Il governatore difende il progetto di riforma dell’assessore della Sanità: «Stiamo andando nella direzione giusta».
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Il governatore Francesco Pigliaru difende il progetto di riorganizzazione della Rete ospedaliera approvato dalla Giunta il 28 luglio su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru, sottoposto a critiche durissime sia da parte delle opposizioni di centrodestra, sia da parti della stessa maggioranza, anche all’interno del Partito Democratico (al quale appartengono il presidente e l’assessore).
«Qualcuno sostiene che la riorganizzazione della rete sanitaria sia la pensata solitaria dell’assessore Luigi Arru – scrive in una nota Francesco Pigliaru -. Si sbaglia di grosso. Si tratta invece di una proposta non solo serissima, elaborata dopo mesi di lavoro dal nostro assessorato, ma anche fatta propria dall’intera giunta e dal presidente più di tutti. È ora di riformare profondamente la nostra sanità pensando esclusivamente a migliorare il servizio offerto agli utenti, ovunque vivano nell’isola. I sardi non possono più aspettare, hanno diritto a servizi adeguati per la loro salute. Ci sono 60 giorni di tempo per discuterne e migliorare la nostra proposta – conclude il governatore della Sardegna – ma una cosa è certa: stiamo andando nella direzione giusta.»
«Qualcuno sostiene che la riorganizzazione della rete sanitaria sia la pensata solitaria dell’assessore Luigi Arru – scrive in una nota Francesco Pigliaru -. Si sbaglia di grosso. Si tratta invece di una proposta non solo serissima, elaborata dopo mesi di lavoro dal nostro assessorato, ma anche fatta propria dall’intera giunta e dal presidente più di tutti. È ora di riformare profondamente la nostra sanità pensando esclusivamente a migliorare il servizio offerto agli utenti, ovunque vivano nell’isola. I sardi non possono più aspettare, hanno diritto a servizi adeguati per la loro salute. Ci sono 60 giorni di tempo per discuterne e migliorare la nostra proposta – conclude il governatore della Sardegna – ma una cosa è certa: stiamo andando nella direzione giusta.»
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