19 December, 2024
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«Nessun ulteriore taglio alla sanità isolana, già colpita dalle sforbiciate degli ospedali con il rischio di una riduzione dei servizi». Il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI) esprime con chiarezza il concetto: «Il decreto legge sugli enti locali in discussione in parlamento – osserva Tocco – impone ulteriori risparmi al comparto della medicina, con il pericolo di misure restrittive anche per la Sardegna». Per il consigliere regionale di Forza Italia si tratta di un’ipotesi da scongiurare: «Tra l’altro la Regione ha un bilancio sulla spesa della sanità. Alcuni provvedimenti hanno già provocato delle proteste dai territori per il drastico ridimensionamento dei servizi nei piccoli ospedali. In tanti casi si tratta di servizi di eccellenza. Non è possibile che la Regione possa accettare nuovi tagli – conclude Tocco -. E’ semmai il caso di ragionare su un potenziamento delle strutture e sull’ammodernamento della sanità isolana».

Edoardo Tocco 55

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La Giunta regionale ha approvato la proposta dell’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, per assegnare nel triennio 2015-2017 le risorse che consentiranno, tra l’altro, ai Comuni, di adeguare i PUC al Piano paesaggistico regionale: in tutto si tratta di 9 milioni di euro, di cui 2,5 milioni per ciascuno degli anni 2015 e 2016 e 4 milioni per il 2017.
Le normative vigenti in materia urbanistica e paesaggistica, prevedono che i Comuni, il cui territorio ricade interamente negli ambiti di paesaggio costieri, siano tenuti ad adeguare i propri strumenti urbanistici generali ai piani sovraordinati, con particolare riferimento al PPR e al Piano di assetto idrogeologico (PAI). I Comuni costieri devono inoltre dotarsi di Piano di utilizzo dei litorali (PUL).
Nonostante l’assegnazione dei contributi concessa dalla Regione in passato e la costante attività di consulenza e collaborazione a favore dei Comuni, è ancora esiguo il numero di strumenti urbanistici generali o attuativi vigenti adeguati al PPR. Per poter dare corso ad una corretta pianificazione territoriale, garantendo l’attuazione del Piano paesaggistico, e favorire scelte integrate di valorizzazione e sviluppo di porzioni più ampie del territorio, la Giunta regionale ha deciso di assegnare ulteriori contributi – a titolo integrativo – ai Comuni ricompresi nel Primo Ambito omogeneo del PPR, che si impegnino a concludere il PUC entro il termine del 31 dicembre 2016, cosi come stabilito dalla Finanziaria 2015. I Comuni che hanno già adeguato il proprio strumento urbanistico generale al PPR o che hanno completato l’iter di approvazione del PUL, beneficeranno di un incentivo per la conclusione dell’iter di redazione del Piano particolareggiato del centro di antica e prima formazione, così da portare a termine l’iter di pianificazione. I Comuni delle zone interne beneficeranno di un finanziamento per la redazione di piani urbanistici intercomunali, previo protocollo d’intesa con la Regione.
Cristiano Erriu 07

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Dopo le iniziative assunte dall’Amministrazione comunale di Carbonia, anche 11 consiglieri scendono in campo a difesa degli uffici postali di Cortoghiana, per i quali Poste Italiane hanno deciso la chiusura definitiva per il 7 settembre.

La mozione, sottoscritta dai consiglieri Arturo Troilo, Alberto Zonchello, Alessandra Tresalli, Roberto Concas, Mario Porcu, Annalisa Usala, Roberto Gibillini, Giuseppe Meletti, Francesco Fele, Antonio Carta e Massimo Usai, sottolinea che la decisione di chiusura dell’ufficio è illogica e deleteria, sia per posizione geografica dello stesso, sia per l’enorme bacino di utenza, sia perché non concertata come richiesto nei mesi precedenti e provoca un danno alla collettività, poiché incide nell’offerta dei servizi in un territorio martoriato dalla crisi economica e sociale.

Nel testo viene inoltre rimarcato che durante le assemblee svoltesi nei giorni scorsi «sono stati date ai cittadini alcune risposte di immediati “interventi“ attraverso i riferimenti istituzionali, ma che nella pratica sono già stati superati poiché a livello regionale il Governatore è già stato sollecitato per un pronto intervento da parte dei alcune forze politiche e anche a livello parlamentare si è investito il Governo e il competente ministero dello Sviluppo economico da parte di diversi parlamentari».

La mozione prevede che il Consiglio comunale dia mandato al sindaco affinché «di concerto con tutte le forze politiche, sociali e tutti i cittadini, avvii nuove iniziative per scongiurare l’imminente chiusura delle Poste a Cortoghiana».

Poste Cortoghiana 1

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Dieci consiglieri comunali hanno presentato una mozione al presidente del Consiglio comunale, Ignazio Cuccu, e al sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, sul posizionamento ai piedi della torre civica di un leone di trachite dello scultore Luigi Angius.

Traendo spunto dall’iniziativa dei Lions International Club di Carbonia che prevede il posizionamento di una scultura di un leone in trachite ai piedi della torre civica (ex Littoria) e preso atto che la scultura verrebbe regalata alla città di Carbonia dallo scultore Luigi Angius e dal Club Lions e che il leone in trachite andrebbe a riempire quel vuoto nell’apposito sito ai piedi della torre civica, creatosi con il trafugamento (durante il periodo della seconda guerra mondiale) del celebre leone in bronzo; ritenendo inoltre che tale iniziativa andrebbe nella direzione di un recupero della memoria storica e/o architettonica della città e non della rievocazione del periodo storico del fascismo che tutti ovviamente condannano e ritenendo la proposta valida e utile per la città di Carbonia, la mozione presentata dai consiglieri Mario Porcu, Annalisa Usala, Alberto Zonchello, Alessandra Tresalli, Roberto Concas, Arturo Troilo, Roberto Gibillini, Giuseppe Meletti, Francesco Fele e Antonio Carta, se verrà approvata, darà mandato al sindaco affinché avvii l’iter per posizionare la scultura del leone in trachite dello scultore Luigi Angius ai piedi della torre civica.

Torre Civica illuminata di blu 1 copia

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I lavoratori dell’Eurallumina di Portovesme questa mattina hanno compiuto un blitz, con caschi e trombe, davanti all’assessorato regionale dell’Ambiente, per sollecitare un’accelerazione dell’iter burocratico per il rilancio della produzione.

«Abbiamo concluso l’iter a livello istituzionale e firmato accordi per la ripartenza con il Governo, la Regione e gli Enti locali e ora siano alla parte autorizzativa – ha detto Antonello Pirotto .- Si tratta di 185 milioni che rimetterebbero dentro la fabbrica 357 operai dei quali 250 solo per la caldaia a vapore, oltre a tutti gli addetti tra fornitori e indotto. Abbiamo fatto in sei anni di lotta tanti passi avanti, ma oggi ci troviamo a scontrarci con la burocrazia. Siamo qui per chiedere all’assessorato la massima celerità. I tempi della burocrazia non sono quelli che servono agli operai e da settembre l’iter deve riprendere celermente perché entro dicembre dobbiamo avere concluso l’iter.»

Nella tarda mattinata, una delegazione dei manifestanti ha incontrato l’assessore regionale dell’Ambiente, Donatella Spano, alla quale hanno esposto la preoccupazione per i ritardi accumulati e la ferma e determinata richiesta che, nel rispetto delle norme, si dia impulso e massima priorità al crono programma per l’avvio degli ingenti investimenti per la ripresa produttiva.

L’assessore dell’Ambiente ha preso l’impegno di garantire tempi certi per lo svolgimento delle procedure di Valutazione ambientale.

«Dopo l’apprezzata delibera dello scorso maggio, con cui abbiamo autorizzato alla firma dell’Accordo di programma per procedere su tutte le attività – ha dichiarato Donatella Spano – ci siamo impegnati quest’oggi a convocare subito, al termine dei sessanta giorni utili alla presentazione delle osservazioni sul progetto complessivo, la Conferenza dei servizi. Garantiamo, dunque, tempi celeri e certi. Sappiamo che c’è in gioco il lavoro di centinaia di operai e faremo il possibile per concludere celermente gli iter amministrativi.»

«L’assessore Spano che in precedenza aveva tenuto una riunione con i funzionari titolari del procedimento – si legge in una nota della RSU -, ha dimostrato piena conoscenza delle problematiche esposte ed ha garantito entro i limiti imposti dalle regole in merito, di monitorare affinché i tempi tecnici possano essere quanto più contenuti possibile. Domani 29 luglio, intanto, si svolgerà un incontro tra il SAVI, il responsabile del settore Ambiente dell’ex Provincia di Carbonia Iglesias e i tecnici dell’Eurallumina, che in precedenza saranno impegnati in un altro tavolo tecnico all’Università di Cagliari.»

Incontro con l'assessore dell'Ambiente Donatella Spano la protesta di oggi all' assessorato all' ambiente

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La sentenza del Consiglio di Stato (n. 3612/2015) che ha dichiarato decaduti i consiglieri regionali Gavino Sale, Efisio Arbau, Michele Azara e Modesto Fenu, ai sensi dell’articolo 20 del regolamento interno del Consiglio regionale, a partire dal 23 luglio scorso ha fatto venire meno i gruppi consiliari “Sardegna” e “Sardegna Vera”.

I consiglieri regionali Gaetano Ledda e Raimondo Perra (già “Sardegna Vera”) hanno comunicato l’adesione al gruppo consiliare “Misto”. I consiglieri regionali Mario Floris, Edoardo Tocco e Paolo Truzzu (già gruppo “Sardegna”) sono confluiti al gruppo “Misto” ai sensi dell’articolo 20 comma 5 del regolamento interno mentre il consigliere Alessandro Collu (Pd) ha comunicato l’adesione al gruppo consiliare “Soberania e Indipendentzia”.

Alla luce delle modifiche, dal 23 luglio scorso, la nuova composizione del gruppo “Misto” è la seguente: Fabrizio Anedda (presidente), Mario Floris, Gaetano Ledda, Raimondo Perra, Edoardo Tocco e Paolo Truzzu. Il gruppo “Soberania e Indipendentzia” è invece formato da Emilio Usula (presidente), Paolo Flavio Zedda, Eugenio Lai e Alessandro Collu.

Resta grande l’incertezza, intanto, sulla nomina del quarto nuovo consigliere che dovrà il posto lasciato vacante dalla decadenza di Modesto Fenu, dopo che la sentenza del Consiglio di Stato ha stabilito che i seggi di Gavino Sale, Efisio Arbau, Michele Azara verranno occupati dai tre consiglieri che avevano presentato il ricorso, Antonio Gaia, Pier Franco Zanchetta e Gianfranco Congiu.

Consiglio regionale 31

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I consiglieri regionali del PD hanno presentato una proposta di legge nazionale sullo status giuridico del personale del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, in particolare per quanto attiene le funzioni esercitate dal Corpo Forestale nelle attività di polizia giudiziaria e nel settore della sicurezza e dell’ordine pubblico. Nella giornata regionale dedicata al ricordo delle vittime degli incendi in Sardegna (istituita con la legge n. 13 il 30 giugno del 2011) i consiglieri del Partito Democratico, Cesare Moriconi, Piero Comandini e Lorenzo Cozzolino, hanno illustrato agli organi di informazione la proposta, sottoscritta anche dal capogruppo Pietro Cocco.

«Funzioni e attività – così ha spiegato il primo firmatario Moriconi – che oggi sono esercitate in Sardegna in analogia con quelle attribuite al Corpo forestale dello Stato, interessato dalle riforme che in campo nazionale attengo la pubblica amministrazione e l’accorpamento e lo scioglimento di alcune forze di polizia. E’ urgente dunque – ha aggiunto Cesare Moriconi – approvare prima in Consiglio e quindi nel Parlamento la norma che, attraverso la modifica dell’articolo 57 del codice di procedura penale, riconosca l’adeguato status giuridico al Corpo forestale di vigilanza ambientale della Sardegna.»

Il consigliere Piero Comandini, nel ribadire l’insostituibile ruolo dei forestali nella lotta agli incendi, ha rimarcato l’opportunità di ricercare forme di coinvolgimento con tutte le forze politiche ed ha auspicato un’azione congiunta di tutte le Regioni a Statuto speciale per  garantire attività e funzioni dei rispettivi Corpi.

I consiglieri regionali del Pd hanno inoltre preannunciato la presentazione di un’altra proposta di legge, finalizzata alla riorganizzazione complessiva del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna.

Palazzo del Consiglio regionale A

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L’assessorato regionale del Lavoro ha avviato il procedimento di esame e valutazione dei progetti di Servizio civile nazionale presentati entro il 30 giugno scorso.
Il responsabile del procedimento è il Direttore del Servizio Coesione sociale, mentre il sostituto del responsabile del procedimento è il Direttore generale dell’Assessorato.
Per informazioni è possibile rivolgersi ai funzionari Ida Gasperini, tel. 070/6064512 e Assunta Marras, tel. 070/6065806 oppure inviare una nota all’indirizzo e-mail: lav.serviziocivile@regione.sardegna.it o all’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC): pres.serviziocivile@pec.regione.sardegna.it
Il procedimento dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2015.

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Dopo l’eccezionale trapianto di epitelio pigmentato, un’altra tecnica rivoluzionaria per l’oculistica arriva in Sardegna ed è il San Giovanni di Dio di Cagliari il primo ospedale a tagliare il traguardo: interventi in 3D sulla cataratta e sulla retina, senza ausilio del microscopio, ma guidando gli strumenti chirurgici semplicemente guardando un maxi schermo in sala operatoria. Ieri la prima, eseguita dall’equipe di Enrico Peiretti, responsabile del Centro di retina medica del San Giovanni di Dio. Altri interventi sono stati eseguiti per tutta la giornata anche dal direttore della Clinica oculistica dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Maurizio Fossarello, e da Marco Mura, docente all’Università di Amsterdam.

«Si tratta di un’altra giornata importante per la nostra struttura – dice il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino – ci confermiamo centro di alta specializzazione. Con i nostri presidi del San Giovanni di Dio e del Policlinico Duilio Casula di Monserrato ormai siamo un punto di riferimento per la sanità non solo sarda ma italiana. L’integrazione tra assistenza e ricerca, il valore aggiunto che porta l’Università di Cagliari, il lavoro dei nostri straordinari medici e infermieri, ci consentono di raggiungere risultati davvero all’avanguardia.»

La microchirurgia oculistica prevede dall’inizio degli anni Ottanta l’utilizzo di un microscopio che ha la funzione di ingrandire e illuminare le varie parti dell’occhio in modo da consentire al chirurgo di effettuare tutte quelle micro manovre che altrimenti non sarebbero possibili data l’estrema minuziosità dei particolari delle strutture oculari. «Da circa 2 anni – spiega Peiretti – la scienza e la tecnologia stanno studiando una metodica che permette, attraverso l’utilizzo di una fotocamera ad altissima risoluzione, di poter registrare tutti i più piccoli dettagli dell’occhio per poi trasmetterli in tempo reale a un monitor speciale che trasmette in 3 dimensioni. Lo schermo viene sistemato in sala operatoria di fronte al chirurgo che, tramite gli  occhiali che consentono la visione in 3D, riesce ad operare guardando non più nel microscopio ma direttamente nello schermo».

Questo sistema eccezionale di visualizzazione permette innanzitutto di rendere partecipe tutta l’equipe di sala operatoria durante l’intervento oculare, ma soprattutto di ingrandire in maniera mai vista prima tutti i dettagli dell’occhio. I benefici sono notevoli: interventi più veloci, meno traumatici, estrema sicurezza e percentuali di riuscita altissime, riducendo i rischi e le complicanze. Un notevole passo avanti che apre le porte al futuro e agli interventi robotizzati.

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Il consigliere del Partito dei sardi, Piermario Manca, ha presentato un’interrogazione assieme con altri sei colleghi della maggioranza, al presidente della Regione e all’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, sul “Programma nazionale di sostegno nel settore del vino – Misura investimenti annualità 2015”.

«L’obiettivo dell’interrogazione è di riuscire a trovare soluzioni per le aziende vitivinicole che, senza alcuna colpa, – ha spiegato Manca – si sono trovati a posticipare la chiusura dei progetti di un anno e sono dovuti ricorrere al finanziamento ordinario per le anticipazione». Il problema nasce dal fatto che di 29 aziende finanziabili «nonostante l’ulteriore finanziamento di 400.000 euro circa – è scritto nel testo – sono state finanziate solamente 4 ditte mentre rimangono escluse 25 ditte per un palese errore degli uffici che non hanno tenuto conto che dallo stanziamento iniziale (euro 1.613.355,00) andavano decurtati i costi dei collaudi annualità 2014». Inoltre una nota dell’assessorato a firma della dott.ssa Salvatorica Addis, conferma che «le domande non finanziabili per esaurimento delle risorse assegnate per il 2015 verranno pagate utilizzando lo stanziamento assegnato alla regione Sardegna per la misura investimenti annualità 2016 e che tutte le aziende, indipendentemente dalla posizione in graduatoria, che hanno presentato domanda di aiuto di investimenti di durata annuale devono presentare domanda di aiuto a saldo entro il 31 luglio 2015».

Per questi motivi nell’interrogazione si chiede al presidente e all’assessore, se sono «a conoscenza di quanto riportato nelle premesse dell’interrogazione e quali sono gli interventi messi in atto per aumentare le dotazioni finanziarie al fine di non danneggiare le aziende del settore, di valutare la possibilità, per riparare almeno in parte al danno subito dalle aziende del settore, di posticipare la chiusura dei progetti (collaudi) dal 31 luglio di ogni anno al 31 agosto come avviene nelle altre regioni che si avvalgono di  AGEA come organismo pagatore» e «di verificare quali strumenti debbano esser messi in atto per compensare i maggiori oneri delle aziende che non potranno ricevere le anticipazioni o i saldi nei tempi previsti dal bando e dovranno ricorrere al credito ordinario».

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