19 November, 2024
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«La Vita cresce in Uruguay». È all’insegna di questo motto che ieri il Paese latino americano ha festeggiato il proprio National Day,a Expo Milano 2015. Una data importante e molto sentita, quella del 25 agosto, perché coincide con l’anniversario della dichiarazione di indipendenza del Paese nel 1825. Per questo motivo, la partecipazione degli cittadini uruguaiani di Milano è stata molto calorosa: «Grazie a voi e a tutti i nostri connazionali che rendono grande il nostro piccolo Paese, durante occasioni speciali come questa», ha dichiarato Liliam Kechichian, ministro del Turismo dell’Uruguay, durante la cerimonia dell’alzabandiera.

«E’ la prima volta che il nostro Paese partecipa a un’Esposizione Universale – ha aggiunto il ministro Kechichian -. La nostra presenza è al tempo stesso un’opportunità e un privilegio. Il tema di quest’anno, ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’ sembra creato su misura per l’Uruguay, un Paese all’avanguardia in ambiti chiave come la sostenibilità, la tracciabilità, il settore dell’agroalimentare e quello delle energie rinnovabili.»

L’identità dell’Uruguay come Paese che unisce tradizione e tecnologia caratterizza tutta la proposta uruguaiana a Expo Milano 2015: il Padiglione ha una struttura a forma di spirale che ha come obiettivo la ricerca di equilibrio tra spazi verdi e spazi costruiti. «L’Uruguay è tra i 25 Paesi più verdi al mondo – ha ricordato il commissario generale di Expo Milano 2015 Bruno Antonio Pasquino, che ha accolto la delegazione dell’Uruguay -: offre non solo un’esperienza gastronomica di altissimo livello, ma anche pratiche ambientali e sostenibili d’eccellenza, che concorrono alla riflessione sui temi proposti da questa Esposizione Universale».
Dopo l’alzabandiera e i discorsi istituzionali, la delegazione uruguaiana ha sfilato lungo il Decumano insieme ai visitatori sulle note del “candombe”, il ritmo originale della comunità afro-uruguaiana, suonato dalle “cuerdas de tambores”, le tradizionali percussioni.

Il ministro Liliam Kechichian ha proseguito la sua visita in Expo Milano 2015, facendo tappa a Palazzo Italia, dove ha sottoscritto la Carta di Milano.

Ai festeggiamenti ha partecipato anche il cantante uruguaiano Jorge Drexler, vincitore del premio Oscar alla migliore canzone originale con “Al otro lado del rio” scritta e interpretata per il film “I diari della motocicletta”. In serata, al Padiglione è previsto un happy hour a base di cibi e cocktail tipici uruguaiani accompagnato da musica tradizionale.

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Musica di qualità, con i concerti dell’organettista toscano Riccardo Tesi, oggi e domani a Sant’Anna Arresi e Portoscuso, nell’ambito di “Mare e Miniere”, la rassegna itinerante organizzata dall’Associazione Elenaledda vox, con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna, della Regione Autonoma di Sardegna – Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dei comuni coinvolti. Nell’occasione, Riccardo Tesi presenterà il progetto “Nuovo Cameristico”, questa sera, alle ore 21,30, a Sant’Anna Arresi in piazza del Nuraghe (cambio ora e location del concerto previsto per le 19,00 in località Porto Pino), e domani sera, alle ore 21,00, a Portoscuso nella splendida cornice della Vecchia Tonnara Su Pranu. Riccardo Tesi (organetto diatonico) per l’occasione sarà accompagnato da Michele Marini (clarinetto); Damiano Puliti (violoncello); e Daniele Biagini (pianoforte), con i quali proporrà una selezione di brani tratti da “Cameristico”, uno dei suoi dischi più apprezzati. Cameristico – questo il significativo titolo del progetto musicale di Riccardo Tesi – prende spunto da una occasionale collaborazione, avvenuta alcuni anni fa, tra il musicista toscano e Harmonia Ensemble, un trio del quale in questo nuovo gruppo è rimasta la presenza del violoncello di Damiano Puliti, che con l’organettista aveva collaborato in più occasioni. Al pianoforte siede invece il pistoiese Daniele Biagini, anch’egli più volte collaboratore di Tesi, che ha anche contribuito agli arrangiamenti del disco. Infine, al clarinetto un altro musicista pistoiese, il brillante Michele Marini che, nonostante la giovane età, ha esperienze nientemeno che nella Vienna Art Orchestra. Da quella prima esperienza “cameristica”, Tesi ha tratto una ben precisa idea di suono, ripresa, ampliata ed esplorata in molteplici direzioni in questo suo nuovo lavoro, che inanella una serie di composizioni connotate da un comune colore di fondo – quello camerstico, appunto – benché nate per occasioni e in tempi diversi, nonché caratterizzate da ispirazioni tra loro anche assai dissimili. Alcune traggono origine dalle danze popolari, grande e affascinante serbatoio dal quale Tesi è solito attingere per dar corpo alle sue idee musicali: “La valse a Pierre”, dedicato alla memoria di Pierre Imbert, suonatore di ghironda, tema delicato e intimo con il quale i quattro protagonisti giocano assieme; “Mazurkazione”, originariamente nel bel CD Colline con Patrick Vaillant e Gianluigi Trovesi, qui caratterizzata dal suono del violoncello che offre agli altri tre la possibilità di reinterpretare, ciascuno a proprio modo, il bel motivo; “Ciclamino”, altro valzer dal forte sapore popolare (nasce, infatti, per un quadretto di ballo all’interno di un film ambientato nella Toscana tra le due guerre), ma che con questo suono assume una veste sorprendentemente intima; il curioso “Taranta Samurai”, nel quale i tamburelli di Alfio Antico e le percussioni di Gigi Biolcati arricchiscono il suono da camera e sostengono il ritmo proveniente dal nostro meridione.

Dai nostri fratelli mediterranei arrivano invece le ispirazioni per “Macedonia” e “Istanbul”. La prima, nata per il festival della zampogna di Scapoli e poi entrata nel repertorio di Banditaliana, vede il quartetto cameristico duettare sui ritmi balcanici con un trio di musicisti – Ettore Bonafé alle tabla, Puccio Castrogiovanni allo scacciapensieri, Luisa Cottifogli alla voce – che mantengono acuminati quelli stessi ritmi, creando un contrasto affascinante. La seconda, introdotta da un lirico e toccante assolo del piano di Biagini, ha poi una bella struttura bipartita, con una parte dolente che precede  un’impennata ritmica, sempre su atmosfere mediorientali. La fantasia è alla base de “Il funambolo”, che quasi illustra il delicato sforzo – così simile a quello dei musicisti – di chi cammina sul filo, e de “L’azzurro del pesce”, nata per uno spettacolo teatrale per bambini e nel quale ancora le percussioni di Bonafé e lo scacciapensieri di Castrogiovanni conferiscono un’aria sognante. Pura poesia, infine, attraversa “Praga la notte”, anche questa nata per il teatro e dedicata a Franz Kafka, nella quale a dominare sono i suoni, dolcissimi, del violoncello e dell’organetto. Un CD soave, dalle molte sfaccettature, nel quale la poetica che caratterizza da sempre i lavori di Riccardo Tesi mostra il suo lato più intimo e riflessivo, senza però rinunciare alla vivacità popolare.

Mare e Miniere 1

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Venerdì 28 agosto, a Iglesias, dalle 21:00 a mezzanotte, è in programma l’ultimo appuntamento dell’iniziativa “Una notte a Casa Rodriguez”, organizzata dall’Associazione culturale Agorà.

Per tutta l’estate il cancello della villa ottocentesca nel cuore di Iglesias si è spalancato con aperture straordinarie notturne: i visitatori hanno potuto apprezzare l’arredamento d’antiquariato e gli stupendi affreschi in puro stile liberty che in ogni stanza raccontano una storia dipinta, mentre le guide dell’Associazione hanno svelato la storia della Contessa Anne Henriette Sidonie De Parfonrut e del suo consorte il Cavaliere Don Enrico Rodriguez (già sindaco di Iglesias).

Nelle serate tenutesi tra luglio e agosto centinaia di visitatori (turisti e non), accolti nell’incantevole cortile della Casa dall’atmosfera suggestiva della luce delle lanterne, sono stati incantati dagli affreschi e dai racconti della storia della Contessa Sidonie che è anche la storia di Iglesias: le vicende della nobiltà cittadina si intrecciano con quelle di Iglesias, che le guide dell’Associazione Agorà hanno narrato nei suoi dettagli più interessanti ed avvincenti.

Casa Rodriguez ha affascinato i visitatori anche con spettacoli e manifestazioni culturali: dalle esibizioni della tradizione locale con dimostrazioni enogastronomiche a cura del gruppo folk di Iglesias “Is Meurreddus” all’incanto del tango argentino proposto dal maestro Giuseppe Pili e dalla scuola di tango “La Mirada”.

«Quello di venerdì prossimo sarà per ora l’ultimo appuntamento di questa iniziativa, che senz’altro cercheremo di ripetere, magari sotto una nuova veste», dice Pietrina Demurtas, presidente dell’Associazione Agorà. «Con il patrocinio del Comune e la collaborazione del gruppo folk di Iglesias, ma soprattutto con la disponibilità della padrona di casa Marina Tozzo, abbiamo creato una serie di eventi, apprezzati da tutti i visitatori che ci hanno seguito. Casa Rodriguez è una delle meraviglie di Iglesias che fino ad oggi è stata chiusa al grande pubblico: poiché varcare quel portone significa fare un tuffo nel passato autentico della storia iglesiente, desideriamo la Casa che diventi un centro della cultura cittadina e una valida opportunità di turismo culturale».

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Un’originale combinazione di jazz e musica indiana caratterizza la proposta del Ragini Trio, protagonista del concerto in programma questa sera a Nuoro per la rassegna collegata al 27° Seminario Jazz in corso fino a domenica nel capoluogo barbaricino.

Insieme al contrabbassista pugliese Marco Bardoscia e i belgi Nathan Daems ai sassofoni e Lander Gyselinck alla batteria, un pianista del calibro del serbo (ma francese d’adozione) Bojan Z. (al secolo Bojan Zulfikarpasic, classe 1968), con il quale il trio ha già tenuto una serie di concerti l’anno scorso a luglio (compresa una data al festival Ambria Jazz), mentre è in cantiere un disco di prossima uscita.

Attivo da circa un lustro, il Ragini Trio ha forgiato il suo marchio di fabbrica sull’arrangiamento e l’interpretazione in chiave jazzistica della musica classica indiana. Una formula consegnata alle tracce di un album del 2013 e che aprendosi al pianismo “trasversale” di Bojan Z., musicista di grande tecnica e originalità stilistica, che sa mescolare nella sua ricca tavolozza sonora il jazz con la musica colta e i colori della tradizione balcanica, si dilata per abbracciare nuovi orizzonti sonori, dal Mediterraneo alla mitteleuropa, perfino alla tradizione musicale brasiliana.

Si comincia alle 21.00 all’Auditorium dell’ISRE. Biglietto intero a dodici euro, ridotto a dieci.

Proseguono intanto per tutta la giornata le attività didattiche del seminario jazz organizzato dall’Ente Musicale di Nuoro. Alla Scuola civica di musica “Antonietta Chironi” (in via Mughina), dove le lezioni di teoria e pratica del jazz vanno avanti ogni giorno dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, ieri hanno preso il via le due masterclass che affiancano e arricchiscono l’offerta didattica di ogni edizione dei corsi. Quella internazionale, in programma fino a mercoledì (26 agosto), quest’anno vede in cattedra il compositore, arrangiatore, pianista e fisarmonicista americano Gil Goldstein; quella di musica tradizionale sarda, che andrà invece avanti per tutta la settimana, ha per protagonisti l’organetto diatonico e uno dei suoi più apprezzati interpreti, Totore Chessa. Nella sala prove di Mousikè (in via Gramsci, 48) si completa invece oggi la masterclass per fonici di Marti Jane Robertson.

Ragini Trio Bojan Z

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«Siamo consapevoli del fatto che in Sardegna è dal 2008 che non esiste una vera politica sul credito agricolo capace di venire incontro alle gravi difficoltà finanziarie di numerose realtà produttive e ci siamo attivati subito per recuperare le risorse e rimettere in moto una macchina ferma da troppo tempo.»

Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, nel fare il punto sull’impegno della Giunta Pigliaru in tema di credito e salute finanziaria delle aziende agricole sarde.

«Nei mesi scorsi – ha proseguito l’assessore dell’Agricoltura – abbiamo recuperato fondi da Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare). In una serie di incontri abbiamo poi condiviso con le organizzazioni di categoria strade e modalità operative, il cui ultimo tassello è l’attivazione del credito attraverso l’istituzione del fondo di rotazione da intraprendere con le energie e le risorse della Finanziaria regionale (Sfirs), che ad oggi sta seguendo la questione nei suoi uffici.»

L’assessorato sta inoltre valutando una serie di proposte pervenute da Ismea, che sta riattivando linee di credito per le imprese agricole ed ha spiegato che l’idea è quella di creare «un nuovo strumento capace di sostenere con il sistema bancario il credito delle aziende che non riescono ad avere accesso alle misure già in essere. Un intervento da 15 milioni di euro da suddividere su due comparti: primario (imprese agricole), con circa 10 milioni, e della trasformazione con i restanti 5».

Il progetto si svilupperà da un lato sulla ristrutturazione classica del credito preesistente, con una riqualificazione del debito da breve a medio termine, e dall’altro sulla concessione di nuovo credito, con una liquidità spesso indispensabile per dare ossigeno alle aziende.

Elisabetta Falchi 2

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Tra passato e futuro con “Geografie fisiche [tracce di memorie vocali]” dell’attrice e performer Monica Serra (nuova produzione di Micro Fratture Teatro), in anteprima giovedì 27 agosto, alle 21.45, al Museo Archeologico di Cagliari, per le “Notti Colorate”, a cura del CeDAC, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Sardegna.

Sotto i riflettori l’ideatrice del progetto Monica Serra e l’attrice Daniela Collu, che sull’ordito delle suggestive elaborazioni sonore di Valentino Nioi e Raffaele Tronci costruiranno la trama di una riflessione sul senso dell’attuale barbarie, della ferocia dell’uomo verso i propri simili, sulle cause delle guerre che insanguinano il pianeta, sulle ragioni di vincitori e vinti, e sull’amaro tramonto della civiltà.

Tra i reperti nuragici, fenicio-punici e romani e le misteriose figure dei Giganti di Mont’e Prama riecheggeranno voci e suoni, frammenti di teatro e poesia e musica a comporre una moderna profezia, ispirata al mito di Cassandra, la visionaria figlia di Priamo che annunciò la caduta di Troia: un “puzzle” di pensieri, memorie e emozioni che nasce dal coinvolgimento dei presenti nel processo creativo, attraverso un dialogo collettivo, per cercare di «fermare il tempo, mettere in evidenza i dettagli» nel fluire incessante della storia, imparare a «ricordare».

Una pièce originale che indaga i misteri della mente e del cuore umano, le inquietudini del presente e l’eterna aspirazione, mai realizzata, ad una pace universale che metta al riparo dai disastri della guerra, dalla violenza e dalla volontà di sopraffazione, dalla fame e dalla paura: “Geografie fisiche [tracce di memorie vocali]” rielabora in forma di rigorosa partitura vocale e gestuale su tracce e elaborazioni sonore l’enigma e il valore della scelta nell’eterno conflitto tra il bene e il male.

Sull’orlo della catastrofe – mentre devastazioni, inquinamento, incurie e incendi rischiano di distruggere la Terra – l’arte s’interroga sulle ragioni del caos che sembra governare le azioni umane, sulle atroci contraddizioni del nostro tempo, lo stridente contrasto tra ricchezza e povertà, le meraviglie della scienza capace di salvare vite e l’inadeguatezza del welfare, il benessere e perfino il lusso di pochi a fronte della miseria di tanti.

Geografie fisiche [tracce di memorie vocali]” privilegia linguaggi e stili del contemporaneo, in una contaminazione o meglio interazione fra teatro, musica e danza, per raccontare in chiave metaforica la tragedia di un’umanità incapace di riconoscere i propri limiti, accecata, nella bramosia consumistica, davanti ai segni inequivocabili dell’autodistruzione. La voce dell’antica profetessa riaffiora per lanciare un monito contro la barbarie, e restituire pregnanza all’etica, richiamando antichi valori e moderna consapevolezza dei diritti civili, per prevenire altre stragi e orrori, figlie del sonno della ragione (che “genera mostri”) e arginare la precipitosa e folle corsa verso una fine annunciata.

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Il Circolo Acli di Cortoghiana ha inviato una nota all’amministratore straordinario dell’ex provincia di Carbonia, Giorgio Sanna, al sindaco di Gonnesa, Pietro Cocco, e al direttore pro-tempore del dipartimento Arpas di Carbonia Iglesias, Maria Cossu, sollecitando un intervento per la messa in sicurezza della strada Cortoghiana-Nuraxi Figus, per pericolo di caduta massi.

«Il 21 agosto, nelle ore mattutine – scrive Bruno Rigato, presidente del Circolo Alci di Cortoghiana – nel tratto di strada che collega Cortoghiana a Nuraxi Figus, si è verificata la caduta di grossi massi rocciosi staccatisi dal costone oltre il ponte dal lato sinistro. I vigili del fuoco e la protezione civile hanno provveduto a rimuovere i macigni riversatisi sulla strada, evitando così ulteriori disagi per le persone che passano ogni giorno per quella strada.»

Bruno Rigato segnala la pericolosità di altri massi che si stanno staccando dalla parete ed ha chiesto un intervento immediato delle istituzioni e degli organi interessati.

«Come mai i responsabili dell’ex provincia di Carbonia Iglesias non si sono mai accorti di tale pericolo?», chiede Bruno Rigato. «Eppure non molto tempo fa gli incaricati sono passati a ripulire la zona dalle erbacce e dai rifiuti ingombranti, lasciando incuranti gli spuntoni dai rami alti anche 40-50 cm di altezza, pericolosissimi per chiunque. Tutti i giorni la strada è percorsa da tanti mezzi leggeri e pesanti, oltre che dal servizio pubblico di autobus. Speriamo in un prontissimo intervento dell’ex provincia di Carbonia Iglesias – conclude il presidente del Circolo Alci di Cortoghiana – in modo da evitare gravi e irreparabili disagi e danni alle persone.»

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La “The Paolo Nonnis Big Band”, già protagonista in questa edizione della prima tappa svoltasi la scorsa primavera nella Cantina Sardus Pater di Sant’Antioco, ha chiuso con uno splendido concerto il “Carignano Music Experience 2015”, nella Cantina di Calasetta. Al termine, i presenti hanno potuto gustare un piatto di cassulli alla carlofortina a base di tonno, pesto e pomodoro fresco preparato dallo chef Achille Pinna, accompagnato dai vini della Cantina di Calasetta.

«Quella di domenica a Calasetta, purtroppo, è l’ultima rassegna di questa meravigliosa manifestazione, nata otto anni fa con il sostegno della Regione Sardegna e della Provincia di Carbonia Iglesias», dice Marinella Grosso, presidente della Strada del Vino Carignano del Sulcis.

«Senza alcun sostegno finanziario da parte degli Enti Promotori – aggiunge Marinella Grosso -, rimarrà solo un bel ricordo per tutti i turisti e gli appassionati, che negli anni ci hanno seguito ed apprezzato. Riteniamo sia un vero peccato abbandonare questo utile strumento di promozione del nostro territorio, che negli anni ha saputo esaltare e promuovere le produzioni di eccellenza, dal Carignano, principe dei vini rossi sardi, al tonno e a tante altre pietanze che lo chef Achille Pinna, socio della strada, ha saputo in un’alchimia di sapori, abbinare per prelibare il palato di tutti i partecipanti.»

«Speriamo e confidiamo nell’aiuto dell’ex provincia di Carbonia Iglesias, che è stato il soggetto promotore dell’associazione strade del Carignano e della manifestazione Carignano Music Experience, diventato negli anni l’unico evento provinciale e per questo motivo sempre finanziato direttamente dalla stessa Provincia, socia di maggioranza della Strada. Lo scioglimento dell’associazione – conclude Marinella Grosso – sarebbe per questo territorio tanto sofferente, un’ulteriore perdita di lavoro e di opportunità turistica culturale.»

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_MG_6253 Marco Cocco 1 Marco Cocco 2 Marco Cocco 3 Marco Cocco 4 Marco Cocco 5 Marco Cocco 7 Marco Cocco 8 Marco Cocco 10 Presidente Cantina Calasetta-2 Sara Vigorita The Paolo Nonnis Big Band 1 The Paolo Nonnis Big Band 2 The Paolo Nonnis Big Band 3 The Paolo Nonnis Big Band 4-2 The Paolo Nonnis Big Band 5  The Paolo Nonnis Big Band 7 The Paolo Nonnis Big Band 8 The Paolo Nonnis Big Band 9 The Paolo Nonnis Big Band 10 The Paolo Nonnis Big Band 11 The Paolo Nonnis Big Band 12 The Paolo Nonnis Big Band 13 The Paolo Nonnis Big Band 14

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Ultimo appuntamento con “Nottinsieme: shopping e spettacolo a Carbonia 2015”, domani, mercoledì 26 agosto. Anche per questa edizione i commercianti del centro cittadino aprono le attività commerciali sino a mezzanotte, mentre le strade e le piazze del centro Città fanno da cornice a un susseguirsi di iniziative che vivacizzano le notti carboniesi.

La manifestazione estiva di svago, intrattenimento e shopping sotto le stelle, organizzata dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la Pro Loco di Carbonia coinvolge via Gramsci, via Manno, piazza Matteotti, via Fosse Ardeatine, Piazza Roma, parte di via Nuoro e di Piazza Rinascita.

Le zone interessate sono animate da una moltitudine di iniziative. Le vie e le piazze del centro cittadino ospiteranno varie postazioni musicali, punti espositivi di hobbisti e produttori agroalimentari del territorio, artisti di strada che contribuiscono a coinvolgere cittadini e turisti, postazioni per i bambini e tanto altro ancora. Anche questo mercoledì i ragazzi dell’Associazione “ASD FireOne” organizzano, nella piazzetta sotto il ponte di via Cannas, una serata di intrattenimento con sport, musica, esposizione di opere artistiche e dimostrazioni di “riciclo urbano”. Per mercoledì 26 agosto alcune importanti novità. In piazza Ciusa, fronte vecchio bar Torino, si terrà l’esposizione statica dei modelli di Vespa, dagli anni 50 a oggi. L’esposizione è a cura del “Vespa Club Carbonia”. A partire dalle ore 21.30, in Piazza Roma, si terrà l’esibizione di Ju Jitsu, organizzata dalla scuola Ronin di Carbonia, con atleti dai 5 anni in su.

Per le novità sugli orari e sulla regolamentazione degli intrattenimenti all’esterno degli esercizi pubblici e degli spettacoli all’aperto su aree pubbliche, è possibile consultare l’ordinanza n. 145 del 17 giugno 2015, disponibile nel sito www.comune.carbonia.ci.it, nella sezione Ordinanze – Ordinanze Pubblici Esercizi.

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Poste Cortoghiana 1

Nonostante le iniziative pubbliche promosse dai rappresentanti istituzionali della comunità e sostenute dal Partito Democratico Cittadino siamo al punto che, secondo indiscrezioni, è prevista una riunione presso la Regione il prossimo 9 settembre con la responsabile dell’Area Territoriale Centro di Poste Italiane.

L’aspetto avvilente è che la chiusura dell’Ufficio è prevista per il 7 settembre. Dunque, a che serve la riunione? O la riunione si anticipa così da lavorare fino all’ultimo minuto affinché si eviti la chiusura oppure sarebbe meglio non farla.

Il solito adoperarsi quando ormai il danno è fatto.

L’Ufficio postale in questione serve la comunità di Cortoghiana che conta poco meno di 2500 abitanti, più altri medaus delle campagne intorno alla frazione nonché Nuraxi Figus frazione di Gonnesa. Un’utenza di gran lunga superiore alla media dei piccoli comuni della Sardegna che fortunatamente non si sono visti depennare la presenza del loro Ufficio postale dall’elenco governativo.

Dunque, un’altra tessera istituzionale che potrebbe svanire contribuendo a inaridire il territorio comunale dalla presenza di servizi essenziali come è stato per la nostra Provincia, la Pretura, chiuse in nome di una razionalizzazione delle spese e delle risorse pubbliche che causa per contro danni alle comunità incrementandone i costi per la mobilità.

Siamo risolutamente contrari alla chiusura dell’Ufficio e sollecitiamo il nostro Governatore e i nostri rappresentanti del Partito Democratico a tutti i livelli affinché si carichino la responsabilità di questa situazione e la risolvano.

Cinzia Grussu

Segretaria cittadina del Partito Demoratico