Il Togo festeggia oggi a Expo Milano 2015 il suo National Day.
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Colorati e coinvolgenti danze tradizionali hanno dato il via, questa mattina, ai festeggiamenti per il National Day del Togo a Expo Milano 2015. Ad aprire la cerimonia dell’alzabandiera, davanti all’Expo Centre, sono state le esibizioni del Ballet National du Togo.
Lotta allo spreco alimentare e povertà sono stati i temi principali trattati nel suo discorso ufficiale dal presidente della Repubblica del Togo Faure Essozimna Gnassingbè, accolto all’Esposizione Universale dal commissario generale di Expo 2015, Bruno Antonio Pasquino. «Il cibo è vita – ha dichiarato il presidente Faure Essozimna Gnassingbè -. E quando viene a mancare anche la pace sociale viene a mancare».
Collocato all’interno del cluster dei cereali e dei tuberi, il padiglione del Togo invita i visitatori a scoprire in prima persona i prodotti agricoli del Paese: «Mais, sorgo, miglio, patata dolce – ha sottolineato il presidente del Togo – sono parte della nostre tradizioni e dei nostri valori, come la solidarietà. Questi cereali sono, infatti, i prodotti che hanno sfamato anche i Paesi africani confinanti con il Togo colpiti dalla siccità. Ora che il nostro Paese ha raggiunto autonomia nella produzione agricola – ha proseguito – vuole aprirsi all’imprenditoria e passare da una agricoltura di sussistenza ad una agricoltura attiva, che garantisca nuovi posti di lavoro e uno sviluppo economico sui mercati mondiali».
«L’Expo – ha spiegato il commissario generale di Expo 2015, Bruno Antonio Pasquino – si batte per la lotta contro lo spreco alimentare e l’estrema povertà che porta milioni di persone a emigrare dai propri Paesi. ‘Nutrire il Pianeta’ significa salvaguardarlo e ottimizzare la produzione e l’esportazione di prodotti caratteristici come i cereali del Togo.»
Tamburi e danze hanno accompagnato la delegazione del Togo lungo il Decumano, prima di raggiungere Palazzo Italia, per una visita. Qui il presidente Gnassingbè, accolto dal commissario generale del padiglione Diana Bracco, ha firmato la Carta di Milano. Un gruppo di ballerini si è, nel frattempo, esibito al cluster dei cereali e dei tuberi coinvolgendo i visitatori nei festeggiamenti.