18 November, 2024
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Cresce la protesta contro la chiusura dell’Ufficio Postale di Cortoghiana. Questo pomeriggio si è svolta un’affollatissima assemblea nella sede dell’ex Circoscrizione, nel corso della quale è stata ribadita la contrarietà alla chiusura dell’Amministrazione comunale di Carbonia e dei cittadini.

All’Assemblea hanno partecipato il sindaco Giuseppe Casti, diversi consiglieri comunali, rappresentanti sindacali e politici e tantissimi cittadini.

Nel suo intervento, Giuseppe Casti ha ribadito per l’ennesima volta la totale opposizione dell’Amministrazione comunale contro l’ingiustificabile scelta di Poste Italiane, che ha disposto la chiusura dell’Ufficio postale di Cortoghiana a partire dal prossimo 7 settembre. Il sindaco ha poi annunciato le scelte fatte dall’Amministrazione per opporsi alla chiusura. È stato dato mandato ad un legale per la presentazione di un ricorso al TAR contro la chiusura dell’ufficio di Cortoghiana. Il sindaco ha affermato, inoltre, che proporrà alla Giunta comunale, una delibera che autorizzi la presentazione di una denuncia alla Procura della Repubblica contro Poste Italiane per interruzione di pubblico servizio. Il primo cittadino si è impegnato a valutare con i dirigenti comunali l’immediata interruzione di tutti i rapporti (rescissione dei contratti) che intercorrono tra comune di Carbonia e Poste Italiane.

Accogliendo in pieno la richiesta dei cittadini, il sindaco si è impegnato inoltre a contattare il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, per una riunione urgente da tenersi prima del 7 settembre. Sindaco e cittadini hanno rivolto un appello al presidente della Regione affinché si schieri in maniera diretta e forte contro la scelta di Poste Italiane.

I cittadini hanno poi deciso, all’unanimità, di incontrarsi tutti i giorni, a partire dalle ore 10.30, davanti all’ufficio postale di Cortoghiana, dove verranno definiti i dettagli di alcune azioni già approvate: l’occupazione dell’ufficio postale e l’organizzazione di alcune manifestazioni da tenersi a Carbonia e a Cagliari prima della data della paventata chiusura. L’Assemblea, si è conclusa davanti all’ufficio postale per manifestare solidarietà nei confronti di un cittadino che dalla mattina di lunedì ha iniziato l’occupazione sul tetto dell’edificio.

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«La partecipazione del vostro Paese all’Esposizione Universale è un segnale importante che denota l’attenzione rivolta al tema ‘Nutrire il pianeta, energia per la vita’. Allo stesso tempo è riprova anche del fatto che il rispetto dell’ambiente, espresso dallo Zimbabwe attraverso l’impegno nel settore delle energie rinnovabili, può andare di pari passo con gli interessi economici di una nazione.»

Con queste parole il sottosegretario degli Affari Esteri, Mario Giro, ha introdotto il National Day dello Zimbabwe, al quale ha partecipato anche una folta delegazione della nazione africana, presieduta dal ministro del Commercio e dell’Industria dello Zimbabwe, Michael Bimha.

Il ministro Bimha ha voluto esprimere la gratitudine del suo Paese al Governo Italiano e a Expo Milano 2015 «per avere avviato una riflessione sui temi importanti come la malnutrizione, la denutrizione e lo spreco del cibo». Bimha ha inoltre ricordato le molte risorse dell’economia dello Zimbabwe quali l’agricoltura, l’industria manifatturiera e le grandi risorse minerarie: il Paese è, infatti, uno dei grandi estrattori di oro, litio, platino e diamanti.

Lo Zimbabwe ha scelto di partecipare all’Esposizione Universale con il tema “Sicurezza alimentare e sviluppo sostenibile: uno Zimbabwe sano”. Nel suo spazio espositivo, all’interno del Cluster Cereali e Tuberi, lo Zimbabwe fa conoscere le sue tradizioni e propone specialità alimentari davvero “particolari” ma molto apprezzate dai visitatori, come la carne di coccodrillo e di zebra.

Al termine della cerimonia ufficiale, i festeggiamenti si sono spostati al Cluster di Cereali e Tuberi, dove la giornata è proseguita tra spettacoli di musica, danze ed esibizioni folkloristiche. Ha avuto luogo inoltre un Business Forum al quale hanno partecipato la Confederazione delle Industrie zimbabwesi, l’Autorità per il Turismo e l’Autorità per gli Investimenti in Zimbabwe.

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Prosegue l’avventura del “Progetto Scuola” di Expo Milano 2015. Avviato nel dicembre 2013, con la firma del Protocollo d’Intesa tra Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca (MIUR), Expo 2015 e Padiglione Italia, il programma formativo che l’Esposizione Universale ha sviluppato per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado (Scuole dell’Infanzia, Scuole Primarie e Secondarie di 1° e 2° grado) e delle Università propone numerose occasioni di riflessione e approfondimento del tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”.

Dopo la pausa estiva, da settembre studenti e insegnanti saranno nuovamente protagonisti dell’Esposizione Universale, grazie al ricco calendario di attività consultabile sul sito del Progetto Scuola www.progettoscuola.expo2015.org .

Sono tante le novità ideate in collaborazione con il ministero dell’Istruzione: un piano di attività didattiche per incentivare la seconda visita delle classi, visite guidate per le scuole incluse nei pacchetti dei Rivenditori Autorizzati Scuola e tante altre iniziative ed eventi dedicati alla scoperta dei Paesi, Cluster e Partner.

Sono oltre un milione i biglietti per studenti venduti fino ad oggi, a testimonianza dell’ottimo riscontro ottenuto dall’iniziativa su tutto il territorio nazionale. E caldo è l’apprezzamento del mondo accademico. Sono più di 170 gli Atenei italiani che hanno aderito alla convenzione “Le Università in Expo”, grazie alla quale i ragazzi universitari possono acquistare i biglietti di ingresso a Expo Milano 2015 alla tariffa di 10 euro, anche durante i mesi di settembre e ottobre.

«Siamo molto soddisfatti del successo che ha avuto fino ad oggi il Progetto Scuola di Expo Milano 2015 – ha dichiarato Giuseppe Sala, Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015 -. Con il mese di settembre si apre una nuova stagione di partecipazione delle classi all’Esposizione Universale: molti istituti hanno già prenotato la propria visita, inaugurando così l’inizio dell’anno scolastico. Si tratta di un segnale importante e un riconoscimento per noi di grande valore: la visita didattica alla scoperta dei Padiglioni è il giusto completamento del percorso formativo messo in campo insieme al Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca. Grazie alle esperienze che qui possono vivere, siamo riusciti a coinvolgere studenti e docenti in un programma di attività davvero interessanti, all’insegna di temi che toccano tutti da vicino, l’alimentazione e la sostenibilità ambientale.»

«La partecipazione della scuola ad Expo rappresenta un successo frutto di un lavoro cominciato ben prima dell’apertura dell’Esposizione. L’Expo è da maggio un laboratorio aperto dove i nostri ragazzi portano in mostra l’eccellenza della scuola italiana, il meglio delle sperimentazioni didattiche. Con l’avvio del nuovo anno scolastico – ha spiegato Stefania Giannini, ministro dell’Istruzione Università e Ricerca – invieremo anche le nuove Linee guida per l’alimentazione che serviranno a portare avanti il lavoro fatto in questi mesi. Saranno l’eredità dell’Expo insieme alla carta di Milano dei bambini e ai tanti percorsi tematici che il Miur ha sviluppato anche on line, attraverso il portale Together in Expo, per coinvolgere ragazzi di tutto il paese e di tutto il mondo.»

L’obiettivo principale è sensibilizzare i giovani sulle opportunità e sulle sfide ancora aperte sul fronte della corretta alimentazione e dello sviluppo sostenibile, stimolando in loro curiosità. Per questo motivo, il Progetto Scuola ha lanciato diversi concorsi, rivolti a insegnanti e studenti, per la realizzazione di progetti che trovino nella promozione di stili di vita sani e rispettosi dell’ambiente, attraverso l’uso cosciente e responsabile delle risorse, la “via maestra” che permetta ai ragazzi di acquisire maggiore consapevolezza del mondo che li circonda.

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Il segretario del Partito Democratico di Carbonia Iglesias, Daniele Reginali, prende posizione contro la chiusura dell’ufficio postale di Cortoghiana.

«Il Partito Democratico di Carbonia Iglesias – scrive Daniele Reginali in una nota – sostiene la battaglia portata avanti dagli abitanti di Cortoghiana assieme al sindaco di Carbonia e agli altri rappresentanti delle istituzioni contro la chiusura dell’ufficio postale di Cortoghiana. Si tratta di una struttura importante e strategica per gli abitanti della frazione oltre che per coloro che risiedono nelle zone vicine e che non può in alcun modo essere chiusa. Il PD – conclude Daniele Reginali – continuerà a sostenere gli abitanti in tutte le iniziative che saranno poste in essere in difesa di un servizio indispensabile per gli abitanti della frazione e il territorio.»

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Premio Dessi 2012 - Cerimonia premiazio ni (studio foto Casti . Villacidro)

Fervono i preparativi, a Villacidro, per il Premio “Giuseppe Dessì”: il concorso letterario intitolato allo scrittore sardo (1909-1977) si accinge a tagliare l’importante traguardo della trentesima edizione con un’intensa settimana culturale, dal 14 al 20 settembre.

Il ricco carnet di appuntamenti tra letteratura, teatro, musica e arte – con ospiti del calibro, tra gli altri, di Eugenio Finardi, Giovanni Lindo Ferretti, Moni Ovadia e Vinicio Capossela – culminerà domenica 20 settembre nella cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori delle due sezioni letterarie, narrativa e poesia, in cui si articola il concorso. La serata conclusiva avrà altri due protagonisti: il vincitore del Premio Speciale della Giuria e il vincitore del Premio Speciale, assegnato dalla Fondazione Giuseppe Dessì, riconoscimento che torna nell’edizione del trentennale.  

Ragguardevole, anche quest’anno, il livello di partecipazione delle più rappresentative case editrici nazionali con 373 volumi giunti alla segreteria del premio entro la scadenza del bando, lo scorso 20 giugno.

Fra i 239 titoli in gara per la sezione narrativa, e i 134 per la poesia, la giuria presieduta da Anna Dolfi (eminente italianista dell’Università di Firenze, socia dell’Accademia Nazionale dei Lincei e tra le massime studiose dell’opera di Dessì) ha selezionato i finalisti, tre per ciascuna delle due sezioni letterarie, i cui nomi verranno annunciati, insieme a quello del vincitori dei premi speciali, nel corso della conferenza stampa di presentazione in programma venerdì 4 settembre a Cagliari, presso l’assessorato della Pubblica Istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, in viale Trieste n. 186.

All’incontro con i giornalisti, con inizio alle 10.30, è prevista la partecipazione dell’assessore regionale della Pubblica Istruzione e Beni Culturali Claudia Firino, del sindaco di Villacidro, Teresa Maria Pani, di Duilio Caocci in rappresentanza della giuria del Premio, e del presidente della Fondazione Dessì, Christian Balloi.

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Debutta giovedì 3 settembre “Mezzo Toro”, la nuova produzione della compagnia Lucidosottile. Ideato, scritto e diretto da Tiziana Troja, lo spettacolo (liberamente ispirato al racconto “La casa di Asterione” di Borges) vede in scena l’attore Felice Montervino. Appuntamento alle ore 21.00 presso l’ExArt di piazzetta Dettori a Cagliari. Lo spettacolo sarà preceduto alle ore 20.30 da un buffet durante il quale le Lucide leggeranno “L’oracolo nudo”, una raccolta di poesie di Antonello Verachi.

“Mezzo Toro” non è altro che il leggendario Minotauro, che nella lettura di Lucidosottile diviene il moderno killer autorizzato, il boia a servizio dello stato per epurare i mali del mondo. Figlio di uno stupro, Mezzo Toro stupra le sue vittime prima di giustiziarle.

Per la costruzione della figura di Mezzo Toro, Tiziana Troja ha preso spunto dall’universo cinematografico classico in cui il serial killer è pericoloso e inquietante ma al contempo anche un accattivante seduttore, maschio e femmina insieme, che aprendo allo spettatore la sua casa, intesa come spazio mentale, mostra senza restrizioni la sua visionaria e patologica missione.

I costumi che vedono Felice Montervino in abiti sadomaso e zoccoli bovini sono stati creati da Filippo Grandulli e Daniele Coppi, così come la scenografia, scarna ed essenziale funzionale alla missione omicida, e la grafica che lo vede immortalato in posa pop in un selfie fatto con una Polaroid.

Le atmosfere soffuse dell’Exart sottolineano un disegno luci essenziale creato da Michela Sale Musio e Luca Carta.

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Con un concerto dei suoi migliori allievi domani (martedì 1° settembre) alle 18,30, nello spazio del conservatorio “G.P. Da Palestrina” del Parco della musica, cala definitivamente il sipario sull’edizione 2015 dell’Accademia internazionale di musica di Cagliari.

Dopo la nove giorni di masterclass di alto perfezionamento, è arrivato il momento dei saluti per i più di 200 giovani talenti delle sette note provenienti da ogni parte del mondo, che in questi giorni hanno festosamente invaso la città.

La grande festa della musica in programma domani vedrà i più brillanti allievi impegnati sin dal 24 agosto con l’affinamento delle proprie capacità, dare un saggio delle nuove abilità raggiunte. Dal violino al violoncello, dal clarinetto al pianoforte passando per  il canto, la viola, la chitarra, tutte le discipline abbracciate dall’Accademia saranno presenti. Con esibizioni di sicuro impatto: molti dei ragazzi che saliranno sul palco sono già stati finalisti di numerosi prestigiosi premi musicali internazionali. Anche la Sardegna è ben rappresentata, con diversi studenti del conservatorio “G. P. Da Palestrina” che hanno sfoderato capacità e talento meritevoli di essere incoraggiati sempre di più.

Il programma della serata proporrà brani tratti da alcuni dei maggiori compositori di sempre: da F. Chopin a M. Ravel, da G. Fauré, a J. Brahms, passando per F. Sol e P. Boulez.

L’Accademia internazionale di musica, giunta quest’anno alla XV edizione, dal 24 agosto al 1° settembre, ha portato in città, per un percorso di alto perfezionamento, oltre 200 giovani talenti della musica classica provenienti da: Regno Unito, Francia, Spagna, Russia, Giappone, Corea, Cina, Germania, Stati Uniti, Taiwan, Cile, Colombia, Lituania, Polonia, Serbia, Cecoslovacchia, Croazia, Austria, Serbia, Svizzera. I giovani hanno potuto affinare le proprie competenze grazie al costante confronto con docenti di provata caratura: 13 stelle internazionali della musica colta, formatisi in istituzioni di altissimo livello e con esperienze e collaborazioni di assoluto rilievo.

L’Accademia di musica di Cagliari è organizzata dall’associazione Sardegna in musica in coproduzione con il conservatorio G. P. Da Palestrina e il Teatro Lirico di Cagliari. E’ realizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Cagliari, e conta sulla sponsorizzazione di Banca Intesa San Paolo.

I docenti dell'Accademia- Olivario photo Gli allievi dell'Accademia il giorno dell'inaugurazione- Olivario photo

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«Expo Milano 2015 è ormai un palcoscenico internazionale e quindi siamo lieti di ospitare il calcio italiano. Questa è anche la vostra casa e speriamo di poter organizzare ulteriori importanti iniziative insieme».

Con queste parole il Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, ha salutato il presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio, Carlo Tavecchio, in occasione della riunione del Consiglio Federale della Figc, che si è tenuto proprio all’Esposizione Universale.

«Expo Milano 2015 è un grande successo – ha aggiunto Tavecchio – e come tale il vertice del calcio italiano non poteva certo mancare ad un evento che sta dimostrando al mondo intero l’efficienza organizzativa del nostro Paese. Siamo davvero felici di poter partecipare attivamente ad un progetto vincente».

E’ stato un momento cordiale che si è concluso con uno scambio di doni: la maglietta della Nazionale italiana, con tanto di cappellino, per Giuseppe Sala, mentre per il presidente Tavecchio ecco la cravatta ufficiale di Padiglione Italia.

Presidente Tavecchio a Expo Milano 2015  2Presidente Tavecchio a Expo Milano 2015 3Presidente Tavecchio a Expo Milano 2015 1

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Sarà Evan Parker, martedì sera, ad aprire il XXX Festival “Ai confini tra Sardegna e Jazz”, con un solo dedicato alla memoria di Butch Morris. Il geniale sassofonista inglese si esibirà in uno spazio non convenzionale, le note del suo sax risuoneranno, infatti, tra le pietre millenarie del nuraghe Arresi che si trasformerà in un ponte ideale fra terra e cielo per raggiungere lo spirito di Butch.

Subito dopo, il palco della Piazza del Nuraghe ospiterà uno dei concerti più attesi di questa memorabile edizione, l’ensemble Nu Grid. Il chitarrista Vernon Reid, fondatore dei Living Colour, si accompagnerà a Jean Paul Bourelly, Graham Haynes e Dj. Logic. L’ensemble offrirà un nuovo percorso di rappresentazione della musica che unisce quattro anime diverse a riprova del fatto che il jazz continua ad essere un linguaggio libero ed in costante evoluzione. 

Se l’edizione dedicata, pensata intorno alla figura e alla musica di Butch Morris si può intendere come un’ellisse, ecco che nella sua orbita entrano di diritto due proposte nelle premesse distinte e lontane tra loro, almeno nella formulazione e nelle sonorità che vi saranno sviscerate. Evan Parker, nella sua splendida, lussureggiante solitudine, aprirà la serata e il festival, seguito da un quartetto di fresco conio, Nu Grid, che ha tutte le caratteristiche per stimolare le fantasie più varie, spiazzare e (sor)prendere in contropiede gli appassionati che ben conoscono i singoli elementi, ma non possono averli mai ascoltati in questa veste collegiale.

Evan Parker, 71 anni, che tornerà sul palco della piazza anche nelle tre serate successive – in contesti diversi, a confermare la versatile disposizione del suo linguaggio -, è uno dei più formidabili investigatori d’avanguardia, un taglio di luce che, lungo quasi mezzo secolo di attività, ha attraversato tutti i territori della ricerca e della sperimentazione: ambiti che il musicista inglese ha vissuto come il suo pane quotidiano, intrecciando virtuose collaborazioni ad ampio raggio, con le personalità migliori della scena internazionale, per una biografia densissima e una discografia che ha superato di slancio i duecento album come titolare, a proprio nome, oppure come ospite e fiancheggiatore di progetti altrui.

Per inaugurare la trentesima edizione del festival, a lui che ha percorso tutte le strade possibili, militando anche in larghi ensemble, è stato chiesto un “Set in stone”, performance dove spaziare grazie al sassofono con la libertà di sempre e le qualità riconosciute di escavatore solitario, tra improvvisazione e i disegni, le vedute che in tanti anni lo hanno reso unico e inimitabile: un eccellente occasione/assaggio per anticipare gli altri appuntamenti con Evan, del 2, del 3 e del 4.

Molto diversa, invece, l’avventura di Jean Paul Bourelly, Vernon Reid, Graham Haynes e DJ Logic, artisti che l’affezionato pubblico di Sant’Anna Arresi ha già apprezzato separatamente, ma che hanno scelto proprio “Ai confini tra la Sardegna e il jazz” per consorziarsi e agitare la loro bandiera sotto l’egida Nu Grid. Difficile immaginare con precisione i contorni dell’operazione che, per lo stesso curriculum dei protagonisti, appare come un laboratorio, uno spazio dove far confluire le pratiche e le suggestioni di carriere cariche di storia e di prospettive, con diversi punti di contatto, ma soprattutto itinerari aperti, spalancati sull’indagine musicale, dove concerti, dischi e fusioni vanno intese alla stregua di stanziamenti, proiezioni, di una vitalissima forma di trasformazione.

Nu Grid nasce da un’idea e dall’iniziativa di Bourelly e Haynes, che sul fronte delle musiche tra jazz e dintorni hanno battuto molte strade, intrecciando il funk, il rock, l’elettronica, e dunque hanno visto in Reid e Dj Logic i partner ideali da imbarcare per un viaggio tutto da scoprire e che alimenta la curiosità di chi ne ha seguito le rispettive attività.

Reid e Bourelly dall’alto del magistero chitarristico hanno manifestato a più livelli la loro proteiforme, trasversale capacità di autori e strumentisti, lungo una biografia professionale ultratrentennale: il primo come leader dei Living Colour, promotore della Black Rock Coalition e per il contributo a moltissimi dischi è al 66° posto nella graduatoria dei chitarristi di tutti i tempi stilata da Rolling Stone, mentre il secondo, alunno di Miles Davis nel 1988, partendo dal blues, è approdato al pantheon jazz quale sideman ricercatissimo, al fianco, tra i tanti, di McCoy Tyner, Elvin Jones, Muhal Richard Abrams, Cassandra Wilson.

E’ figlio d’arte, Haynes – il padre Roy è uno dei padri della batteria jazz – dalle molte frecce al suo arco e con un merito, tra le diverse opzioni: l’aver già convocato i suoi tre compagni in occasione di un album del 1995, “Transition”. Che è solo uno dei titoli delle moltitudine delle incisioni a cui ha partecipato DJ Logic (Jason Kibler), nato con la wave hip-hop newyorkese, presto arricchita da esperienze le più variegate.

E’ tutto questo, e molto di più, una moltiplicazione, più che una somma algebrica dei suoi fattori, Nu Grid, quartetto multidisciplinare, che promette meraviglia e stupore: la carta migliore da giocare a inizio della rassegna dei nostri primi trent’anni.

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