19 November, 2024
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Dopo il grande successo riscosso dagli spettacolo Danze del Mare 2.0 e Gloria et Honore Coronasti Eum Domine, e dal concerto di Ginevra di Marco, la rassegna musicale itinerante “Mare e Miniere” si appresta a presentare un doppio appuntamento con il progetto speciale “Scavi. Storie Di Miniera”.

Domenica 23 agosto alle ore 21,00 a Sant’Anna Arresi alla Piazza del Nuraghe, e martedì 25 agosto alle ore 21,00 ad Iglesias, presso i Giardini dell’Associazione Mineraria, Simonetta Soro (voce narrante), Mauro Palmas (mandole), e Silvano Lobina (basso), proporranno uno spettacolo di grande suggestione su musiche originali dello stesso Palmas e testo di Mariangela Sedda. L’idea produttiva nasce dall’esigenza di rappresentare sotto forma di concerto le vicende e le storie umane della gente di miniera. La vicenda è ancorata solidamente alla storia delle miniere sarde, alla descrizione minuziosa dei territori negli anni in cui le miniere furono protagoniste di benessere e sviluppo economico. Lo spettacolo si articola attraverso brevi scene, presentate da una  narratrice ormai adulta come una sorta di memoria collettiva, che raccontano storie di miniera attraverso le vicende umane e i cambiamenti che gli anni e il lavoro hanno prodotto nelle comunità dagli anni trenta fino agli anni cinquanta, al culmine dello sviluppo delle città minerarie. Sullo sfondo la grande Storia filtrata attraverso la quotidianità di piccole esistenze. I flash-back accendono singole storie individuali, storie comuni, private, che fanno rivivere il clima di quegli anni. Ogni ricordo si porta dietro storie di lavoro, di lotte, di amori e di feste, che hanno riempito di vita e di fervore villaggi oggi desolati dall’abbandono. La musica, strettamente legata alla narrazione e che di quel mondo cattura suoni, voci e sentimenti, renderà possibile il dialogo tra realtà diverse, transitando fra tradizione e innovazione e incontrando tempi musicali che daranno vita a vividi orizzonti sonori.

La rassegna “Mare e Miniere” è rganizzata dall’Associazione Elenaledda vox, con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna, della Regione Autonoma di Sardegna – Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dei comuni coinvolti, la rassegna musicale itinerante “Mare e Miniere”, d

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Piazza del Nuraghe – Sant’Anna Arresi.

Mare e Miniere 1

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Un concerto in solo di Oren Marshall nella chiesa di San Pietro, ore 11.00, a Tempio Pausania la giornata odierna del 28° Time in Jazz, il festival internazionale diretto da Paolo Fresu nel suo paese natale, Berchidda, ma con appuntamenti sparsi in altri quattordici centri del nord Sardegna.

Sperimentatore della tuba e della tuba elettrica, il musicista inglese si muove abilmente fra jazz, world music, musica classica e improvvisata, come suggerisce l’elenco delle sue esperienze e collaborazioni con nomi come Derek Bailey, Charlie Haden, Sir Peter Maxwell Davies, Moondog, Radiohead, Hermeto Pascoal, The Pan-African Orchestra, la London Philharmonic, John Taylor, Bobby McFerrin, i beatboxer Adam Matta, Shlomo e Hobbit. Un eclettismo che trova un’originale incarnazione nella sua Charming Transport Band, progetto che riunisce musicisti del Ghana e della Nigeria insieme con improvvisatori e jazzisti della scena londinese. Classe 1966, il “Jimi Hendrix della tuba”, come l’ha ribattezzato John Fordham, critico del quotidiano The Guardian, ha suonato con tutte le maggiori orchestre di Londra ma anche con i solisti del Teatro Bolshoi, l’orchestra sinfonica della Radio di Francoforte e il Canadian Ballet. Con il London Brass, di cui è entrato a far parte nel 1987, Oren Marshall ha registrato diversi dischi e tenuto tournée mondiali, suonando anche per autorità come la Regina d’Inghilterra e il Papa.

Altro concerto solistico in programma nel pomeriggio, alle 18.00, nella chiesa di San Nicola a Bortigiadas, dove il pubblico di Time in Jazz ritrova Giovanni Guidi, già applaudito il giorno prima in duo con il sassofonista americano Dan Kinzelman. Miglior nuovo talento per la rivista Musica Jazz nel 2007, il pianista umbro, oggi trentenne, ha portato avanti in questi anni una carriera di alto livello, fitta di impegni e soddisfazioni: oltre settanta concerti all’anno, ospite dei palchi internazionali più importanti, leader di propri gruppi e co-leader di vari progetti (il duo Soupstar con Gianluca Petrella, il quartetto co-diretto con Mattia Cigalini, il trio con il trombettista Luca Aquino e il percussionista Michele Rabbia di scena anche a Time in Jazz, giovedì 13), sette album a suo nome, due dei quali per la ECM, e tante collaborazioni come sideman con grandi maestri, tra i quali il suo mentore, Enrico Rava.

A Berchidda la musica parte intorno alle 19,45 con la prima uscita per le strade dei The Rad Trads, la coinvolgente formazione newyorkese di quattro fiati e sezione ritmica, cui spetterà anche il compito di animare la consueta festa della sera di Ferragosto con la sua miscela di influenze che spaziano dal primo jazz delle brass band di New Orleans al Rythm & Blues, al blues di Chicago e al Delta Blues, fino al Rock & Roll.

Poi, alle 21,30, apre finalmente i cancelli l’arena allestita nella Piazza del Popolo, che per quattro serate sarà il “palco centrale” del festival.

Oren Marshall (2s)Dave Holland-Kenny Barron-1s Giovanni Guidi (s) 

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Anche quest’anno “Calici di Stelle” ha richiamato migliaia di turisti e residenti sotto le stelle nel centro storico di Sant’Antioco, città del Vino. Il sindaco di Sant’Antioco, Mario Corongiu, esulta per il grande successo dell’evento. Sant’Antioco si conferma tra le città del vino più importanti e gettonate anche grazie alle migliaia di persone, per lo più turisti e vacanzieri, ma anche residenti che lunedì notte, dopo le 21.00, hanno potuto esprimere i desideri nella speranza si potessero concretizzare per tutte le stelle cadenti del cielo sopra la città antica.

Vino e degustazione di prodotti tipici hanno rappresentato gli elementi cardine dell’evento promosso dal comune di Sant’Antioco ed organizzato dalla Cantina Sardus Pater, in collaborazione con la Strada del Vino Carignano del Sulcis e l’associazione nazionale Città del Vino. Un fiume di persone ha percorso per tutta la notte il tragitto del centro storico, dalla Basilica di Sant’Antioco Martire al Forte Su Pisu, sino al magazzino del vino in via Necropoli. In tanti hanno avuto modo di assaporare i migliori vini della Cantina Sardus Pater, accompagnandoli con i prodotti tradizionali del Sulcis Iglesiente.

Una notte d’estate, un ricordo indelebile per tutti coloro che ormai ogni anno, non riescono a rinunciare all’evento “Calici di stelle”. Nel 2007 era stata l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Corongiu a volere la manifestazione nel centro storico di Sant’Antioco.

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Il mondo della scuola in Sardegna è in rivolta contro la riforma della “Buona scuola” e la Giunta regionale si è dichiarata pronta alla battaglia e a raccogliere quindi il grido d’allarme dei docenti sardi che non vogliono emigrare. Ieri l’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, ha incontrato sotto il palazzo di viale Trento docenti e maestre ed ha anticipato quelle che potrebbero essere le strategie della Regione, ad iniziare dalla richiesta di una sospensiva dei termini per la presentazione delle domande che scadono venerdì 14 agosto 2015.

I docenti hanno consegnato all’assessore Claudia Firino un documento, nel quale viene chiesto alla Regione di impugnare la “Buona scuola” davanti alla Corte Costituzionale. Il deputato di Unidos Mauro Pili ha detto che la Giunta regionale può impugnare subito la legge sulla “Buona scuola”, per ottenere risposte immediate, visti i tempi ristrettissimi a disposizione.

La battaglia di docenti e maestre proseguirà questa mattina, a Cagliari, a partire dalle 11.00, davanti al Palazzo della Regione, in viale Trento.

Manifestazione per la scuolaPalazzo della Regione 3 copia

 

 

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«Investire in tecnologia innovativa deve essere uno degli obiettivi del nuovo piano industriale della Regione, che deve conciliare insieme nuova occupazione, soprattutto giovanile ad al tasso culturale, rispetto dell’ambiente e rilancio produttivo di aree attualmente a forte disagio economico. L’industria aerospaziale può garantire queste tre condizioni. Anche perché significativamente già presente nell’isola con alcune realtà d’avanguardia pubbliche e private specializzazione sul test, validazione, qualifica e training di velivoli militari e civili, riunite nel Distretto Aerospaziale della Sardegna, nato nel 2013.»

Lo scrive in una nota, Oriana Putzolu, segretario generale della Cisl Sardegna.

«La nostra regione – aggiunge Oriana Putzolu – presenta alcune caratteristiche particolarmente rilevanti ai fini del potenziamento dell’industria aerospaziale. A cominciare dalla presenza del Sardinian Radiotelescope(SRT) con possibilità di impieghi nel campo della radioastronomia, geodinamica e scienze spaziali con i collegamenti che questi settori naturalmente hanno con l’elettronica, informatica, la meccanica avanzata. L’industria aerospaziale può contare altresì sugli spazi e le potenzialità del Poligono Sperimentale del Salto di Quirra, dove oggi operano circa 1.000 lavoratori. La conversione del PISQ in un polo tecnologico esclusivamente orientato verso l’industria civile d’avanguardia per seguire, monitorare i velivoli in volo e in orbita, monitoraggio ambientale e idrogeologico, risolverebbe l’annoso problema delle servitù militari senza incidere negativamente – ma anzi migliorando e riqualificando l’occupazione – sul mantenimento dei posti di lavoro.»

«La presenza di aree aeroportuali, sotto utilizzate e prossime alla dismissione come Fenosu (Oristano) e Tortolì, inoltre, consente l’utilizzo immediato di zone di collaudo e sperimentazione anche al servizio dei distretti di specializzazione di altre zone d’Italia per la creazione di una filiera nazionale aerospaziale. Come sempre nell’inoltrarsi in queste nuove frontiere dello sviluppo – conclude il segretario generale della Cisl Sardegna -, il fattore tempo diventa componente essenziale per la riuscita di un progetto, dove la concorrenza – come è stato dimostrato dalla sperimentazione con i droni – non ammette ritardi.»

 Radiotelescopio San Basilio 1

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Questa mattina una delegazione di rappresentanti politici, sindacali e cittadini di Iglesias raggiungerà Cagliari per manifestare all’assessorato regionale della Sanità, “a difesa del CTO e della sanità iglesiente”. Il raduno è stato fissato alle ore 8.30, in via Isonzo, di fronte alla Sala Lepori. Il viaggio a Cagliari è stato deciso in aperta contestazione del progetto di riorganizzazione delle attività degli ospedali aziendali, aspramente contestato dalle forze politiche (sia di maggioranza sia di opposizione) e sindacali iglesienti, con particolare riferimento alla decisione di prorogare, anche per il mese di agosto, l’ubicazione dell’U.O.C. di ginecologia e ostetricia presso il presidio ospedaliero Sirai, dopo che il commissario straordinario Antonio Onnis aveva annunciato al Consiglio comunale di Iglesias il trasferimento all’ospedale Santa Barbara.

La delegazione, dopo l’incontro avuto con il commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis, al Centro direzionale di Carbonia, ribadirà all’assessore della Sanità, Luigi Arru, la richiesta di ripristino della situazione dei reparti al 1° luglio 2015 e di aspettare il termine dei lavori del CTO, sottolineando: «No a questioni campanilistiche, la sanità è territoriale e, non essendoci un ospedale baricentrico, sì ad un DEA di 1° livello detto “del Sulcis Iglesiente” con 2 strutture (CTO e Sirai) complementari e differenziate per servizi, al fine di offrire un servizio sanitario soddisfacente per tutta la popolazione del Sulcis Iglesiente»

Manifestazione di protesta Iglesias alla Asl 7 1Manifestazione di protesta Iglesias alla Asl 7 2Antonello Pirosu e Antonio Onnis

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Cattedrale di Cagliari 44 copia

Da venerdì 14 agosto, nella Cattedrale di Cagliari, entreranno nel vivo le celebrazioni in occasione della festa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria.

Come di tradizione, oltre il simulacro della «Madonna dormiente», sarà esposta alla venerazione anche la reliquia della «Sacra Spina».

Questo il programma dei riti:

Venerdì 14 agosto

– Ore 18.00: Esposizione della Sacra Spina e I Vespri dell’Assunzione

– Ore 21.00: Solenne Veglia mariana e Santa Messa dell’Assunzione

– Ore 22.30: «Notte bianca» in onore della Madonna con la recita delle 1.000 Ave Maria (la Cattedrale rimarrà aperta tutta la notte per la preghiera)

Sabato 15 agosto: Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria

– Ore 9.00: Santa Messa

– Ore 10.00: Canto di Terza – Investitura di mons. Salvatore Ruggiu come canonico effettivo

– Ore 10.30: Santa Messa presieduta da mons. Arrigo Miglio, arcivescovo metropolita di Cagliari

– Ore 12.00: Santa Messa

– Ore 18.30: II Vespri dell’Assunzione

– Ore 19.00: Santa Messa

Domenica 16 agosto

– Sante messe alle ore 9.00, 10.30, 12.00, 19.00.

– Ore 20.00: Concerto d’organo del maestro Andrea Sarigu

Esposizione della “Sacra Spina”

– Venerdì 14 dalle ore 18.00 alle 24.00

– Sabato 15 dalle 00.00 alle 22.00

– Domenica 16 dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00

La venerazione sarà sospesa durante le celebrazioni liturgiche.

Maggiori informazioni sul sito della diocesi di Cagliari: www.chiesadicagliari.it

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La Giunta regionale, riunita oggi in viale Trento, ha nominato i direttori generali delle Agenzie agricole Laore e Argea, su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, riconfermando Maria Ibba e Gianni Ibba, sino all’approvazione della legge di riforma delle stesse agenzie, e comunque per un periodo non superiore alla durata della legislatura.

L’Esecutivo ha approvato il programma operativo della Commissione regionale di Parità tra uomini e donne relativo all’anno in corso, su proposta del presidente Francesco Pigliaru, per una spesa complessiva di 40mila euro. Le attività dell’organismo prevedono tra l’altro la realizzazione di seminari di formazione per insegnanti delle scuole dell’infanzia, primarie, di primo e secondo grado, finalizzati all’introduzione nella programmazione didattica dei temi sulla parità, per contrastare gli stereotipi e per sensibilizzare contro il fenomeno della violenza di genere.
L’Esecutivo ha avviato le procedure di liquidazione della tranche 2015 del processo di capitalizzazione della Società Abbanoa, su proposta dell’assessore Paolo Maninchedda. Inoltre è stato dato il nulla osta all’immediata esecutività per la variazione e lo storno del bilancio di previsione 2015 dell’Enas, Ente acque della Sardegna. Assicurato il personale necessario per garantire il servizio di piena e di pronto intervento idraulico attraverso il rinnovo degli accordi di programma con i Consorzi di bonifica. Gli interventi si configurano indispensabili per il mantenimento delle condizioni di sicurezza sui tronchi idraulici di seconda categoria di competenza della Regione.
Non sarà sottoposto a ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale l’incremento dei quantitativi di rifiuti, stoccati in un deposito preliminare, proposto dalla società Longoni nella zona industriale di Cagliari-Elmas. La delibera sulla non assoggettabilità a Via, fatte salve le prescrizioni, è stata proposta dall’assessore Donatella Spano.
È stata approvata, infine, su proposta dell’assessore Maria Grazia Piras, la prosecuzione dei lavori di custodia e messa in sicurezza del sito minerario di “Genna tres Montis” (Comuni di Silius e San Basilio) e delle relative pertinenze da parte della società Fluorite di Silius Spa in liquidazione.

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La Giunta Pigliaru ha adottato il disegno di legge sulla Semplificazione amministrativa. La Sardegna sarà presto una Regione ancora più amica di cittadini e imprese. Avere risposte dalla pubblica amministrazione sarà più facile e, soprattutto, ci saranno maggiori certezze sui tempi, spesso troppo lunghi, della burocrazia.
La delibera, che riguarda non solo il disegno di legge, ma anche il cosiddetto ‘Taglialeggi’, è stata approvata su proposta dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, di concerto con l’assessore degli Affari generali, Personale e Riforma della Regione, Gianmario Demuro. Un lavoro che ha richiesto un anno di attività intensa, a partire dagli incontri del Tavolo Permanente per la Semplificazione, sede di consultazione delle parti istituzionali e sociali. Non meno importante è stato il contributo delle varie Direzioni generali competenti per materia. Il disegno di legge è una vera e propria rivoluzione che detta norme sulla qualità della regolazione e di semplificazione dei procedimenti amministrativi, con un primo blocco di norme settoriali.
Sono cinque gli ambiti sui quali interviene il provvedimento. I primi tre sono contenuti nella prima Parte del DDL e costituiscono la parte ‘fissa’ delle politiche di semplificazione della Regione: introducono gli istituti di programmazione delle attività di semplificazione, individuano gli strumenti per migliorare la qualità delle regole e stabiliscono norme innovative sul procedimento amministrativo. Gli altri due ambiti – nella seconda parte del disegno di legge – introducono le prime, significative misure di semplificazione dell’ordinamento regionale in alcuni settori speciali. In particolare, istituiscono, tra le prime Regioni in Italia, lo Sportello unico per le attività produttive e per l’attività edilizia (SUAPE), in modo da garantire al cittadino un solo punto di accesso e attribuire a un singolo ufficio tanto le competenze esercitate dallo Sportello unico per le attività produttive (SUAP), quanto le competenze relative all’edilizia privata. Inoltre, prevedono misure di semplificazione delle procedure amministrative settoriali più onerose per i cittadini e le imprese su ambiti molto settoriali (es.: trasporti, turismo) frutto di un processo di semplificazione anche perché scritte e pensate nell’ottica della loro concreta applicazione.
Una delle prime applicazioni concrete del disegno di legge è il ‘Taglialeggi’ con il quale si elimina un primo blocco di oltre 300 provvedimenti del periodo compreso tra il 1949 e il 1969. È il risultato della ricognizione di tutta la normativa regionale, effettuata dall’Assessorato degli Affari generali con gli Assessorati competenti in questi mesi, settore per settore, per individuare le leggi superate, quelle implicitamente abrogate e, tra quelle vigenti, quelle sulle quali è possibile apportare delle correzioni in termini di semplificazione. In questo modo il disegno di legge persegue uno dei suoi obiettivi principali: arrivare, con strumenti operativi immediati, alla semplificazione normativa e amministrativa in favore dei cittadini e delle imprese.
«Sembra una contraddizione in termini, ma la semplificazione è la cosa più complicata in assoluto. Dietro questo disegno di legge – ha detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru – c’è un grande lavoro da parte dell’Assessorato dell’Industria, in cui si va a insediare il nucleo operativo, e di quello degli Affari generali e Riforme. Nella stesura del ddl abbiamo tenuto conto di alcune buone pratiche nazionali ed europee, con l’obiettivo di garantire tempi certi e ben più brevi rispetto agli attuali per tutto ciò che riguarda le interlocuzioni con i nostri uffici. Il punto è migliorare la qualità istituzionale, facendo funzionare bene ciò che è sotto il nostro diretto controllo, garantendo trasparenza e creando un contesto di maggiori certezze. La semplificazione era uno dei punti chiave del programma votato dagli elettori, e anche su questo fronte stiamo mantenendo la parola».
«Questa Giunta – ha detto l’assessore Maria Grazia Piras – ha agito fin dall’inizio per migliorare i fattori di competitività del sistema produttivo e sciogliere i nodi che ostacolano lo sviluppo. Con questo disegno di legge cerchiamo di agire sull’ambiente esterno alle imprese, dando loro un quadro normativo chiaro e tempi amministrativi certi e noti a partire dall’avvio del procedimento. Può sembrare una rivoluzione – ha detto ancora l’assessore Piras – ma è la rivoluzione della normalità. Gli imprenditori devono poter concentrare le proprie energie sul mercato e sulla produzione.» 
«La qualità istituzionale è l’obiettivo di questa legislatura – ha sottolineato l’assessore Gianmario Demuro -. Abbiamo lavorato perché il testo fosse il più vicino possibile alle aspettative dei cittadini per raggiungere questo obiettivo. La semplificazione per noi è la riduzione dello stock normativo, in modo da procedere in tempi brevi alla realizzazione di obiettivi definiti. Servono regole più snelle per disciplinare procedimenti più semplici e allo stesso tempo più efficaci. La legge di semplificazione contiene gli strumenti per raggiungere questi obiettivi attraverso il riordino normativo. Il ‘Taglialeggi’ è stato costruito con questa finalità, ma siamo già pronti a passare alla seconda fase, nella quale affronteremo la disciplina della normativa in vigore accorpandola in Testi Unici tematici.»
Dopo l’adozione da parte della Giunta, il confronto sul disegno di legge non si ferma. L’obiettivo è migliorare il testo prima della discussione in Consiglio regionale. A tale scopo resterà aperta anche la consultazione on line sul sito sardegnapartecipa.it .
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«E’ assurdo che gli insegnanti sardi debbano essere costretti alla fuga per trovare un posto di lavoro. La Regione trovi il modo per evitare l’ennesimo sopruso verso la nostra Isola e tutelare la specificità.» E’ il grido d’allarme del consigliere regionale Edoardo Tocco (FI) sulla situazione dei circa 4mila precari della scuola sarda. La vigilia di Ferragosto scadranno i termini per presentare le domande per le assunzioni, con l’indicazione delle province come possibili sedi di destinazione. E, per l’universo dei docenti precari, si profila il trasferimento nella Penisola con le valigie piene di incognite.

«La buona scuola di Matteo Renzi – accusa Edoardo Tocco – ha prodotto questo ricatto per la Sardegna, con gli insegnanti che per sperare in una possibile assunzione sono sottoposti ad una vera e propria costrizione. Per molti il rischio è di ricominciare il percorso formativo. La cosa più assurda – conclude Tocco – è che la Sardegna non si sia opposta a questo disegno che mina le fondamenta del sistema scolastico isolano, visto che potrebbero arrivare nei nostri istituti insegnanti che non hanno nulla da spartire con la cultura e le tradizioni isolane.»

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