18 July, 2024
Home2015Luglio (Page 30)

L’assessorato regionale degli Enti locali ha autorizzato il pagamento alle province del saldo dei trasferimenti del fondo unico per il finanziamento del sistema delle autonomie locali per il 2015.
Il saldo ammonta al 40% della quota annuale assegnata a tali enti e sarà erogato tramite accredito sul conto di contabilità speciale acceso da ciascuna Provincia presso la tesoreria statale.

Sede Provincia via Mazzini

L’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha presentato un progetto virtuoso per consentire la partecipazione delle imprese a Expo 2015, nato da un lavoro di confronto costante tra assessorato dell’Agricoltura, Agenzie regionali e organizzazioni di produttori. Obiettivo del programma Rete di imprese “Eccellenze alimentari di Sardegna” è promuovere l’agroalimentare sardo. Presenti al tavolo, oltre a Falchi, il direttore generale, Sebastiano Piredda, Loredana Melis, funzionario dell’assessorato, il direttore territoriale di Argea Oristano, Roberto Meloni, i rappresentanti di Copagri e delle quattro organizzazioni di produttori (S’Atra Sardigna, Opas terrantiga, Unione dei pastori di Nurri e Ortosestu) interessate dall’iniziativa. «Le aziende – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura – hanno portato e porteranno nei prossimi mesi a Expo la specificità delle nostre eccellenze agroalimentari, rappresentando i territori della Sardegna nel suo insieme».
«Con la Finanziaria abbiamo messo a disposizione i fondi (500mila euro) ed emanato i bandi in tempi brevi, dopo averli calibrati e costruiti attraverso un percorso continuo di interlocuzione – ha ricordato Elisabetta Falchi -. Abbiamo costruito il bando in base a una modalità operativa di sinergia costante e di ascolto delle esigenze delle aziende, nel rispetto delle norme. A maggio le domande finanziabili ammontavano a oltre 343mila euro. Le risorse non ancora impegnate sono state quindi rimesse a disposizione e le imprese potranno usufruirne grazie alla riapertura del bando con modalità a sportello, al fine di favorire la partecipazione di un maggior numero di operatori, utilizzando tutte le risorse stanziate.» 
«Essere riusciti a dare uno strumento economico che ha favorito la creazione di una rete tra organizzazioni di produttori – ha concluso l’assessore dell’Agricoltura – è un ottimo risultato. Un’attività che ha consentito di costruire una buona pratica che funziona e che può essere presa in considerazione anche per il futuro.»
Expo eccellenze alimentari di Sardegna
Elisabetta Falchi 11

 

L’assessorato regionale del Lavoro, tramite l’Agenzia regionale del lavoro, in collaborazione con l’Università di Cagliari, la Provincia di Cagliari, il CRS4 e la società A-Key, ha promosso un Master di I livello, con il quale vuole esplorare un campo della tecnologia in forte ascesa e dalle ampie potenzialità nel mercato delle ICT in Sardegna.
Un percorso di alta specializzazione informatica per la formazione e l’inserimento lavorativo di figure esperte nella progettazione hardware e software di sistemi embedded, per “Internet of things” (Iot) – Internet delle cose.
«La collaborazione tra la Regione e i partner del progetto è nata con l’intento di collegare il percorso di alta formazione con l’obiettivo di incentivare l’inserimento lavorativo dei nuovi professionisti del settore – ha detto l’assessore del lavoro Virginia Mura – e l’impegno manifestato dalla società A-Key, ad assumere almeno il 40% degli allievi formati dal Master, è stato un passaggio fondamentale. È un’opportunità che si sposa perfettamente con la politica adottata da questa Giunta che va nella direzione di promuovere la formazione post lauream di qualità, che abbia un impatto diretto e proficuo con il mondo del lavoro, affinché le aziende possano trovare in Sardegna le figure professionali da loro richieste.»
L’altro obiettivo importante è rappresentato dalla possibilità di favorire il reimpiego dei lavoratori. Il master, infatti, prevede un numero massimo di 20 posti, 15 dei quali sono riservati ai percettori di cassa integrazione straordinaria, in mobilità o iscritti da almeno 12 mesi all’anagrafe del Centro dei servizi per il lavoro, residenti o con domicilio in provincia di Cagliari. Inoltre, possono partecipare alla selezione coloro i quali siano in possesso della laurea di I livello in Ingegneria dell’informazione L30 – Fisica (L30), L31 – Scienze e tecnologie informatiche, oppure della laurea di primo livello in Ingegneria Elettrica o Elettrica ed Elettronica o Elettrica e dell’Automazione o Biomedica o Meccanica (classe L9) e conoscenza documentabile del linguaggio di programmazione C (o di sue evoluzioni). Il master ha una durata di 8 mesi, pari a 1500 ore di impegno complessivo, e sede amministrativa nel Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica dell’Università di Cagliari.
La didattica sarà articolata secondo diverse modalità, e per gli argomenti più importanti sono previste esercitazioni hands-on, mirate all’acquisizione di conoscenze pratiche e di una buona manualità nell’utilizzo dei tool di sviluppo. La stretta collaborazione pubblico-privata garantirà ai partecipanti al Master l’attivazione di tirocini formativi al CRS4, e la società A-Key, con l’inserimento lavorativo in quest’ultima, al termine del periodo di stage. Il Bando e la domanda di partecipazione sono pubblicati sul sito www.sardegnalavoro.it, e sul sito www.unica.it. La scadenza è fissata al 31 luglio 2015.
Virginia Mura 4

La Giunta regionale ha stanziato 14 milioni di euro del Por Fesr 2014/20 per gli Appalti Pre-commerciali in Sardegna (PCP, Pre Commercial Procurement), gli strumenti di nuova generazione a sostegno dell’innovazione messi in campo dalla Commissione UE e inseriti nella strategia “Europa 2020″. Questa forma di appalti consente a tutte le pubbliche amministrazioni di acquistare servizi di ricerca, sviluppo e innovazione ancora non esistenti sul mercato facendone richiesta alle imprese che propongono le loro offerte fra le quali viene scelta quella vincente.

«La parola d’ordine è competizione. Sono ancora troppo poche le imprese sarde che vincono gli appalti della pubblica amministrazione, ma questo non significa che si deve ricorrere a quote e riserve per garantire risultati. Per vincere, le imprese devono essere efficienti, preparate, competitive, migliori delle altre e dunque per queste ragioni aggiudicarsi gli appalti – dice l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci partecipando ad Abbasanta al convegno organizzato da Sportello Appalti Imprese –. Per aiutare le imprese sarde servono preparazione, laboratori, test, confronto continuo e aggiornamento costante: così possono e devono vincere gli appalti, per fortuna è finito il tempo degli aiuti di Stato. Il compito di sostegno alla preparazione delle imprese in Sardegna lo sta svolgendo da tre anni Sportello Appalti Imprese presso Sardegna Ricerche e infatti la percentuale delle imprese sarde che si aggiudicano gli appalti è cresciuto, perché sono diventate più brave e preparate, hanno studiato e sul mercato si sono dimostrate migliori delle altre. Lo stesso discorso vale per gli appalti pre commerciali: sono uno strumento molto innovativo e su cui l’Europa punta molto, perché hanno l’obiettivo di far nascere, attraverso la domanda che arriva dalla pubblica amministrazione, che viene così a sua volta stimolata a richiedere servizi e innovazioni, un’offerta che ancora non è presente nel mercato. A quel punto le imprese studiano, mettono a punto la loro proposta, si mettono a confronto: la migliore, vince. Anche in questo caso – conclude il vicepresidente della Regione -, in una competizione senza scorciatoie: la Regione in questa sfida c’è e mette a disposizione 14 milioni di euro attraverso il Fesr. Ora tocca alle imprese fare la loro parte.»

La Sardegna, circa 2 miliardi all’anno di appalti e acquisto di servizi, sarà la quinta regione in Italia a sperimentare il nuovo strumento degli “appalti pre-commerciali” che, nella nostra regione, mira a soddisfare la sempre maggiore domanda di innovazione della Pubblica amministrazione soprattutto nei settori del turismo, cultura, sanità, ambiente e mobilità. Allo stesso tempo le imprese coinvolte vengono favorite nel percorso verso l’internazionalizzazione, la ricerca e lo sviluppo a costi contenuti e rischi ridotti. Gli appalti pubblici costituiscono circa il 16% del PIL europeo, 2.400 miliardi l’anno. In Italia le risorse per gli appalti pubblici sono circa 100 miliardi, il 58% riguardano le piccole e medie imprese.

Raffaele Paci 12

 

La Regione Sardegna ha adottato un protocollo d’intesa con gli Uffici giudiziari della Sardegna e gli Ordini professionali forensi, per il superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg). Al posto degli ospedali psichiatrici giudiziari nasce la struttura residenziale psichiatrica per l’esecuzione delle misure di sicurezza: la sede sarà l’Rsa (Residenza sanitaria assistenziale) di Capoterra, destinata all’assistenza ai pazienti psichiatrici autori di reati, per i quali persiste la pericolosità sociale. Su proposta di delibera dell’assessore della Sanità Luigi Arru, oggi l’Esecutivo ha dunque adottato il protocollo d’intesa, che dovrà essere sottoscritto nei prossimi giorni, dall’assessore della Sanità con gli uffici e gli ordini giudiziari dell’isola.
Per definire le competenze delle istituzioni coinvolte nell’assistenza dei pazienti psichiatrici che hanno commesso reati, è stato deciso nella Conferenza unificata del 26 febbraio 2015 tra Governo, Regioni e Province che, alla data di chiusura degli Opg, le Regioni e le Province autonome, il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria e la Magistratura definiscano per ciascuna struttura residenziale psichiatrica – attraverso specifici accordi – le modalità di collaborazione per l’applicazione delle misure detentive e di sicurezza.
Per la definizione e l’attuazione dell’accordo è stato costituito un gruppo interistituzionale di lavoro, che impegna le parti ad adottare interventi organizzativi e ulteriori intese con le diverse istituzioni coinvolte, sanitarie, amministrative e giudiziarie, nell’assistenza dei pazienti.
Luigi Arru 1

 

La IV commissione (Governo del territorio), presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd) ha approvato con l’astensione della minoranza il nuovo Statuto dell’Ente di governo dell’ambito regionale per il servizio idrico. L’assessore dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda, illustrando i contenuti del nuovo Statuto, ha affermato che «si tratta di un passaggio fondamentale della riforma già approvata dal Consiglio regionale con le legge 4/2015 che fra l’altro recepisce alcune indicazioni scaturite dal dibattito svoltosi in quella occasione: composizione degli organi di vertice e possibilità di introdurre le conferenze territoriali». Prima del passaggio definitivo in Consiglio, il documento sarà inviato ai Comuni che potranno approvarlo a maggioranza, sulla base delle quote possedute, e formulare proposte.

Rispondendo ad un quesito del presidente della commissione relativo al ruolo di alcuni Comuni non presenti in Abbanoa pur facendo parte dell’ambito regionale, l’assessore Maninchedda ha dichiarato che «la legge non consente di restare fuori dall’ambito ma possono essere disciplinate in modo specifico situazioni particolari, come quelle di Comuni che possiedono risorse idriche proprie, che non sono autosufficienti o che presentano situazioni ancora differenti».

«A breve – ha proseguito l’assessore – sarà selezionato il nuovo direttore generale dell’ambito e a quel punto potranno essere affrontati compiutamente tutti i problemi sul tappeto, compresi quelli della differenziazione delle tariffe nei periodi di non potabilità e dell’ammontare delle cauzioni a seconda della natura dei soggetti titolari dei contratti.»

Paolo Maninchedda 35 copia

Museo Sant'Antioco copia

L’assessorato regionale della Pubblica istruzione ha prorogato alle ore 13.00 del 27 luglio 2015 la scadenza di due bandi finanziati dal Po Fesr 2007-2013 e relativi al sistema museale della Sardegna:
– bando a sportello per il finanziamento di interventi di ottimizzazione sui musei già esistenti;
– bando a sportello per ottimizzare l’offerta dei percorsi culturali musealizzati, attraverso il restauro e la valorizzazione di beni culturali.
Possono accedere alle due tipologie di finanziamenti gli enti locali (singoli o associati), i consorzi, le associazioni e le fondazioni cui partecipano gli enti locali titolari di musei già esistenti.
Per entrambi i bandi, le domande di finanziamento dovranno essere presentate, tramite consegna a mano, servizio postale o corriere, al seguente indirizzo:
Regione Autonoma della Sardegna
Assessorato regionale della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport
Servizio beni culturali e sistema museale
Viale Trieste n. 186
09123 Cagliari

La IV commissione (Governo del territorio), presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd), ha deciso di rinviare (probabilmente alla prossima settimana) il voto finale sulla delibera della Giunta riguardante l’individuazione dei “litorali urbani” ai sensi della legge regionale 45/89. Il rinvio si è reso necessario per la richiesta di ulteriori approfondimenti formulata da alcuni commissari, in particolare Roberto Desini di Sdl ed Antonello Peru, di Forza Italia.

L’assessore dell’Urbanistica, Cristiano Erriu, nella sua relazione, ha spiegato i criteri seguiti nella predisposizione della delibera: «Sono state individuate anche attraverso il recupero di cartografie storiche e documentali – ha detto fra l’altro – due tipologie principali, da una parte i Comuni i cui centri abitati si sono storicamente sviluppati a ridosso del mare, dall’altra quelli inseriti o contigui a grandi centri abitati con una popolazione di riferimento superiore a 50.000 abitanti residenti».

I dieci Comuni qualificati come litorali urbani della prima tipologia, in precise porzioni dei rispettivi territori, sono Alghero, Cagliari, Calasetta, Capoterra, Golfo Aranci, Olbia, Oristano, Porto Torres, Portoscuso e Quartu Sant’Elena.

Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Roberto Desini (Sdl), Giuseppe Fasolino e Antonello Peru (Forza Italia), Giuseppe Meloni e Salvatore Demontis (Pd).

Portoscuso 2Calasetta C copia

Un’interpellanza del consigliere regionale Efisio Arbau (Sardegna Vera) propone l’inserimento dei dipendenti Aras all’interno di Laore.

«Vogliamo sapere una volta per tutte quali sono i problemi che ostano a compiere la riforma che porti i dipendenti Aras all’interno di Laore», questo in sintesi il testo dell’interpellanza presentata dal gruppo di Sardegna Vera, Efisio Arbau, leader della Base, primo firmatario, alla Giunta regionale.

«Un anno è trascorso invano – si legge nell’interpellanza – dall’approvazione dell’OdG del 5 agosto 2014, con cui il Consiglio regionale impegnava la Giunta a definire, con i lavoratori e le rispettive rappresentanze sindacali, una proposta per mettere fine alla situazione di precarietà che da oltre trent’anni sono costretti a subire i dipendenti ARAS.»

«Riteniamo inaccettabile – conclude Arbau – che il sistema burocratico regionale non tenga conto delle disposizioni legislative, delle delibere di Giunta e degli atti del Consiglio regionale che dispongono il passaggio a Laore dei lavoratori ARAS, che garantiscono servizi essenziali per il comparto agricolo e zootecnico sardo. Peraltro a dicembre scade il regime di proroga della convenzione e migliaia di aziende agricole potrebbero trovarsi da un giorno all’altro senza assistenza.»

Efisio Arbau 1 copia

Il deputato di Unidos Mauro Pili ieri ha presentato una risoluzione in VIII commissione, alla Camera dei deputati, con la quale propone di realizzare sul piano strategico una vera e propria “Autostrada dei nuraghi”.
Mauro Pili spiega che sono in fase istruttoria i progetti preliminari relativi al progetto di adeguamento e messa in sicurezza della strada statale 131 «Carlo Felice» dal km 108+300 al km 209+500 – Risoluzione nodi critici 1o e 2o stralcio che prevede la messa in sicurezza della strada statale 131 dal km 108+300 al km 209+500 mediante la realizzazione di 6 nuovi svincoli, l’adeguamento di 21 svincoli esistenti, la riqualificazione delle strada provinciale 124 e strada provinciale 125, la sistemazione degli accessi diretti sulla strada statale 131 e l’adeguamento della viabilità a servizio degli accessi chiusi, l’inserimento di nuove piazzole di sosta e la realizzazione di impianti di illuminazione in tutte le intersezioni; al progetto proposto da ANAS sono interessate le province: Sassari, Nuoro, Oristano; l’arteria viaria interessa i Comuni di: Cargeghe, Torralba, Muros, Mores, Giave, Bonnanaro, Bauladu, Florinas, Macomer, Bortigali, Bonorva, Abbasanta, Sassari, Borore, Birori, Paulilatino, Siligo, Aidomaggiore, Cheremule, Tramatza, Codrongianos, Norbello, Cossoine, Ploaghe.

Nella risoluzione l’ex presidente della Regione sottolinea che il tratto di strada oggetto dell’intervento, seppur parziale, riguarda un’area della Sardegna di grande rilevanza archeologica nuragica; gli innesti proposti non risultano verificati rispetto alla panoramica (skyline) relativamente ai siti nuragici di cui l’area di intersezione stradale è particolarmente densa; non risulta esaminata la possibilità di rendere funzionale le intersezioni stradali e relativi svincoli relativamente agli stessi siti archeologici; non risulta esaminata la straordinaria opportunità di rendere l’arteria stradale strumento indispensabile, proprio per la sua importanza viaria, per la valorizzazione e la tutela delle esclusive emergenze archeologiche nuragiche.
Mauro Pili propone inoltre di valutare la possibilità di porre come condizione per la valutazione strategica ambientale la connotazione di «autostrada dei Nuraghi» al fine della tutela, valorizzazione e fruizione dell’immenso patrimonio archeologico nuragico della Sardegna, considerando l’importanza e il rilievo nuragico delle seguenti aree nuragiche, attraversate e intersecate con il tratto strada statale 131 oggetto dell’istruttoria in oggetto:
a) Il santuario nuragico di Santa Cristina, situato nel comune di Paulilatino.
b) Il nuraghe Losa di Abbasanta.
c) Villaggio nuragico Macomer.
d) La valle dei nuraghi, area del Logudoro Meilogu, estesa nei territori dei comuni di (senza fonte) Torralba, Giave, Bonorva, Mores, Thiesi, Bonnanaro, Borutta, Cheremule e Ittireddu, nella quale sono presenti i resti di oltre trenta nuraghi e di dieci tombe di giganti.
e) Il nuraghe Santu Antine.
f) Monte d’Accoddi.
La risoluzione, qualora venisse approvata, impegnerebbe il Governo a «porre come indirizzo per la progettazione definitiva e la stessa valutazione ambientale strategica della principale arteria viaria della Sardegna la connotazione strategica, ambientale e paesaggistica di «autostrada dei Nuraghi» al fine della tutela, valorizzazione e fruizione dell’immenso patrimonio archeologico nuragico della Sardegna funzionale»;  e «valutare la possibile realizzazione sul piano ambientale, paesaggistico, strategico, antropologico e culturale di un piano di valorizzazione che tenga conto dello straordinario e unico insieme archeologico nuragico racchiuso nel tratto viario oggetto di valutazione al fine di realizzare una sostanziale “autostrada dei nuraghi” che faccia interagire il sistema viario con la tutela e la valorizzazione del complesso e articolato compendio archeologico nuragico prenuragico della Sardegna». 

Mauro Pili 06 copia Nuraghe Losa Abbasanta 2 copia