Ignazio Locci (FI): «La vicenda del Liceo Lussu di Sant’Antioco ha dell’incredibile e sa di sonora beffa».
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«Il Piano di dimensionamento scolastico regionale adottato dalla Giunta di Francesco Pigliaru garantisce l’autonomia al liceo antiochense Emilio Lussu, in ragione dello status di isola minore riconosciuto dall’Ordinamento a Sant’Antioco. Ma per il ministero dell’Istruzione Sant’Antioco non è un’isola e, dunque, la scuola media superiore, fiore all’occhiello dell’offerta formativa del Sulcis Iglesiente, si ritrova senza dirigente.»
Lo scrive in una nota Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.
«Una vicenda che ha dell’incredibile e sa di sonora beffa – aggiunge Locci -. Appare quantomeno paradossale, infatti, che l’Ufficio scolastico regionale non consideri Sant’Antioco un’isola, sebbene gli antiochensi abbiano ottenuto l’esenzione dell’Imu agricola grazie allo status di Isola minore e il presidente dell’Ancim, organismo che raggruppa i comuni delle isole minori, sia proprio il Sindaco antiochense Mario Corongiu. Senza dimenticare, poi, la legge 448/2001 con la quale si individua l’elenco delle isole minori e Sant’Antioco, naturalmente, vi compare. Insomma, per l’Ordinamento Sant’Antioco è un’isola minore (si veda, appunto, la finanza locale), ma per il ministero dell’Istruzione no.»
«L’assessore regionale dell’Istruzione Claudia Firino, investita del problema dal sottoscritto e in audizione in II Commissione questa mattina, ha assicurato il suo interessamento affinché vengano rispettate le prerogative della Regione in materia di dimensionamento scolastico e si dia attuazione al Piano regionale. Il primo cittadino Mario Corongiu, dal canto suo, deve protestare con forza e sollevare il caso nelle sedi competenti, in modo che si faccia chiarezza una volta per tutte e il comune di Sant’Antioco ottenga quello che gli spetta per legge. Questa è una prevaricazione e il sindaco deve farsi portavoce del malcontento ingenerato nella popolazione dall’atteggiamento poco rispettoso del Miur. E se necessario – conclude il consigliere regionale di Sant’Antioco – faccia ricorso al Consiglio comunale adottando un provvedimento in tal senso.»
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