19 November, 2024
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Elisabetta Giuseppina Falchi 3 copia
L’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi ha presentato ieri a Sinnai le linee guida del Psr 2014/2020 e i prossimi bandi. «Conoscere le esigenze, ascoltare e confrontarsi con i territori, con chi li amministra e soprattutto li vive nel mondo agricolo». È la ricetta rilanciata con forza dall’assessore nel corso di un incontro pubblico organizzato per discutere del nuovo Programma di sviluppo rurale 2014-2020, in fase di imminente approvazione dall’UE. Nella sala dell’ex comunità montana centinaia di persone hanno seguito e partecipato ai lavori con domande e suggerimenti. Al tavolo, oltre a Falchi, il sindaco Barbara Pusceddu, i consiglieri regionali Paolo Zedda, Gavino Sale, Cesare Moriconi e Francesco Agus. 
«Da Bruxelles ci hanno detto che il nostro PSR ha visione e coerenza con i programmi di sviluppo comunitari – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura – e dopo le vacanze estive sarà approvato definitivamente». A settembre sono previste le prime pubblicazioni dei bandi che Falchi ha detto di voler costruire con chi poi dovrà usufruirne, «perché qualunque risorsa che spenderemo dovrà far parte di un progetto che favorisca la crescita del comparto».
«Sono finiti i tempi in cui i bandi venivano calati dall’alto, scritti con linguaggi incomprensibili e a volte da uffici che non conoscevano i territori e le esigenze di chi lavora le campagne – ha aggiunto Elisabetta Falchi -. Per cambiare rotta, già dagli scorsi mesi ci siamo confrontati con organizzazioni agricole, di produttori e cooperative, e adesso abbiamo ripreso gli incontri pubblici dove raccogliere tutte le istanze di pastori, agricoltori e amministratori: chi più di loro può raccontarci al meglio il territorio?».
Una Sardegna quindi che va studiata area per area, con tipologie agricole che cambiano dalle colline alle pianure, dalle colture praticate e dalla disponibilità dell’acqua nelle campagne. «Non riconoscere che la nostra Isola è un continente agricolo variegato e con tante specificità vuol dire ragionare sulla scia degli sbagli fatti in passato, dove la programmazione non era legata al territorio», ha aggiunto Elisabetta Falchi. Un ascolto che ieri ha permesso di affrontare anche un tema molto sentito a Sinnai: l’acqua per l’irrigazione dei campi.
Il ponte che dovrà garantire uno scambio di comunicazione costante tra imprese agricole e assessorato, oltre ai numerosi incontri programmati nelle prossime settimane, sarà affidato al personale delle agenzie agricole regionali presente sui territori, che dovrà confrontarsi ancora di più con agricoltori e pastori. «Abbiamo pensato a un PSR flessibile, snello, di facile lettura e comprensione – ha osservato l’assessore – che potrà essere modificato in itinere a seconda delle esigenze che si svilupperanno nei prossimi sette anni. In tutto il mondo le cose cambiano velocemente e un progetto che poteva andare bene oggi può risultare inadatto fra un anno».
“Qualità ambientale legata alla qualità agroalimentare” è il tema centrale che anima il nuovo PSR. Una specificità che distingue la Sardegna nei mercati di vendita internazionali e che nella nostra Isola è stata finora poco valorizzata. «I nostri animali nascono e crescono all’aria aperta, nei pascoli, non chiusi in uno stabilimento e sotto forte stress – ha detto Elisabetta Falchi – una condizione che rende le produzioni sarde uniche e inimitabili. In tutto il mondo i consumatori cercano la qualità e sono disposti a pagarla bene. Per esempio, la misura del benessere animale, nata per integrare le economie delle aziende ovine, dopo un decennio ha migliorato notevolmente la qualità degli allevamenti e per questo, nel nuovo PSR, abbiamo deciso di allargarla anche al comparto bovino e suino».
«Lavorare in campagna non deve essere visto come un ripiego o come qualcosa di cui vergognarsi, ma dobbiamo fare in modo che i nostri giovani scelgano questa professione che possa garantire un futuro di sviluppo e di crescita», ha proseguito la titolare dell’Agricoltura a chiusura dell’incontro. «L’attenzione della Regione per il ricambio generazionale nel comparto è massima e i bandi che stiamo studiando vengono incontro ai giovani con supporti finanziari specifici e con l’istituzione di un tutor che accompagni passo dopo passo l’avvio della nuova impresa».

 

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A seguito dei risultati delle analisi condotte su un campione d’acqua presso la frazione di Bacu Abis, comunicati dalla ASL n. 7 Carbonia – Dipartimento di Prevenzione – Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione, l’Amministrazione comunale di Carbonia ha disposto, sino a nuova comunicazione, il divieto di utilizzo per uso potabile (acqua da bere) e per la preparazione di bevande, dell’acqua della rete idrica di Bacu Abis, gestita dalla società Abbanoa.

Il divieto di utilizzo è un provvedimento cautelativo a tutela della salute pubblica.

L’ordinanza che impone il divieto può essere consultata nel sito www.comune.carbonia.ci.it nella sezione Albo Pretorio – Ordinanze Ambiente.

Bacu Abis 2 copia

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Il comune di Carbonia ha pubblicato le graduatorie provvisorie per l’assegnazione di 60 alloggi a canone convenzionato, di proprietà di A.R.E.A. (Azienda Regionale per l’Edilizia Abitativa), di via Ogliastra.

Le graduatorie sono consultabili nel sito www.comune.carbonia.ci.it, sezione Bandi e Concorsi – Esiti, convocazioni e graduatorie Bandi.

Le graduatorie sono distinte per tipologia di alloggio: graduatoria “A” locazione permanente, graduatoria “B” locazione per almeno 8 anni con proprietà differita, graduatoria “C” in locazione a termine per almeno 15 anni. É stato pubblicato, inoltre, l’elenco in ordine alfabetico delle domande non ammesse.

Si ricorda che dei 60 alloggi, 16 (della tipologia in affitto per almeno 8 anni con proprietà differita) sono in via di ultimazione e gli altri 44 sono in fase di costruzione.

Gli interessati possono presentare opposizione, in carta semplice, all’Amministrazione comunale entro il 18 settembre 2015.

Per ulteriori informazioni, l’Ufficio Politiche per la Casa, al primo piano del Palazzo comunale  potrà essere contattato dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 12. Contatti telefonici: Iasmine Nieddu 0781 694232 – Roberto Deias 0781 694247.

«L’Amministrazione comunale  – dice il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti – continua nel suo impegno per rispondere alla richiesta di abitazioni da parte dei cittadini. Nei mesi scorsi, sempre con lo stesso obiettivo, il Comune ha consegnato le abitazioni ottenute con il recupero degli edifici comunali di via Trieste.»

Case via Ogliastra 2

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Daniele Ferraro, 26 anni, è il nuovo libero della VBA/Olimpia Sant’Antioco. Cresciuto nell’Invicta Grosseto (primo avversario della squadra antiochense il 17 ottobre, alle 15.30, al PalaGiacomo Cabras, a Sant’Antioco), Ferraro ha disputato l’ultimo campionato di B1 nelle fila della Dolciaria Rovelli Morciano. Arriva a Sant’Antioco per gestire tutto il comparto di seconda linea della squadra di Adrian Pablo Pasquali.

Libero dalle spiccate qualità difensive, Daniele Ferraro si destreggia egregiamente anche nel fondamentale della ricezione, qualità che ne fanno un giocatore tutto grinta ed istintività che promette di esaltare la tifoseria biancoblù con i suoi recuperi.

Daniele Ferraro arriva a Sant’Antioco dopo le conferme del centrale Valeriano Usai, 28 anni, 198 cm, e dello schiacciatore Luca Genna, 25 anni, 194 cm, romano ma ormai di casa a Sant’Antioco; e l’arrivo del palleggiatore padovano Luca Beccaro, 27 anni, 190 cm, che ritorna a Sant’Antioco dopo l’esperienza maturata nella stagione 2012/2013, reduce dall’esperienza nella Tonazzo Padova, in serie A1.

Adrian Pablo Pasquali 1

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Venerdì 7, alle 10.30, nella sala convegni dell’Unione Sarda, in piazza Unione Sarda, a Cagliari, la presentazione di un testo unico sulle biodiversità naturali. Un disegno di legge per il governo del territorio, la gestione dell’ambiente e la programmazione delle risorse rigenerabili. Un provvedimento in grado di dare una svolta nel campo del prelievo venatorio e della pesca, con una particolare attenzione alla figura del cacciatore. Un testo che mira anche alla reintroduzione della falconeria, alla previsione dei danni da selvaggina alle colture agricole sino alla caccia di selezione agli ungulati. Senza poi tralasciare la lotta alla peste suina. Il progetto sarà presentato da Modesto Fenu (primo firmatario), con i consiglieri regionali Rubiu, Tocco, Arbau, Randazzo, Floris, Ledda, Azara, Carta, Solinas, Orrù, Tatti, Pinna, Perra e Cherchi.

«Si tratta di un disegno che mette ordine nel settore – spiega Modesto Fenu – con la tutela delle biodiversità naturali, la regolamentazione della raccolta delle risorse e dei frutti spontanei, la protezione della fauna selvatica. Nel testo saranno regolamentate la caccia e il settore della pesca, nelle acque interne e costiere.»

Una normativa che è stata concepita con il supporto dei tecnici. Alla presentazione della legge è prevista la partecipazione delle associazioni ambientaliste e venatorie. Saranno presenti anche alcuni esponenti dell’associazione dei falconieri isolani. Interverranno, tra gli altri, il presidente dell’Unione Cacciatori Sardegna Bonifacio Cuccu, la Coldiretti ed altri rappresentanti del mondo agricolo e venatorio isolano. Alla conferenza stampa farà poi seguito un convegno sulle tematiche ambientali e venatorie, con presentazione di slide e diapositive.

Modesto Fenu copia

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E’ stato presentato ieri mattina, al comune di Nuoro, il programma del Seminario Jazz, con il cartellone della rassegna di concerti in programma nel capoluogo barbaricino dal 20 al 30 agosto, con base alla Scuola civica di musica “Antonietta Chironi” (in via Mughina). All’incontro con la stampa sono intervenuti il sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, l’assessore comunale alla cultura, Sebastian Cocco e Angelo Palmas, presidente dell’Ente Musicale di Nuoro organizzatore dell’iniziativa.

Il Seminario Nuoro Jazz è giunto alla ventisettesima edizione, la seconda sotto il coordinamento del pianista Roberto Cipelli, dopo venticinque dirette da Paolo Fresu (fondatore dei corsi, nel 1989, insieme alla compianta Antonietta Chironi). Saranno, come sempre, undici giornate dense di impegni, tra lezioni teoriche e pratiche, prove aperte di gruppo e musica d’insieme, sotto la guida del nuovo corpo docente già in cattedra dall’estate scorsa: Emanuele Cisi (per la classe di sassofono), Cinzia Spata e Francesca Corrias (canto), Dado Moroni (pianoforte), Marcella Carboni (arpa jazz), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Stefano Bagnoli (batteria), Enrico Merlin (storia del jazz), Salvatore Maltana (musica d’insieme) e Giovanni Agostino Frassetto (flauto, armonia di base e tecnica dell’improvvisazione). Sono invece volti nuovi per la classe di tromba, quelli di Fulvio Sigurtà e Dino Rubino, che avranno il compito di colmare il vuoto lasciato da Marco Tamburini, tragicamente scomparso lo scorso maggio.

Anche per quest’anno, la retta è di 250 euro e comprende la frequenza della masterclass internazionale che caratterizza ogni edizione dei seminari: stavolta a salire in cattedra è il pianista, fisarmonicista, arrangiatore e compositore americano Gil Goldstein. L’organetto diatonico e uno dei suoi più autorevoli interpreti, Totore Chessa, sono invece al centro dell’altra, immancabile masterclass, quella sulla musica tradizionale sarda, in programma, dal 24 al 30 agosto: l’iscrizione costa 200 euro. Rappresenta invece una novità assoluta per il seminario la master per fonici proposta in collaborazione con Mousikè Nuoro che verrà curata, dal 21 al 25 agosto (iscrizioni a 250 euro), da Marti Jane Robertson, apprezzata sound engineer americana trapiantata da tempo in Italia, e quella dedicata invece ai musicisti (titolo: “Parlare con il fonico”), in programma nei pomeriggi del 21 e del 22 (iscrizioni a 35 euro).

Aperti al pubblico, sempre alla Scuola Civica di Musica, sono infine i “Quattro passi nel jazz” in compagnia di Enrico Merlin, una serie di incontri (il 21, 22, 27 e 29 agosto alle 15,45) con il musicista e storico della musica del Novecento sul tema del jazz come musica senza confini.

Insieme ai corsi ritorna la consueta rassegna di concerti che ogni sera fa da corollario spettacolare alle attività didattiche, con fulcro a Nuoro ma con appuntamenti anche in tre centri della sua provincia: Onanì, Orosei e Posada.

Si comincia con due anteprime in programma a I Grani, il locale commerciale al centro di Nuoro.

La prima, lunedì 17, ha per protagonista proprio Enrico Merlin en solitaire con la sua chitarra. L’indomani, martedì 18, spazio invece al clarinettista sardo, ma di base a Parigi, Matteo Pastorino, in duo con il contrabbassista Salvatore Maltana.

Dall’abituale cornice dei cortili della casa natale di Grazia Deledda, il palco “centrale” della rassegna quest’anno si trasferisce all’auditorium “Giovanni Lilliu” dell’ISRE, l’Istituto Superiore Regionale Etnografico. Apre la serie di concerti in programma nella struttura in via Mereu, il 20 agosto, il sassofonista Gavino Murgia, enfant du pays formatosi anche grazie proprio ai corsi dell’Ente Musicale di Nuoro prima di intraprendere il suo originale percorso di ricerca fra jazz e tradizione sarda; con lui in concerto gli stessi compagni di viaggio dell’album dell’anno scorso, “L’ultima mattanza”: i francesi Michel Godard, virtuoso della tuba e del serpentone, e il percussionista Patrice Héral.

Lo stesso Gavino Murgia, stavolta in duo con Salvatore Maltana al contrabbasso, sarà protagonista l’indomani mattina (alle 11,30) di uno degli eventi canonici della rassegna: il concerto nella casa circondariale di “Badu ‘e Carros”.

Poi, in serata (ore 21), all’auditorium dell’ISRE, spazio invece al sestetto Jazz Express, formato dai migliori allievi della passata edizione del seminario, e poi al duo del sassofonista Raffaele Casarano con il pianista Mirko Signorile.

Di particolare significato il concerto dedicato alla memoria di Marco Tamburini che sabato 22 vedrà riuniti sul palco tutti i docenti del Seminario più un ospite del calibro di Paolo Fresu.

Anche il Ragini Trio di Nathan Daems (fiati), Marco Bardoscia (contrabbasso) e Lander Gyselinck (batteria), con la sua originale combinazione di jazz e musica classica indiana, si presenta a Nuoro (martedì 25) con uno special guest: il pianista serbo (ma francese d’adozione) Bojan Z.

Altri protagonisti della rassegna, la cantante Elisabetta Antonini, miglior nuovo talento allo scorso referendum della rivista Musica Jazz, con il suo progetto “The Beat Goes On” dedicato alla Beat Generation (mercoledì 26), il quartetto di Matteo Pastorino, altro talento passato attraverso i seminari nuoresi (il 23 agosto), e, ancora, un inedito trio all’insegna degli strumenti a mantice con Gil Goldstein e Antonello Salis alle fisarmoniche e Totore Chessa all’organetto (giovedì 27). Per Gil Goldstein anche un impegno in solo al Museo MAN (venerdì 28, alle 19.00).

Nuoro 71 copia

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Tappa a Bauladu per la carovana del festival Dromos: la diciassettesima edizione del festival pianta le tende nel paesino in provincia di Oristano per due serate, oggi e domani, 6 agosto, all’insegna del cinema, della musica e della fotografia.

Oggi si comincia alle 19.30, alla Casa Zoccheddu Erdas, con il taglio del nastro della mostra della Cooperativa Allevatrici Sarde “Mancai barroras”, un progetto fondato sugli scatti fotografici di Gianluca Vassallo, il video di Aldo Tanchis e le interviste di Antonello Carboni per raccontare la pionieristica esperienza della Cooperativa Allevatrici Sarde. Prodotta tre anni fa a Oristano in occasione del cinquantesimo anniversario della costituzione della Cooperativa (su un progetto curato da Ivo Serafino Fenu con la direzione artistica di Salvatore Corona) l’esposizione, ripercorre una storia imprenditoriale lunga e gloriosa, attraverso le testimonianze delle sue socie. Nata ufficialmente l’8 agosto del 1962 dall’intraprendenza di un gruppo di donne rurali dell’Oristanese che unirono le forze per razionalizzare l’allevamento di piccoli animali da cortile destinato all’autoconsumo e all’integrazione del reddito familiare, in questo mezzo secolo la C.A.S. si è evoluta in una cooperativa di consumo che conta ventidue punti vendita e oltre undicimila socie, figlie e nipoti di quel gruppo originario di casalinghe che sono state capaci di trasformarsi in brave amministratrici e imprenditrici.

La serata prosegue poi all’anfiteatro del parco di San Lorenzo nel segno di Fabrizio De André. Alle 21.00, viene proiettato il film di Gianfranco Cabiddu “Faber in Sardegna”, uscito con grande successo nelle sale lo scorso maggio. Nell’occasione – anche attraverso l’intervento del regista cagliaritano, che dialogherà con il pubblico al termine della visione – l’attenzione si concentra sulla prima parte dell’opera, dedicata al rapporto speciale che legava il cantautore genovese a un luogo speciale come l’Agnata e alla Sardegna nel suo complesso.

Alle 22.30, un protagonista del jazz italiano d’oggi: Danilo Rea. Il pianista romano presenta il suo personale omaggio a Faber (già consegnato alle tracce di un album del 2010 per l’etichetta tedesca ACT, “A Tribute to Fabrizio De Andrè”) in un concerto in cui rilegge alcune delle sue canzoni più celebri, come “Bocca di rosa”, “Il pescatore”, “Ave Maria”, “La ballata dell’amore cieco”, “La stagione del tuo amore”, “La canzone di Marinella”, arrangiate con sonorità che spaziano dal jazz alla classica, dal gospel alle ballad.

Si resta a Bauladu anche domani, giovedì 6 agosto, per la proiezione del film di Bonifacio Angius “Perfidia” (alle 21.00 all’Anfiteatro del parco di San Lorenzo), uscito nelle sale lo scorso autunno dopo un buon successo di critica e pubblico alla sessantasettesima edizione del Festival del film di Locarno.

Gianluca Vassallo - Mancai Barrosas ( Faber in Sardegna - Fabrizio De AndréDanilo Rea - foto Beniamino Girotti (m)

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Da una stella del pianoforte come Pavel Gililov, al talentuoso violoncellista Marc Coppey. Dal grandissimo pianista Dmitri Alexeev al violinista universalmente apprezzato Pavel Berman. Passando, solo per citare qualcun altro, per il violista Yuval Gotlibovich, amatissimo dalle giovani generazioni, e per il soprano Luciana Serra.

Per il quindicesimo anno il capoluogo isolano torna a essere capitale della musica colta. L’occasione è offerta dall’Accademia internazionale di musica di Cagliari, che spegne le sue prime 15 candeline:  dal 24 agosto al 1° settembre, per nove giorni 200 giovani virtuosi provenienti da tutto il pianeta si riverseranno nella capitale della Sardegna per seguire i corsi di alto perfezionamento tenuti da docenti universalmente apprezzati. Come da tradizione, l’Accademia, in collaborazione con il Teatro Lirico di Cagliari, coglie questa opportunità per proporre, accanto allo studio, “Le notti musicali”: tre serate, il 28, 29 e il 31 agosto, in cui al pubblico è offerta la rara opportunità di godersi in un’unica occasione i grandi maestri internazionali.

Si rinnova così la formula di successo nata dalla mirabile intuizione di Cristian Marcia, affermato chitarrista e docente nel conservatorio Chopin di Parigi, e di suo fratello Gianluca, direttore dell’associazione culturale Sardegna in musica da cui nel 2000 l’Accademia è nata. Un progetto, il loro, apprezzato anche dall’Unesco che, tre anni fa, ha dichiarato l’Accademia sua partner e ogni anno, nella sua prestigiosa sede di Parigi, la accoglie in un apposito evento culturale che per la Sardegna rappresenta una preziosa occasione di promozione internazionale.

Il programma delle tre giornate del festival (tutti gli appuntamenti cominciano alle 21) prende il via il 28 agosto con una delle due sole composizioni per violoncello e pianoforte scritte da J. Brahms: la Sonata n. 1 per violoncello e pianoforte op. 38, che vedrà impegnati sul palco il violoncellista Marc Coppey, virtuoso dalla tecnica impeccabile, e il grande pianista Denis Pascal, applauditissimo dalle platee di tutto il mondo. Si prosegue con la violoncellista Stephanie Marie Degand, ormai di casa all’Accademia, il pianista Florent Boffard, definito dalla critica un musicista dal virtuosismo impressionante, e l’erede della tradizione francese del clarinetto Florent Heau, che si misureranno con i Contrasti per violino, clarinetto e pianoforte di B. Bartok, l’unica opera in cui il compositore ungherese affidò un ruolo primario a uno strumento a fiato come il clarinetto. La seconda parte della serata partirà sulle note della celebre Asturias di I. Albeniz, eseguita da Cristian Marcia nella sua versione per tre chitarre. Il direttore artistico dell’Accademia internazionale di musica resterà sul palco anche per il secondo brano in programma, da lui stesso scritto: Someday in Paris. Si tratta di una composizione che Marcia proporrà insieme a due giovani e promettenti talenti sardi: Raffaele Putzolu e Luca Micheletto, studenti dell’Accademia e del Conservatorio cagliaritano “G. P. Da Palestrina” ai quali, con la possibilità di suonare sullo stesso palco delle grandi stelle della classica, Cristian Marcia ha voluto lanciare un forte segnale di incoraggiamento in direzione della prosecuzione di una carriera non sempre facile, qual è quella del musicista.

Il primo appuntamento con il festival si chiude con l’overture delle opere La gazza ladra e Il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini: in scena ci saranno Cristian Marcia, Stephanie Marie Degand e Florent Heau.

La seconda serata delle Notti musicali sarà interamente incentrata sulle musiche di Brahms: nella prima parte Pavel Gililov (pianista che suona regolarmente in coppia con il grande violoncellista Mischa Mayski), Stephanie Marie Degand, Marc Coppey e il violista israeliano Yuval Gotlibovich (la sua carriera musicale lo ha visto impegnato come violista, compositore e pedagogo in Europa, Israele, Stati Uniti) proporranno l’appassionato Quartetto per pianoforte e archi n. 1 op. 25.. La seconda parte della serata offrirà invece l’esecuzione del Quintetto per clarinetto e archi op. 115, composto da Brahms in uno dei momenti di maggiore creatività della sua vita. In scena ci saranno: Florent Heau, Stephanie Marie Degand, l’eclettica violinista Marianne Piketti (il suo repertorio spazia da Bach a Piazzolla), il violoncellista spagnolo Lluis Claret e Yuval Gotlibovich.

Dopo un giorno di pausa, il festival ritorna, per chiudersi, lunedì 31 agosto. La prima parte di questo ultimo appuntamento metterà in luce tutto il virtuosismo di Marc Coppey, impegnato nell’esecuzione della celebre Suite per violoncello solo n. 1 BWV1007 di J. S. Bach, e, a seguire, quello di Dmitri Alexeev (definito un “poeta del pianoforte) che si misurerà con la Sonata n. 2 in si bemolle minore op. 36 di S. Rachmaninov.

La seconda parte della serata sarà percorsa dalle musiche di W. A. Mozart, di cui sarà proposto il delizioso Quartetto per oboe archi K. 370 che vedrà in scena Céline Monet (tra le maggiori oboiste al mondo) insieme a Marianne Piketty, Marc Coppey e Yuval Gotlibovich. Il sipario sul festival si chiude sulle note del Quartetto per pianoforte e archi op. 47 di Schumann che vedrà in scena il pianista Jaques Rouvier, osannato dalla critica di tutto il mondo, insieme a Pavel Berman, Marc Coppey e Yuval Gotlibovich.

   AlexeevLuciana SerraPavel GililovMarc Coppey, l'anno scorso durante una lezione Claret Cristian Marcia, l'anno scorso durante una lezione Denis Pascal Gianluca Marcia, direttore associazione Incontri Musicali

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«Lo stop a Garanzia Giovani è un’altra opportunità svanita per i ragazzi sardi». Lo denuncia Gianluigi Rubiu, capogruppo di Area Popolare in Consiglio regionale, in un’interrogazione presentata in Consiglio regionale..

«La scelta di impedire l’estensione dei tirocini previsti dal programma appare incomprensibile ed illogica – spiega Gianluigi Rubiu – il progetto si inserisce nelle strategie di contrasto alla disoccupazione giovanile e alla dispersione scolastica». Oltre 54 milioni di euro che finanziano un’ampia gamma di servizi e misure: dall’orientamento alla formazione sino all’inserimento lavorativo, con l’erogazione di un assegno mensile per la durata di sei mesi. Una boccata d’ossigeno per circa duemila giovani che hanno aderito ai bandi. Ora la doccia fredda: «E’ stato pubblicato un avviso sulla home page del sito Sardegna Tirocini secondo cui le nuove disposizioni non permetterebbero la proroga – conclude Gianluigi Rubiu – dei tirocini. Una grande opportunità che sarebbe dunque cancellata. E’ per questo necessario che si valutino altre forme di accesso al mondo del lavoro per i giovani, delusi da un ulteriore scelta che appare priva di logica».

Gianluigi Rubiu 65 copia