Inizia l’attività di allineamento delle competenze dei lavoratori del Sulcis finalizzata a favorire il loro ricollocamento, da gennaio 2016, nel cantiere Eurallumina.
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Inizia nei prossimi giorni l’attività di allineamento delle competenze dei lavoratori del Sulcis finalizzata a favorire il loro ricollocamento, a partire da gennaio 2016, nel cantiere Eurallumina nella realizzazione delle opere necessarie a consentire il riavvio dello stabilimento di Portovesme.
Ieri a Carbonia, nei locali del CRFP (Centro Regionale di Formazione Professionale), sono stati convocati i 320 addetti individuati nei vari accordi conclusi dalla Regione con le parti sociali nei mesi scorsi.
Nell’occasione sono state effettuate dagli operatori dei locali CSL e dell’Insar, società in house della Regione, le attività di profilazione dei lavoratori. Per ciascuno è stata individuata, tra le cinque aree professionali (carpentieri, manutentori, saldatori, tubisti e elettrostrumentisti) quella più rispondente alle proprie competenze, sulla quale ricevere le attività di allineamento delle stesse.
«La partecipazione dei lavoratori è stata massiccia – spiega l’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura – grazie anche al supporto fattivo delle organizzazioni sindacali territoriali, che hanno fortemente sostenuto e voluto questa iniziativa.»
L’allineamento delle competenze, necessario per consentire ai lavoratori l’ottenimento delle qualificazioni per il loro utilizzo nei cantieri dell’Eurallumina, partirà nei prossimi giorni non appena saranno costituite le classi e andrà avanti fino a fine anno. L’attività sarà concentrata sino a otto ore giornaliere. Ai lavoratori che non usufruiscono di ammortizzatori sociali verrà riconosciuta un’indennità (onnicomprensiva di frequenza e di trasporto) pari a 750 euro al mese, mentre quelli che attualmente percepiscono ammortizzatori sociali, continueranno a fruirne, senza integrazioni. Durante le attività di allineamento entrambe le categorie di lavoratori beneficeranno, inoltre, del servizio di mensa gratuito.
Previsto a decorrere dal gennaio 2016, così come stabilito dal “Piano Sulcis”, il cantiere impiegherà nello stabilimento di Portovesme lavoratori soprattutto provenienti dall’indotto Eurallumina che versano in situazioni di particolare disagio.
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