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Martedì 11 agosto ripassa a San Vero Milis la 17ª edizione del Festival Dromos, con una nuova finestra aperta sul cinema che racconta la Sardegna, in una serata a cura dell’O.S.V.I.C (l’Organismo Sardo di Volontariato Internazionale Cristiano). Al Giardino del Museo archeologico, si proietta “Terra Persa“ il documentario di Michele Mellara e Alessandro Rossi che racconta il fenomeno del “land grabbing” (accaparramento delle terre) nell’isola: operazioni speculative che sottraggono una parte consistente del territorio sardo all’agricoltura. Basi militari, wind farms, impianti fotovoltaici e termodinamici realizzati senza alcun rispetto per il territorio e in evidente antagonismo con le comunità locali. Il racconto dà spazio alle voci dei comitati di protesta. E la Sardegna, ferita, riesce a svelare ancora angoli naturalistici d’imparagonabile bellezza.
La proiezione, con inizio alle 21.00 e ingresso libero, sarà introdotta da Paola Gaidano dell’O.S.V.I.C. e seguita da un dibattito con Graziano Bullegas, rappresentante di Italia Nostra Sardegna, e Giovanni Sistu, docente di geografia economico-politica dell’Università di Cagliari.
Dopo una giornata di pausa, da giovedì 13 a domenica 15 agosto il giro di Dromos nei territori dell’Oristanese sbarca a Nureci, nell’Alta Marmilla, per la sua volata finale: l’immancabile appuntamento con Mamma Blues, il “festival nel festival”. Protagonisti, nelle prime due serate, il cantante, chitarrista e compositore britannico Ian Siegal (giovedì 13), e il duo romano Bud Spencer Blues Esplosion, formato da Adriano Viterbini alla voce e chitarra, e Cesare Petulicchio alla batteria (venerdì 14). Entrambi i concerti (alle 22.30 all’Arena Mamma Blues) sono aperti (alle 22.00) dal chitarrista italo-tuareg Faris Amine.
Chiusura di Mamma Blues, e del diciassettesimo festival Dromos, nel segno della festa, la notte di Ferragosto, con un ospite prestigioso: il sassofonista nigeriano Orlando Julius, maestro indiscusso dell’afrobeat, in scena (alle 22.00) con gli Heliocentrics, la band di base a Londra già apprezzata per la sua collaborazione con un altro grande protagonista della musica africana, Mulatu Astatke.
A precedere i concerti, ogni sera alle 20.00, nello spazio di Corte Saba, i protagonisti di Mamma Blues incontrano il pubblico. In chiusura di serata, infine, dopo-festival da mezzanotte in poi nei giardini del sottomonte.
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