19 July, 2024
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A tre settimane dal via, qualche novità e alcune variazioni nel cartellone del 28° Festival internazionale Time in Jazz, in programma dall’8 al 18 agosto a Berchidda, ma con appuntamenti e tappe in vari altri centri del nord Sardegna.

Saranno tre proposte sarde a tenere banco nelle nottate del jazz-club del festival allestito nel cortile del Centro Laber di Berchidda, subito dopo i concerti serali sul palco “centrale” del festival in piazza del Popolo: si tratta di mumucs, Apollo Beat e Tempi di Cris, tutti attesi a Time in Jazz come vincitori dell’apposito concorso Time Out (quest’anno alla sua quinta volta).

Mumucs (di scena la notte del 13) è la traversata in solitaria che la cantante Marta Loddo porta avanti dal 2012: un percorso attraverso il pop, il rock e l’improvvisazione, tra cover e composizioni originali, pensato per voce e loop station. Attivi anche loro dal 2012, i sassaresi Apollo Beat (14 agosto) si ispirano invece alle atmosfere e al sound delle colonne sonore degli anni Settanta, il groove della blaxploitation americana, il funk poliziottesco all’italiana, fino a sconfinare nelle sonorità tipiche dei film hard dell’epoca. Il funk e la black music degli anni Settanta sono anche il punto di partenza dei Tempi di Cris (sul palco del Laber la notte di Ferragosto con i breakers della Looney Crew), mutuato dalla sua evoluzione negli anni successivi nell’hip hop e nell’elettronica.

All’insegna della scena musicale sarda anche il consueto appuntamento del 16 agosto (ore 19,30) al Museo del Vino con cui Time in Jazz getta uno sguardo sulle più recenti produzioni discografiche isolane. Protagonista quest’anno River of Gennargentu, al secolo Lorenzo Tuccio, giovane bluesman di Gavoi che nei mesi scorsi ha esordito su disco con l’Ep “Taloro” prodotto dall’etichetta indipendente Talk About Records: voce, chitarra e una cigar box guitar autocostruita per un percorso solitario che mescola elementi country blues in un nuovo, personale stile.

Viene invece anticipato di cinque giorni l’altro appuntamento in programma la stessa sera al Museo del Vino: l’incontro con il giornalista e storico musicale americano Ashley Kahn e il recente libro “Suono universale. La mia vita”, l’autobiografia di Carlos Santana di cui è co-autore insieme a Hal Miller, si terrà infatti martedì 11 alle 19,30 al Centro Laber.

Qualche variazione anche nel cartellone dei concerti. Quello dei MOF (uno dei gruppi selezionati dalla MIdJ, l’associazione dei musicisti italiani di jazz nell’ambito di “We insist!”, il progetto di promozione dei giovani jazzisti nella rete dei festival nazionali I-JazzI), che era in programma la mattina di domenica 9 (ore 11) a Budoni, si terrà invece allo stagno della peschiera di San Teodoro. Piccolo cambio anche per il solo di Enrico Merlin in calendario l’indomani mattina (lunedì 10, ore 11.00) a Ittireddu: dal Nuraghe Fontana il set si trasferisce alle Domus de Janas di Partulesi.

Sfumato qualche settimana fa, rientra invece in cartellone Time in Sassari, il consueto prolungamento del festival di Berchidda nel capoluogo turritano, previsto per il 17 e il 18 agosto. La volontà degli organizzatori, l’associazione culturale Time in Jazz, e del comune di Sassari, di proseguire una collaborazione consolidata nel tempo, ha portato infatti a riconfermare l’appuntamento, quest’anno alla sua nona edizione, pur con un programma diverso rispetto a quello originario.

Da Monte d’Accoddi, dove erano inizialmente previsti, i concerti ritornano in città, in piazza del Comune, e si spostano dalla fascia serale alla tarda mattinata, con inizio a mezzogiorno. Cambia anche il cast: lunedì 17 è di scena il contrabbassista e violoncellista svedese Lars Danielsson in duo con il chitarrista inglese John Parricelli; lo strumento a corda in primo  piano anche l’indomani con il duo Bassi Alati del contrabbassista mantovano Paolino Dalla Porta e del sardo Salvatore Maltana, impreziosito per l’occasione dalla presenza di Paolo Fresu alla tromba e al flicorno.

Paolo Fresu copia

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Baguette. Bagel. Pane nero, di segale o arabo. Rosette, pagnotte e bocconcini. Domani, domenica 19 luglio, Expo Milano 2015 celebra la “Festa del Pane”, chiamando a raccolta tutti i Partecipanti all’Esposizione Universale.

Intorno alle ore 11.30 i Paesi sfileranno lungo il Decumano con i prodotti da forno tipici della loro tradizione gastronomica. Il gioioso “Corteo del Pane” prenderà le mosse dai due estremi del viale principale del sito espositivo, partendo dall’Expo Centre, a Ovest, e dallo spazio Slow Food, a Est.

Due marching band vestite di color oro – il colore del pane appena sfornato – guideranno in Piazza Italia i rappresentanti di Paesi, associazioni e aziende che si uniranno alla parata. Ogni partecipante, in abiti tradizionali, porterà con sé un cesto con la tipologia di pane che caratterizza la propria terra o per raccontare uno specifico aspetto del tema dell’Esposizione Universale “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”: il Madagascar, per esempio, porterà il Koba (pane dolce a base di farina di riso, banana, arachidi e vaniglia), la Palestina il Khobez, mentre l’Eritrea l’Ingera, con il sorgo.

I cesti saranno poggiati sul Tavolo Pangea, a rappresentare quanto il pane sia alimento comune, che unisce tutto il mondo. Ad attendere il corteo, alle ore 12.00, in Piazza Italia, per un saluto, saranno il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, il rappresentante di CEFA onlus Giovanni Beccari e il responsabile del protocollo e delle relazioni internazionali del Madagascar Tahiry Rajaonarivelo, in rappresentanza dei Paesi.

Organizzata in collaborazione con il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, la “Festa del Pane” inviterà, sin dal mattino, i visitatori a scoprire ricette, impasti e farine che fanno del pane elemento e alimento principe nelle diete di tutti popoli del mondo.

Di valore la partecipazione lungo il Cardo. La Regione Basilicata, ad esempio, organizzerà laboratori per la preparazione del Pane di Matera IGP: chi vi prenderà parte avrà a disposizione un impasto di semola di grano duro lucano lievitato, con cui potrà cimentarsi nella lavorazione grazie alle indicazioni di un maestro panificatore. Inoltre, dei figuranti, in tenuta da fornaio, trasporteranno le forme di Pane su una tavola portata a spalla, per il progetto “Da Expo ai territori”.

A partire dalle ore 10.00, il Padiglione dell’Unione Europea distribuirà i panini al miele di Alex e Sylvia, i personaggi animati protagonisti del percorso espositivo. I panini saranno sfornati in collaborazione con la Boulangerie del padiglione Francia.

Dal “Corteo del Pane” alle degustazioni nei singoli padiglioni, sono oltre 30 i Paesi che hanno deciso di partecipare ai festeggiamenti. Ecco alcune delle iniziative in programma.

L’Austria offrirà diverse tipologie di pane, tra cui il pane di farina di legno. Il Belgio proporrà una degustazione di pani zuccherati come il Cramique, un pane brioche con uva sultanina, mentre il Cile farà assaggiare il pan con palta, ossia pane con avocado.

Alle ore 11.00 al Padiglione Israele si potrà mangiare la tradizionale pita con hummus, che sarà riproposta nella versione con Nutella alle ore 17.00, per merenda.

Per l’intera giornata sarà possibile, inoltre, degustare il pane nero Daujenai, nel padiglione Lituania, i panini ripieni di carne “al pastor” e i toast di roast beef con pico de gallo e formaggio gratinato nel padiglione del Messico. Gli Emirati Arabi Uniti e la Slovenia offriranno il loro pane tipico; mentre l’Ungheria proporrà ai visitatori il makos guba, un dolce fatto con semi di papavero, crema e pane a forma di mezzaluna. La Colombia farà assaggiare l’arepa, preparata con farina di mais bianco. E dalle 11.00 alle 22.30, il Kazakhstan farà scoprire il tradizionale Baursak.

La Russia ospiterà nel proprio ristorante Anton Kovalkov che preparerà, dalle ore 12.30 alle 20.00 – in sessioni da 30 minuti – degustazioni a base di porridge e kvas, una bevanda leggermente alcolica, composta da pane di segale o pane fermentato, con erbe aromatiche e miele. Dalle 16.00 alle 18.00, la Repubblica Ceca offrirà pane e marmellate fresche; mentre la Repubblica di Corea proporrà i waffles coreani dalle ore 15.00 alle ore 22.30.

Nel bar del padiglione Brasile sarà possibile acquistare il tipico pane al formaggio; nel ristorante dell’Angola il piatto del giorno sarà il Sorda, a base di pane e gamberetti. Il Sudan venderà pane tipico e la Malesia offrirà gratuitamente ai visitatori che acquisteranno il tradizionale Roti Canai un accompagnamento tra pollo al curry, manzo, uova strapazzate o formaggio.

Il programma della “Festa del Pane” non prevede, però, solo assaggi. La Francia organizzerà, ogni ora, dalle ore 11.00 alle ore 17.00, un percorso di visita dedicato a questo alimento e i visitatori saranno guidati alla scoperta della boulangerie e delle sue specialità. Le visite si concluderanno con un quiz a premi: in palio gadget del padiglione. Anche il Padiglione Germania farà partecipare i visitatori a un live quiz dedicato al pane (dalle ore 14.00 alle ore 17.00, a intervalli di un’ora, e poi alle ore 20.00 e alle 21.00) e proporrà un’offerta speciale di brezel (uno in omaggio a chi ne acquisterà due).

Indiscusso protagonista della Festa del Pane sarà il Cluster dei Cereali e Tuberi. Qui, intorno alle ore 13.00 – dopo il saluto istituzionale del Ministro Martina in Piazza Italia – CEFA onlus insieme a Expo 2015 e allo sponsor ufficiale del Cluster Farine Varvello presenterà il “pane della solidarietà”: una treccia di pane bianco e nero, a rappresentare la simbolica stretta tra mani di diverso colore. Il “pane della solidarietà” sarà prodotto da Farine Varvello fino al 16 ottobre, Giornata Mondiale dell’Alimentazione e distribuito ai visitatori, in cambio di un’offerta. Il ricavato sarà devoluto all’associazione Terra Madre. L’appuntamento vedrà, inoltre, la partecipazione dell’attore comico e cabarettista Stefano Chiodaroli, che si esibirà in uno spettacolo pro bono.

Nell’area comune del Cluster Cereali e Tuberi, sarà inoltre proposta una degustazione di pane preparato con le farine fornite dai Paesi che vi espongono: il Venezuela darà la farina di yucca o mais bianco per produrre le arepas, lo Zimbabwe la farina di baobab, il Togo quella di sorgo. La Bolivia, invece, donerà la farina di quinoa per panificare delle bolitas de quinoa y queso, una sorta di cupcake inglesi tradizionalmente consumate a colazione o a pranzo. I panettieri italiani del forno di Farine Varvello impasteranno pane fresco “speciale”, per forme e ingredienti e lo offriranno con l’aggiunta di un filo d’olio e un po’ di sale, a merenda.

Nel Cluster Biomediterraneo, la Regione Sicilia farà assaggiare pane e marmellata di arance al mattino. A partire dalle ore 17.00, sarà allestito un cooking show e sarà organizzato un aperitivo dal titolo “Pane e… Dieta Mediterranea”, offrendo pane di diversi tipi e forme, condito con prodotti tipici di uno dei Paesi presenti nel Cluster: con le olive per la Grecia, con l’olio per la Tunisia, con l’hummus per il Libano…

Nel Cluster del Riso, dalle ore 11.00 alle ore 18.00 si terrà l’incontro “Al posto del pane – Gluten Free e la filosofia del benessere alimentare” sul tema delle intolleranze con un terapista alimentare. Inoltre sarà possibile degustare per tutta la giornata prodotti al riso in sostituzione del pane, per celiaci.

Anche la Federazione Italiana Panificatori non ha voluto mancare l’appuntamento. In un’area dedicata sul Decumano, davanti al Padiglione della Malesia lavorerà e cuocerà il pane, coinvolgendo i bambini in attività di intrattenimento ed educative.

Sul sagrato del Padiglione della Veneranda Fabbrica del Duomo, davanti alla riproduzione della Madonnina, alcune fornarine in costume distribuiranno gratis le michette preparate dal Forno Maria Marinoni. Mentre a Cascina Triulza, la Regione Umbria farà assaggiare le tradizionali bruschette, e i Lions porteranno in corteo campioni di pane provenienti da diverse aree del mondo. KIP proporrà, dalle ore 16.00, nel proprio ristorante pizze e focacce

Nel Padiglione del Biologico, all’interno Parco della Biodiversità, al mattino – alle ore 10.30 e alle ore 12.00 – e nel pomeriggio – alle ore 15.00, 17.00 e 19.00 -, si terrà il laboratorio curato da NaturaSì “Il tuo pane”. Nel corso dell’appuntamento, tre attori nelle vesti di antichi fornai faranno realizzare direttamente ai visitatori della pasta di pane che ognuno potrà portare a casa, per completare la lievitazione e cuocerla. Alce Nero Berberé, per l’occasione, proporrà una novità: il Panino Mediterraneo, con gli ingredienti più rappresentativi del bio Made in Italy.

A Casa Corriere, alle ore 18.00, si terrà l’incontro “Onorare il pane: l’alimento dell’altruismo e della condivisione”, cui prenderanno parte Rocco Princi, patron dell’omonimo locale-panetteria a Milano e a Londra, e don Gino Rigoldi.

A festeggiare il pane saranno, inoltre, partner e concessionari di food. A partire dalle ore 10.30 alle ore 11.30, nello spazio antistante il Nutella Concept Bar, Ferrero distribuirà gratuitamente pane e Nutella.

Alcuni ristoranti regionali di Eataly proporranno un piatto tipico della tradizione a base di pane. Inoltre, il fornitore di pane di Eataly (Pausa caffè con il Carcere di Alessandria) produrrà due speciali tipologie di pane, che andranno a completare il tradizionale menu.

Sulla terrazza di Identità Golose sarà possibile assaporare panini d’autore sia dolci (pane burro e zucchero) sia salati (pane burro e acciughe), realizzati dallo chef Andrea Ribaldone.

Il chiosco Marinoni, invece, proporrà degustazioni del tipico pane milanese pan tramvai, con l’uvetta; laboratori per i bambini “Piccole mani in pasta” e la mostra di disegni e poesie della Scuola Primaria Leonardo da Vinci di Milano “Parlami del Pane”.

“Bello e Buono” si presenterà ai visitatori con il Panuozzo campano, un panino fatto con l’impasto della pizza e farcito con salsicce napoletane, friarielli, parmigiana di melanzane, mozzarella di bufala e pomodori capresi.

Nel suo spazio “Pasta e Pizza” realizzerà un’esposizione di particolari forme di pane e offrirà degustazioni di fette di pane con olio, pomodori o crema al cioccolato. Il Birrificio Angelo Poretti farà degustare, in abbinamento alla birra 6 luppoli e 9 luppoli, un pane fatto con gli “scarti nobili” (orzo e trebbie) della lavorazione della birra. Mentre in Piazzetta Piacenza, sono previsti alcuni momenti di assaggio nel corso della giornata: pane e bruschetta alle ore 16.30 e 18.30; e pane e salame e pane e coppa alle ore 19.30 e alle ore 21.30.

Dalle ore 15.00 alle ore 20.00, infine, acquistando un panino con il culatello a Casa Ferrarini si avrà in omaggio una bevanda.

La pizza più lunga del mondo 7Pane coccoiSagra del pane Giba 0Pizza soffice 2

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Venerdì 24 luglio, nella sala conferenze del Museo nazionale del carbone – Grande miniera di Serbariu, alle 18,30, a Carbonia, verrà presentato il “Progetto Aria” (produzione di argon purissimo e isotopi non radioattivi come l’ossigeno 18 ed il carbonio 14) che l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l’Università di Princeton negli Stati Uniti, insieme alla Regione Sardegna, hanno deciso di realizzare nella miniera di Monte Sinni, a Seruci. 

L’incontro è promosso dal deputato Francesco Sanna e dal Partito Democratico del Sulcis Iglesiente.

«La sfida è quella di mettere in raccordo la ricerca scientifica applicata con lo sviluppo locale ed il riutilizzo delle infrastrutture minerarie – dice Francesco Sanna -: quindi, non solo siti da bonificare o archeologia industriale.»

Miniera Seruci Carbosulcis copia

Francesco Sanna, deputato del Partito Democratico.

Francesco Sanna, deputato del Partito Democratico.

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Grande paura ieri pomeriggio nelle campagne di Corongiu, Barega, Tanì e Is Pireddas, per un incendio che ha distrutto un centinaio di ettari di vegetazione. Le fiamme, di probabilissima origine dolosa, si sono sviluppate nel primo pomeriggio e, alimentate dal vento, sono arrivate a minacciare alcune abitazioni e fattorie. Sul posto sono intervenuti in forze i mezzi antincendio, con tre elicotteri del Corpo Forestale e due Canadair che hanno operato intensamente per alcune ore per avere ragione delle fiamme che hanno investito anche la linea ferroviaria che collega Carbonia a Villamassargia, creando disagi ai collegamenti e fermando una corsa, proseguita su un autobus. La bonifica dei terreni interessati ha richiesto diverse ore.

Dalle fotografie allegate, scattate da Fabio Murru, emerge chiaramente la drammaticità della situazione vissuta per diverse ore nelle aree devastate dalle fiamme.

Incendio 4Incendio 1 Incendio 2 Incendio 3

 

IMG_5972All'ombra del nocciolo copertina

IMG_6009IMG_5986IMG_6018IMG_6020L'arrivo di Modesto a Mauthausen 2Modesto Melis davanti al monumento agli italiani 2

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Grande successo, ieri sera, a Palmas Suergiu, per l’evento “Liberazione: se comprendere è impossibile, conoscere è necessario!” organizzato dall’associazione culturale Palmas Vecchio e dell’Unione Autonoma Partigiani Sardi, in collaborazione con la Società Umanitaria di Carbonia.

L’evento, che prendeva il titolo da una frase di Primo Levi, è stato un’importante occasione per raccontare, attraverso storie vissute e immagini, le atrocità dell’Olocausto e il tortuoso processo di liberazione del nostro paese attraverso la lotta di resistenza militare e politica attuata dalle forze partigiane durante la seconda guerra mondiale contro il governo fascista e l’occupazione nazista.

Il 27 gennaio del 1945 i soldati sovietici dell’Armata Rossa superarono il cancello del campo di sterminio nazista di Auschwitz e quel giorno finì ufficialmente il più grande omicidio di massa della storia avvenuto in un unico luogo; il 25 aprile 1945, alle 8.00 del mattino, via radio, il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI), il cui comando aveva sede a Milano ed era presieduto da Luigi Longo, Emilio Sereni, Sandro Pertini e Leo Valiani (presenti, tra gli altri, il presidente designato Rofoldo Morandi, Giustino Arpesani e Achille Marazza), proclamò l’insurrezione in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti. La Liberazione mise così fine a vent’anni di dittatura fascista e a cinque anni di guerra. «Arrendersi o perire!» fu la parola d’ordine intimata dai partigiani quel giorno e in quelli immediatamente successivi.

La serata è stata presentata da Francesco Castelnuovo, giornalista e critico cinematografico di Sky Cinema che ha moderato prima l’incontro con Massimiliano di Nicolantonio (autore del libro “All’ombra del Nocciolo” che racconta “Un viaggio che parte proprio da Palmas Suergiu e culmina a Sant’Anna di Stazzema, sterminata sotto la furia nazista”); poi quello con Modesto Melis, classe 1920, sopravvissuto al campo di concentramento nazista di Mauthausen e Giampaolo Cirronis, editore del libro “L’animo degli offesi – Storia di Modesto Melis, da Carbonia a Mauthausen e ritorno”.

Sia la storia raccontata nel libro di Massimiliano di Nicolantonio, sia quella del libro di Giuseppe Mura, con la straordinaria partecipazione del protagonista, il 95enne Modesto Melis, hanno catturato l’attenzione di tutti i presenti su quello che è stato il più grande dramma del XX secolo.

“All’ombra del nocciolo” è ambientato nel 1944: un militare e sua moglie, la figlia di pochi mesi e un ragazzo, loro nipote. La storia di una famiglia sarda che giunge in Toscana all’alba dei terribili accadimenti che sconvolgeranno quelle terre. Essi cercheranno, loro malgrado, di sfuggire le bombe, i rastrellamenti, le stragi naziste e la fame. Incroceranno le loro vite con quelle della Wehrmacht, delle Waffen-SS, dei partigiani e dei neri della 92ª Buffalo.

In questa storia i buoni lo saranno al di là della bandiera che indossano, mentre i cattivi oltre ogni umana aspettativa. Un viaggio che parte da Palmas Suergiu e culmina a Sant’Anna di Stazzema, sterminata sotto la furia nazista, intriso di speranze, disillusioni, pane raffermo e nocciole.

La serata si è conclusa con la proiezione del film “Jacob il bugiardo”, di Peter Kassovitz, protagonista il grande Robin Williams, presentato da Francesco Castelnuovo.

Un finanziamento che supera i 108 milioni di euro per ottanta progetti che riguardano altrettanti interventi da attuare in Sardegna sui sistemi idrico, fognario e della depurazione. I fondi arrivano grazie a due accordi, il quattordicesimo e quindicesimo atto aggiuntivo dell’accordo attuativo, siglati nei giorni scorsi tra la Regione Sardegna e l’Egas.

Gli interventi sono finanziati dalla Regione Sardegna attraverso fondi delle annualità 2005-2007 e sono inseriti nel quadro strategico nazionale, annualità 2007-2013, con diverse deliberazioni del Cipe.

«L’Egas, l’ente di governo d’ambito della Sardegna, adesso – spiega il presidente Nicola Sanna – potrà incaricare Abbanoa per la presentazione dei progetti esecutivi. Si tratta di opere considerate fondamentali alla risoluzione delle annose disfunzioni del sistema idrico, fognario e depurativo isolano.»

Il primo accordo, il quattordicesimo atto aggiuntivo, prevede sedici interventi per l’efficientamento delle reti idiriche e il sistema di potabilizzazione, per una somma complessiva di 75.650.000 euro. Tra gli interventi più corposi si segnala quello per il riassetto dei lavori di interconnessione con il potabilizzatore di Torpè che prevede un investimento di 22 milioni di euro, quindi quello per il potenziamento dell’impianto di potabilizzazione di Silì-Oristano per 13 milioni di euro.

Il secondo accordo siglato tra Egas e Regione, il quindicesimo atto aggiuntivo, prevede due tipologie distinte di intervento, per una somma di quasi 33 milioni di euro. La prima tipologia è relativa al settore idrico e prevede 15 interventi per un investimento di oltre 12 milioni; la seconda tipologia riguarda il settore fognario e depurativo e prevede 49 interventi per un investimento di quasi 21 milioni di euro. Tra gli interventi più importanti si segnalano quelli su Sassari, Cagliari, Siniscola, Bosa, Villacidro, Macomer, Lodè, Bortigali, Bono, nella zona industriale di Tempio e in quella di Iglesias, quindi ancora a Giba, San Teodoro, Cuglieri, Golfo Aranci, Olbia, Palau, Meana Sardo, Illorai, Esterzili e Villasalto.

Si è tenuta questa mattina, presso l’aula conferenze del Centro della Cultura Contadina di “Villa Muscas”, a Cagliari, la conferenza stampa di presentazione della XXX edizione della rassegna “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, alla presenza di numerosi operatori della comunicazione e dell’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo, Claudia Firino, del consiglio direttivo e dei soci dell’associazione culturale Punta Giara, e di una nutrita rappresentanza del mondo dell’associazionismo culturale sardo.

Il presidente dell’associazione Punta Giara, Basilio Sulis, ha illustrato la linea artistica del programma del festival che quest’anno è incentrato sulla figura del maestro Butch Morris. «L’associazione – ha detto il presidente – è riuscita a ritagliarsi un spazio sempre più rilevante a livello nazionale, ma anche internazionale, per quanto riguarda la produzione musicale in Sardegna. Il presidente si è augurato che in un futuro vengano risolti gli annosi problemi che non permettono la pianificazione, programmazione e realizzazione di progetti culturali che siano capaci di incidere nella evoluzione musicale del jazz e di tutta la musica contemporanea».

Sono intervenuti nell’ordine, l’assessore regionale Claudia Firino, che ha anticipato quelle che, a breve, saranno le proposte del suo assessorato e della Giunta regionale per dare attuazione alla legge 18, ed ha portato a conoscenza dell’intenso lavoro di coordinamento con l’assessore regionale al Turismo Commercio e Artigianato, Francesco Morandi, dando l’appuntamento agli operatori del settore alla fine della stagione estiva.

La rappresentante dell’Amministrazione comunale di Sant’Anna Arresi, Emanuela Pilloni, si è impegnata a portare avanti alcuni impegni di carattere logistico nella splendida area concertistica per la valorizzazione del Nuraghe Arresi, simbolo della rassegna musicale e della città.

Francesco Peddoni, consigliere del direttivo dell’Associazione Punta Giara, ha parlato della relazione artistica intercorsa fra l’associazione culturale Punta Giara e il maestro Butch Morris nel corso degli anni. L’eredità musicale del maestro californiano è interpretata e sviluppata all’interno del programma dei concerti di quest’anno da una folta schiera di musicisti provenienti da diverse comunità jazz internazionali, Londra, New York e Chicago in primis. Il programma è stato illustrato dal socio dell’Associazione Punta Giara, Andrea Murgia.

Renato Collu, consigliere del direttivo dell’Associazione Punta Giara, ha fatto un excursus sulle produzioni editoriali dell’associazione presentando le nuove produzioni audiovisive che accompagnano la XXX edizione del festival e che vanno ad arricchire la collana di album musicali originali made in Sant’Anna Arresi.

Luca Fontana, direttore della Cantina Mesa, sponsor ufficiale del festival, ha evidenziato i positivi risultati della collaborazione già ottenuti per la precedente rassegna, riconfermando l’impegno della Cantina a sostenere in futuro l’associazione con azioni di marketing sempre più mirate.

Altro sponsor fondamentale per quest’edizione è la società cooperativa CPA di Arborea, proprietaria del marchio Nieddittas, una delle realtà di allevamento ittico più importanti nell’isola. Ponziana Ledda, infine, rappresentate della cooperativa Destinazione Sulcis ha illustrato il programma LA.GU.NA. in Jazz, progetto che prevede escursioni naturalistici e laboratori eno-gastronomici nel territorio di Sant’Anna Arresi.

Di seguito il programma completo della manifestazione. 

L’eredità musicale di Butch Morris verrà rielaborata e interpretata sul palco di Sant’Anna Arresi dai maggiori esponenti dell’improvvisazione jazz europea e americana che hanno fatto propria la lezione morrisiana.

Le conductions – una particolare forma di direzione d’orchestra basata sull’improvvisazione e su una serie di gesti codificati da Morris – saranno eseguite da ensemble e orchestre di prim’ordine che per l’occasione verranno dirette dai discepoli di Morris. La sperimentazione, il free jazz e l’avanguardia sono il trademark della rassegna arresina, e come sempre tutte le performance offerte al pubblico sono progetti esclusivi e originali, con collaborazioni inedite in grado di attraversare ogni stile e percorso musicale partendo dal free improvvisato per raggiungere territori ai confini tra il kraut, il funk, soul, prog e digressioni cinematografiche.

I concerti. 

 

1 Settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

Ore 21.00

 

Set in Stone Esclusiva Europea

Evan Parker solo

Evan Parker (sassofono)

 

 

 NU GRID Esclusiva Europea

Vernon Reid (chitarra), Graham Haynes (tromba), J.P.Bourelly (chitarra & macchinari) & DJ Logic (piatti dj)

                                  

2 Settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

Ore 21.00

 

 

 

 

 

 

Galactic Parable #79 for Butch Morris  Progetto Originale

Rob Mazurek Solo

Rob Mazurek (tromba)

 

CARVED IN THE AIR Prima Mondiale

Keith Tippett (piano), Julie Tippett (voce, percussioni), Cristiano Calcagnile (batteria), Roberto Ottaviano (sassofono alto e soprano), Giovanni Maier (contrabbasso)

Filu ‘e Ferru Progetto Originale

Sant’Anna Arresi Quintet

Evan Parker (sassofono), Alexander Hawkins (piano), Peter Evans (tromba), John Edwars (basso), Hamid Drake (percussioni).

 

3 Settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

Ore 21.00

 

Sound Beyond Sound Prima Europea

Graham Haynes Solo

Graham Haynes (tromba) 

 Homage to Butch Morris Progetto Originale

Large Ensemble

Evan Parker (sassofono), Alexander Hawkins (piano), Peter Evans (tromba), John Edwars (basso), Hamid Drake (percussioni), Paul Lytton (batteria), Barry Guy (contrabbasso), Walter Prati (computer), Giancarlo Schiaffini (trombone), Pat Thomas (piano/electronics), Caroline Kraabel (sassofono), Orphy Robinson (vibes), Sam Pluta (computer), Hannah Marshall (violoncello)

 

 

4 Settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

Ore 21.00

 

Evan Parker Quartet Progetto Originale

Evan Parker (sassofono), Peter Evans (tromba), Paul Lytton (batteria), Barry Guy (contrabbasso)

The Long Goodbye Prima Mondiale

conduction n. 1

Nublu Orchestra

Directed by Kenny Wollesen

Ilhan Ersahin (sassofono),  Graham Haynes (tromba) , Doug Wieselman (chitarra), Jonathon Haffner (sassofono alto),  Michael Kiaer (basso), Brandon Ross (chitarra), Kenny Wollesen (batteria). 

 

 

5 Settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

Ore 21.00

 

Parker/Dikeman/Drake Trio       Esclusiva Italiana

William Parker (contrabbasso), John Dikeman (sassofono), Hamid Drake (batteria)

Tribute to Butch Morris Prima Mondiale

conduction n. 2

Nublu Orchestra

Ilhan Ersahin (sassofono),  Graham Haynes (tromba) , Doug Wieselman (chitarra), Jonathon Haffner (sassofono alto), Michael Kiaer (basso), Brandon Ross (chitarra), Kenny Wollesen (batteria). 

 

06 Settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

Ore 21.00

 

Wildbirds and Peacedrums  Esclusiva Italiana

Mariam Wallentin (voce, chitarra), Andreas Werlin (batteria),

Fire! Orchestra Prima Esclusiva

Directed by Mats Gustafsson

Mariam Wallentin (voce), Mats Gustafsson (sassofono tenore), Johan Berthling (basso elettrico), Andreas Werlin (batteria), Niklas Barnö (tromba), Goran Kajfes (tromba), Mats Äleklint (trombone), Per Åke Holmlander (tuba), Anna Högberg (sassofono alto), Jonas Kullhammar (sassofono baritono),Finn Loxbo (chitarra), Martin Carl Hederos (tastiere), Mads Forsby (batteria), Julien Desprez (chitarra), Mette Rasmussen (sassofono alto).

 

 

 

Il programma per cause di forza maggiore potrebbe subire variazioni che saranno puntualmente comunicati.

Altre iniziative

Annullo Filatelico

In occasione del 30° anno di attività dell’Associazione Culturale Punta Giara, in collaborazione con le Poste Italiane, verrà fatto l’annullo filatelico che celebra la XXX edizione del festival Ai Confini tra Sardegna e Jazz.

Verranno create per l’occasione le cartoline filateliche create per l’occasione. Il bollo speciale utilizzato conferisce pubblicità e storicità alla manifestazione, estendendone l’eco anche oltre l’ambito territoriale.

Merchandising 2015

Durante il festival sarà possibile acquistare presso il banchetto del merchandising le nuovissime magliette del festival 2015 prodotte dall’Associazione Culturale Punta Giara.

 Attività Collaterali

 “LA.GU.NA. in Jazz”

Laboratorio GUsto Natura

[Escursioni] [laboratori] [mostre] [conferenze] [workshop]

Quest’anno il Festival Internazionale di musica Jazz “Ai Confini tra Sardegna e Jazz 2015” è arrivato alla sua trentesima edizione, un momento storico importante da celebrare; tale ricorrenza capita poi in coincidenza con l’EXPO 2015 dedicato al cibo. Dall’unione di due eventi così importanti nasce questo progetto legato al territorio in cui il Festival si svolge da trent’anni e al cibo che qui viene prodotto.

Un territorio caratterizzato da un paesaggio rurale che trova però nel mare e nella laguna la sua principale risorsa. Per questo abbiamo pensato di ripartire da qui dall’acqua e dal sale dal cibo e dal vino.

Un programma di eventi che ruoteranno tutti intorno ad un luogo geografico che è la Laguna di Porto Pino, e alle sue risorse principali: pesca, enogastronomia e turismo.

Il progetto “LA.GU.NA. in Jazz” acronimo di Laboratori, Gusto e Natura, prevede quindi una serie di eventi suddivisi in tre tipologie: Escursioni, Laboratori e Convegni mostre e workshop che per tutta la settimana del festival si alterneranno nel territorio per far conoscere le peculiarità della laguna sotto i vari aspetti, storico, naturalistico, antropologico ed enogastronomico. Tutti gli appuntamenti si svolgeranno intorno alla laguna e saranno svolti nel rispetto dell’ambiente, delle persone e degli animali.

ESCURSIONI

La parte escursionistica sarà incentrata sulla conoscenza degli aspetti naturalistici, geologici e morfologici degli stagni e del territorio limitrofo, dalla laguna ai vigneti che la circondano e che rappresentano con le loro produzioni di Carignano un’eccellenza enologica; fino ad arrivare all’altra risorsa che nasce dal mare di Porto Pino cioè la salina e il sale. Le escursioni tematiche a piedi saranno un modo attivo di conoscere il nostro territorio, adatte a tutti e saranno guidate da un esperto.

LABORATORI

I laboratori nascono per entrare in contatto diretto con ciò che mangiamo e di cui spesso ignoriamo l’origine, per toccare con mano i cibi e imparare ad elaborarli secondo la cucina tradizionale. Saranno quindi dedicati principalmente al cibo che nasce dalla laguna, dal mare e dal territorio ma anche alla sensibilizzazione sul tema del consumo e del riciclo.

CONVEGNI, MOSTRE, WORKSHOP E READING

Convegno:

Il tema della Laguna come risorsa economica e turistica possibile, il rapporto tra il territorio e i suoi abitanti, verrà discusso approfonditamente in un convegno dedicato, dove partendo dalla situazione attuale del suo utilizzo e sfruttamento si ipotizzeranno gli scenari futuri attraverso il dibattito tra gli attori del territorio, le istituzioni e i fruitori ed il confronto con altre realtà produttive ed esempi di buone pratiche.

Mostra e workshop: La fotografia naturalistica in laguna come strumento di conoscenza e promozione del territorio sarà il tema del workshop di fotografia naturalistica a cui verrà associato un contest fotografico ed una mostra.

Reading: I reading letterari “Storie salmastre” saranno associati alla musica e alle degustazioni di prodotti tipici locali e saranno dedicati al cibo al vino e alla sua storia. I luoghi del reading saranno spazi all’aperto caratteristici ed insoliti del territorio.

Programma generale

Escursioni tematiche

1) Escursione in salina

2) Escursione tra i vigneti

3) Escursione In barca coi pescatori

4) Escursione a Porto Pino

Laboratori

1) Laboratorio di cucina (produzioni ittiche, lavorazione della bottarga, uso del sale).

2) Laboratorio delle erbe spontanee e il loro uso in cucina.

3) Laboratorio del riciclo per bambini e grandi: “Nulla si butta, tutto si ricicla”

Incontri workshop e mostre

1) Convegno dedicato alle risorse della laguna di Porto Pino

2) Workshop di fotografia naturalistica, contest fotografico e Mostra fotografica

3) Reading: “Storie salmastre” narrazioni e degustazioni salate.

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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, è intervenuto oggi all’assemblea generale 2015 di Confindustria Sardegna meridionale. Trasporti, energia, semplificazione burocratica e amministrativa, riforma degli enti locali, sono stati i grandi temi discussi nel corso dei lavori.
In apertura, i discorsi del presidente di Confindustria Maurizio de Pascale, che ha apprezzato la scelta della programmazione unitaria e del ricorso al mutuo, per il quale senza industria non si supera la crisi e l’impegno delle istituzioni è necessario in particolare su infrastrutture e semplificazione, e del sindaco di Cagliari Massimo Zedda, che ha sottolineato l’ambizione della città di Cagliari a sviluppare le sue potenzialità e divenire volano di sviluppo di tutta la Sardegna.
«Il primo dovere della Regione è fare funzionare le cose e creare le condizioni perché le imprese trovino la propria strada», ha esordito Francesco Pigliaru, menzionando l’esigenza di sostenere il cambiamento e vincere le resistenze come accaduto ad esempio nel Nord Europa, dove molti disoccupati sono stati accompagnati verso nuovi lavori. In tal senso, il Presidente ha ricordato i tirocini e i bonus occupazionali messi in campo dalla Giunta regionale.
Riguardo l’industria, Francesco Pigliaru ha ribadito lo sforzo della Regione per salvare ciò che ha senso salvare e il lavoro fatto intorno allo Smelter di Portovesme, al nuovo ruolo di Igea per la bonifica dei siti minerari, al salvataggio di Abbanoa dal fallimento e alle politiche Keynesiane sui fronti del dissesto idrogeologico, delle strade, e per il grande cantiere a La Maddalena, per far ripartire il quale a breve ci sarà un nuovo incontro con il Governo.
Grandi opportunità poi nasceranno dai luoghi della cultura: dal grande piano per gli scavi archeologici al rilancio della Manifattura tabacchi, dove far interagire creatività e tecnologie digitali. Ma la partita più difficile in assoluto sarà la semplificazione amministrativa. «Percepisco la necessità di un riforma seria, in cui funziona una struttura di dirigenza e dove il lavoro è valutato. Ci sono ancora tre giorni per commentare sulla piattaforma sardegnapartecipa.it la proposta di legge aperta al dibattito pubblico. Abbiamo bisogno del contributo di tutti» ha detto, sollecitando il confronto in riferimento all’avviata riforma regionale.
Un cenno, infine, alle tre questioni su cui a settembre è attesa una risposta dal Governo: la continuità territoriale, le ferrovie tra i tre aeroporti dell’isola e il metano, le cui linee guida sono state già presentate e la cui partita sarà ulteriormente definita nelle prossime settimane. «Il segnale – ha concluso il presidente Pigliaru – è che noi ci siamo. Metteremo il patrimonio regionale attualmente improduttivo a disposizione di imprenditori seri, capaci e coraggiosi. Vogliamo vedere la produzione di questa regione crescere». 
Francesco Pigliaru 4

 

«Abbiate passione e perseveranza, qualsiasi cosa voi facciate. Concimate la vostra idea, non arrendetevi mai». Gaetano Ranieri – docente di Geofisica applicata, alla ribalta internazionale per le ricerche sui Giganti di Mont’e Prama – sferza affettuosamente i circa centoventi ragazzi iscritti alla terza edizione del ContaminationLab dell’ateneo di Cagliari. La giornata conclusiva di presentazione del CLab 2015 racconta di competenze e servizi del territorio. Interventi, relazioni e confronto serrato grazie a relatori di vaglia. I docenti dell’università di Cagliari – nell’aula magna di Medicina, Cittadella universitaria, Monserrato – spaziano su dinamiche, appeal, apertura internazionale e determinazione, anche passionale, indispensabile per alimentare le idee di talento che conducono alla nascita delle start up e all’esaltazione del territorio con percorsi tecnologici e innovativi.

«Con la contaminazione potete trovare idee vincenti. Ma chiedetevi sempre che società volete e in che modo la vostra idea può migliorare voi e il mondo che vi circonda» rimarca Paola Meloni (dipartimento Ingegneria meccanica, chimica e dei materiali). «La chimica offre numerose applicazioni interdisciplinari. Ad esempio, il recupero dei metalli dai rifiuti incrementa vari spin off e permette di trarre spunti per la chimica verde» rilancia Angela Serpe (dipartimento Scienze chimiche e geologiche). Per Michele Saba (dipartimento di Fisica) il bersaglio è «una delle principali industrie al mondo: quella energetica. Adesso l’energia si produce con il ricorso ai combustibili fossili. Un’industria che andrà rovesciata per un approdo all’energia sostenibile: passaggio che offre enormi opportunità e permette di inserirsi in maniera intelligente e meditata sui mercati internazionali». Fernanda Velluzzi e Andrea Loviselli (dipartimento Scienze mediche) rimarcano un aspetto: «L’integrazione delle competenze è fondamentale per dare gambe e futuro a qualsiasi idea. Innovazione e ricerca vanno di pari passo, ciascun lavoro risponde a domande precise e ne suscita altre». Tassello vincente condiviso e rilanciato da Gianni Fenu (dipartimento Informatica): «La trasversalità della nostra disciplina permette di individuare percorsi fecondi. L’esperienza insegna che proprio la commistione disciplinare è foriera di idee vincenti. Sappiate trovarle». Alla mattinata conclusiva della presentazione di CLab interessanti intervenuti anche di Sebastiano Banni (dipartimento Scienze Biomediche), Carlo Luglié (dipartimento Storia, beni culturali e territorio), Rita Cannas e Maria Manconi (dipartimento Scienze della vita e dell’ambiente)

«In questi tre giorni si è percepita una modalità di trasmissione del sapere universitario più vivace e con maggiore appeal. I ragazzi devono cogliere appieno le opzioni insite nella contaminazione. Ma attenzione: contaminarsi non significa essere superficiali. Tutt’altro. L’idea di start up è indispensabile quanto il possedere competenze profonde, conoscenza e voglia di condividere i lavori e la ricerca. Mettere assieme questi fattori – spiega Annalisa Bonfiglio, pro rettore Territorio e innovazione – significa alimentare nel modo migliore processi e percorsi virtuosi». Anche dal direttore scientifico di ContaminationLab, Maria Chiara Di Guardo, input ad alto valore aggiunto: «In tre giorni CLab ha mostrato un’offerta ricca sia di opportunità, sia di conoscenze. Il percorso di eccellenza del nostro ateneo si amplia in un contesto che conferma la validità dei progetti, con i ragazzi che percepiscono le opzioni attuali e future. Un aspetto di cui possiamo essere soddisfatti? L’università di Cagliari parla sempre più la lingua dei suoi allievi».

Si terrà sabato 18 luglio 2015, alle ore 21.30, presso l’Anfiteatro di Piazza Marmilla, lo spettacolo del gruppo “Lapola”. L’evento, che rientra nel più ampio cartellone “Estiamoinsieme 2015” del comune di Carbonia, è organizzato dall’Auser di Carbonia per festeggiare i suoi 20 anni di attività.

L’Amministrazione, in una nota, ringrazia l’Auser per il preziosissimo lavoro svolto in questi 20 anni a servizio dei cittadini e per aver voluto regalare alla città questo momento di divertimento e svago.

Al fine di garantire la buona riuscita dell’evento e la sicurezza dei cittadini, dalle ore 20.00 sino alle ore 2.00, saranno chiuse al traffico: via Roma (tra via Grazia Deledda e Piazza Roma); via Manno (tra via Fosse Ardeatine e Piazza Roma) e 
via Oberhausen, (tra via Napoli e Piazza Roma).

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