28 December, 2024
HomeSanitàIgnazio Locci (FI): «Il Piano sanitario cancella i servizi e riduce drasticamente le prestazioni mediche a discapito dei cittadini».

Ignazio Locci (FI): «Il Piano sanitario cancella i servizi e riduce drasticamente le prestazioni mediche a discapito dei cittadini».

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«Il voto contrario dell’Amministrazione comunale di Carbonia al progetto di riordino del sistema sanitario del Sulcis Iglesiente promosso dal commissario straordinario della ASL 7 Antonio Onnis, mette in luce il forte dissenso su un Piano che, anziché migliorare la Sanità del territorio, cancella i servizi e riduce drasticamente le prestazioni mediche a discapito dei cittadini.»

Lo dice Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«E se Carbonia, al di là della polemica sul punto nascite, alza la testa di fronte agli evidenti soprusi perpetrati da Onnis con la complicità di una Giunta regionale che, freddamente, ragiona solo con la calcolatrice disinteressandosi della reale domanda di salute – aggiunge Ignazio Locci -, spiace constatare che buona parte dei sindaci (fatta eccezione per qualche astenuto) ha detto sì, perché evidentemente non consapevole di quanto stia accadendo alla Sanità locale.»

«Personalmente resto fermamente convinto che il progetto della dirigenza della Asl 7 sia quanto di più nocivo si potesse immaginare – sottolinea ancora il consigliere regionale di Sant’Antioco -: manca un sistema di riorganizzazione territoriale serio e rispondente alle reali esigenze; spariscono alcuni reparti; si cancellano strutture periferiche; ma, soprattutto, si tagliano 140 posti letto. E sembra assurdo che i sindaci della provincia, che dovrebbero tutelare i diritti dei propri cittadini, hanno dato il proprio assenso a un programma che prevede la dismissione del sistema sanitario del Sulcis Iglesiente.»

«Auspico la rimozione del commissario Antonio Onnis, che ha abbondantemente dimostrato la sua incapacità di riordinare il sistema (si veda la vicenda Adi del Sulcis, conclusa – per fortuna – con un passo indietro compiuto dalla dirigenza dopo le vibranti e legittime proteste dei pazienti assistiti) – conclude Ignazio Locci – e l’intervento diretto dell’assessore alla Sanità Luigi Arru, affinché valuti le reali necessità di questo territorio.»

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