13 November, 2024
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«Siamo convinti che il problema dei danni causati da fauna selvatica sia ormai da affrontare mettendo in campo una serie di interventi mirati alla prevenzione e non solo al risarcimento, perché agricoltori, pastori e pescatori vogliono che siano salvaguardate le colture e non che arrivino, a stagione compromessa, aiuti finanziari a compensare i mancati redditi». Questo il commento dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, sulla giornata di mobilitazione nazionale, promossa oggi in tutti i capoluoghi di Regione da Coldiretti, sul problema dei danni provocati dagli animali selvatici.

«Pur non essendo materia di nostra competenza – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura – possiamo dare suggerimenti e fare proposte alla luce delle indicazioni che tutti i giorni ci arrivano da agricoltori e pescatori, che meglio di tutti hanno un quadro chiaro della situazione. Trattandosi di un problema nazionale ne abbiamo parlato anche a Roma in Conferenza della Regioni raccogliendo le possibili strategie attivate in altre parti d’Italia.»

Il tipo di intervento varia dalla specie animale e dai territori in cui si trova, hanno spiegato dagli uffici dell’assessorato, cornacchie, cormorani, cervi, nutrie o cinghiali necessitano di strategie mirate e specifiche che tengano conto anche delle norme di salvaguardia e protezione nazionali ed europee. «Oltre ai dissuasori o alle catture – ha sottolineato ancora l’assessore dell’Agricoltura – si potrebbe valutare, soprattutto per i cinghiali, un aumento delle giornate di caccia anche per contribuire all’eradicazione della Peste suina africana, dove i cinghiali sono in molti casi portatori dell’epidemia.»

Elisabetta Falchi ha concluso affermando che «a livello regionale è assolutamente necessario istituire una cabina di regia dedicata a una problematica complessa che abbraccia norme europee di salvaguardia e protezione degli animali, la materia degli aiuti di Stato e la gestione faunistico-venatoria regionale».

Cormorano 1

La Giunta regionale, su proposta dall’assessore Claudia Firino, ha approvato la delibera che ripartisce le risorse per l’istituzione e il funzionamento delle scuole civiche di musica.
«Si tratta di un provvedimento atteso, attraverso il quale in rapidità siamo riusciti ad assicurare il proseguimento e in alcuni casi la ripresa delle attività legate alla didattica musicale – ha detto l’assessore della Pubblica istruzione -. La formazione musicale dei ragazzi e degli adulti è importante per la crescita culturale, sociale e intellettuale di ogni comunità che questo Assessorato intende valorizzare.»
Claudia Firino 4

 

Nasce in Sardegna l’ASE, l’Agenzia Sarda delle Entrate. La Giunta, che realizza così un punto importante del programma di governo a poco più di un anno dall’insediamento, ha adottato oggi il disegno di legge che la istituisce: il ddl sarà ora sottoposto a un dibattito pubblico per 15 giorni sul sito della Regione nella sezione Sardegna Partecipa, in modo da raccogliere opinioni e suggerimenti dai cittadini, tornerà poi in Giunta per l’approvazione definitiva e, infine, arriverà in Consiglio regionale per il via libera finale. Un direttore generale, un revisore dei conti, 20 dipendenti, un costo stimato a regime di 2 milioni di euro all’anno e inizio previsto dell’attività dal 1 gennaio del 2016. L’Agenzia sarà istituita presso l’assessorato della Programmazione, con personalità giuridica di diritto pubblico e autonomia finanziaria e organizzativa.

«La nostra regola per governare è prendere molto sul serio gli impegni presi in campagna elettorale e questo dell’Agenzia sarda delle entrate era un nostro impegno – dice il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. In questo modo si riuscirà a tenere costantemente l’attenzione sull’andamento delle entrate. È un passo importante, frutto del lungo lavoro che io stesso ho iniziato quando ero assessore, e devo dire che quel lavoro non fu inutile. Non siamo i soli ad avere una propria Agenzia delle Entrate: altre Regioni autonome se ne sono già dotate, e noi siamo convinti che sia la strada giusta. La legge sarà ora sottoposta a dibattito pubblico per due settimane, come sta avvenendo per tutte le delibere più importanti approvate da questa Giunta, cioè Iscol@, Legge sugli appalti, Semplificazione.»

L’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, spiega i punti e le funzioni fondamentali del disegno di legge, definito dopo aver «studiato le migliori pratiche a livello nazionale. È uno strumento importante nelle mani della Regione, e abbiamo fatto in modo che non fosse una struttura elefantiaca»: gestione accentrata dei tributi regionali propri, controllo sui tributi di spettanza regionale – alcuni derivati, altri devoluti -, coordinamento della riscossione del sistema Regione per evitare spezzettamenti e sovrapposizioni, supporto alla finanza locale e monitoraggio del sistema fiscale regionale. «La centralizzazione degli acquisti attraverso la Centrale unica di committenza ci permetterà di avere una visione completa e definita delle tasse e dell’efficienza dei singoli Comuni, oltre che di controllare più facilmente il flusso delle entrate regionali – sottolinea Paci -. In prospettiva, grazie alla modifica delle norme di attuazione, si potrà arrivare alla riscossione diretta delle quote tributarie spettanti alla Regione, in modo che non passino per il bilancio dello Stato, il che significa maggiore padronanza dei flussi di competenza».

Nasce l'agenzia sarda delle entrate

 

Centro direzionale ASL 7

«L’assessore regionale della Sanità e il commissario straordinario della Asl 7 di Carbonia riferiscano in Commissione Sanità sulla vicenda Adi del Sulcis.»

Lo scrive, in una nota, Ignazio Locci, c0nsigliere regionale del gruppo di Forza Italia Sardegna.

«A seguito delle modifiche apportate dalla Dirigenza dell’Azienda sanitaria locale al sistema di assistenza domiciliare integrata – aggiunge Ignazio Locci -, per i 47 pazienti cronici del Sulcis è iniziato un vero e proprio calvario, culminato con la protesta di ieri mattina sotto la sede dell’Asl in via Dalmazia a Carbonia. Una situazione indecente, inaccettabile, sulla quale è urgente fare chiarezza nella speranza si ripristini un servizio che, prima dell’arrivo del nuovo Commissario, aveva sempre funzionato alla perfezione. Per questo ho avanzato una richiesta di audizione in commissione Sanità dell’assessore Luigi Arru e del commissario Antonio Onnis.»

«Anziché ascoltare le legittime richieste delle associazioni che raggruppano i pazienti Adi del Sulcis, il Commissario e il Direttore sanitario sono andati dritti per la loro strada rivoluzionando l’assistenza domiciliare integrata. Risultato: disagi ai pazienti, sciopero delle prestazioni infermieristiche (con conseguente intervento dei Carabinieri) e, qualora la situazione non dovesse cambiare, sciopero della fame degli assistiti. Tutto questo per assecondare la logica dei tagli generalizzati alle risorse che caratterizza l’operato della Giunta di Francesco Pigliaru e, in questo caso, della Asl 7, che ne è diretta emanazione. Non possiamo accettare passivamente che i pazienti del Sulcis, messi all’angolo tanto da dover protestare in maniera clamorosa e annunciare persino lo sciopero della fame, subiscano una situazione di cui non hanno alcuna colpa. Meritano le massime attenzioni e, soprattutto, un’assistenza professionale e dignitosa. Quella che, purtroppo, – conclude Locci – non garantisce il nuovo sistema dell’Adi.»

Franco Sabatini 2 copia

Il consigliere regionale del Partito Democratico Franco Sabatini ha presentato con il capo gruppo Pietro Cocco, il vice capo gruppo Roberto Deriu e i colleghi Piero Comandini e Gavino Manca, una mozione urgente rivolta alla Giunta, sulle potenzialità del “trenino verde”.

Franco Sabatini ribadisce che, «nonostante le tante difficoltà legate alla precarietà del servizio, lungo le linee ferroviarie attraversate dal trenino verde, sono sorte numerose iniziative imprenditoriali turistiche di ristorazione, di accoglienza e di valorizzazione dell’esteso patrimonio archeologico, storico, naturalistico e ambientale, intorno al quale si sono create dinamiche di sviluppo di grande interesse, in zone ad elevato spopolamento e con poche alternative economiche e di lavoro, che valorizzano territori che altrimenti sarebbero tagliati dai flussi turistici».

«Il trenino verde – aggiunge Sabatini -, può e deve diventare il punto fondamentale di una seria ed efficace politica rivolta alla valorizzazione delle aree interne e periferiche, mettendo in atto una progetto integrato che coniughi e sviluppi le potenzialità di questi territori, affermando il binomio ferrovie-territorio come elemento capace di contribuire all’allungamento della stagione, potenziando l’integrazione con le aree costiere orientando così i flussi turistici verso le aree dell’interno.»

Il consigliere regionale del Partito Democratico auspica che si trovi presto una soluzione, anche in attuazione degli indirizzi strategici tradotti in un’azione specifica operativa del FERS 2014/2020 denominata appunto “valorizzazione del Trenino Verde”, affidando il servizio ad un società pubblico-privata che confermi, sotto l’aspetto economico finanziario, la denominazione di attrattore turistico al “trenino vede” capace di fare del turismo il volano giusto per dare una spinta all’economia.

«La partecipazione di Haiti ad Expo Milano 2015 ha una doppio obiettivo: da un lato valorizzare il patrimonio storico del Paese, preservando le buone pratiche nutritive e dall’altro condividere questo ricchezza con tutti i Paesi partecipanti all’Esposizione e i visitatori.»

Così, il Primo Ministro Evans Paul, ha spiegato il senso della partecipazione della Repubblica di Haiti all’Esposizione Universale, aprendo ufficialmente la cerimonia del National Day del Paese caraibico.

Il Primo Ministro ha inoltre sottolineato la grande convinzione con cui il Paese ha preso parte a questo grande evento, che «verrà ricordato dai posteri per il suo grande apporto non solo dal punto di vista architettonico, ma anche e soprattutto da quello educativo e culturale, in termini di alimentazione».

Evans ha poi spiegato l’importanza che i cereali e i tuberi rivestono non solo nella dieta haitiana, ma in quella mondiale.  Ad accogliere il primo ministro, Massimo Cassano, Sottosegretario di Stato del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali: «Expo Milano 2015 deve accendere il dibattito sulle economie mondiali e convincere i Paesi più ricchi a supportare quelli più poveri. E questo è il senso della partecipazione di realtà come Haiti». Il Sottosegretario ha anche ricordato lo stato di grave emergenza umanitaria in cui versa il Paese, colpito nel 2004 dall’uragano Jeanne e nel 2010 da un disastroso terremoto.

«L’Esposizione Universale -ha concluso Cassano – deve essere un luogo di incontro, di libertà e solidarietà per esprimere il desiderio di provare a cambiare. La politica dichiari guerra alla povertà».

Presenti alla cerimonia anche l’ambasciatore Emmanuel Charles e l’ambasciatore presso la Santa Sede Carl-Henri Guiteau. Ad assistere in prima fila alla manifestazione ufficiale, seguita da balli tipici locali, anche Annabelle, una bambina haitiana in Italia da alcuni anni per cure mediche, proveniente dall’ospedale Saint Damien, in rappresentanza degli 80.000 bambini assistiti ad Haiti ogni anno dalla Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus.

La giornata è poi proseguita con la visita della delegazione haitiana al Cluster dei Cereali e Tuberi e la tappa a Palazzo Italia, con il pranzo ufficiale. Nel pomeriggio, ecco la sfilata di moda proposta da sette stilisti emergenti haitiani, sotto l’attenta supervisione della stella internazionale dell’haute couture Stella Jean.

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Si terrà sabato 11 luglio, alle ore 22.00, all’Anfiteatro di Monte Sirai, il secondo appuntamento del XXXIII Festival “La Notte dei Poeti”, organizzato dal CeDAC e dedicato ai Grandi Maestri d’arte e di vita. Gli appuntamenti che si terranno a Carbonia sono organizzati in collaborazione con l’Amministrazione comunale.

Titolo del nuovo appuntamento è “# KOI – cantando danzavamo”, di e con Chiara Murru e Frantziscu Medda-Arrogalla. Un progetto ispirato alla scrittura di Sergio Atzeni, in particolare al romanzo “Passavamo sulla terra leggeri” e all’enigma delle maschere dei Mamuthones scolpite dal mamojadino Franco Sale. Sonorità contemporanee, voci ed echi della natura ed elaborazioni elettroniche, per un viaggio tra antichi e nuovi riti del Mediterraneo, interpretati da un gruppo di giovani danzatori e performer in un coinvolgente spettacolo che nasce e si trasforma di volta in volta insieme al paesaggio.

Possono essere presentate entro il 20 luglio le manifestazioni di interesse alle nomine di Direttore generale delle agenzie Argea e Laore. L’Assessorato regionale dell’Agricoltura ha pubblicato i due avvisi rivolti a persone in possesso di comprovata esperienza e competenza, che abbiano ricoperto per almeno cinque anni incarichi di responsabilità amministrativa, tecnica e gestionale in strutture pubbliche o private.
Gli interessati possono presentare le domande all’Assessorato dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale, Via Pessagno n. 4 – 09126 Cagliari tramite:
– posta elettronica certificata all’indirizzo agricoltura@pec.regione.sardegna.it;
– raccomandata con avviso di ricevimento;
– consegna a mano all’Ufficio protocollo.

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Si è svolta presso la sala didattica del CEA – Centro di educazione ambientale del Parco a Stagnali Isola di Caprera la prima riunione del nuovo Consiglio Direttivo del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena.

Il Consiglio si insedia dopo due anni e mezzo dall’ultimo incontro che si svolse nel dicembre del 2012, ed è composto da: Bruno Paliaga, ex direttore dell’Ente Parco di La Maddalena e delle Aree marine protette di Capo Carbonara e della Penisola del Sinis Mal di Ventre; Luca Ronchi, guida ambientale escursionistica iscritta all’Albo regionale con un’esperienza decennale all’interno del Parco in qualità di responsabile della progettazione di attività di Educazione Ambientale ed escursionismo naturalistico; Andrea Rotta, ricercatore del Dipartimento di Biologia Animale della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari, già Consulente ambientale e collaboratore dell’Ente Parco, e Vincenzo Di Fraia, docente dell’Istituto tecnico Navale D. Millelire, direttore dei Corsi P.S.S.R – (Certificazione di Sicurezza Personale e Responsabilità Sociali), tutti nominati dalla Regione Sardegna.  A questi si aggiungono: Lucia Spanu, nominata dalle associazioni ambientaliste, presidente della sezione locale di Italia Nostra, Agostino Bifulco: nominato dal ministero delle Politiche agricole, già consigliere nel precedente direttivo, Carlo Rotta, Dipendente del Comando Zona Fari della Sardegna in qualità di responsabile amministrativo  dei materiali (Impianti fotovoltaici dei fari, boe, mede elastiche) dei segnalamenti di tutta la Sardegna, designato del ministero dell’Ambiente della tutela del mare e Claudio Margottini, responsabile del Coordinamento e Sviluppo Attività Internazionali dell’ISPRA/Servizio Geologico d’Italia, docente del corso “geologia applicata per la conservazione dei beni culturali” dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e Consulente UNESCO.

Nel corso della due giorni di lavoro c’è stata la presentazione da parte dei tecnici e collaboratori dell’Ente degli studi e dei progetti portati avanti negli ultimi anni. Sono, infatti, molteplici i fronti che impegnano l’Ente nel campo del monitoraggio e della ricerca, nel recupero paesaggistico delle strutture demaniali e dell’innovazione, passando per la comunicazione e il rilascio permessi e autorizzazioni del Parco. Si è discusso inoltre delle delibere e degli atti assunti in assenza del Consiglio e assunti dal Presidente Bonanno per portare avanti il lavoro dell’Ente che la nuova assemblea dovrà rattificare. Eletto anche il vicepresidente del Parco, nella persona di Andrea Rotta, grande conoscitore dell’Arcipelago e dell’Ente, che si è detto interessato a collaborare attivamente per portare nuova linfa e nuove idee a sostegno del Parco: «C’è molto da lavorare e da programmare, per rendere gli interventi sostenibili a lungo termine. È importante che si prenda coscienza del Parco, per questo motivo propongo che il consiglio direttivo venga fatto nel Salone consiliare, con il coinvolgimento dell’amministrazione comunale e della popolazione. Il Parco non deve essere visto solo come uno strumento di vincolo ma soprattutto di tutela del territorio, e di questo lavoro la popolazione ne va resa partecipe». D’accordo il Presidente sulla necessità di percorrere nuove strade per includere la popolazione, è pronto a valutare l’ipotesi dell’utilizzo del salone consiliare previo accordo col Comune.

Nel corso della prima giornata ha partecipato come ospite ad una parte dei lavori il Sindaco di La Maddalena, Luca Carlo Montella, il quale ha espresso chiaramente la volontà da parte dell’amministrazione comunale di collaborare insieme attivamente per il rilancio di La Maddalena. Con l’attuale amministrazione è già in corso dall’insediamento l’abitudine, che si vuole consolidare, di promuovere un incontro settimanale tra sindaco e presidente del Parco proprio per dare forza e sostanza a questa intenzione di collaborazione.

Presenti anche i partner dell’Office de l’Environnement de la Corse (Ufficio per l’Ambiente della Corsica: ente gestore della Riserva naturale delle Bocche di Bonifacio) con i quali si è parlato del GECT-PMIBB.

«L’importanza di avere un Consiglio Direttivo  – spiega il presidente Bonanno – è basilare per  la corretta gestione dell’Ente, e lo è ancor di più se i suoi membri sono grandi conoscitori del territorio e delle problematiche che esso vive. Abbiamo lavorato nell’ottica di miglioramento, i consiglieri sono stati molto attenti e interessati oltre che propositivi. Sono sicuro che intraprendendo questa strada si potranno realizzare dei buoni progetti per proteggere e valorizzare al meglio l’Arcipelago» Il Consiglio direttivo delibera in merito a tutte le questioni generali ed in particolare sui bilanci, sui regolamenti e sulla proposta di Piano per il Parco, esprime parere vincolante sul piano pluriennale economico e sociale, elabora lo statuto dell’Ente parco, che è adottato con decreto del Ministro dell’Ambiente, d’intesa con la Regione.

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L’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, in qualità di rappresentante della Commissione Ambiente della Conferenza delle Regioni, ha aperto ieri il workshop nazionale “I Servizi per l’Idrologia Operativa tra Stato, Regioni e Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente”, in corso sino a oggi nella sede Unicef di Roma.
Nell’evento organizzato dall’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale che coordina il Tavolo Nazionale per i Servizi di Idrologia Operativa, l’esponente della Giunta Pigliaru ha sottolineato l’urgenza per la Sardegna e per tutte le regioni di affrontare in maniera sinergica e coesa il monitoraggio meterologico e idrologico, strettamente connesso alla tematica dei cambiamenti climatici.
«A causa di un sistema di monitoraggio che in Italia è andato sfilacciandosi, ci si aspetta da questo Tavolo proposte operative per rimettere in piedi il sistema informativo del monitoraggio e della raccolta di dati meteorologici e idrologici» ha affermato l’assessore Spano, la quale ha poi evidenziato l’aspetto culturale del prezioso patrimonio nazionale di serie storiche, da non disperdere perché fondamentale per la riduzione del rischio ambientale. «Abbiamo un obiettivo alto: la creazione di piattaforme sinergiche molto forti affinché le regioni possano presentarsi con una strategia unica in uno scenario internazionale».
Tra gli aspetti fondamentali per costruire una rete di monitoraggio efficiente, la titolare dell’Ambiente ha evidenziato l’informatizzazione dei dati ambientali raccolti a livello regionale e l’interoperabilità dei sistemi di condivisione dei dati a livello nazionale. Ancora: l’analisi degli eventi estremi quali alluvioni e siccità, l’educazione e la formazione e una più stretta connessione con le attività dei Centri funzionali decentrati della Protezione civile e con i servizi meteo regionali.
«Le amministrazioni regionali dovrebbero inoltre tenere un anello molto serrato tra ricerca scientifica e messa in piedi di sistema operativo delle tematiche ambientali – ha aggiunto -. La Commissione Ambiente è aperta ai contributi per la messa in sinergia, allo scopo di avere una visione univoca per la riattivazione del sistema, la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale e tecnico presente in ciascuna regione e in modo da evitare la perdita di importanti conoscenze ambientali.»