tecnica e specialistica delle agenzie regionali e del potenziamento delle collaborazioni con modo scientifico e l’università.

Il presidente ha dato quindi la parola al consigliere di Forza Italia, Oscar Cherchi, promotore di una delle due proposte di legge che hanno poi dato vita al testo unificato in esame. Cherchi ha ringraziato i colleghi della Commissione per il lavoro fatto che ha consentito di dare una risposta importante al settore apistico. Da tempo, ha spiegato, era necessario adeguarsi alle norme nazionali e comunitarie vista anche l’importanza, ormai riconosciuta, della funzione delle api nella conservazione dell’ecosistema. Cherchi ha confermato la bontà del testo e ha ricordato che con l’approvazione della legge si raggiunge il risultato di consentire al mondo apistico di poter accedere al Piano di sviluppo rurale.

Plauso del consigliere regionale del Pd, Lorenzo Cozzolino per il lavoro svolto dai colleghi Comandini, Lotto e tutti i componenti della Quinta commissione. Si tratta, secondo il consigliere,  di un intervento che sarà molto utile per lo sviluppo rurale della nostra Isola, per creare posti di lavoro, ma anche per preservare l’ecosistema.

Lorenzo Cozzolino ha proposto un emendamento per riservare i corsi di formazione, in primis, ai giovani disoccupati.

«E’ una legge di buoni principi, di buone intenzioni – ha affermato Marco Tedde (Forza Italia) – un testo che è riuscito a unire le diverse sensibilità. E’ anche un testo di qualità dal punto di vista normativo perché abroga una norma vetusta e ridefinisce ex novo la materia». Unico elemento negativo secondo Tedde è che la legge non prevede risorse per incentivare il settore.

Soddisfatto anche Piermario Manca (PdS): «Siamo riusciti a ottenere una legge ordinata che supera un vuoto normativo». Per i consigliere della maggioranza i punti più importanti della legge sono la definizione dell’apicoltura come attività agricola, il fatto che viene normato il nomadismo,   la formazione e l’aggiornamento che spetta agli enti pubblici, e la definizione degli standard igienico-sanitari.

Per il consigliere Paolo Zedda (Soberania e Indipendentzia) si tratta di una legge che mette ordine in un settore che ha importanti possibilità di crescita e di sviluppo: la Sardegna produce l’11% del prodotto isolano e, in particolare, produce il miele amaro tra i più pregiati per le sue caratteriste organolettiche. Il settore dell’apicoltura può creare, ha concluso, posti di lavoro senza costi e aiutare l’ambiente.

Anche il capogruppo del Psd’Az, Christian Solinas, ha ringraziato la Quinta commissione per il lavoro svolto e ha condiviso i giudizi positivi sulla norma espressi precedentemente dai colleghi. Solinas ha però evidenziato che negli ultimi 30 anni, nonostante il vuoto normativo, il settore è cresciuto nella produzione e nei fatturati grazie alle associazioni degli apicoltori e alle Op. Il consigliere ha quindi auspicato che non venga alterata questa organizzazione che finora ha funzionato bene. Solinas ha criticato anche la richiesta di certificazioni sanitarie in caso di spostamenti interni alla regione, perché «appesantiscono le  procedure» e, infine, ha consigliato una differenziazione tra gli apicoltori professionisti e tra chi lo fa per hobby.

Il presidente della Quinta commissione, Luigi Lotto (Pd), in premessa del suo intervento ha rivolto apprezzamento e gratitudine all’intera commissione ed ha ripercorso le tappe del lavoro fatto per presentare all’Aula il testo unificato, scaturito dalle due distinte proposte di legge dei consiglieri Piero Comandini (Pd) e Oscar Cherchi (Fi), arricchito dalle considerazioni e dalle proposte raccolte nel corso delle numerose audizioni svolte in sede di discussione del testo normativo. «L’ascolto degli operatori del settore dell’apicoltura – ha precisato Comandini – è proseguito in un confronto continuo e costruttivo con l’obiettivo comune di approvare un testo di legge che tenga conto delle reali esigenze di chi con le api lavora, ci dedica del tempo e ne ricava reddito». Il consigliere dei democratici ha quindi sottolineato l’insostituibile ruolo delle api, non solo in chiave produttiva, ma soprattutto per ciò che attiene gli equilibri ecologici e ambientali. «Sotto questo aspetto – ha dichiarato Lotto – l’ape rappresenta l’insetto simbolo». Il presidente della commissione ha poi rimarcato il positivo ruolo svolto dagli apicoltori sardi nonostante l’assenza di una normativa al passo con i tempi ed ha ribadito che la coltivazione delle api è importante per l’intero comparto agricolo in quanto migliora le produzione di molte coltivazioni agricole («spesso gli agricoltori chiamano gli apicoltori per installare gli alveari»).

Nel merito del testo di legge, il consigliere Lotto, ha evidenziato la presentazione di circa dieci emendamenti («tutti sostanzialmente condivisi») e nel merito della formazione professionale ha ammesso di non aver dato seguito alle indicazioni degli operatori: «Perché abbiamo confermato la scelta di garantire l’erogazione delle attività di formazione sostenute con i fondi pubblici da parte di istituzioni pubbliche».

Il presidente della Quinta commissione ha concluso auspicando sempre maggiore “serietà professionalità e rigore” per garantire “prodotti di qualità” ad incominciare dal miele. «Perché dove non c’è equilibrio ambientale e salubrità – ha affermato Luigi Lotto – non si produce il miele che è un prodotto unico nel significare la provenienza e la sua origine dall’essenza vegetale e dal suo ambiente».

Il capogruppo di “Soberania e Indipendentzia”, Emilio Usula, pur definendo “una buona legge” la proposta per l’apicoltura ha incentrato il suo intervento sul mancato intervento per limitare o addirittura impedire l’utilizzo di prodotti insetticidi e diserbanti. «Prodotti che minacciano seriamente il nostro patrimonio zootecnico e la salute dei nostri concittadini – ha proseguito il consigliere di maggioranza – e questi fitofarmaci sono troppo facilmente acquistabili, tanto che si assiste ad un pericoloso abuso di queste sostanze altamente nocive». Il consigliere Usula ha quindi ricordato le recenti pubblicazioni nelle più autorevoli riviste scientifiche e le risultanze di studi e ricerche sulle conseguenze derivanti dall’utilizzo di tali farmaci per ribadire l’opportunità di norme che ne riducano drasticamente l’utilizzo in agricoltura.

Il capogruppo di “Area popolare sarda”, Gianluigi Rubiu, pur riconoscendo gli aspetti positivi di un norma che regoli l’apicoltura ha posto in rilievo quelle che, a suo giudizio rappresentano, “evidenti criticità” del testo in discussione. La prima sottolineatura critica ha riguardato gli articoli 2 e 3 della proposta di legge, in particolare per quanto attiene “l’eccessiva ambigua” derivante dalle definizioni di “apicoltore e imprenditore apistico”. L’esponente della minoranza ha inoltre manifestato dubbi sulle possibilità del calcolo del potenziale nettarifero ed ha evidenziato “refusi e errori” negli articoli 12 e 5. In conclusione del suo intervento, il consigliere Rubiu ha definito “ridicola” la composizione della commissione apistica regionale che prevede 11 componenti ed ha invitato Giunta a Consiglio ad essere propositivi con i finanziamenti al settore in sede di discussione del Psr e della Pac.

L’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha dichiarato di condividere il lavoro svolto dalla commissione e ha definito “un testo valido” quello proposto all’esame dell’Aula, preannunciando “una opportuna valutazione” degli emendamenti ad esso presentati. L’assessore ha quindi ricordato l’assenza di una efficace e moderna regolamentazione del settore dell’apicoltura che pur non rappresentando un settore rilevante del comparto agricolo sardo in termini di produzione, rappresenta un’attività fondamentale per lo sviluppo armonico dell’agricoltura in Sardegna. La norma in esame consentirà di dialogare in forma corretta con gli operatori e ciò è molto utile – ha sottolineato la Falchi – in vista della predisposizione dei bandi del programma di sviluppo rurale e per inerire dunque le azioni che rispecchino a pieno le esigenze dell’intero comparto.

L’assessore ha quindi riaffermato la validità della commissioni apistica, così come prevista nella proposta di legge ed ha lamentato il fatto che, a causa del parere negativo degli uffici della Commissione europea, non si è potuto dar seguito all’opportunità di introdurre il cosiddetto “reddito compensativo” anche in apicoltura. «Ma – ha aggiunto Elisabetta Falchi – possiamo lavorare bene e concentraci su tutte le misure europee che consentono importanti azioni di filiera e di promozione legate alle produzioni del miele». L’assessore ha inoltre affermato che la “formazione deve essere esercitata dalle agenzie” ha fornito rassicurazioni per la creazione di percorsi formativi adeguati alle necessità degli operatori. In questo contesto sono state ipotizzate, tra le altre, azioni volte agli apicoltori e non soltanto per un migliore e più corretto utilizzo dei fitofarmaci.

Il capogruppo di “Aps”, Gianluigi Rubiu, ha chiesto, rivolgendosi al presidente del Consiglio, qualche minuto di sospensione per svolgere alcune verifiche sul testo degli emendamenti presentati.

Il presidente Ganau ha quindi messo in votazione il passaggio agli articoli e dopo il via libera dell’Aula ha accordato la sospensione. Prima però la consigliera di “Sovranità, Democrazia e Lavoro”, Anna Maria Busia, ha chiesto la sospensione della seduta per compiere opportune valutazioni sul contenuto della sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato decaduti i consiglieri Gavino Sale (Irs), Efisio Arbau (La Base), Michele Azara (Idv) e Modesto Fenu (Zona Franca per Randazzo) e che a detta della Busia «sarebbe stata notificata alla presidenza della Giunta».

Il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, ha quindi ribadito che nessun atto di tal genere risulta notificato negli uffici della Regione ha sospeso i lavori per consentire una valutazione degli emendamenti presentati al testo sull’apicoltura, così come richiesto dal capogruppo “Aps”, Gianluigi Rubiu.

Alla ripresa dei lavori, il Consiglio ha iniziato l’esame degli articoli. L’Assemblea ha approvato la legge con 46 voti favorevoli ed 1 contrario apportando però alcune modifiche al testo con una serie di emendamenti. In particolare, all’art. 2 è stato introdotto il termine “maturazione” al posto di “raffinazione” in riferimento all’elenco dei prodotti agricoli in apicoltura. Sempre all’art. 2 è stato modificato il passaggio relativo al “nomadismo” che sarà consentito su tutto “il territorio regionale” senza limiti di tempo. All’art. 4 è stata inserita una norma che impegna la Giunta ad emanare, entro 120 giorni dall’entrata in vigore della legge, disposizioni per il rilascio della concessioni. All’art. 5 è stata apportata una modifica riguardante la comunicazione, entro 48 ore, degli spostamenti degli “apiari” per movimenti di nomadismo. Dall’art. 6 è stata abrogata una norma che consentiva un rapporto diretto col mercato ai piccoli produttori con non più di 30 alveari. Sempre all’art. 6 è stata cambiata la parte della norma relativa alla comunicazione ai servizi veterinari delle Asl di situazioni riguardanti malattie, morie e spopolamenti negli alveari. All’art. 9 è stata approvata una modifica per consentire lo svolgimento di attività formative anche presso le aziende apistiche riservando una quota del 50% ai giovani disoccupati.

Per quanto riguarda l’art. 10 è stato respinto con 44 voti contrari e 2 favorevoli, dopo il mancato accoglimento di una proposta di ritiro, un emendamento dei consiglieri di Sdl Roberto Desini e Anna Maria Busia, relativo al controllo della Regione sull’attività apistica attraverso le proprie Agenzie e con risorse specifiche.

All’art. 11 è stata aggiunta una norma per specificare in dettaglio i requisiti dei componenti della commissione apistica regionale indicati dai produttori ed infine, all’art. 13 è stata inserita una norma che, in materia di sanzioni, assegna il relativo gettito non solo alle Asl ma a tutti gli enti che, a vario titolo, svolgono attività di controllo.

Subito dopo il voto finale riguardante il Testo unificato sull’apicoltura, il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, prendendo la parola sull’ordine dei lavori, ha chiesto la convocazione della conferenza capigruppo «in considerazione del fatto che può essere messa in discussione in tempi brevissimi la mozione sulla continuità marittima».

Il presidente Ganau, nell’accogliere la richiesta, ha sospeso i lavori ed ha convocato la conferenza dei capigruppo.

Alla ripresa dei lavori il presidente Ganau, sulla base della decisioni della conferenza dei capigruppo, ha dichiarato chiusa la seduta comunicando la convocazione del Consiglio per domattina, alle 10.00, con all’ordine del giorno la discussione del disegno di legge n. 202 riguardante la trasformazione in Agenzia del consorzio “Sardegna Ricerche” e, nel pomeriggio, l’esame del documento n. 6 sul Programma dell’attività del Corecom per il 2015.

L’Assemblea si riunirà anche nella giornata di giovedì, alle ore 10.00, per esaminare una risoluzione sulla continuità territoriale marittima mentre alle 14 è stata fissata la riunione della Quinta commissione (Attività produttive).

Consiglio regionale 3 copia

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Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato da tre candidati non eletti, Antonio Gaia, Pier Franco Zanchetta e Gianfranco Congiu e, sulla base del ricalcolo dei voti residui, ha emesso una sentenza che rivoluziona il panorama del Consiglio regionale della Sardegna. Sulla base dei nuovi conteggi, infatti, perdono il seggio in Consiglio regionale Gavino Sale dell’Irs, Efisio Arbau de La Base, Michele Azara dell’Italia dei Valori e Modesto Fenu di Zona Franca.

Solo nei prossimi giorni, sulla base dei nuovi calcoli sui voti validi, l’Ufficio centrale regionale potrà ridisegnare la composizione del Consiglio con la proclamazione dei consiglieri che andranno a sostituire gli esclusi. E’ assai probabile che ad entrare nell’Assemblea siano due dei candidati che hanno fatto ricorso, Antonio Gaia e Pier Franco Zanchetta – entrambi candidati nelle liste dell’Upc, il primo nella circoscrizione di Cagliari, il secondo nella circoscrizione di Olbia Tempio – mentre al momento sarebbe ancora incerta la posizione di Gianfranco Congiu, candidato nelle liste del Partito dei Sardi (in corsa ci sarebbe anche Nicola Comerci, candidato nella lista di Sel nella circoscrizione di Olbia Tempio). Al posto di Modesto Fenu (Zona Franca), potrebbe entrare in Consiglio regionale Gianni Lampis, candidato nella lista dei Fratelli d’Italia del Medio Campidano (in corsa ci sarebbe anche l’ex assessore regionale dell’Agricoltura Mariano Contu, di Forza Italia).

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Ai Chiostri di via San Barnaba, dal 23 al 26 luglio, dalle 19.00 alle 23.00, quattro serate aperte al pubblico dedicate alla promozione turistica di territorio, eccellenze naturalistiche e agroalimentari del meridione dell’isola, primo appuntamento del calendario di iniziative all’Expo previsto dall’accordo Regione – Anci Sardegna.
“Sud Sardegna, Gusto autentico” è il titolo dell’evento che rientra nel protocollo d’intesa sottoscritto il primo luglio tra assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio e Associazione dei Comuni, nell’ambito del piano strategico regionale Expo 2015. Il tema della qualità della vita, tradotto attraverso immagini, suoni, profumi e sapori, sarà al centro dell’iniziativa.
«Presentiamo una combinazione unica, fatta di storia millenaria, identità, bellezze naturalistiche, clima ottimale, innovazione e sostenibilità – dice l’assessore Francesco Morandi – la nostra attività a Milano, dentro e fuori Expo, continua ad animarsi mettendo ora in mostra uno ‘spaccato’ autentico del sud dell’isola.» 
Nelle quattro giornate i Chiostri di San Barnaba proporranno show-cooking e degustazioni, la galleria fotografica e le proiezioni ricreeranno suggestioni di attrazioni ambientali e culturali. Ospiti d’eccezione, la violinista Anna Tifu e il pianista Romeo Scaccia.
Si inizierà con le bellezze cittadine di Cagliari, con il mare della costa meridionale da Chia a Villasimius e con i sapori del Campidano. Per proseguire con il Sulcis Iglesiente: campagne, spiagge e miniere che hanno segnato la vita di questo territorio. A proposito di prelibatezze, focus su Carloforte e i piatti a base di tonno. Tutti i giorni, dalle 10.00 alle 23.00, sarà possibile visitare la mostra fotografica e la video installazione “Cagliari, al mercato”.
Anna Tifu copia

 

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Duro attacco dei consiglieri regionali Daniela Forma (PD) ed Emilio Usula (Rossomori) sulla nomina del Commissario del Consorzio Universitario per la Promozione degli studi nella Sardegna Centrale, avvenuta questa mattina, con la quale è stata sostituita la dimissionaria Caterina Loi.

«Il sindaco del comune di Nuoro che a parole sbandiera la volontà di cambiare passo rispetto ai modi di fare della vecchia politica mantiene “riservata” la notizia che sono state accolte le dimissioni del precedente Commissario e con la più “sfrontata determinazione” porta sul tavolo dell’Assemblea del Consorzio un solo nominativo, a lui gradito e dal sapore più clientelare che di indiscusso spessore e autorevolezza – attaccano Daniela Forma ed Emilio Usula -. Naturalmente il neo sindaco – proseguono Usula e Forma – non contempla nel suo moderno, meritocratico e inclusivo ragionamento politico la necessità di allargare il confronto politico ed istituzionale essendo il Consorzio Universitario al centro delle aspettative di sviluppo culturali ed economiche della Sardegna Centrale ma tira dritto come se si trattasse di questioni di “casa sua” o meglio di “cosa sua”. E tutto questo con l’avvallo della Presidenza della Regione la quale consente che l’operazione vada in porto senza la minima concertazione con i rappresentanti regionali del territorio.»

«Rappresentanti del territorio – ricordano Daniela Forma ed Emilio Usula – che in sede di Finanziaria Regionale hanno fortemente voluto, unanimemente, un incremento dell’impegno finanziario della Regione per l’Università della Sardegna Centrale poiché fortemente consapevoli del ruolo e della valenza della suddetta istituzione. Ruolo e valenza che, dispiace dirlo, vengono oggi sviliti da una nomina clientelare di residuale profilo. Se questo è il cambio di passo annunciato dal neo Sindaco di Nuoro, riteniamo – concludono Daniela Forma ed Emilio Usula – che stiamo proprio partendo con il piede sbagliato, a Nuoro come a Cagliari.»

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Sono 6.537 le imprese artigiane sarde potenzialmente coinvolte nel mercato turistico isolano, poco meno di un sesto di tutte le imprese artigiane isolane. Lo rileva l’annuale elaborazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato, su dati UnionCamere-Movimprese del primo trimestre 2015, che sottolinea anche come queste rappresentino il 17,5% del totale delle imprese registrate, coinvolgendo i servizi, le attività ricreative, la somministrazione di alimentari e bevande, i trasporti, l’agroalimentare e le imprese dolciarie ma anche l’abbigliamento e l’editoria.

Nella classifica nazionale, la Sardegna mantiene il 7° posto come percentuale di imprese “turistiche” rispetto al totale di quelle iscritte all’albo (al primo la Campania, seguita dalla Sicilia) anche se i numeri assoluti registrano un calo di 62 imprese (da 6.599 imprese del 2014 agli attuali 6.537 ovvero -0,9%).

«I numeri del dossier dimostrano come artigianato e turismo possano essere complementari – afferma Maria Carmela Folchetti, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – e come questi due elementi, fondamentali per la nostra economia, debbano essere promossi e venduti insieme. Stare al settimo posto nazionale non è più sufficiente dobbiamo puntare a essere tra i primi in Italia: investendo, promuovendo e credendoci».

Anche se in calo rispetto all’anno scorso (-0,9%) il settore si dimostra importante. Delle 6.537 imprese, i “Servizi” la fanno da padrone con 1.621 attività artigiane coinvolte; seguono quelle agroalimentari “1.491”, la “ristorazione” con 1.341, i “trasporti” con 1.054, la produzione di “abbigliamento e calzature” con 484, le “imprese dolciarie” con 452, le “attività culturali e ricreative” con 81 e “editoria e guide” con 13 attività.

A livello provinciale (vecchie province), 2.547 sono a Cagliari (con un tasso del 17,9%, ovvero di imprese artigiane legate al turismo sul totale delle imprese artigiane della provincia): 665 sono legate ai servizi e 641 alla ristorazione. Segue Sassari con 2.307 imprese (17,4%) con preponderanza delle imprese di servizi (546) e della ristorazione (453). Al terzo posto Nuoro con 1.186 (17,6% di incidenza) e 409 imprese dell’agroalimentare e 308 nei servizi. Chiude Oristano con 497 aziende (15,6%) di cui 161 dell’agroalimentare e 102 dei servizi.

Per quanto riguarda le presenze turistiche, i dati dell’ISTAT ci dicono che nel 2013 la Sardegna ha registrato più di 10milioni di presenze (10.680.628), il 2,8% di tutta Italia, di cui 4.908.201 stranieri (46%).

«E’ innegabile che i due comparti soffrano ancora tanto la crisi – sottolinea la Folchetti – data la cronica problematicità del reddito famigliare. A questo si aggiunge la concorrenza spietata delle altre regioni o nazioni che, negli anni passati, hanno investito sul tutto ciò che andava “oltre il mare””. «Inoltre, è sui trasporti che dobbiamo fare la battaglia campale non è possibile che da oltre 50 anni si parli del problema dei trasporti, dei passeggeri e delle merci, senza aver risolto definitivamente il problema».

1Dobbiamo ricordarci che, solo pochi decenni fa, la Sardegna era il centro del mondo del turismo estivo – prosegue ancora Maria Carmela Folchetti – era come una parola magica che trasformava tutto in oro: dalle vacanze ai manufatti artigianali all’agroalimentare. Ora, dobbiamo renderci conto, che non è più cosi». «Ora è necessario programmare, promuovere, combattere con competitor che mettono a disposizioni tanti fondi per rendere sempre più appetibile, e fruibile, la nostra terra dobbiamo continuare a incentivare il turismo e le imprese collegate rappresentano due settori sui quali si deve investire».

Di quanto siano legati i due settori lo dimostra il recente successo avuto dal bando regionale “Vetrine dell’artigianato”, rivolto alle imprese del comparto ricettivo per l’acquisto di manufatti artistici destinati alla promozione. «E’ stata una iniziativa ottima che nello stesso tempo supporterà le imprese, rafforzerà l’immagine dell’isola e renderà ancora più belle e accoglienti le strutture ricettive». «Non dimentichiamo – conclude la presidente Folchetti – che l’artigianato artistico, tipico e tradizionale, insieme all’agroalimentare, rappresenta l’immagine e l’essenza della Sardegna in tutto il mondo».

Per Confartigianato Imprese Sardegna a livello regionale vanno intensificati gli sforzi per restituire competitività alla nostra offerta turistica e valorizzare le eccellenze del Made in Sardegna che hanno reso famosa la nostra isola nel mondo, mentre a livello nazionale è necessario rinvigorire i consumi delle famiglie.

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E’ iniziata la campagna informativa, voluta dal comune di Carbonia in collaborazione con la De Vizia Transfer Spa, sul nuovo servizio di igiene urbana (raccolta differenziata e altro).

Tutti i giorni, sino al 31 luglio,  sarà presente in Piazza Roma, dalle 10.00 alle 12.00, un Info Point per dare informazioni a tutti i cittadini interessati. L’info Point sarà presente anche il 25 e il 28 luglio, dalle 10.00 alle 12.00, in Piazza Venezia a Cortoghiana e il 27 e 30 luglio, dalle 10.00 alle 12.00, in Piazza Santa Barbara a Bacu Abis.

Sempre al fine di informare la cittadinanza sul nuovo servizio di igiene urbana, sul nuovo calendario, sulle tipologie e modalità, sono state organizzate tre assemblee pubbliche che si terranno, sempre alle ore 18.00:  il 27 luglio presso l’Aula polifunzionale in Piazza Roma a Carbonia, il 28 luglio  presso la sede dell’ex circoscrizione di Cortoghiana e il 30 luglio presso la sede dell’ex circoscrizione di Bacu Abis.

Successivamente saranno comunicate le nuove date e le nuove iniziative relative alla campagna di informazione.

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Autentico bagno di folla per Fabio Cannavaro, capitano della nazionale italiana che nel 2006 ha trionfato in Germania, che oggi ha fatto visita a Expo Milano 2015 come testimonial di Came, società partner dell’Esposizione Universale per il sistema di controllo degli accessi al sito.

In merito ai temi espositivi, l’ex giocatore, tra le altre, di Napoli, Juventus e Real Madrid ha ricordato che «Bisogna mangiare di tutto ma con equilibrio. Un’alimentazione sana e corretta è fondamentale per chiunque, dagli sportivi ad ogni cittadino. Buon cibo e attività fisica sono la base per un’elevata qualità della vita».

Fabio Cannavaro è stato accolto dal Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala; successivamente, in compagnia di Paolo Menuzzo, presidente di Came Group, ha partecipato ad un incontro all’interno dello spazio della società trevigiana, per poi concedersi ai fan ed ammiratori per le foto e i selfie di rito.

Fabio Cannavaro a Expo Milano 2015 7Fabio Cannavaro a Expo Milano 2015 1 Fabio Cannavaro a Expo Milano 2015 2 Fabio Cannavaro a Expo Milano 2015 3 Fabio Cannavaro a Expo Milano 2015 4 Fabio Cannavaro a Expo Milano 2015 5 Fabio Cannavaro a Expo Milano 2015 6

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Nel corso della seduta odierna, la Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha approvato le Linee di Indirizzo del PEARS, il Piano Energetico Ambientale Regionale della Sardegna. I punti più importanti sono la riduzione del livello di emissioni di CO2 del 40% rispetto al 1990, il privilegio dello sviluppo di fonti rinnovabili, l’efficientamento dal punto di vista energetico degli immobili pubblici regionali, l’introduzione del gas naturale in Sardegna grazie al metano liquido.
Il Piano, che prima dell’approvazione definitiva sarà sottoposto al dibattito pubblico per 15 giorni sul sito della Regione, nella sezione Sardegna Partecipa, contiene le scelte strategiche e gli orientamenti in tema di Energia che la Regione intende perseguire con un orizzonte almeno fino al 2030.
«Il nostro obiettivo è allinearci alle politiche energetiche già definite a livello europeo – ha detto l’assessore Piras – la nostra strategia è trasformare il sistema energetico regionale per favorire la competitività e rilanciare il sistema sociale ed economico della Sardegna. Dobbiamo puntare sull’innovazione e sulla qualità delle attività programmate piuttosto che sulla quantità di energia producibile o consumabile.»
«Per questo – ha aggiunto l’assessore dell’Industria – è necessario passare gradualmente dalle fonti fossili a quelle rinnovabili». Per la metanizzazione della Sardegna, il Piano sceglie il GNL (Gas Naturale Liquido) per permettere la distribuzione della risorsa là dove richiesta e necessaria a costi comparabili a quelli presenti sul territorio nazionale, minimizzando i rischi connessi alla presenza di una domanda potenzialmente limitata e distribuita. «Il GNL è la nostra fonte di competitività, il vettore che dovrà accompagnare il passaggio dal vecchio al nuovo modello energetico – ha sottolineato ancora l’assessore Piras -. Il GNL è la risposta più rapida ed efficace all’emergenza energetica della Sardegna, permette una elevata flessibilità tecnologica, una piena integrazione con la strategia energetica nazionale e il raggiungimento degli obiettivi comunitari».
L’altro pilastro del Piano è il sostegno allo sviluppo di energie rinnovabili con l’obiettivo di riequilibrare la produzione destinata al consumo elettrico, termico e dei trasporti. Non meno importante, poi, è la generazione distribuita dedicata all’autoconsumo istantaneo: c’è un obiettivo ambizioso che è quello di fissare al 50 per cento il limite inferiore di autoconsumo per la pianificazione di nuove infrastrutture. Infine, la strategia di efficientamento.
Uno degli strumenti per attuarla è la gestione integrata ed intelligente dei sistemi energetici secondo i modelli “smart grid”, “smart city” e “smart land”. La Regione, inoltre, intende promuovere attività di integrazione tra Ricerca, imprese del settore energetico e piccole e medie aziende con l’obiettivo di contribuire a realizzare un modello energetico che sia fondato sulla qualità e crei nuova occupazione. La Regione avrà un ruolo nella gestione del Piano e, nei prossimi mesi, si doterà degli opportuni strumenti di governance.

Centrale Grazia Deledda Enel 3 copiaMaria Grazia Piras 94

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Dopo la grande affluenza di cittadini e turisti registrata nei primi tre appuntamenti, mercoledì 22 luglio arriva il quarto appuntamento con l’edizione 2015 di “Nottinsieme: shopping e spettacolo a Carbonia”. Nottinsieme  ritorna tutti mercoledì sino al 26 agosto.

Anche per questa edizione i commercianti del centro cittadino aprono le rispettive attività commerciali sino a mezzanotte, mentre le strade e le piazze del centro della città fanno da cornice a un susseguirsi di iniziative che vivacizzeranno le notti carboniesi.

La manifestazione estiva di svago, intrattenimento e shopping sotto le stelle, organizzata dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la Pro Loco di Carbonia, interesserà via Gramsci, via Manno, piazza Matteotti, via Fosse Ardeatine, Piazza Roma, parte di via Nuoro e di Piazza Rinascita.

Anche mercoledì 22 luglio le zone interessate saranno animate da una moltitudine di iniziative. Le vie e le piazze del centro cittadino ospiteranno varie postazioni musicali, punti espositivi di hobbisti e produttori agroalimentari del territorio, artisti di strada che contribuiranno a coinvolgere cittadini e turisti, postazioni per i bambini e tanto altro ancora. A partire da questo mercoledì un’importante novità. I ragazzi dell’associazione “ASD FireOne” organizzeranno, nella piazzetta sotto il ponte di via Cannas, delle serate di intrattenimento con sport, musica, esposizione di opere artistiche e dimostrazioni di “riciclo urbano”.

Per le novità sugli orari e sulla regolamentazione degli intrattenimenti all’esterno degli esercizi pubblici e degli spettacoli all’aperto su aree pubbliche, è possibile consultare l’ordinanza n. 145 del 17 giugno 2015, disponibile nel sito www.comune.carbonia.ci.it, nella sezione Ordinanze – Ordinanze Pubblici Esercizi.

Per quanto riguarda, invece, la chiusura al traffico delle strade interessate dagli eventi, si può consultare l’ordinanza n. 165 del 6 luglio 2015, disponibile nel sito www.comune.carbonia.ci.it, nella sezione Albo Pretorio.

nottinsieme 2015

E’ in programma questa sera, alle 21.30, presso l’Arena Mirastelle (ingresso dal Teatro Centrale), la proiezione del film “Still Alice”, di Richard Glatzer e Wash Westmoreland, quarto appuntamento con la rassegna “Cinema Sotto le Stelle” 2015, organizzata dal Centro Servizi Culturali di Carbonia Iglesias della Società Umanitaria, con il patrocinio dell’assessorato dealla Cultura del comune di Carbonia, in collaborazione con il circolo Arci “La Gabianella Fortunata”, Associazioni “Sonebentu Anima di Sardegna”, Luis Bunuel (Ucca) e La Miniera (FICC).

Il film racconta la storia di Alice Howland, una donna alla soglia dei cinquant’anni, orgogliosa degli obiettivi raggiunti. È un’affermata linguista, insegna alla Columbia University, ha una solida famiglia composta dal marito chimico e tre figli: Anna, Tom e Lydia. Ad un certo punto, nella vita di Alice, qualcosa comincia a cambiare, dapprima qualche dimenticanza e poi veri e propri momenti di “vuoto” durante i quali non riconosce il posto in cui si trova. Inquieta, si reca da uno specialista per un controllo. Una rivelazione devastante si abbatte su di lei. La pellicola è l’adattamento cinematografico del romanzo Perdersi (Still Alice) scritto nel 2007 dalla neuroscienziata Lisa Genova. Golden Globe come miglior attrice (film drammatico) e Premio Oscar come miglior attrice protagonista a Julianne Moore.

Arena Mirastelle copia