19 November, 2024
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«Il 7 settembre si avvicina e a tutt’oggi non si ha notizia del giusto ripensamento sulla decisione di chiudere, da quella data, l’Ufficio Postale di Cortoghiana.»

A dirlo, stamane, è Roberto Puddu, segretario generale della CGIL del Sulcis Iglesiente.

«Una decisione sbagliata e incomprensibile da qualsiasi aspetto la si voglia guardare che non sia solo quella della logiche di cassa (che contrastano con altre decisioni tipo quella dell’intervento su Alitalia…) di respiro nazionale ma soprattutto di uno Stato che si ritira dal territorio – aggiunge Roberto Puddu -. Questa, per noi e non solo, è infatti l’unica lettura possibile considerata la dislocazione e il relativo bacino d’utenza di quel Servizio. Sappiamo ed apprezziamo dell’impegno e dell’attività del sindaco di Carbonia e dei due deputati del territorio facenti parte la maggioranza che sostiene il Governo nazionale. Rappresentanti che hanno assunto pubblicamente posizione e sui quali ricade la maggiore responsabilità sugli esiti della vertenza. Sappiamo anche di una riunione sull’argomento fra le Poste Italiane e la Presidenza della Regione, che però rischia di svolgersi a “babbomorto” il prossimo 9 settembre.»

«Per questo, vogliamo sollecitare il fermo, urgente, convinto e autorevole intervento della Presidenza della Regione – conclude il segretario generale della CGIL del Sulcis Iglesiente -, per scongiurare la perdita di un presidio pubblico in una Comunità già esageratamente colpita dalla crisi e che invece deve poter vedere una qualche attenzione che passa anche dal mantenimento del Servizio Postale, che seppur privatizzato, è ancora fortemente in mano e controllato dallo Stato.»

Roberto Puddu - Francesco Pigliaru 1

 

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L’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari garantisce le cure odontoiatriche ai trapiantati. Il commissario straordinario Giorgio Sorrentino e il direttore sanitario Oliviero Rinaldi hanno deciso di mettere a disposizione la Clinica Odontoiatrica, diretta dal professor Vincenzo Piras, per venire incontro alle difficoltà dei pazienti del Brotzu.

Il direttore sanitario dell’Aou Oliviero Rinaldi e il direttore sanitario dell’Azienda Brotzu, Nazareno Pacifico, hanno costituito un gruppo di lavoro per  organizzare il servizio, molto delicato, per pazienti che hanno bisogno di cure da effettuare in massima sicurezza.

«Si tratta – spiega il commissario straordinario Giorgio Sorrentino – di un lavoro di squadra tra aziende ospedaliere e la Regione. La collaborazione è importantissima per garantire un servizio sanitario migliore ai cittadini.»

Il paziente sarà inviato dall’Azienda Brotzu alla Clinica Odontoiatrica dell’Aou di Cagliari munito della documentazione sanitaria di legge, comprendente la richiesta a firma del responsabile del Centro Trapianti interessato.

La Clinica Odontoiatrica dovrà effettuare gli accertamenti diagnostici e successivamente provvedere all’inizio delle cure previste, con i tempi stabiliti dalle linee guida e buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica.

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Una straordinaria esibizione dell’Equipe ’84, uno dei gruppi che hanno fatto la storia della musica italiana, ha chiuso in un clima di grande entusiasmo, domenica sera, a Portoscuso, l’ottava edizione della Fiera del Sud Ovest, organizzata dal Consorzio Fieristico Sulcitano e dal comune di Portoscuso. Fin dalla mattina migliaia di persone hanno affollato i 200 stand espositivi di prodotti dell’agroalimentare, dell’artigianato, del turismo e dell’industria, sistemati sul lungomare Cristoforo Colombo e nelle aree circostanti ma il clou, come sempre, si è registrato dal primo pomeriggio. Numerose le iniziative di animazione e spettacolo che hanno catturato l’attenzione dei presenti per tutta la sera, fino al concerto dell’Equipe ’84.

La formula della Fiera si è rivelata ancora una volta vincente, a conferma della vivacità del settore e delle sue potenzialità, in un territorio che, di fronte ad una crisi economica senza precedenti, sente la necessità di ripartire con quella diversificazione produttiva che fino ad oggi è sempre mancata ed è stata il suo maggiore punto debole.

Il successo della Fiera del Sud Ovest segue quello de Il Sulcis Iglesiente Espone, manifestazioni create dal Consorzio Fieristico Sulcitano e sostenute dai comuni di Carbonia e Portoscuso.

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«Di fronte ad una tragedia quale quella che si sta verificando tra le popolazioni dell’Africa subsahariana, che a costo della propria vita cercano rifugio nei paesi europei del Mediterraneo, sorprende ancora oggi osservare la totale indifferenza ed il freddo sarcasmo usato da autorevoli esponenti del Centrodestra che contestano lo sforzo e l’azione umanitaria che sta compiendo la nostra Regione per accogliere e mitigare la sofferenza di migliaia di profughi, tra cui numerosissimi bambini soli, senza genitori e donne in attesa di partorire.»

Lo ha detto il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Pietro Cocco, commentando le dichiarazioni rilasciate alla stampa dagli esponenti del centrodestra sardi.

«Non intendiamo sottrarci a nessun tipo di discussione, il Consiglio sarà riconvocato a breve anche su questo argomento, però questo è il momento della solidarietà, e la Sardegna tramite la Giunta regionale sta facendo la sua parte nel rispetto della millenaria tradizione della cultura della fraterna accoglienza e della mutua solidarietà nei confronti di chi soffre che da sempre ci ha contraddistinto – ha concluso il capogruppo del PD -, a differenza di altre regioni d’Italia del Nord che, pur godendo di una maggiore stabilità economica, hanno negato il proprio sostegno.»

Pietro Cocco 4 copia

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«La caratura di un uomo che siede in cima alle istituzioni si misura in ogni istante dell’agire politico e, soprattutto, in corrispondenza di momenti critici. È quindi doveroso che il presidente della Regione Francesco Pigliaru, nel pieno dell’emergenza migranti (politica, umanitaria, etica) abbia un sussulto di dignità e si imponga nei confronti di un governo centrale che intende trasformare la Sardegna in una nuova terra di sbarco per le migliaia di disperati che fuggono da guerre, miseria, fame e disperazione.»

Lo scrive in una nota, Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«Della stucchevole retorica di facciata, condita di lessico della fratellanza con quella dose di pietas da parabola evangelica che non manca mai – aggiunge Locci -, non sappiamo che farcene. E i sardi, tutti i sardi, non sanno che farsene. Questo non è il tempo delle teorie dell’astratta dialettica, quanto semmai dell’azione, della prassi, della concretezza. Delle risposte a quelle domande che il direttore de L’Unione Sarda Anthony Muroni ha posto a Governatore e Prefetto e che noi sottoscriviamo in toto, traducendole in un’interpellanza rivolta al presidente Pigliaru.»

»Nessuno si azzardi a scambiare (astutamente) la richiesta di delucidazioni con lacuna di sensibilità verso l’emergenza che imperversa oltre il Mediterraneo – conclude il consigliere regionale di Sant’Antioco -, nessuno osi colorare di cinismo (da parte nostra) il bisogno impellente di essere messi al corrente delle intenzioni di coloro che ci governano.»

Ignazio Locci 1 copia

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Nell’ambito delle iniziative dell’estate iglesiente organizzate dall’Associazione culturale Agorà di Iglesias, verrà inaugurata giovedì 27 agosto, alle ore 20.00. presso il Teatro Electra, l’esposizione “Iglesias ACT”, mostra personale di digital art dell’artista iglesiente Diez (Alessandro Puddu).

Il sottotitolo dell’esposizione, “Iglesias come non l’avete ai vista”, esprime chiaramente l’essenza dell’allestimento: l’artista percorre un tour tra i luoghi più noti e caratteristici della città, rivisitandoli in una veste completamente inedita, digitale e futuristica.

L’esposizione è un’occasione unica per far conoscere al pubblico un’ampia selezione di opere (alcune inedite) di questo artista dall’eccezionale talento, che ha fatto della sperimentazione il proprio segno distintivo.

Il percorso espositivo conduce i visitatori attraverso alcuni celebri luoghi di Iglesias, completamente trasfigurati e rivisitati con tecniche d’avanguardia digitale, così da far vivere, di volta in volta, atmosfere da sogno o da incubo. Così la chiesa di San Francesco si trasforma in una fonte d’acqua termale, mentre Piazza Pichi diventa un suggestivo paesaggio da sogno sotto la neve, Piazza Lamarmora si tramuta in un acquario evanescente, mentre Via Cagliari viene accesa dai colori di un tramonto onirico.

Visioni fantastiche e simboliche ma straordinariamente realistiche, con elementi che si sovrappongono a noti scenari cittadini, che si presentano attraverso una matrice pittorica moderna, in una mostra da non perdere.

La mostra sarà visitabile sino al 5 settembre, tutti i giorni, dalle 19.30 alle 22.30, presso il Teatro Electra, in Piazza Pichi, a Iglesias.

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«La sicurezza alimentare e lo sviluppo sostenibile sono tra le priorità nazionali della Thailandia». Con queste parole Chavalit Chookajorn, segretario permanente del ministero dell’Agricoltura e delle cooperative thailandese, ha aperto il National Day del Paese a Expo Milano 2015. Alle celebrazioni della Giornata Nazionale ha partecipato la principessa Maha Chakri Sirindhorn. Ad accogliere, questa mattina, l’intera delegazione sono stati Maurizio Martina, ministro per le Politiche agricole, ambientali e forestali e Bruno Antonio Pasquino, commissario generale di Expo Milano 2015.

«La Thailandia – ha spiegato Chookajorn, nel corso della cerimonia dell’alzabandiera – applica la ‘Filosofia del Re della Sufficienza Economica’, una dottrina che enfatizza moderazione, ragionevolezza e prudenza, e che è diventata una fonte di ispirazione per la sostenibilità in ogni ambito della vita.» Entro il 2030 il Paese mira a produrre il 20% dell’energia da fonti rinnovabili, affiancando dunque alla sicurezza alimentare anche quella energetica.

Il Ministro Martina, nel suo discorso, ha elogiato le finalità educative del padiglione thailandese sui temi della sostenibilità e dell’innovazione e ha sottolineato i forti rapporti commerciali tra Italia e Thailandia: «Credo che la liberalizzazione degli scambi tra Unione Europea e Asia porterebbe grandi benefici per entrambi i Paesi, soprattutto per il nostro comparto agroalimentare», ha commentato il ministro Martina facendo riferimento ad un mercato di 600 milioni di persone.

Infine, il ministro Martina ha rimarcato l’importanza della lotta alla fame, questione al centro del dibattito aperto dall’Esposizione Universale: «L’obiettivo ‘Fame Zero 2030’ – ha spiegato – deve essere raggiunto con l’impegno concreto della comunità internazionale e dei nostri due Paesi».

Le celebrazione sono proseguite con uno spettacolo sul tema “Cultura del suolo e dell’acqua” e una dimostrazione di Thai Boxe con il campione Buakaw Banchamek.

La principessa di Thailandia Maha Chakri Sirindhorn, a capo della delegazione, ha quindi visitato Palazzo Italia, dove il segretario permanente del ministero dell’Agricoltura e delle cooperative thailandese Chavalit Chookajorn ha firmato la Carta di Milano.

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Il vice presidente della Regione, Raffaele Paci, ha seguito stamane, al Molo Rinascita di Cagliari, le prime operazioni dello sbarco dei 963 migranti di diverse etnie arrivati, alle 8.00, a bordo della nave mercantile norvegese Siem Pilot. Dopo i colloqui con la Prefettura, la Guardia Costiera, la Protezione civile e le forze dell’ordine per conoscere lo stato di salute dei migranti e accertare il buon funzionamento della macchina dei soccorsi, ha interloquito con il comandante della nave Lise Duhnam per assicurarsi della situazione delle persone soccorse in mare, al largo delle coste libiche, anche durante il viaggio verso la nostra Isola.
«La Sardegna sta facendo la propria parte di accoglienza con umanità e professionalità, nella quota che ci è stata assegnata, senza mai sforarla, in quanto molti dei rifugiati dei precedenti sbarchi sono ripartiti per altre destinazioni», ha detto Raffaele Paci, precisando che i nuovi arrivati saranno accolti nelle strutture precedentemente impegnate dagli scorsi arrivi.
Fermo e deciso il no della Giunta regionale a un dilagare di polemiche che, secondo il vice presidente dell’Esecutivo, nasconde “un razzismo latente”. «Stiamo accogliendo persone che hanno alle spalle una situazione durissima e che muoiono in mare: dobbiamo dare la nostra risposta. Chi parla ignora i numeri sui migranti che arrivano in Sicilia e in altre parti del Mediterraneo – ha sottolineato -. Stiamo facendo esattamente quello che è giusto fare, ben consapevoli dei nostri limiti e della situazione di difficoltà della popolazione».
Il vice presidente della Giunta ha rimarcato che, superata l’emergenza, sarà possibile organizzarsi con il Governo anche in un’ottica di lungo periodo, «ma lo Stato deve dare precise garanzie». Raffaele Paci, infine, ha ringraziato tutte le donne e uomini impegnate nella macchina dei soccorsi del Sistema di Protezione civile in questa sesta prova di assistenza allo sbarco. «Si tratta – ha concluso Raffaele Paci – di un lavoro gigantesco per il quale dobbiamo essere grati anche ai numerosi volontari.»

Raffaele Pci x miranti

 

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È stato pubblicato il bando sull’accordo per la realizzazione dell’infrastruttura di telecomunicazioni a supporto della diffusione della Banda ultra larga nel territorio della regione Sardegna. Con 25 milioni di euro si dà l’avvio immediato al progetto nelle aree rurali dell’entroterra. L’intervento è stato deliberato dalla Giunta Pigliaru lo scorso 30 giugno a seguito della sottoscrizione dell’Accordo tra Regione e ministero dello Sviluppo economico e riguarda la riprogrammazione di fondi del vecchio Programma di sviluppo rurale 2007-2013 da parte degli assessorati dell’Agricoltura e degli Affari Generali, Personale e Riforma della Regione.
«Il nuovo PSR è stato approvato nei giorni scorsi e gli uffici lavoreranno immediatamente per renderlo operativo – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi -. Contemporaneamente l’assessorato e le Agenzie agricole regionali stanno facendo tutto il possibile per evitare di perdere risorse non spese della vecchia Programmazione 2007-2013, ottimizzandone però l’utilizzo nell’individuare azioni strategiche per il comparto, in una corsa contro il tempo. Per questo stiamo cercando di accelerare le spese non evase a causa di ritardi nel loro utilizzo per quanto riguarda gli assi 3 e 4 della vecchia programmazione. Si tratta – ha concluso Elisabetta Falchi – di risorse a suo tempo vincolate a interventi non effettuati che, essendo riusciti finalmente a sbloccare, solo ora possiamo rimodulare e riprogrammare per spenderle entro il 31 dicembre 2015. La diffusione della Banda ultra larga è proprio una di queste.»
Il progetto finanziato dalla Regione è inserito nel più ampio concetto di Agenda Digitale Europea (ADE), che assegna all’impiego diffuso di infrastrutture a Banda larga un ruolo fondamentale per la competitività delle imprese, l’inclusione sociale e l’occupazione. «Con questo programma stiamo effettuando un primo grande passo verso una crescita sostenibile e inclusiva del nostro territorio e dei nostri prodotti – ha precisato l’assessore Falchi -. Offrire ad agricoltori, pastori e a tutti gli operatori del comparto la possibilità di connettersi con il mondo esterno rende meno pesante lo svantaggio delle distanze geografiche legate al “gap” dell’insularità».
L’azione dell’accordo è finalizzata al potenziamento delle infrastrutture per la diffusione del servizio di connettività a Banda larga sul territorio regionale e all’implementazione di tutte le attività connesse all’attuazione dei piani di infrastrutturazione che consentiranno la copertura delle “aree bianche” rurali localizzate in Aree C e D, secondo la classificazione del territorio adottata dal PSR Sardegna 2007-2013 e 2014-2020. È evidente che questo progetto di infrastrutturazione, seppure previsto per il comparto agricolo e agro-pastorale, riveste una valenza più generale. Poter usufruire della Banda ultra larga permette, infatti, un salto di qualità notevole nella gestione delle attività economiche e sociali delle aree interessate: dal turismo alle scuole e ai servizi per i cittadini.
«Siamo particolarmente soddisfatti di questo risultato poiché abbiamo dovuto prevedere nella nuova programmazione, quale requisito fondamentale per l’approvazione, lo stanziamento di risorse ingenti destinate alla Banda larga. Riuscire a raggiungere gli obiettivi previsti dall’accordo (la copertura del territorio regionale con 30 Gb) utilizzando fondi che si rischiava di perdere – ha concluso Elisabetta Falchi – significa avere per il futuro la possibilità di destinare le nuove somme previste a tale scopo per altri interventi nelle aree rurali.»

Elisabetta Falchi 2

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Lo SDIRS (Sindacato dirigenti e direttivi della Regione Sardegna) solleva dubbi sulla legge di riforma di Sardegna Ricerche.

La legge che trasforma il consorzio Sardegna Ricerche in un’agenzia regionale – secondo lo SDIRS – ha un vistoso punto debole: nel prevedere il trasferimento automatico del personale nel “Sistema Regione”, entra in conflitto da un lato con il principio costituzionale di accesso al pubblico impiego mediante concorso e, dall’altro, con l’istituto della mobilità, la cui disciplina è riservata alla competenza esclusiva dello Stato in materia di ordinamento civile. Lo SDIRS ha segnalato la possibile illegittimità della norma in un documento trasmesso al Dipartimento per gli Affari regionali presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.

Il Sindacato dirigenti e direttivi della Regione Sardegna non discute «la necessità di riordinare la missione prioritaria dell’ente e del sistema delle collegate strutture di ricerca, razionalizzando nel contempo la composizione degli organi di gestione, coerentemente con gli indirizzi della Giunta regionale, finalizzati a contenere i costi di gestione». Ma fa notare che l’ambiguità originaria di Sardegna Ricerche – che figurava sia tra gli enti sottoposti ai poteri di indirizzo, vigilanza e controllo esercitati dagli organi di governo regionali sia tra le società a partecipazione non azionarie – «ha consentito nel corso degli anni assunzioni di personale presso lo stesso ente, la cui natura pubblica era appunto dubbia, anche in assenza di procedure selettive conformi alla regola/principio del pubblico concorso».

Anche nella relazione finale del 2014 sulla gestione dell’ente – ricorda lo SDIRS nella nota firmata dal segretario generale Cristina Malavasi – la Corte dei conti aveva sollecitato un chiarimento definitivo sulla natura giuridica di Sardegna Ricerche, con le necessarie modifiche alla legge istitutiva e allo statuto, nell’ambito dell’attività di riordino del settore degli enti strumentali regionali.

Purtroppo, rileva il sindacato, la legge regionale 5 agosto 2015, n. 20 (pubblicata il 10 agosto sul BURAS n. 36) esprime diversi «profili di illegittimità costituzionale, riconducibili ormai a gran parte delle riforme organizzative operate dalla Regione Sardegna riguardo alle società o aziende a totale o parziale proprietà regionale, caratterizzate, sostanzialmente, da scelte forzate di mantenimento del posto di lavoro dei dipendenti se non anche di particolari privilegi del personale, a scapito appunto dei principi costituzionali, di cui particolarmente quello del concorso pubblico quale forma di reclutamento nel pubblico impiego assume particolare rilevanza».