La Conferenza Regione-Enti locali liquiderà 180 milioni di euro a Comuni e Province.
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La Conferenza permanente Regione-Enti locali ha assegnato ulteriori 45,87 milioni di euro di spazi finanziari destinati a migliorare il saldo obiettivo del Patto di stabilità dei Comuni (cui vanno 31,7 milioni) e delle Province della Sardegna (a loro poco più di 14 milioni). Come stabilito dalla legge 22/2015, la Conferenza si è poi riunita questo pomeriggio per stabilire i criteri di assegnazione per il Fondo unico del 2015. La Regione liquiderà 180 milioni già disponibili mentre altri 100 milioni saranno sbloccati nei prossimi giorni con un apposito decreto dell’assessore regionale della Programmazione.
«Ribadiamo la volontà della Giunta in questa direzione e confermiamo gli impegni già presi – ha spiegato l’assessore regionale della Programmazione Raffaele Paci ai rappresentanti di Anci, Ups, Aiccre, Asel, Lega Autonomie locali e Cal -. Tutte le risorse previste nella Finanziaria a favore degli enti locali saranno stanziate.»
«È stata una Conferenza molto proficua – ha sottolineato l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu -. Con le decisioni discusse e condivise oggi, la Regione sarà in grado già ora di liquidare l’85% dello stanziamento annuale del Fondo unico. Stiamo facendo tutto il possibile per venire incontro alle continue richieste dei sindaci, che stanno fronteggiando una crisi devastante, e queste risorse avranno evidenti ripercussioni positive sull’intero sistema economico isolano. Abbiamo gestito anche il tema delle situazioni di alcuni Comuni che versano in condizioni di particolari criticità, con soluzioni che mirano a risolverne o attenuarne la portata negativa.»
«Nelle scorse settimane – hanno detto Pier Sandro Scano e Giuseppe Casti, presidenti dell’Anci Sardegna e del Consiglio delle Autonomie locali – avevamo manifestato le forti preoccupazioni dei Comuni rispetto ad alcune criticità. Accogliamo in maniera positiva la proposta di ulteriori liquidazioni del Fondo unico del 2015 e l’intervento sul Patto di stabilità verticale, ma rimarchiamo con forza la necessità di una risposta in tempi brevi da parte della Regione sul 5% delle risorse ancora da impegnare sul Fondo unico e il pagamento in tempi rapidissimi delle opere delegate, in particolare nei settori ambiente, pubblica istruzione e lavori pubblici.»
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