20 December, 2024
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Questa mattina, a Roma, l’assessore della Sanità, Luigi Arru, ha incontrato il direttore Generale dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari (Agenas), Francesco Bevere, con il quale è stato deciso di stipulare una convenzione per la revisione dei processi di accreditamento dei servizi sanitari isolani, così da renderli coerenti con il riordino della rete ospedaliera, ma non solo.

«Grazie a questo accordo – ha aggiunto l’assessore della Sanità – definiremo meglio i criteri di qualità delle cure domiciliari e svilupperemo, estendendolo a tutto il territorio della Sardegna, il progetto delle cure palliative e della terapia del dolore. Inoltre, porteremo avanti il progetto sperimentale di Audit delle competenze professionali.»

L’accordo tra la Regione e l’Agenas è in linea con le numerose partnership che l’assessorato della Sanità sta promuovendo per garantire un costante miglioramento della qualità del servizio sanitario regionale. «Questo accordo – ha concluso Arru – rafforza l’’indirizzo politico che stiamo cercando d’imprimere alla sanità isolana, nel tentativo di renderla sempre più all’altezza degli standard di qualità».

Luigi Arru 11

Giuseppe Meloni, consigliere regionale del Partito Democratico e sindaco del comune di Loiri Porto San Paolo, interviene sul tema dell’adeguamento del PUC al PPR per quei 7 comuni che riceveranno nei prossimi giorni la diffida da parte dell’assessorato regionale dell’Urbanistica ai sensi della legge regionale n. 8/2015.

«Intervengo in merito alla vicenda delle diffide che sette comuni della Sardegna riceveranno nei prossimi giorni, da parte dell’assessorato regionale dell’Urbanistica in merito alla mancata adozione definitiva dei loro PUC in adeguamento ai PPR, al fine di chiarire brevemente quanto segue», scrive Giuseppe Meloni.

«Se questa non fosse una materia seria, verrebbe da sorridere o comunque ironizzare nel constatare che vengono “sbattuti in prima pagina” come inadempienti proprio quei comuni virtuosi che, anziché restare immobili, hanno deciso di avviare con atti concreti le procedure volte all’adeguamento dei loro PUC al PPR.
In verità, quella che prevede l’invio della diffida ai comuni, è una procedura d’ufficio che si attiva in base alla nuova legge n. 8/2015, recentemente approvata in Consiglio regionale. Ed è prevista per i caso in cui trascorrano più di 12 mesi tra la prima e la seconda adozione dei PUC.»

«Anche nella qualità di componente della commissione urbanistica in seno al Consiglio regionale – aggiunge Giuseppe Meloni -, sono stato tra quei consiglieri che hanno voluto con convinzione questa procedura, con lo scopo di accelerare le pratiche “dormienti”. Tutto a vantaggio dei Comuni, i quali mediante osservazioni puntuali potranno dimostrare in taluni casi, per esempio, che la mancata adozione definitiva sia dovuta a cause a loro non imputabili e magari, come spesso accade, riconducibili alla negligenza di vari uffici regionali. Tutti i comuni, in particolare costieri, che non hanno a tutt’oggi i loro PUC adeguati al PPR, e che non hanno ricevuta la diffida, sono i veri comuni inadempienti (la maggior parte dei Comuni della Sardegna), ossia quelli che sono talmente indietro da non aver ancora adottato i PUC nemmeno in via preliminare.»

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

I sindacati del trasporto ferroviario in quarta commissione hanno sollecitato la sottoscrizione del contratto di servizio con Trenitalia.

«La Sardegna – ha detto il segretario regionale della Confsal Trasporti, Augusto Tocco – è l’unica Regione d’Italia che non ha ancora sottoscritto il contratto di servizio con Trenitalia; dobbiamo assolutamente recuperare questo ritardo per dare finalmente un servizio migliore ai sardi.»

«Non solo siamo gli ultimi – ha poi osservato il responsabile regionale della Cgil, Arnaldo Boeddu – ma stiamo attraversando un momento cruciale del trasporto ferroviario in cui, da un lato, i lavoratori sono chiamati ad un forte recupero di efficienza e, dall’altro, viene tagliato il budget delle manutenzioni dei mezzi, i nostri tecnici andati in pensione non vengono rimpiazzati, le biglietterie sono chiuse la domenica, nei vagoni si viaggia a 40 gradi e i treni, compreso il Minuetto, rischiano di fermarsi. In questo quadro è evidente che il nuovo contratto è la chiave di tutto; anzi, siccome siamo arrivati per ultimi, possiamo scriverlo meglio di altri evitando però certe fughe in avanti, come quella di sostenere che l’Arst può essere un vettore competitivo nel trasporto ferroviario su scala regionale.»

Valerio Zoccheddu, della Cisl, ha sottolineato il paradosso di una trattativa fra Regione e Trenitalia incagliata proprio quanto stanno per entrare in servizio i nuovi treni veloci. «La Regione non può chiedere di chiudere il contratto pagando 8.50 euro a chilometro perché a queste cifre non ci sta dentro nessuno, tanto è vero che Sicilia e Toscana pagano fra gli 11 ed i 12 euro; a parte il fatto che i treni veloci copriranno solo il 30% dei costi senza i massicci investimenti sulla rete (superiori al miliardo di euro) per i quali al momento non ci sono risorse».

Per Carlo Atzori, segretario regionale dell’Orsa, «è necessario riprendere urgentemente il confronto con l’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, per uscire dal ping pong fra Regione e Trenitalia che sta bloccando il contratto di servizio; per quanto riguarda le manutenzioni, in particolare, vogliamo essere messi nelle condizioni di fare la nostra parte, altrimenti le riparazioni dei treni veloci le faranno gli spagnoli e in Sardegna chiuderanno le officine, come potrebbe accadere fra breve a Sassari».

«Senza contratto – ha ribadito William Zonca della Uil – i sardi hanno sicuramente un servizio peggiore e, dal nostro punto di vista, nel contratto di deve essere anche un riferimento all’occupazione, dopo che negli ultimo 10 anni, abbiamo perduto quasi 3.000 unità».

Secondo Giuseppe Stocchino, dell’Orsa, «se si vuole dare un senso agli interventi di potenziamento del trasporto su ferro, bisogna ripartire anche dal lavoro che si svolge nelle stazioni tenendo presente che, con i numeri attuali, la Sardegna non è una Regione appetibile per nessun vettore, compresa Trenitalia».

Nel dibattito successivo hanno preso la parola i consiglieri regionali Salvatore Demontis del Pd, Fabrizio Anedda di Sinistra Sarda ed Antonello Peru di Forza Italia. Nelle conclusioni, il presidente della commissione Antonio Solinas ha ricordato fra l’altro che gli obiettivi strategici della Regione sono quelli di dare un servizio migliore ai sardi e di trasferire quote sempre maggiori i trasporto e di traffico sulla rete ferroviaria. «Non mi risulta – ha continuato – che l’assessore abbia rifiutato il confronto con i sindacati e che la Regione abbia proposto a Trenitalia un costo a chilometro di 8.50 euro; so invece che ha chiesto più qualità ed efficienza ed anche di investire eventuali risparmi in Sardegna».

Terminata l’audizione delle organizzazioni sindacali è stata la volta del responsabile regionale di Trenitalia per la Sardegna, Fabio Lo Sciuto, che in apertura, ha voluto chiarire che «fra Regione e Trenitalia non è mai esistito alcun contratto ed i rapporti reciproci sono stati finora regolati da un vecchio accordo di programma fra Stato e Regione che per Trenitalia ha fatto registrare nel 2014 una perdita di 3 milioni di euro». «Ora – ha detto ancora Lo Sciuto – anche grazie ad un tavolo tecnico con l’assessorato in cui sono state analizzate puntualmente tutte le voci del bilancio, abbiamo proposto un contratto della durata di 10 anni che consenta, attraverso verifiche annuali, di correggere eventuali criticità che dovessero emergere, tenendo presente che occorrerà comunque intervenire sulle tariffe che in Sardegna sono ferme dal 2009 e sono fra le più basse d’Italia; non partiamo comunque da zero perché nel 2014 abbiamo trasportato più di 13.000 persone al giorno con un aumento del 5% rispetto all’anno precedente, dovuto anche all’azione della Regione che ha eliminato le sovrapposizioni del treno con i mezzi su gomma, un quadro complessivo da cui ci aspettiamo già da quest’anno migliori risultati di bilancio».

Infine, sulla possibilità che la Sardegna possa indire una gara pubblica per l’aggiudicazione del servizio di trasporto ferroviario, il responsabile di Trenitalia è stato molto chiaro: «L’azienda valuterà come sempre con grande attenzione tutti gli aspetti della gara riservandosi la decisione di partecipare o meno, a seconda delle condizioni».

I lavori della commissione proseguono questo pomeriggio con l’audizione dell’assessore dei Trasporti Massimo Deiana sulla continuità territoriale aerea.

Stazione ferroviaria di Cagliari

Terna spa non chiuderà il centro di controllo di Cagliari e non licenzierà, né trasferirà il personale. E’ quanto ha affermato Maurizio Fischetti, responsabile dell’area Nord-Ovest, di cui fa parte l’Isola, sentito oggi in audizione dalla commissione Attività produttive, presieduta da Luigi Lotto (Pd). La riorganizzazione, hanno spiegato i vertici della multinazionale, prevede la concentrazione dei punti di controllo, oggi 8 in tutta Italia, nei tre poli della conduzioni che sono a Bari, Venezia e Torino, per garantire una maggior sicurezza nell’esecuzione delle manovre. Ormai, hanno proseguito, con le nuove tecnologie le reti possono essere controllate a distanza. Per quanto riguarda il personale, Fischetti ha spiegato che le sei persone che non saranno impiegate nel centro di controllo saranno comunque ricollocate nella regione.

All’audizione erano presenti anche Enrico Carlini, responsabile gestione sistema elettrico, Alessandro Rusciano, responsabile della gestione delle risorse umane, ed Eugenio Cima Bonini, Responsabile Area Dispacciamento Territoriale Nord-Ovest.

I vertici di Terna hanno garantito che non c’è alcun disimpegno della società in Sardegna e che anzi sono stati fatti importanti investimenti come il Sapei, costato 750 milioni di euro, l’installazione di compensatori sincroni a Cordongianus, e l’accumulo dell’energia rinnovabile in due batterie da 10 megawatt/ora.

«Con il Sapei – ha spiegato Carlini -, è stato possibile portare il costo dell’energia elettrica alla media nazionale di circa 50 euro per megawatt ora». Fischetti ha poi aggiunto che negli ultimi dieci anni la rete in Sardegna è stata migliorata in maniera importante e che l’obiettivo è di garantire l’efficienza e la sicurezza della rete in tutta Italia.

La commissione, in particolare il consigliere Cesare Moriconi (Pd), primo firmatario di un’interpellanza assieme al presidente Lotto, Angelo Carta (Psd’Az) e Marco Tedde (FI), hanno ritenuto insoddisfacente l’audizione. Per Carta è chiaro che Terna prende dall’Isola quanto di buono c’è con le energie rinnovabili e lascia soltanto un pugno di mosche, per Tedde la Giunta deve aprire una decisa vertenza con il governo, per Moriconi c’è un serio pericolo di un graduale disimpegno di Terna. Il presidente Lotto ha inoltre evidenziato «la necessità che Terna, per quanto di sua competenza, intervenga nell’ammodernamento tecnologico delle reti in Sardegna, anche nella prospettiva  di una produzione diffusa da fonti rinnovabili a cui guarda la nostra Isola»

Il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, ha chiesto il ritiro del provvedimento di chiusura dell’Ufficio postale di Cortoghiana, a partire dal prossimo 7 settembre, annunciato con un comunicato.

«Tutto questo – spiega il sindaco di Carbonia – mentre con una lettera precedente Poste Italiane assicurava la continuità del dialogo con l’Amministrazione comunale, contraria alla chiusura, per la ricerca di una soluzione alternativa. Un’altra recente lettera informava, addirittura, sul calendario di apertura estiva, dal 16 giugno al 13 settembre 2015, di tutti gli uffici postali della città, compreso l’Ufficio di Cortoghiana.»

«L’Amministrazione comunale di Carbonia – aggiunge Giuseppe Casti – ritiene molto grave la decisione unilaterale presa da Poste Italiane. Decisione che priverebbe gli abitanti della Frazione di Cortoghiana, che conta un numero di residenti molto più alto di tanti Comuni della Sardegna, di un servizio importante e insostituibile. Servizio di cui usufruiscono anche gli abitanti di Nuraxi Figus, importante frazione di Gonnesa, che con le sue attività produttive utilizza il più vicino Ufficio di Cortoghiana.»

«L’Amministrazione comunale – conclude il sindaco di Carb0nia – è disposta ad intraprendere, insieme alla popolazione, ogni azione per bloccare il provvedimento.»

Cortoghiana - Piazza Venezia copiaGiuseppe Casti 3 copia

Paolo Fresu e Time in Jazz inaugureranno la ventottesima edizione del Festival internazionale di Berchidda a bordo di un volo Meridiana, che partirà da Bologna sabato 8 agosto alle 18.30, dando il via alla kermesse di musica jazz in calendario fino al 18 agosto.

La tromba di Paolo Fresu vibrerà sulle Ali di Meridiana, perché le Ali sono il tema scelto per questa edizione 2015 del Festival. I fortunati ospiti della Compagnia vivranno un’esperienza unica a bordo dell’aereo che li porterà dalla “casa” continentale del musicista sardo nella sua Sardegna, da dove è iniziato il viaggio che lo ha condotto ai massimi riconoscimenti internazionali.

«Ospitare Paolo Fresu è per noi è un privilegio, offrire la sua musica ai nostri ospiti a bordo di un volo Meridiana è un dono per il quale non smetteremo mai di ringraziarlo. La scelta di Time in Jazz di inaugurare il Festival sulla Compagnia aerea della Sardegna ci onora». Così ha commentato Richard Creagh, CEO di Meridiana.

 Paolo Fresu, che ha fortemente voluto realizzare questo primo concerto a bordo di Meridiana ha dichiarato: «Time in Jazz ha nel cassetto da qualche anno questo progetto. Finalmente si concretizza il nostro desiderio di parlare con il nostro linguaggio musicale trovandoci nella dimensione simbolo per eccellenza della libertà. Che il volo di Meridiana e le ‘Ali sarde’ possano essere di buon auspicio per questa nuova edizione del Festival».

 Il volo-concerto IG1326 in servizio fra Bologna e Olbia (un volo diverso da quello precedentemente annunciato in partenza alle 18,10) sarà disponibile a partire da oggi (mercoledì 8 luglio) su tutti i canali di vendita di Meridiana, su meridiana.com chiamando il call Ccenter al numero 892 928 e in tutte le agenzie di viaggio.

Paolo Fresu copia

 

Edoardo Tocco 55Nave Tirrenia Janas

Dura presa di posizione di Edoardo Tocco (FI) contro il monopolio Tirrenia in Sardegna.

«Il monopolio sui mari della Sardegna – denuncia il consigliere regionale di Forza Italia, commentando la scalata di Onorato per l’acquisizione della Tirrenia – potrebbe avere ripercussioni negative sulla mobilità dei cittadini, andando poi a danneggiare quindi il mercato dei trasporti.»

«Non ci sono dubbi che la Regione debba fare la sua parte, contrastando ogni possibile azzeramento delle rotte o, peggio ancora, l’aumento dei costi per i viaggiatori – conclude Tocco -. Abbiamo il dovere di tutelare il diritto alla mobilità dei cittadini sardi contro la posizione dominante di un unico soggetto.» 

Agris, l’Agenzia per la ricerca in agricoltura, ha pubblicato tre avvisi di selezione per soli titoli per l’affidamento di tre incarichi di collaborazione coordinata e continuativa della durata di 12 mesi, di cui due in materia di patologia vegetale e uno in materia di nematologia agraria e forestale per la realizzazione del Programma di spesa relativo a “Spese per il potenziamento dei Servizi fitosanitari regionali per far fronte alle varie emergenze fitosanitarie”.
Questi i requisiti richiesti ai candidati:
– diploma di laurea vecchio ordinamento (previgente al DM 509/99) o appartenente alle classi delle lauree specialistiche nuovo ordinamento in Scienze biologiche, Scienze agrarie e titoli equipollenti;
– comprovata esperienza lavorativa e/o di ricerca (es. borsa di studio, assegno di ricerca, dottorato di ricerca), nelle attività e nelle materie attinenti al bando, di almeno tre anni svolta dopo il conseguimento del titolo di studio richiesto e negli ultimi dieci anni anteriori alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda.
Le attività si svolgeranno presso il Laboratorio fitopatologico dell’Azienda Sperimentale di San Michele – Ussana, del Servizio Ricerca studi ambientali, difesa delle colture e qualità delle produzioni dell’Agenzia Agris Sardegna.
Le domande dovranno pervenire entro le ore 13.00 del 20 luglio 2015 con una delle seguenti modalità:
– tramite raccomandata con ricevuta di ritorno all’Agenzia Agris Sardegna – Servizio ricerca studi ambientali, difesa delle colture e qualità delle produzioni, Viale Trieste, 111 – 09123 Cagliari,
– consegna a mano presso l’Ufficio protocollo del Servizio, in Viale Trieste, 111 a Cagliari (dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle 13.00 ed il martedì e mercoledì pomeriggio dalle ore 15.00 alle ore 16,30);
– tramite posta elettronica certificata, con tutti i documenti in formato pdf, all’indirizzo: protocollo@pec.agrisricerca.it.

Venerdì 10 luglio, dalle 9.00 alle 17.00, nei laboratori di Ingegneria della Cittadella universitaria, a Monserrato, si terrà la giornata di studi su “Le regolazioni delle intersezioni stradali in ambito urbano: tecniche di analisi e di progetto”. I lavori sono curati da Centralabs, Università di Cagliari, Aiit (Associazione italiana ingegneria traffico e trasporti) e Ordine degli ingegneri di Cagliari.

Le intersezioni stradali, particolarmente in ambito urbano, costituiscono gli elementi più problematici della reti di trasporto, poiché la funzionalità più o meno efficiente delle stesse, può limitare in modo consistente la capacità di deflusso della rete e quindi la qualità stessa del sistema urbano nel suo complesso. La corretta scelta della modalità di regolazione dei nodi stradali urbani influenza la qualità dell’ambiente con sensibili ripercussioni anche sulla salute dei cittadini, data la possibile concentrazione di gas nocivi dei veicoli per regimi di moto non adeguati alla presenza di recettori sensibili nelle vicinanze. La progettazione delle intersezioni stradali, da un lato deve garantire la sicurezza per tutte le tipologie di utenti, dall’altro, consentire l’opportuna gestione della circolazione stradale per ridurre i conflitti e i tempi di deflusso. Il tutto in una visione di contenimento dei gas immessi nell’ambiente e di riduzione del rumore. Durante la giornata di studio e formazione si pone l’attenzione sugli aspetti che concorrono alla progettazione delle intersezioni. Intervergono alcuni tra i maggiori esperti in materia per confrontarsi e riflettere sullo stato dell’arte della normativa, sulle modalità di progettazione e di realizzazione delle intersezioni sia in ambito urbano sia in ambito extraurbano.

Dal “caso della SS 131” alla “gestione dei cantieri”, passando per “intersezione stradale tra SS 554 e città universitaria di Monserrato” agli “indirizzi normativi”: argomenti attuali e dibattuti. La Giornata si apre con i saluti del rettore, Maria Del Zompo, e dell’assessore regionale ai lavori pubblici, Paolo Maninchedda, A seguire, esperti e autorità del comparto. Tra queste, Giovanni Mantovani (presidente Aiit), Francesco Mazziotta (ministero Infrastrutture), Michele Coghe (Anas Sardegna), Proto Tilocca (Ctm) e Graham Parkhurst (università West of England, Bristol). Per un contributo concreto sul tema sono previsti anche gli interventi di alcune aziende del settore su esperienze maturate nella gestione dei cantieri stradali.

La giornata è coordinata dal comitato scientifico composto dagli specialisti dell’università di Cagliari, Paolo Fadda (amministratore Centralabs), Italo Meloni e Gianfranco Fancello (direttore Centralabs), e Marco Nosello (Centro regionale di programmazione). Per la formazione professionale continua degli Ingegneri la partecipazione ai lavori consente l’acquisizione di 4 crediti.

I consiglieri regionali di Forza Italia hanno presentato un’interpellanza in Consiglio regionale, primo firmatario Antonello Peru,  indirizzata al presidente della Giunta, Francesco Pigliaru, e all’assessore dell’Informazione, Claudia Firino, sul rischio di soppressione della sede Rai della Sardegna e del suo accorpamento con le sedi di Abruzzo e Sicilia.

«Si consuma così un nuovo duro colpo al sistema dell’informazione in Sardegna, con il silenzio della Giunta», ha dichiarato il capogruppo di Fi, Pietro Pittalis, che nel corso del suo intervento ha ricordato la crisi che investe il settore dell’emittenza radiotelevisiva nell’Isola («il quadro continua ad essere preoccupante e drammatico nonostante la recente legge approvata in materia dal Consiglio regionale») ed ha preannunciato il coinvolgimento di tutti i gruppi della minoranza consiliare, per  la presentazione di una mozione da discutere in Aula, sulla crisi dei media in Sardegna.

Il vice presidente del Consiglio, Antonello Peru, ha evidenziato il “colpevole” ritardo della Giunta nella sottoscrizione della convenzione Rai – Regione Sardegna che ha portato alla sospensione della programmazione radiofonica regionale della sede Rai dell’Isola («non si procede con la firma perché nell’esecutivo non c’è accordo su chi dovrà essere indicato come responsabile») . «Tale situazione – ha spiegato Peru – ha portato ad un’accelerazione in sede di consiglio d’amministrazione Rai della pratica di soppressione della sede della Sardegna con il conseguente accorpamento con le sedi di Abruzzo e Sicilia».

Di «scelta scellerata» ha parlato invece Alessandra Zedda, che ha sottolineato il potenziale ruolo della programmazione Rai a sostegno e a tutela della lingua e della cultura sarda, mentre Ignazio Locci ha posto l’accento sulla mancata applicazione delle norme a favore delle emittenza televisiva, contenute nella legge approvata dal Consiglio regionale. Per Oscar Cherchi, con la chiusura della sede Rai «la Sardegna perde un altro pezzo di storia e di identità».