18 July, 2024
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Arriva a Villa Verde la carovana di Dromos, il festival organizzato dall’omonima associazione culturale nell’Oristanese, che dallo scorso 30 luglio, e fino a Ferragosto, sfoglia le pagine della sua edizione numero diciassette. A caratterizzare la tappa in programma domani (sabato 8) alle 22 nel bosco di Mitza Margiani è il progetto Jazz(R)Evolution di Baba Sissoko con due compagni di viaggio del calibro di Famoudou Don Moye, alla batteria e alle percussioni, e Antonello Salis al pianoforte, alla tastiere e alla fisarmonica.

Originario di una grande dinastia di griot del Mali, classe 1963, Baba Sissoko canta e suona con maestria una serie di strumenti tipici, come il tamani (il talking drum) e lo n’goni (uno strumento a pizzico), e ama integrare melodie e ritmi propri della sua tradizione musicale con le sonorità del jazz e del blues, anche grazie alle tante esperienze maturate con musicisti provenienti da altri contesti e culture musicali. Nel progetto Jazz(R)Evolution, consegnato di recente alle tracce di un album, il polistrumentista e cantante maliano si incontra con il pianista Antonello Salis (classe 1950), improvvisatore vulcanico e incontenibile, uno dei protagonisti storici del jazz italiano, e con il batterista Famoudou Don Moye (nato a Rochester nel 1946), tra gli artefici di una stagione tra le più intense e creative della musica jazz, avendo militato dal 1970 nel leggendario Art Ensemble of Chicago.

Domenica (9 agosto) il festival prosegue all’insegna della musica balcanica di King Naat Veliov & The Original Kocani Orkestar in concerto a Morgongiori in due distinti momenti: alle 20.00 in parata musicale per le strade del paesino della Marmilla, poi, alle 22.30, in concerto nel centro storico. Non farà però parte della formazione proprio Naat Veliov, trattenuto in Macedonia da un improvviso problema di salute. Si aggiunge invece al gruppo il nipote Neat Veliov, anche lui trombettista, giovane talento che prosegue la tradizione di una famiglia di ottimi strumentisti.

 Baba Sissoko Jazz Revolution (3m)Baba Sissokon (4m)

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«Con l’ingente stanziamento di fondi destinato agli interventi post-alluvione ed alla prevenzione del dissesto idrogeologico il governo Renzi ha dimostrato, ancora una volta, di essere vicino alla Sardegna ed attento ai suoi problemi.»

Lo ha detto oggi Gavino Manca, consigliere regionale del Partito Democratico.

«Un provvedimento di grande portata – ha aggiunto Gavino Manca – per il quale esprimo particolare soddisfazione, sia per la quantità delle risorse disponibili (complessivamente 128 milioni di euro provenienti dallo Stato, dall’Unione europea e dalla Regione) che per la qualità dei progetti che Regione ed Enti locali, a cominciare dal comune di Olbia, hanno saputo mettere in campo.»

«In buona parte fin dai prossimi mesi e successivamente dal prossimo anno, quindi, comincerà a prendere corpo un grande programma di ricostruzione, attraverso opere pubbliche ma anche con misure a sostegno di famiglie ed imprese – ha concluso il consigliere regionale del PD -, che potrà restituire speranza e fiducia alle comunità della Sardegna duramente colpite da gravissime calamità naturali.»

Gavino Manca

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Il segretario del Partito Democratico di Carbonia Iglesias, Daniele Reginali, attacca ancora Antonio Onnis, commissario straordinario della Asl 7.

«Quanto accaduto oggi, ossia la decisione del commissario dell’Asl numero 7, di non trasferire a Iglesias il reparto di ostetricia ginecologia lasciandolo a Carbonia è un atto che contesto duramente e trovo inaccettabile – attacca Reginali, segretario del PD e consigliere comunale a Iglesias -. Si tratta di una decisione commissariale che contesto in toto e che contravviene a quanto annunciato dallo stesso commissario durante gli incontri in Consiglio comunale. Il commissario con questo atto disattende il documento che prevedeva il trasferimento di un mese del reparto di ostetricia.»

«Questo modo disarticolato nell’assumere decisioni – aggiunge Daniele Reginali – sta creando un forte disorientamento tra tutti i cittadini del Sulcis Iglesiente che si trasferiscono a Cagliari perché non riescono ad avere risposte. Si stanno alimentando guerre di campanile in una condizione già precaria per il nostro territorio. È bene ricordare che in questo caso non si deve parlare di Iglesias o Carbonia, ma di Sulcis Iglesiente, un territorio che ospita una comunità di 130mila abitanti distribuiti in un’area non proprio omogenea. Questa comunità – conclude il segretario del PD – deve poter avere un sistema sanitario territoriale adeguato che dia risposte alle esigenze dei pazienti.»

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Un’altra grande campionessa dello sport fa tappa a Expo Milano 2015. Francesca Schiavone, una delle più forti tenniste italiane di sempre, vincitrice nel 2010 del Roland Garros, ha visitato oggi il sito espositivo.

«Si tratta di un evento importante, una grande opportunità per dimostrare a tutto il mondo le capacità e le qualità di noi italiani – ha sottolineato la tennista milanese, trionfatrice agli Internazionali di Francia nel 2010 – spesso ci sottovalutiamo, invece siamo in grado di dar vita a imprese fantastiche, proprio come Expo Milano 2015. L’Esposizione sta ottenendo un notevole successo e quindi il nostro Paese si sta dimostrando all’altezza della situazione.»

Dopo aver incontrato il Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, Francesca Schiavone ha visitato il Padiglione Zero, il Brasile, il Kazakistan, per finire in bellezza con Palazzo Italia.

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Il commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis, ha diffuso una nota con la quale comunica che oggi «la riunione della conferenza socio-sanitaria territoriale ha preso atto delle previsioni della delibera della Giunta regionale n° 38/12 del 28 luglio 2015 sulla rete ospedaliera regionale per il territorio del Sulcis Iglesiente e ha provveduto alla valutazione preliminare della proposta aziendale sulla riorganizzazione dei servizi ospedalieri del territorio».

«Nel corso della riunione, a seguito della presa d’atto di segnalazioni diverse di operatori e stakeholders, è stata proposta ed approvata l’ipotesi di mantenimento del reparto di Ostetricia e Ginecologia presso il Presidio Ospedaliero  Sirai anche per il mese di Agosto. Tali considerazioni – ha aggiunto Antonio Onnis – anche in relazione alla sostenibilità dei carichi di lavoro degli operatori e delle prestazioni più che raddoppiate rispetto agli standards ordinari del reparto che presso l’ospedale Santa Barbara sarebbero gestiti con livelli di rischio elevati per le donne e i nascituri.»

«La Direzione Generale – ha concluso il commissario straordinario della Asl 7 – ha comunicato alla Conferenza dei Sindaci, come elemento fondante, che il reparto di Ginecologia e Ostetricia con il correlato Punto Pediatrico e Punto Nascita troverà la sua collocazione definitiva presso i nuovi locali dello Stabilimento iglesiente.»

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Prende il via sabato 8 agosto la 28ª edizione Time in Jazz, il festival internazionale ideato e diretto da Paolo Fresu, uno degli eventi di punta dell’estate jazzistica italiana. L’epicentro è a Berchidda, paese natale del trombettista, dove pulsa il cuore organizzativo (l’associazione culturale Time in Jazz) e si concentra il grosso della manifestazione, in particolare i concerti serali nella grande arena allestita in piazza del Popolo. Ma, come sempre, Time in Jazz coinvolge anche diversi altri centri del nord Sardegna, a comporre un circuito di concerti che nel mattino e nel pomeriggio fa tappa di volta in volta in luoghi rappresentativi della storia, delle tradizioni o del paesaggio locali.

Si parte, sabato 8, con l’immancabile prologo del concerto a bordo di una nave della Sardinia Ferries in viaggio dalla penisola verso la terra dei Nuraghi (protagonisti Monica Demuru e Natalio Mangalavite), cui però si affianca quest’anno una trasvolata del Tirreno su un aereo di linea della Meridiana in compagnia della musica di Paolo Fresu: un’ouverture emblematica per questa edizione del festival che sceglie come titolo (e leitmotiv) “Ali“.

Con questo tema prosegue dunque il percorso iniziato l’anno scorso all’insegna dei “Piedi”, in una continuità che Fresu sintetizza nelle sue note di presentazione citando un famoso aforisma dell’artista messicana Frida Kahlo: “Pies, para que los quiero si tengo alas para volar” (“A cosa mi servono i piedi se ho ali per volare”). Perché, come ricorda il direttore artistico, “è con questa metafora che lo scorso anno ci siamo lasciati pronti a volare verso un nuovo festival che si annuncia luminoso come il sole e volatile come una meteora. Festival composto da una infinità di piccoli tasselli che creano una galassia multiforme e multicolore disegnata da artisti, progetti, linguaggi, genti, luoghi, dialoghi, riflessioni, scambi e voci plurali”.

A spiegare le ali nel cielo di Time in Jazz sarà un cast di musicisti come sempre folto e di caratura internazionale in cui spiccano in particolare i nomi di Louis Moholo-Moholo, Manu Katché, Lars Danielsson, Stefano Bollani, Michel Godard, Nguyen Le, Oren Marshall, Kenny Barron, Dave Holland; e poi Dan Kinzelman, Enrico Merlin, Alexander Hawkins, Giovanni Guidi, Luca Aquino, Michele Rabbia, The Rad Trads, Dino Rubino, Vincent Peirani, Paolo Angeli, la Piccola Orchestra Gagarin.

Ma non è tutto, perché, chiuse le otto giornate berchiddesi, lunedì 17 e martedì 18 agosto ritorna Time in Sassari, consueto proseguimento di Time in Jazz che insieme al capoluogo turritano coinvolge varie località della provincia sassarese: Cheremule, Siligo e Sorso, quest’anno. Protagonisti Paolino Dalla Porta e Salvatore Maltana con Paolo Fresu, Silvia Corda, e ancora i Rad Trads e Lars Danielsson.

Più di quaranta appuntamenti musicali diversi nell’arco di undici giorni, ma anche gli immancabili eventi espositivi del P.A.V., il Progetto Arti Visive curato da Giannella Demuro e Antonello Fresu. Di particolare rilievo una grande mostra su Pier Paolo Pasolini, in occasione del quarantennale della tragica morte dello scrittore e regista. In programma anche una rassegna di opere video sul tema del volo e delle ali: Bird – Men. Il volo delle immagini, a cura di Marco Senaldi, e, come sempre, una serie di interventi urbani, performance e progetti “site specific” tra le strade di Berchidda.

Al leitmotiv delle ali si si ispira anche un altro momento immancabile del festival, la rassegna di film e documentari a cura di Gianfranco Cabiddu, che quest’anno esplora il rapporto dell’uomo con il volo fotografando esperienze di vita che, oltre l’impresa, sono capaci di mettere in relazione mondi spirituali interiori, a diverse latitudini, con la meraviglia, i colori, le storie.

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Questa sera, presso la Torre Sabauda a Calasetta, prosegue la kermesse con il secondo appuntamento del Festival LiberEvento. Alle ore 22.00 aprirà la scrittrice Rossana Copez che presenterà Avanti Marsch; a presentare sarà Cinzia Micheletti. A seguire, alle ore 23.00, Marta Proietti Orzella e Carla Orrù si esibiranno in un pezzo di teatro  dal titolo: Donne Underground.

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E’ in corso la settima edizione di NurArcheoFestival – Intrecci nei teatri di pietra, organizzato da Il Crogiuolo, con la direzione artistica di Mario Faticoni, idea e progetto di Rita Atzeri, in collaborazione con e finanziato dai comuni aderenti alla manifestazione (Bitti, Fluminimaggiore, Gonnesa, Ilbono, Macomer, Perdaxius, Portoscuso, Sinnai, Ulassai, Ussassai, Villagrande Strisaili, Villaperuccio) e in sinergia con le cooperative Irei, Mediterranea, Esedra, Bios, Istelai, Associazione del sorriso, ODV Muntangia.

Una rassegna dove la tradizione storica e culturale della Sardegna si sposa con il teatro in alcuni dei luoghi di maggior pregio archeologico dell’Isola, nel solco di quel progetto che intende fondere cultura e turismo.

Metamorfosi è il titolo dello spettacolo che va in scena il 10 agosto, alle 19.00, a Bitti, nel complesso nuragico Romanzesu. La regia è di Chiara Giuliani, con Vincenzo De Rosa, Gloria Uccheddu, Riccardo Montanaro, Francesca Vasarri (produzione Teatro del Sottosuolo). Il lavoro si ispira alla riproduzione di quadri e sculture dei miti classici, utilizzando la tecnica performativa dei “tableaux vivants”, che dal ‘700 borbonico in poi è stata poco frequentata, se si esclude qualche sporadica apparizione nei teatri di varietà di inizio secolo e quei “gioielli” che sono i tableaux nei film di Pierpaolo Pasolini.

Nella stessa giornata si svolgeranno le visite guidate, a cura della Coop. Istelai, al Museo della civiltà contadina e pastorale e al Museo multimediale del canto a tenore, al Laboratorio di ceramiche artistiche “Terra Pintada”, al sito archeologico “Romanzesu (info: 333 3211346 – 0784 414314, anche per possibilità di ristoro e pernottamento).

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La Giunta comunale di Carbonia ha approvato la Carta dei Servizi “Contributi per il diritto allo studio”.

La Carta contiene la descrizione dei servizi e le modalità per accedervi. E’ uno strumento preventivo di tutela degli utenti, in cui vengono stabiliti i criteri per misurare la qualità dei servizi offerti. La qualità è valutata sulla base di alcuni standard, elaborati in collaborazione con gli utenti.

In particolar modo, il nuovo strumento approvato dalla Giunta, riguarda un settore di primaria importanza per il futuro della città e della comunità.

«Con la Carta dei Servizi “Contributi per il diritto allo studio” – spiega l’assessore della Pubblica Istruzione Lucia Amorino – vogliamo facilitare l’accesso di tutti i cittadini alle molteplici opportunità offerte dal Comune. Siamo convinti che questo strumento sia fondamentale, da una parte, per proseguire nel rapporto di collaborazione con gli utenti e, dall’altra, per permetterci di comprendere, come Amministrazione, le reali esigenze degli studenti e delle loro famiglie.»

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