13 November, 2024
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Su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, la Giunta regionale ha accolto la richiesta della Regione Friuli Venezia Giulia di riuso, a titolo gratuito, del Sistema Informativo Regionale Ambientale (SIRA) Sardegna. Già insignito del premio E-government dello Smau di Napoli 2014 e tra i migliori 20 progetti d’uso del POR FESR 2007-2013, su selezione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il SIRA è un sistema che permette la gestione dei dati di rilevanza ambientale, la cui utilità si manifesta in particolare nell’ambito dei processi decisionali e gestionali della Pubblica Amministrazione e delle imprese.
La buona pratica avviata con la Regione Friuli Venezia Giulia evidenzia la possibilità e l’opportunità che soluzioni di riuso vengano estese anche a livello locale, attraverso procedure simili che valorizzino le competenze acquisite. «Si tratta di un’eccellenza unica in Italia, di cui siamo particolarmente orgogliosi – ha commentato l’assessore Spano -. Oltre ad essere interoperabile con i sistemi nazionali e regionali già esistenti, di cui richiama dati e servizi, è anche coerente con gli standard nazionali ed europei. Non ci ha dunque sorpreso – ha concluso l’assessore dell’Ambiente – la richiesta di condivisione da parte di altre regioni, considerato che il governo consapevole del territorio richiede informazioni precise, accessibili e integrate tra le diverse fonti».

Donatella Spano 3

Via libera al bilancio di esercizio 2014 e al piano industriale della società Igea. Lo ha deliberato oggi la Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras, un passo importante anche al fine del Concordato preventivo con continuità aziendale. Grazie al risultato di esercizio registrato nel corso del 2014 ed al conseguente ripristino di un patrimonio netto positivo, IGEA vede un’inversione rispetto ai precedenti esercizi finanziari.
Per la prima volta dal 2010 si registra un riequilibrio tra ricavi e costi grazie a due modifiche strutturali che hanno inciso sulla redditività. La prima riguarda la convenzione pluriennale per le attività di custodia e mantenimento in sicurezza, che ha consentito una più puntuale rendicontazione delle opere eseguite; la seconda modifica è invece relativa all’incentivo all’esodo, che ha comportato una diminuzione netta di 72 unità di personale, con conseguente riduzione del costo relativo nel corso del 2015.
Il bilancio di esercizio 2014 approvato in data odierna dimostra che si è stati capaci di intervenire sulle principali cause di accumulo delle perdite con l’obiettivo di ripristinare più corrette condizioni operative e di gestione. Contestualmente all’approvazione del bilancio d’esercizio 2014 e del Piano Industriale, la Giunta ha deliberato di nominare Michele Raimondo Salvatore Caria, già liquidatore di Igea, come nuovo Amministratore Unico della società per un periodo di tre anni. A lui il mandato di presentare la richiesta per Concordato preventivo con continuità aziendale dando attuazione al Piano industriale.
«Stiamo procedendo nella direzione tracciata un anno fa – ha commentato l’assessore Piras -. Un’azienda pubblica può operare con efficienza operativa e gestionale. Grazie ai lavoratori e all’azienda adesso possiamo affrontare il futuro con maggiore fiducia e coraggio.»
Minatori IgeaMaria Grazia Piras 6

 

Sette comuni sardi che non hanno approvato il Puc nei tempi fissati hanno ricevuto oggi i decreti di diffida firmati dall’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, in attuazione della legge regionale n. 8/2015 (il cosiddetto Piano casa). I comuni destinatari della diffida sono Cuglieri, Gonnesa (il sindaco, Pietro Cocco, è capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale), Loiri Porto San Paolo, Pula, Santa Giusta, San Teodoro e Villaputzu, che non hanno completato l’iter di approvazione del Puc in adeguamento al Piano paesaggistico regionale (PPR). Si tratta di un primo gruppo di Amministrazioni comunali colpite dal provvedimento, ma nelle prossime settimane saranno firmati altri decreti analoghi.
I Comuni interessati sono quelli il cui territorio ricade interamente negli ambiti di paesaggio costieri. L’articolo 20, comma 4 ter della legge regionale n. 45/1989 prevede che «in caso di mancato completamento dell’iter di approvazione del Piano urbanistico comunale adottato in adeguamento al Piano paesaggistico regionale (PPR), l’Assessore regionale competente in materia di governo del territorio assegna al Consiglio comunale un termine di tempo non superiore a 60 giorni per provvedere. Decorso inutilmente tale termine, ove il mancato completamento non sia imputabile a ritardi o inadempimenti di altre Amministrazioni, il Presidente della Regione, previa deliberazione della Giunta regionale adottata su proposta dell’Assessore competente, nomina uno o più commissari che provvedono in via sostitutiva».
I Puc dei sette Comuni citati sono stati trasmessi per lo più non completi degli elaborati richiesti. Ora la Regione chiede di ottemperare alla richiesta di integrazione documentale entro 60 giorni: le verifiche di competenza saranno effettuate dalla Direzione generale della Pianificazione urbanistica, territoriale e della vigilanza edilizia.
«Il decreto di diffida – spiega l’assessore Erriu – non è un provvedimento di ostilità verso le Amministrazioni locali, bensì un richiamo alla necessità di completare percorsi che da troppo tempo non riescono a trovare il punto d’arrivo. Difatti, con l’approvazione della legge regionale n. 8/2015, il Consiglio regionale ha voluto accelerare i procedimenti di adeguamento dei Piani urbanistici comunali al PPR. Rimane salva la possibilità dei sindaci di giustificare gli eventuali ritardi per causa non imputabile alla loro Amministrazione. L’Assessorato resta in ogni caso a disposizione per accompagnare i Comuni nelle fasi di adeguamento dei Puc.»
Cristiano Erriu

Nuove procedure, semplificate, per la regolamentazione delle attività di acquacoltura in mare. Sono previste da una delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta degli assessori degli Enti locali e dell’Agricoltura Cristiano Erriu ed Elisabetta Falchi, che recepisce le esigenze degli operatori del settore e consentirà di abbreviare l’iter per le autorizzazioni attraverso una più stretta collaborazione tra gli uffici dei due Assessorati e in raccordo con le altre Amministrazioni pubbliche competenti, in particolare quelle degli ambiti demaniali.
Fino ad oggi, le competenze generali della Regione in merito alla gestione e coordinamento di Demanio regionale e Demanio marittimo (incluse le competenze gestionali e regolamentari delle aree portuali e dei relativi servizi) hanno fatto capo all’assessorato degli Enti locali, mentre le specifiche competenze per il rilascio alle imprese delle concessioni demaniali per finalità di pesca e acquacoltura erano invece attribuite all’assessorato dell’Agricoltura.
In Sardegna, gli operatori del comparto dell’allevamento in mare di specie ittiche hanno grandi prospettive di sviluppo e uno dei fattori limitanti è costituito dalle difficoltà di accesso ad aree e spazi marittimi e costieri di servizio all’attività di acquacoltura, ma anche quelli in cui esercitare attività connesse.
«In particolare – ha spiegato l’assessore Cristiano Erriu – vi è l’esigenza da parte delle imprese di fruire adeguatamente di aree di ormeggio e punti e aree di attracco per le attività di carico e scarico, specialmente in ambito portuale. Vi è la possibilità di valorizzare anche in chiave turistica le produzioni sarde derivanti dall’acquacoltura, per esempio verificando la disponibilità in corrispondenza dei porti della Sardegna o in ambito demaniale di aree e locali adatti all’insediamento di attività di tipo ittituristico.»
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Su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru, la Giunta regionale ha approvato la delibera che definisce i criteri e le modalità per la certificazione e l’esercizio della medicina non convenzionale. «Con questa delibera – ha detto l’assessore Arru – recepiamo l’accordo della Conferenza permanente tra Stato, Regioni e Province in materia e le regole attuative disciplinate del ministero della Salute. Grazie a questo accordo, viene tutelata la libertà di scelta del cittadino e dello stesso medico di usufruire e praticare tali cure, nell’ambito di un rapporto informato e consensuale, e nel rispetto delle regole deontologiche della professione».Accesso alle cure non convenzionali. I cittadini – pazienti potranno accedere alle cure da parte di professionisti, in possesso di idonea formazione nelle discipline dell’agopuntura, fitoterapia, omeopatia e omotossicologia, considerate sistemi di diagnosi, cura e prevenzione che affiancano e arricchiscono la medicina ufficiale «e hanno come scopo – ha aggiunto Arru – la promozione e la tutela della salute, la cura e la riabilitazione».

«Sempre a tutela dei cittadini – ha precisato l’esponente dell’Esecutivo – saranno istituiti presso gli ordini professionali gli elenchi distinti per disciplina di coloro che sono abilitati a tali cure.»

Deve avere la durata di almeno 400 ore di formazione teorica alle quali si aggiungono 100 ore di pratica clinica, delle quali il 50% di tirocinio pratico supervisionato da un medico esperto nella disciplina. La formazione sarà a totale carico del professionista.

Possono essere accreditate associazioni e società scientifiche, enti pubblici e privati di formazione che si avvalgano di professionisti qualificati nelle discipline di fitoterapia, omeopatia e agopuntura. «L’accreditamento – ha concluso l’assessore Arru – è rilasciato dalla Regione in cui l’ente ha sede legale e ha valore nazionale».

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Il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, ha ricevuto oggi i campioni e le campionesse dell’Amsicora Cagliari che hanno conquistato lo scudetto di Hockey su prato.

«Desidero rivolgere l’affettuoso saluto del Consiglio Regionale alla gloriosa Amsicora Cagliari, protagonista di una grandissima storia sportiva che dura nel tempo; qualche giorno fa abbiamo festeggiato il primo scudetto della Dinamo Sassari di basket ma, nel vostro caso, essere riusciti a ripetersi in tanti campionati significa avere alle spalle una società solida e capace di tenere assieme talenti e qualità tecniche dei giocatori, buona organizzazione e buona programmazione» ha detto Gianfranco Ganau che, dopo aver formulato i migliori auguri di nuove vittorie, ha promesso di assistere a qualche partita delle due squadre, magari in occasione di competizioni internazionali.

L’assessore dello Sport Claudia Firino, dopo aver ricordato il suo recente incontro con la formazione femminile, ha sottolineato che «quella dell’Amsicora è una storia di successi, costruita negli anni con la realizzazione di un progetto sportivo di valore assoluto, in campo nazionale ed internazionale, di cui la Sardegna è orgogliosa».

Il presidente della società Alessandro Dedoni si è poi brevemente soffermato sui tanti elementi necessari per raggiungere obiettivi importanti e restare ai vertici: passione, impegno, radicamento nel tessuto sportivo e agonistico del territorio, vicinanza al mondo dei giovani, capacità di valorizzare attitudini e talenti. «Sono le caratteristiche migliori dello sport dilettantistico e della nostra disciplina in particolare – ha aggiunto – che le Istituzioni dovrebbero sostenere con maggiore convinzione con interventi mirati a favore di realtà in grado di raggiungere traguardi di eccellenza».

Un suggerimento che il presidente Ganau ha voluto cogliere, assicurando che le proposte provenienti dal movimento sportivo di base saranno tenute nella massima considerazione da parte sia della Giunta che del Consiglio che stanno lavorando ad una nuova normativa organica sulla materia.

L’allenatore delle due formazioni campioni d’Italia Roberto Carta ha manifestato la sua grande soddisfazione per i risultati raggiunti dai ragazzi e, in particolare, dalle ragazze che quest’anno sono arrivate allo scudetto dopo ben 28 anni di “digiuno” e, attorno a questo titolo, avranno la possibilità di costruire un nuovo ciclo di vittorie. «L’Hockey – ha detto fra l’altro Carta – è uno sport per i giovani fatto da giovani anche per la sua grande velocità che lo rende molto spettacolare; non è mai facile vincere un campionato ma adesso ci aspetta una stagione ancora più impegnativa in cui dovremo affrontare anche sfide importanti in campo europeo».

Al termine dell’incontro, il presidente del Consiglio regionale ha donato alle due formazioni dell’Amsicora una targa ricordo con “il plauso e le congratulazioni” dell’Assemblea. Per i ragazzi ha ritirato il premio il dirigente Gesuino Lussu; per le ragazze il capitano della squadra Roberta Lilliu.

Incontro Ganau campioni d'Italia hockey su prato 1 Incontro Ganau campioni d'Italia hockey su prato 2

La Giunta regionale ha ripartito i contributi per le confederazioni delle imprese artigiane per l’anno in corso, seicentomila euro le risorse complessive previste. Lo stabilisce la delibera approvata oggi su proposta dell’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi. Beneficiarie le confederazioni che per l’anno in corso hanno presentato regolare istanza di finanziamento: Cna – Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa; Claai – Federazione regionale artigianato sardo; Confartigianato e Casartigiani.
Per poter accedere alla contribuzione regionale, le organizzazioni devono avere uffici in almeno due province. Le risorse potranno essere utilizzate per la formazione dei quadri dirigenti di imprese singole o associate, per studio, ricerca, divulgazione e propaganda sui problemi dello sviluppo economico-sociale e per l’erogazione di servizi di assistenza e consulenza sulla base dei programmi presentati all’assessorato dell’Artigianato. La ripartizione dei fondi è determinata in base al numero dei soci effettivamente iscritti e opportunamente certificati da ciascuna confederazione.

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Giovedì 9 luglio a Cagliari, nell’Aula magna ‘Maria Lai’, in via Nicolodi, la giornata informativa regionale intitolata “Il nuovo programma per l’ambiente e l’azione per il clima: LIFE 2014-2020”. L’inizio è fissato alle 14.00.

Il programma LIFE 2014-2020, strumento dell’Unione europea in materia di ambiente e clima, è volto a contribuire al passaggio a un’economia efficiente in termini di risorse e a migliorare lo sviluppo e l’attuazione delle politiche ambientali europee.

La giornata è organizzata dallo Sportello Ricerca europea di Sardegna Ricerche in collaborazione con la Direzione per la Ricerca e il Territorio dell’Università di Cagliari e l’Ufficio Ricerca dell’Università di Sassari.

Aprirà i lavori Roberto Cippitani (Sportello Ricerca europea – Eu Core Consulting); a seguire Stefania Betti, Punto di contatto nazionale LIFE presso il ministero dell’Ambiente, illustrerà le linee generali del programma, con le aree prioritarie d’intervento e le tipologie di progetti finanziabili del bando 2015.

Nella seconda parte del pomeriggio saranno presentati alcuni progetti LIFE di successo: PROVIDUNE, progetto di conservazione e ripristino delle dune costiere naturali, sarà presentato da Alberto Sanna (Provincia di Cagliari); Gianluigi Bacchetta (Università di Cagliari e Mara Maoddi (Comune di Stintino) illustreranno rispettivamente i progetti RES MARIS, per il recupero dell’habitat dell’area marina di Capo Carbonara e LIFE+STeRNA (Environment and nature restoration in Casaraccio).

La partecipazione è gratuita, ma dato il numero limitato di posti è richiesta la registrazione sul sito di Sardegna Ricerche www.sardegnaricerche.it , dove è anche disponibile il programma completo della giornata.

Una giornata di formazione specifica su “Come scrivere una proposta di successo per il programma LIFE” si terrà giovedì 23 luglio nella stessa sede.

Sono stati presentati oggi, presso il Conference Centre di Expo Milano 2015, i cinque scrittori finalisti della cinquantatreesima edizione del Premio letterario Campiello.

Protagonisti dell’incontro, Marco Balzano (L’ultimo arrivato, Sellerio), Paolo Colagrande  (Senti le rane, Nottetempo), Vittorio Giacopini (La Mappa, Il Saggiatore), Carmen Pellegrino (Cade la terra, GIunti) e Antonio Scurati (Il tempo migliore della nostra vita, Bompiani), che hanno raccontato le trame dei loro libri, arricchendole di aneddoti e curiosità.

Ad introdurre gli scrittori è stato Piero Luxardo, Presidente del Comitato di Gestione della Fondazione Campiello. Moderatore dell’incontro, invece, il giornalista Paolo Liguori.

Per scoprire il nome del vincitore bisognerà attendere il 12 settembre, quando al Teatro La Fenice di Venezia sarà proclamato il migliore scrittore dell’edizione 2015.

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Ritmi contagiosi della musica africana e danze del colorato Ballet National hanno caratterizzato il National Day del Camerun a Expo Milano 2015. Per seguire l’evento si sono dati appuntamento numerosi camerunensi che durante la cerimonia dell’alzabandiera hanno cantato l’inno, preceduto da quello italiano. In rappresentanza del Paese dell’Africa equatoriale, una nutrita delegazione, guidata dal ministro del Commercio e rappresentante personale del Presidente, Luc-Magloire Mbarga Atangana.

«Il Camerun rivendica il diritto del nome che gli è stato affidato, quello di ‘Africa in miniatura’ in ragione della sua diversità climatica, geografica, umana e culturale – ha sottolineato il Commissario Generale di Expo Milano 2015, Bruno Pasquino -. E’ un vero melting pot di grandi etnie differenti tra loro. La diversità della cultura camerunense, etnica, linguistica, ma anche religiosa e culinaria, permette lo sviluppo di una grande creatività e ricchezza in tutti i settori artistici. Il Camerun si è molto impegnato per la preparazione del Cluster del Cacao, all’interno del quale partecipa a Expo – ha aggiunto Pasquino -. Il cacao è un catalizzatore molto importante per le imprese, le comunità e le nazioni e quindi merita un allargamento degli attori e della catena produttiva, dando vita a una riflessione e un dialogo per studiare le sue opportunità, come il vostro padiglione dimostra.»

Il ministro Luc-Magloire Mbarga Atangana ha spiegato che «La partecipazione del Camerun a Expo Milano 2015 ha l’obiettivo di mettere in pratica relazioni storiche di partenariato che il nostro Paese intrattiene sin dalle origini con la Comunità Europea. Non è un caso se i primi accordi di cooperazione tra la Comunità Europea e i Paesi dell’Africa portano il nome della capitale camerunense».

«Il tema dell’Esposizione Universale e quello specifico del Padiglione Camerun (La coltivazione del cacao, un argomento in favore delle opportunità) sono assolutamente in linea con la politica condotta dal nostro governo – ha aggiunto Atangana -. Con le sue cinque zone agro-ecologiche, il Camerun è un Paese che può godere di tutti gli assi nella manica che la natura offre alla nostra terra per poter produrre ciò di cui l’umanità può avere bisogno per nutrirsi”.

Dopo la cerimonia ufficiale, gli ospiti e i gli artisti del Ballet National hanno sfilato lungo il Decumano dando vita ad una parata vivace e colorita. La delegazione ha quindi fatto visita a Palazzo Italia, dove si è tenuto il consueto pranzo ufficiale. I festeggiamenti per il National Day sono continuati poi con musica e danze al Cluster del Cacao.

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