18 July, 2024
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La Giunta Pigliaru ha stanziato tre milioni di euro per la mobilità internazionale degli studenti e i servizi delle università di Cagliari e Sassari. La delibera, approvata ieri dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore Claudia Firino, ripartisce i fondi regionali destinando il 15% ai servizi e l’85% a favore delle borse di studio.

«Si tratta di un provvedimento concertato con gli atenei, che prevede la significativa crescita delle risorse a disposizione degli studenti, anche per compensare la contrazione del contributo comunitario», commenta l’assessore Firino aggiungendo che le Università provvederanno al miglioramento della mobilità internazionale implementando nuovi servizi, accanto ai servizi linguistici e di accoglienza già attivati.

«È in crescita il numero degli studenti che usufruiscono di questo programmi – conclude l’assessore Firino –, anche grazie alla continuità nelle risorse garantite dalla Regione, ed è nostro interesse contribuire alla formazione internazionale dei nostri ragazzi, dandogli l’opportunità di conoscere altri sistemi di istruzione superiore, per migliorare le competenze linguistiche e digitali, sostenere esami e acquisire crediti formativi.»

Claudia Firino copia

 

Un nuovo grido d’allarme sul futuro del Servizio di Assistenza Domiciliare arriva oggi dalla Conferenza dei Servizi del Plus di Carbonia. La Conferenza, riunitasi lo scorso 8 luglio, ha unanimemente espresso forte preoccupazione per la situazione creatasi in relazione al servizio di Assistenza Domiciliare rivolto a persone con disabilità gravissime.

«Pur condividendo il progetto della Dirigenza Sanitaria di voler assicurare maggiore stabilità al servizio, realizzando una unità operativa ad esso dedicata, e preso atto delle difficoltà incontrate nella realizzazione di tale progetto – si legge in una nota -, la Conferenza dei Servizi, esprime totale solidarietà ai familiari dei pazienti che lamentano i gravi disagi incontrati in questa fase di transizione. In particolare, non è stata realizzata nei modi prospettati quella “fase mista” che avrebbe dovuto assicurare un graduale inserimento del nuovo personale e, soprattutto, anche se attualmente viene garantito il servizio infermieristico, mancano  i medici che possano recarsi a domicilio evitando i ripetuti ricoveri per gli ammalati.»

«Tutto questo non è accettabile – aggiunge la Conferenza -, così come non sono accettabili passi indietro rispetto ad un servizio fondamentale, per persone estremamente fragili, e realizzato fino a ieri garantendo elevati standard qualitativi. Riteniamo che si sarebbero dovute prevedere e prevenire eventuali situazioni che oggi causano, purtroppo, difficoltà e disagi a pazienti e familiari. Gli Amministratori del territorio sono  vicini ai malati e alle loro famiglie, condividono le loro preoccupazioni e, insieme a loro, chiedono con forza alla Dirigenza ASL di trovare le giuste soluzioni, mantenendo le promesse fatte in più occasioni e non ancora mantenute, per garantire una adeguata assistenza 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per 365 giorni all’anno.»

Ospedale Sirai 1 copia

Raffaele Paci 1

Il via libera al Po Fesr 2014-2020 da parte della Commissione Europea, porta in Sardegna 930 milioni di euro, 465 da finanziamenti europei e il resto da cofinanziamento regionale. Soldi che potranno essere utilizzati per garantire supporto alla ricerca e allo sviluppo di almeno 1576 imprese sarde, agevolare il credito e creare infrastrutture informatiche, sostenere il settore dell’energia e lo sviluppo turistico.

«E’ un grande risultato per la Sardegna, una cifra importante che ci consentirà di intervenire in settori nevralgici della nostra economia regionale, un risultato ottenuto grazie a un serrato lavoro collettivo per cui ringrazio tutti coloro che hanno partecipato – dice l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci -. Ora dobbiamo correre, fare bene e non perdere tempo, ma soprattutto spendere strategicamente i fondi europei, invertendo nettamente e definitivamente la rotta del passato che per troppe volte ha portato a una scarsa qualità della spesa con conseguente taglio dei fondi. Stiamo già lavorando all’interno della Cabina di regia e dell’Unità di progetto della programmazione unitaria, per definire gli interventi con la visione d’insieme che è alla base della programmazione unitaria dei fondi sulla quale è impostata la manovra finanziaria. E’ questo il nuovo corso voluto fortemente da questa Giunta: pensare ai fondi europei come a una parte dei finanziamenti complessivamente disponibili. In un momento di crisi come quella che stiamo vivendo non possiamo assolutamente permetterci di perdere questo denaro, ed è il primo obiettivo della programmazione unitaria insieme a quello di investire nei settori giusti per far ripartire tutta l’economia della Sardegna.»
Il Fesr 14/20 conta 35 linee di intervento, decisamente ridotte rispetto alle 120 inizialmente previste per concentrare le risorse sui settori più strategici, come richiesto dall’Unione Europea, dopo un confronto costante con sindacati, associazioni, parti economiche, enti locali. Dei 930 milioni, 213 sono destinati alla competitività del sistema economico, 164 alla valorizzazione turistica e culturale, 150 all’efficienza energetica, 130 all’agenda digitale, 128 a ricerca e innovazione, 55 ad ambiente e prevenzione del rischio idrogeologico, 51 a inclusione sociale e povertà.
Per il via libera da parte della Commissione europea ha giocato un ruolo importante anche il Pra, Piano di rafforzamento amministrativo, uno strumento necessario per l’approvazione del programma che ha l’obiettivo di migliorare la gestione dei fondi strutturali anche attraverso il rafforzamento delle competenze interne all’amministrazione regionale, puntando sulla indispensabile qualità istituzionale necessaria alla gestione delle risorse. «Stiamo lavorando duramente per garantire la crescita armonica del nostro territorio, delle aree interne e di quelle urbane, basandoci sugli attrattori ambientali, culturali, turistici delle singole zone, facendo cioè una lettura ambientale del territorio. Ecco perché – conclude il vicepresidente della Regione – dobbiamo superare la lettura settoriale dei fondi: la visione dev’essere unitaria per diventare sempre più efficace».

È stata inaugurata oggi, ed è aperta al pubblico, la mostra “La Memoria ritrovata – L’Arma e lo scrigno dei tesori recuperati”, nata dalla collaborazione tra la Regione Sardegna, il Comando dei Carabinieri del Corpo Tutela Patrimonio Culturale e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. L’esposizione, che riunisce oltre un centinaio di opere trafugate e recuperate dai Carabinieri, sarà ospitata sino al 15 ottobre nello spazio delle antiche carceri di San Pancrazio, all’interno della Cittadella dei Musei di Cagliari.
“La Memoria ritrovata” propone tra gli altri alcuni capolavori di Raffaello, Van Gogh, Gauguin, Guercino e Tiepolo, recuperati dal Corpo Tutela Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri. Ricca anche la raccolta archeologica, con ceramiche greche e magno-greche, materiali romani e pregiati pezzi etruschi. Numerosi i reperti nuragici provenienti da scavi clandestini che, alla chiusura dell’esposizione, resteranno in Sardegna.
Hanno partecipato all’inaugurazione e alla presentazione alla stampa, il presidente della Regione Francesco Pigliaru; il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Tullio Del Sette; il Comandante dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, il Gen. B. Mariano Mossa; il soprintendente per i Beni archeologici Marco Minoja; e, infine, il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini.
“La Memoria ritrovata” si può visitare dal martedì al sabato dalle ore 9.00 alle 19.00 e la domenica dalle 14.00 alle 19.00. Lunedì chiuso. L’ingresso è libero, e l’accesso potrà avvenire in gruppi di massimo 30 persone per volta.

Inaugurazione mostra La memoria ritrovata

Palazzo della Regione 2 copia
La Giunta regionale ha stabilito gli indirizzi applicativi per l’ampliamento delle strutture ricettive, come indicato dalla legge regionale 8 per il riordino dell’edilizia abitativa del 23 aprile 2015. Lo prevede la delibera approvata ieri dalla Giunta su proposta degli assessori del Turismo, Artigianato e Commercio, e degli Enti locali, Francesco Morandi e Cristiano Erriu.«Forniamo indicazioni chiare sulle modalità di intervento sia agli amministratori sia ai titolari delle strutture», ha detto Cristiano Erriu. Francesco Morandi ha aggiunto: «Un segnale importante al comparto turistico, consapevoli che presto si discuteranno i principi della legge urbanistica e si detteranno le norme alle quali attenersi per migliorare la qualità degli alberghi e la capacità dell’offerta».

L’incremento volumetrico formulato nel provvedimento dell’Esecutivo, in deroga agli indici previsti dalle disposizioni comunali e regionali, non potrà superare il 25 per cento della cubatura esistente e dovrà essere realizzato su immobili al di fuori della fascia costiera dei 300 metri. I titolari degli alberghi potranno finalizzare gli interventi edilizi alla riqualificazione e all’accrescimento delle potenzialità delle strutture, quindi agli obiettivi di destagionalizzazione dei flussi turistici e all’attrazione di nuovi segmenti di domanda dal mercato.

Tutte le opere realizzate in virtù degli indirizzi varati dal governo regionale dovranno essere compatibili e parte integrante del complesso al quale fanno riferimento e concorrere a qualificare il carattere dei luoghi attraverso, riporta il testo, «l’uso sapiente del linguaggio architettonico proprio della contemporaneità».

È ammessa la realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento di ristoranti, sale ricevimenti e per la prima colazione, bar e chioschi, aree benessere, spa, beauty farm, impianti ricreativi, palestre, sale relax. E ancora: servizi per attività sportive, piscine coperte, business centre, sale conferenze, biblioteche, reception, spazi per disabili, bambini e animali, cucine e lavanderie.

È inoltre ammesso utilizzare quota parte dell’incremento volumetrico consentito, fino a un massimo del 30 per cento, per adeguare la superficie delle stanze per gli ospiti, di tutte e di parte, a uno standard non inferiore a 19 metri quadri, bagno incluso.

 

A Carbonia proseguono i lavori per il miglioramento di Piazza Ciusa. Il progetto, nel quale l’Amministrazione comunale ha investito 400.000 euro, ha l’obiettivo di favorire la rinascita nel centro storico del cosiddetto Centro Commerciale Naturale; aumentare la sicurezza dei pedoni; contribuire a completare la riqualificazione delle piazze di Carbonia, valorizzando il patrimonio architettonico della città.

Una volta conclusi i lavori, Piazza Ciusa sarà restituita alla città senza essere chiusa al traffico e le automobili potranno circolare come prima dell’intervento di riqualificazione. I lavori in corso consistono nella creazione di un “salotto urbano”, capace di accogliere cittadini e clienti degli esercizi commerciali, attraverso l’ampliamento dei nuovi spazi pedonali, oggi delimitati dai portici. Una volta terminati i lavori i nuovi spazi avranno una pavimentazione in granito grigio, sia nell’area sotto i portici, sia negli spazi vicini, dove saranno collocate le panchine, i pali della luce, gli alberi e ulteriori elementi di arredo urbano. I lavori prevedono, inoltre, l’abbattimento delle barriere architettoniche, grazie alla geometria dei nuovi spazi pavimentati e all’inserimento di alcuni accessi che daranno la possibilità di raggiungere più facilmente i portici.

«Con questo intervento, che si affianca ai diversi lavori attivati a Carbonia e ai tanti altri realizzati negli ultimi anni, vogliamo proseguire nel progetto di miglioramento della città – ha detto il sindaco, Giuseppe Casti -, con spazi pubblici sempre più a misura di cittadino, rendendo più belli gli spazi in cui si trovano le attività commerciali. Sin dal suo insediamento l’Amministrazione comunale si è impegnata a dare ai cittadini la possibilità di riappropriarsi sempre più delle aree pubbliche riqualificate, intese come luoghi in cui incontrarsi, stare insieme e socializzare.»

Piazza Ciusa Carbonia lavori 1 copia Piazza Ciusa Carbonia lavori 2 copia Piazza Ciusa Carbonia lavori 3 copia Piazza Ciusa Carbonia lavori 4 copia

 Medas-foto di Giorgio RussoMedas Noemi Medas-foto di Matteo Zanda

La Prima guerra mondiale: è questo il tema del Festival della Storia 2015, la manifestazione organizzata dalla compagnia Figli d’Arte Medas che si terrà domenica 19 e lunedì 20 luglio in Piazza Municipio a Iglesias. Giunto alla nona edizione, il Festival ha l’obiettivo di fornire un originale contributo di conoscenza in occasione del centenario dallo scoppio del primo conflitto mondiale. Un apporto conoscitivo ma anche fortemente idealizzato, contro ogni guerra e nel rispetto di ogni essere umano. L’evento è organizzato dalla compagnia guasilese in collaborazione con l’assessorato alla cultura e spettacolo del comune di Iglesias e il Centro Internazionale del Fumetto. L’ingresso alla manifestazione è libero.

Si parte domenica 19 luglio, alle ore 21.00, con lo spettacolo “Trincea”, adattamento teatrale dei Figli d’Arte Medas dello sceneggiato televisivo ideato da Giuseppe Dessì nei primi anni Sessanta, incentrato sulla conquista della Trincea dei Razzi da parte della Brigata Sassari durante la Prima guerra mondiale. La rappresentazione, una performance multimediale di narrazione con musiche dal vivo e la proiezione di immagini a fumetti, vedrà in scena il narratore Gianluca Medas supportato dalle musiche originali di Filippo Medas, figlio d’arte, e le illustrazioni di Gildo Atzori. L’evento, organizzato in collaborazione con il festival “NUES Fumetti e Cartoni nel Mediterraneo”, sarà preceduto, alle ore 20.00, da una presentazione tenuta da Gianluca Medas dal titolo “Conversazione sulle cause della guerra”.

“La Grande Guerra” è invece il titolo dello spettacolo della seconda e ultima giornata del Festival. Lunedì 20 luglio, sempre alle ore 21, la narrazione di Gianluca Medas e Noemi Medas, attrice e figlia d’arte, sarà accompagnata dalle musiche della Banda comunale “Giuseppe Verdi” di Sinnai, diretta da Lorenzo Pusceddu, e dalle voci della Corale scuola civica di musica Città di Sinnai, diretta da Daniele D’Elia.

Ideato e diretto da Gianluca Medas, prodotto e organizzato dall’Associazione Figli d’Arte Medas, il Festival della Storia nasce con la volontà di avvicinare il pubblico alle tematiche storiche e scientifiche, senza banalizzare i contenuti ma veicolando quest’ultimi attraverso le attività di spettacolo. Tante le tematiche affrontate nelle precedenti edizioni: dalla figura della donna al triennio rivoluzionario sardo, giungendo fino alle riflessioni sulla fine del mondo, sull’identità e sull’amore.

«I tagli sull’assistenza domiciliare sarebbero una catastrofe per il territorio e sono assolutamente da evitare». Lo dice Gianluigi Rubiu, capogruppo di Area Popolare in Consiglio regionale. «Sempre più cittadini segnalano la riduzione delle ore, la discontinuità o la sospensione del servizio – sottolinea Rubiu – con un peggioramento della qualità dell’assistenza. I disagi sono connessi anche alla modifica dei medici, con prestazioni sempre più carenti sul territorio. Una situazione che penalizza adulti con grave disabilità, malati cronici e soggetti anziani appena dimessi dagli ospedali.»

«Con la cancellazione di diversi reparti a Iglesias, molte emergenze si effettuano durante il trasporto in ambulanza – evidenzia ancora Gianluigi Rubiu – in quanto in tantissimi casi è opportuno il trasferimento al Sirai di Carbonia. E’ in atto la desertificazione sanitaria del territorio, con le sforbiciate ai servizi ed a numerosi poli d’eccellenza distribuiti tra il Santa Barbara ed il Cto – conclude Rubiu -. Non si comprende che così si favorisce lo spopolamento del Sulcis Iglesiente. Un disastro. Per questo occorre una battaglia unitaria volta ad evitare una catastrofe sociale.»

Ospedale Santa BarbaraCTO Iglesias copia

«I temuti rischi legati all’avvio del progetto di accorpamento degli ospedali Brotzu, Microcitemico e Businco, strutturato nel peggiore dei modi possibili, dopo la visita della Commissione Sanità (cui appartengo) al Brotzu e al Microcitemico, dove abbiamo incontrato personale medico, infermieristico, i sindacati e le varie dirigenze, si sono trasformati in triste realtà.»

Lo ha detto oggi Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«L’assessore alla Sanità Luigi Arru, con il suo insano disegno – ha aggiunto Locci -, ha decretato il funerale del polo ospedaliero più importante della Sardegna. Resto sicuramente favorevole all’idea di unificazione delle tre strutture, ma non posso non sottolineare che così come è stato disegnato dall’esponente dell’Esecutivo Pigliaru, può solo creare danni e forti disagi agli utenti. Le lacune sono sotto gli occhi di tutti: mancano medici, infermieri, e l’organizzazione dei tre ospedali paga il prezzo di un accorpamento che, anziché dare risposta alla richiesta di salute dei cittadini, taglia i servizi con lo scopo di risparmiare, incurante dei disagi arrecati ai sardi.»

«Questa volta – ha sottolineato ancora Ignazio Locci -, a denunciare la mancanza del personale sono indistintamente i primari delle tre strutture, che lamentano l’assenza di professionalità e paventano, quale immediata conseguenza, una drastica riduzione dei servizi sanitari. E questo è il frutto del lavoro svolto fino a oggi dall’assessorato della Sanità, che non ha minimamente voluto ascoltare (o ha fatto finta di farlo) le legittime rivendicazioni del mondo sanitario e delle opposizioni in Consiglio ed è andato dritto sulla sua strada fatta di tagli alle risorse e cancellazione dei servizi. Il tutto sventolando, attraverso un’operazione di vero e proprio terrorismo, la spesa sanitaria considerata fuori controllo. Soldi, è bene precisarlo, interamente a carico dei sardi. La lezione sull’esigenza di risparmio, invero, è una fandonia e i professori dovrebbero smetterla di dare lezioni, visto che non sono per niente conseguenti ai loro proclami, se consideriamo che continuamente fanno ricorso ai conferimenti di incarico aumentando di conseguenza la spesa.»

«Questa situazione è decisamente preoccupante. E oggi, alla luce del grido d’allarme lanciato da chi all’interno di quegli ospedali lavora e ben conosce la realtà, al contrario di chi ne decide le sorti dall’alto della sua poltrona istituzionale, la Giunta dovrebbe sentirsi in dovere di rivedere gli obiettivi. A meno che – ha concluso il consigliere regionale di Sant’Antioco – non voglia definitivamente decretare la fine del sistema sanitario isolano.»

Ospedale Brotzu Cagliari2 Ospedale Microcitemico copiaOspedale Businco

«Expo Milano 2015 rappresenta il luogo ideale dove ogni Paese può mettere in mostra i risultati raggiunti in campo agricolo e incoraggiare l’impegno verso il progresso e la prosperità di tutto il mondo». Con queste parole il presidente della Lituania, Dalia Grybauskaitė, ha aperto ufficialmente le celebrazioni per il National Day del Paese baltico.

Festeggiamenti accompagnati dall’alzabandiera, con l’inno italiano suonato dalla St. Christopher Chamber Orchestra di Vilnius e quello lituano cantato dal coro Bel Canto, con tanto di costumi tradizionali.

Ad accogliere la delegazione lituana ecco il Viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico, che ha ringraziato Dalia Grybauskaitė per la sua presenza, «a testimonianza della sincera amicizia e stima tra i nostri Paesi e del contributo che la Lituania offre per la buona riuscita dell’Esposizione Universale».

Presenti in platea anche Bruno Pasquino, Commissario Generale di Expo Milano 2015, e i ministri dell’Agricoltura e dell’Ambiente lituani, Virginija Baltraitienė e Kęstutis Trečiokas.

«L’obiettivo che si pone Expo Milano 2015 è creare tra i partecipanti e i visitatori un filo comune che leghi le conoscenze e le esperienze diverse nello stesso luogo – ha sottolineato Bubbico -. In tal senso l’evento, incentrato sui concetti di responsabilità e sostenibilità, si propone come un modello per le esposizioni future.»

Dal canto suo, il presidente Grybauskaitė ha ribadito che la Lituania «dispone di territori molto fertili, e l’agricoltura è una parte della nostra identità e della nostra cultura».

La delegazione lituana ha poi fatto visita a Palazzo Italia, dove si è tenuto il pranzo ufficiale. I festeggiamenti, con performances musicali e follloristiche, sono proseguiti al Padiglione della Lituania, che partecipa con il tema «Il pozzo della conoscenza: un futuro fatto di esperienza».

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