18 July, 2024
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Gianluigi Rubiu 65 copia


La crisi dell’edilizia in Sardegna non si ferma. A certificare il declino inarrestabile del settore il rapporto delle associazioni di categoria. Numeri da far paura. Dal 2008 ad oggi sono stati persi 26mila occupati. Nel 2014 hanno cessato l’attività 500 imprese edili. Gli operai sono passati dai 63.005 del 2008 ai 36.521 del primo trimestre di quest’anno. La perdita è stata di 26.484 posti di lavoro (- 42 per cento) contro una media nazionale del – 24,1%, con punte ancora maggiori nel Sulcis Iglesiente.
“E’ un peggioramento incontenibile – denuncia il consigliere regionale Gianluigi Rubiu, capogruppo di Area popolare -, visto che la Sardegna è tra le regioni in cui si registrano i risultati più negativi”.
Neppure la legge sull’edilizia abitativa, approvata dal Consiglio regionale, è riuscita a invertire la tendenza.
«Un’operazione che, di fatto, è naufragata – conferma Gianluigi Rubiu -. La fotografia dimostra che il comparto è in fase di recessione. Sarebbero necessari, dunque, nuovi interventi per favorire la ripresa e la conquista di nuovi spazi di mercato per le imprese».
Gianluigi Rubiu auspica misure volte al reinserimento dei lavoratori e ad un’accelerata alla spesa. «I vincoli al patto di stabilità producono ancora dei cappi assurdi per le imprese, con una grande fetta del settore che attende ancora il pagamento dei debiti accumulati dalle pubbliche amministrazioni. Occorre inoltre un piano di opere infrastrutturali – conclude Rubiu – che possa dare ossigeno all’edilizia».

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Rettilineo finale per Time in Jazz, il festival diretto da Paolo Fresu nella sua Berchidda e in altri quattordici centri del nord Sardegna, che fra domani (sabato 15) e domenica (16 agosto) sfoglia le pagine conclusive della sua ventottesima edizione. Tiene banco la musica, ma sono diversi gli appuntamenti collaterali ai concerti.

Come da tradizione, la giornata di Ferragosto si apre nelle campagne intorno a Berchidda all’insegna de “Sas Chejas foranas”, una serie di eventi ospitati nelle suggestive chiese campestri dei dintorni del paese con il patrocinio del ministero dell’Ambiente. Si comincia alle 11.00 alla chiesetta di San Michele con la consueta conferenza sui temi dell’ambiente, momento immancabile tra le iniziative di Green Jazz, il settore del festival dedicato alla sensibilizzazione ambientale e alla riduzione dell’impatto del festival sul territorio. Interviene, quest’anno, il dottor Vincenzo Migaleddu, presidente dell’ISDE Sardegna (Associazione internazionale dei Medici per l’Ambiente) con una conferenza in linea con questa edizione del festival dedicata alle ali. Titolo, “Cosa ci vuole per volare?”. La conversazione affronterà, dunque, i temi del movimento nell’aria, delle soluzioni artistiche e tecnologiche che l’uomo ha messo in atto per superare l’imposizione fisica del solo movimento sul terreno, e del rapporto tra respiro e salute.

Al termine, spazio alla musica con uno degli ospiti più attesi quest’anno a Time in Jazz, Stefano Bollani. Reduce dal concerto della sera prima con il Danish Trio, il quarantaduenne pianista e compositore milanese (ma anche conduttore radiofonico e televisivo su Rai3) si presenta stavolta in solo. E sarà una bella occasione per apprezzare da vicino uno dei jazzisti italiani più popolari, ottimo musicista ma anche grande intrattenitore, capace di giocare col pubblico come gioca con le sue note. Pluripremiato nel corso della sua carriera, Stefano Bollani ha chiuso il 2014 con il disco d’oro per il suo album/progetto “Carioca” e ha aperto il 2015 vincendo il referendum della rivista Musica Jazz per il miglior disco dell’anno con “Joy in Spite of Everything”, registrato proprio con il Danish Trio.

Al termine del concerto, dopo un breve spostamento nella vicina chiesetta di Santa Caterina, si rinnova un altro momento tipico del Ferragosto a Time in Jazz: il pranzo campestre a base dei piatti della cucina tradizionale di Berchidda. Realizzato in collaborazione con Granarolo, Formaggi Podda e il Comitato Santa Caterina, prevede l’uso di stoviglie biodegradabili ed un’attenta raccolta differenziata dei rifiuti.

Sempre a Santa Caterina, alle 18.00, ritorna anche questo Ferragosto l’appuntamento con una delle forme più note della tradizione musicale sarda, il Canto a Chitarra, una competizione musicale in cui due cantadores si affrontano in un lungo ciclo di forme che metteranno a dura prova le loro abilità: tecnica, fiato, capacità di improvvisare e smuovere i sentimenti. Protagonisti della gara, a cura dell’etnomusicologo Fabio Calzia, i cantadores Carlo Crisponi e Gianmichele Lai, due interpreti tra i più noti e apprezzati sulla scena odierna del Canto a Chitarra, con l’accompagnamento eccezionale dell’organettista Carlo Boeddu.

Al rientro a Berchidda, alle 21.30, si accendono per l’ultima volta i riflettori sul palco centrale di Piazza del Popolo. Per consuetudine la serata di Ferragosto, a Time in Jazz, è divisa in due parti distinte: la prima, con ingresso a pagamento (biglietto intero in platea a 15 euro, ridotto a 13; in tribuna a 13 e 11 euro) propone “Liberetto II”, il progetto del contrabbassista e violoncellista svedese Lars Danielsson, in scena con il suo nuovo quartetto formato dal chitarrista inglese John Parricelli, dal pianista Gregory Privat e dal batterista Magnus Öström (ex Esbjorn Svensson Trio). Riconosciuto e apprezzato in tutta la scena jazzistica internazionale per il suono lirico e potente allo stesso tempo, Danielsson è un musicista eclettico, che sa spaziare dalla classica al jazz con grande naturalezza: con l’album “Liberetto II” (uscito giusto un anno fa in agosto e registrato con lo stesso organico di scena a Berchidda, eccezion fatta per il pianista, che nel disco è Tigran) prosegue il percorso intrapreso dall’acclamatissimo disco del 2012, “Liberetto”, per esplorare nuove dimensioni musicali ai confini tra musica da camera, jazz, e musica popolare europea.

Altre atmosfere caratterizzeranno la seconda parte della serata in Piazza del Popolo quando, sgomberata la platea da tutte le sedie e aperti i cancelli con ingresso gratuito, entreranno in scena The Rad Trads, la coinvolgente formazione newyorkese che nelle serate precedenti ha animato le vie del paese con le sue sortite musicali. Con quattro potenti fiati (Jared LaCasce e Michael Fatum alle trombe, Patrick Sargent al sax tenore, “Tall” Sam Crittenden al trombone) e una trascinante sezione ritmica (Alden Harris McCoy alla chitarra, Michael “Big Red” Harlen al basso e Johnny Fatum alla batteria), The Rad Trads cattureranno il pubblico per portarlo nel cuore della festa finale con le loro sonorità che spaziano dal primo jazz delle brass band di New Orleans al Rythm & Blues, al blues di Chicago e al Delta blues, spingendosi fino al Rock & Roll.

Poi, la festa continua al jazz club del Centro Laber, con la terza proposta selezionata attraverso il concorso Time Out, Tempi di Cris, ovvero Cristian Orsini aka dj Cris (consolle e elettronica), Matteo Cara (synth e tastiere), Raffaele Mele (chitarra), Mauro Dore (basso) e Paolo Succu (batteria e percussioni): cinque musicisti sardi uniti dalla passione per il funk e la black music delle origini, al debutto con l’album autoprodotto “Event Horizon”, uscito lo scorso anno. I quattro strumenti tradizionali, uniti alle sonorità elettroniche di un DJ, sono la cifra distintiva di questa formazione, che così disseziona e rimescola idee, temi e improvvisazioni, invertendo i ruoli tradizionali dei vari strumentisti e creando dinamiche inaspettate.

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Municipio di Cagliari 890 copia

Il fenomeno verificatosi negli ultimi giorni dell’improvviso afflusso in città di un elevato numero di migranti provenienti dai centri di accoglienza dislocati nelle diverse province della Sardegna, che gli stessi hanno liberamente abbandonato per concentrarsi nell’area di Piazza Matteotti e sotto i portici di Via Roma, improvvisando una forma di protesta davanti al porto in attesa di un imbarco verso la penisola, è stato oggetto dopo i ripetuti rinvii della partenza con il traghetto da Cagliari, di un primo interessamento in termini di assistenza da parte dei servizi sociali del comune di Cagliari e della Caritas diocesana, garantendo loro tre pasti al giorno presso il Centro comunale di solidarietà di Viale Fra Ignazio, l’assistenza in strada e quella sanitaria da parte della ASL e dell’Ambulatorio Caritas.

Il prolungarsi di questa situazione ha richiesto un intervento urgente di carattere umanitario anche in considerazione dell’elevato numero di minori, donne incinte e neonati, per trovare locali idonei in termini di capienza, di igiene e sicurezza.

Nei giorni scorsi, avvisati che la permanenza del gruppo di migranti si sarebbe protratta per alcuni giorni, il Comune di Cagliari e la Caritas, con la collaborazione della Questura e della Prefettura hanno ottenuto dalla Camera di Commercio e dall’Ente Fiera la disponibilità dei locali all’interno dell’area di Viale Diaz.

Inoltre, è stato coinvolto il CTM per assicurare l’ordinato spostamento tra l’Area della Fiera ed il Centro di Accoglienza di viale Sant’Ignazio.

Nella serata di Giovedì 13 agosto, il Sindaco, l’Arcivescovo, insieme al delegato reg.le ed agli operatori della Caritas Diocesana hanno comunicato ai migranti questa possibilità, i quali hanno accettato pur continuando a sottolineare i motivi della loro protesta e l’urgenza di raggiungere la penisola anche al fine di ricongiungersi con i rispettivi nuclei familiari.

Dalla giornata odierna sarà, pertanto, approntata l’accoglienza presso il Centro Fieristico continuando a fornire l’assistenza, la sicurezza ed il servizio mensa della Caritas.

Già venerdì 7 agosto, in Prefettura, dinnanzi al Prefetto Morcone, capo Dipartimento Settore Immigrazione del Ministero dell’Interno, durante la riunione regionale sui migranti, pur apprezzando la piena disponibilità dell’Italia a salvare migliaia di esseri umani nel Mediterraneo in un contesto in cui non si ha il necessario supporto da parte delle Istituzioni europee e degli altri Paesi membri, erano state sottolineate le problematiche che si sarebbero potute creare, così come verificatesi in questi giorni, nel portare in Sardegna gruppi di persone che non intendono sostarvi ma desiderano raggiungere famiglie e parenti presenti in altre Regioni Italiane o in altri Stati Europei.

Resta comunque confermata la piena disponibilità, come sempre avvenuto fin’ora, delle Istituzioni locali a garantire l’accoglienza secondo i programmi predisposti dal Governo.

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Chiusura all’insegna della festa, la notte di Ferragosto a Nureci, per la diciassettesima edizione di Dromos: nella terza e ultima serata di Mamma Blues arriva nel piccolo paesino dell’Alta Marmilla un concerto da non perdere. Insieme sul palco – ore 22.00, Arena Mamma Blues – il sassofonista Orlando Julius, autentico pioniere dell’afrobeat e gli Heliocentrics, la band con base a Londra già apprezzata per la sua collaborazione con un altro grande protagonista della musica africana, Mulatu Astatke.

Nigeriano, classe 1943, Orlando Julius – atteso alle 20 anche dal consueto incontro con il pubblico nella Corte Saba – è stato un artista cruciale per la nascita, lo sviluppo e la diffusione dell’afro-pop a partire dagli anni Sessanta, fondendo ritmi e sonorità tradizionali africane con quelli del pop, del soul e del rhytm & blues: una formula consegnata nel 1966 alle tracce dell’album “Super Afro Soul” che l’ha reso famoso in patria ma che ha anche contribuito a plasmare il movimento funk negli Stati Uniti. In questa occasione l’artista incrocia note e strumenti con il psychedelic-combo londinese guidato dal batterista Malcom Catto, coadiuvato da Jack Yglesias (percussioni) e da Latoya Ekemode (vocals e percussioni), Adrian Owusu (chitarra), Jamie Lawrence (basso), Tom Dennis (tromba) e Michael Underwood (sax baritono). Rielaborando e riarrangiando alcune sue composizioni degli anni ’60 e ’70, Julius insieme agli Heliocentrics spinge le sue sonorità verso nuove e progressive direzioni, aggiungendo tocchi psichedelici e nuovi imprevedibili arrangiamenti per una festa di Ferragosto tra ritmi e sonorità tradizionali africane, pop, soul e rhytm & blues.

Dopofestival nei Giardini del sottomonte – dalle 24.00 – con Livio Svenson Blues Experience (Livio “Svenson” Cherchi a chitarra elettrica, chitarra slide , voce e armonica, Cristiano Cherchi al Basso Elettrico e Enrico “Kikko” Cabras alla batteria). I biglietti per la serata finale di Mamma Blues costano dieci euro, i tagliandi si possono acquistare nei punti vendita del circuito Box Office Sardegna.

La festa finale di Dromos, con il concerto di Orlando Julius, è il culmine di un’edizione particolarmente ricca e apprezzata del festival, che ha visto sfilare negli otto centri toccati dalla manifestazione (Oristano, Baratili San Pietro, Bauladu, Mogoro, Morgongiori, Nureci, San Vero Milis, Villa Verde) artisti e formazioni del calibro, tra gli altri, di Chucho Valdés, Baba Sissoko, Don Moye e Antonello Salis, Criolo, il duo OY, Erik Truffaz & Mauro Sigura, Valerio Corzani, Stefano Saletti, King Naat Veliov & the original Kočani Orkestar e che ha potuto accogliere la testimonianza di uno dei massimi esperti mondiali di non violenza come il sociologo e matematico norvegese Johan Galtung, animatore di una giornata-evento che, il 7 agosto, ha trasformato il piccolo paese di Baratili San Pietro in un laboratorio di ricerca sulla pace con al centro la tematica dello straniero.

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«Se ci diamo un obiettivo tutti possiamo farcela. La vera forza, quella che davvero può superare tutti gli ostacoli, non è quella fisica ma quella della volontà e caparbietà.»

Questo il messaggio che Samuel Marchese ha portato all’Esposizione Universale, varcando i cancelli insieme all’amico Martino Florio, dopo un viaggio in handbike lungo ben 18 tappe, partendo da Siracusa lo scorso 15 luglio per risalire lo Stivale sino all’Esposizione Universale.

In riferimento al tema espositivo, Samuel dice: «Il cibo è vita e la vita è gioia. Anche con le difficoltà si può e si deve vivere in maniera positiva».

Ad accompagnarli nel viaggio i “Freedom Angels“, amici e sostenitori, tutte persone diversamente abili, sulle loro hand-bike o su tandem per i non vedenti, e Freedom, il cane di Samuel.

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Il grande calcio internazionale protagonista a Expo Milano 2015. All’interno del Media Centre sono esposte oltre 80 magliette di Nazionali di tutto il mondo: si tratta della mostra “Football heroes – Storie di calciatori”, aperta al pubblico e organizzata dall’Associazione Italiana Calciatori insieme alla Gazzetta dello Sport e in collaborazione con World Football Collection.

Le magliette sono davvero delle rarità imperdibili: si va dal “10” autografato di Francesco Totti, indossata nelle qualificazioni degli Europei 2004, alla mitica “camiseta” di Lionel Messi, campione argentino, risalente alla Coppa America del 2013. Tra le altre, sono esposte le casacche del camerunense Samuel Eto’o, la “21” dell’uruguaiano Edinson Cavani, la “2” del colombiano ex Inter Ivan Ramiro Cordoba, il “13” del tedesco Michael Ballack.

Non mancano ovviamente chicche introvabili, come le magliette delle nazionali del Myanmar, della Santa Sede, in occasione della partita del Giubileo del 2000, delle rappresentative dell’Unicef e dell’Unesco; e ancora il Nepal, Haiti, la Giordania e una vera e propria rarità, una maglietta dell’India risalente al 1963.

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Museo Sant'Antioco

Mostre fotografica e pittorica, estemporanea di pittura, scultura e body painting, tra le note del gruppo musicale MamboDjango e il celebre Carignano delle locali Cantine Sardus Pater. La suggestiva cornice del MAB, Museo Archeologico Ferruccio Barreca di Sant’Antioco, ospita “EstArte Vol. 2”, manifestazione culturale organizzata dal comune di Sant’Antioco (assessorato della Cultura), con la collaborazione di alcuni giovani artisti e della Cooperativa Archeotur, in programma dal 16 al 31 agosto prossimi. L’archeologia del passato dell’antica Sulky incontra l’arte del presente della Sant’Antioco di oggi, per una serata che si annuncia ricca di emozioni in una location d’eccezione.

L’inaugurazione è prevista alle 21.00 di domenica prossima: nel giardino del museo andrà in scena l’estemporanea di pittura (con le coppie Nicola Obino e Luca Lauria, Luca Lindiri e Irene Porcu, e l’assolo di Laura Ennas), e di scultura (Marco Corongiu, Giorgio Secci e Marco Capicciola). All’interno del MAB, tra le ricchissime collezioni espositive fenicio-puniche del glorioso passato di Sulky, saranno allestite le mostre di fotografia, pittura e scultura, visitabili fino al 31 agosto.

A fare da cornice all’evento, infine, le sonorità dei MamboDjango e la degustazione di alcuni prodotti tipici locali innaffiati dall’ottimo vino Carignano antiochense.

Mostra fotografica di:

Massimo Calabrò

Fedele Balia

Marco Siddi

Davide Cau

Alessandro Siddi

Cristian Calabrò

Fabrizio Schirru

Dino Dini

Stelio Usai

Paola Pinna

Fabio Murru

Patrick Varsi

Stefano Puddu

Fabio Garau

Mostra pittorica di:

Nicola Obino

Fabio Desu

Luca Guapo Lindiri

Irene Porcu

Patrizia Palitta

Valeria Lilith Finazzi

Mostra scultorea di:

Gianni Salidu

Cenni sui MamboDjango: Andrea Lai al cotrabbasso, Samuele Dessì e Roberto Boi alle chitarre, e Diego Deiana al violino.

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Piazza Roma Carbonia 4 copia


Fa tappa oggi a Carbonia l’evento “ciclopoetico” “BiciNuragica – Poesia”. Ad ogni tappa di “BiciNuragica – Poesia” corrisponde un incontro, nel quale, poeti, musicisti e artisti sardi si affiancano al gruppo ciclo itinerante di BiciNuragica. La rassegna che prevede incontri di poesia, musica, micro reportage dei territori e arte varia, si è aperta il 4 agosto a Cagliari e arriva oggi, alle ore 18.00, presso la scalinata della Torre Civica di Piazza Roma, a Carbonia. La tappa è organizzata in collaborazione con l’assessorato della Cultura del comune di Carbonia, guidato da Loriana Pitzalis.
Insieme ai “BiciNuragici” Ugo Magnanti, Claudia Tifi e Dona Amati, interverranno diversi artisti del territorio sulcitano: Claudio Moica, Giovanni Luigi Francesco Fiabane, Francesco Artuso, Ennio Meloni, Susanna Montis, Valeria Lilith Finazzi, Laura Ficco, Francesco Mastinu e Guido Spano.

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La Diocesi e il comune di Cagliari organizzano, in stretta collaborazione con la Prefettura e la Questura, un servizio di accoglienza straordinaria e temporanea dei profughi eritrei presenti in città. Il referente Caritas per il servizio è Alessandro Cao.

Collabora per il sevizio d’ordine e la logistica l’AGESCI. A partire dalle ore 9.30 di oggi, venerdì 14 agosto, i volontari possono recarsi presso la sede operativa della Caritas diocesana in viale fra Ignazio 88.

Per fronteggiare al meglio il servizio di accoglienza la Caritas accoglie beni di primo conforto come vestiario (uomo e donna e poco bambino), scarpe, infradito, asciugamani, bagnoschiuma, occorrente per la barba. Consegna presso sede operativa della Caritas diocesana in viale fra Ignazio 88.