22 November, 2024
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La proposta del Comitato per la salute del Sulcis Iglesiente sulla nuova rete ospedaliera della Sardegna.

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Il Comitato per la salute del Sulcis Iglesiente ha presentato oggi una dettagliata proposta sulla nuova rete ospedaliera della Sardegna.

«Secondo la normativa attuale, più volte richiamata nella delibera 38/12 del 28 luglio 2015 – si legge nella nota del comitato -, i posti letto ammissibili su base regionale, calcolati su una popolazione di 1.663.859 abitanti sarebbero 6.156 ma ne vengono autorizzati solo 5.804 con un saldo negativo di 352 posti letto. La ripartizione dei posti letto per area omogenea o ASL, dichiarata non equilibrata, viene rivista notevolmente con chiaro vantaggio del territorio di OLBIA e chiaro danno per il SULCIS IGLESIENTE che sugli acuti perde ben 59 posti letto e con una “alta specialità” storica completamente cancellata, la Chirurgia pediatrica, i cui posti letto sono stati ceduti completamente all’ospedale privato di Olbia; inoltre sono spariti anche i posti letto di DH di Ematologia (oltre 3.000 accessi di pazienti in regime trasfusionale nel 2014).

Se la delibera n. 38/12 e la sua applicazione porterà ad avere il Sirai come ospedale unico del Sulcis Iglesiente, con il progressivo ed inarrestabile depauperamento della sanità iglesiente, si assisterà inevitabilmente ad un incremento esponenziale della mobilità verso le strutture pubbliche e private del Cagliaritano che porteranno lo stesso Sirai ad un ruolo di ospedale periferico di basso livello. La dotazione di posti letto dell’ASL di OLBIA passa da 356, tutti pubblici, a 540, di cui 242 privati che corrispondono in modo speculare ai posti letto della delibera di autorizzazione per l’ospedale privato di OLBIA.

In sintesi, il SULCIS IGLESIENTE esce fortemente ridimensionato da questa riforma ed in pochi anni ha perso la caratterizzazione dei suoi due ospedali specializzati infatti il F.lli Crobu, polo pediatrico dapprima, sostanzialmente di interesse regionale, poi di interesse provinciale, è stato completamente chiuso a vantaggio del polo pediatrico cagliaritano, ed il CTO da ospedale ortopedico di interesse regionale, bene andando, sarà classificato come ospedale di base a completamento del DEA individuato sul P.O. Sirai di Carbonia.»

Il Comitato per la salute del Sulcis Iglesiente propone:

Punto 1

Nelle more che si definisca ufficialmente la rete ospedaliera delle Regione Sardegna si chiede l’immediato ripristino dei servizi secondo l’organizzazione antecedente al commissariamento della ASL 7.

Punto 2

Modifica della delibera n. 38/12 con individuazione di un unico DEA di 1° livello suddiviso fra i due Presidi Ospedalieri (SIRAI e CTO) con pari dignità senza che l’uno figuri come struttura (stabilimento) di completamento dell’altro. Conseguente assegnazione dei 59 posti letto per acuti sottratti.

Punto 3

Attribuzione immediata dei posti di riabilitazione e lungodegenza post-acuzie come previsto dalla normativa Nazionale e Regionale.

La loro misura è indicata nel 7 per mille della popolazione residente ovvero circa 90 posti letto ulteriori rispetto a quelli previsti per acuti.

Contestuale all’attribuzione dei suddetti posti, l’assegnazione della pianta organica prevista negli standard di accreditamento per i servizi di riabilitazione e lungodegenza post-acuzie.

Punto 4

Rispetto degli investimenti programmati a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2007-2013 assegnati con delibere CIPE 78/2011 e 93/2012 e contenuti nella convenzione del 18/12/2014 firmatari Regione Sardegna ed ASL 7 Carbonia:

– euro 17.500.000 di cui 15.000.000 destinati alla riqualificazione del CTO e 2.500.000 per il SIRAI.

Assegnazione di ulteriori 16.000.000. per completamento riqualificazione CTO e sistemazione SIRAI come contenuto nel Programma Triennale Sanitario licenziato con delibera ASL 7 n. 1852 del 13/11/2014.

«Consapevoli della necessità di una riorganizzazione della Sanità nel Sulcis Iglesiente – conclude il Comitato per la salute del Sulcis Iglesiente -, chiediamo il rispetto della qualità dei servizi sanitari. Il depauperamento progressivo dei servizi essenziali per i cittadini e il ridimensionamento fino allo smantellamento dei reparti nei presidi ospedalieri iglesienti, scardina il principio costituzionale che garantisce il diritto alle cure e alla salute.»

Ospedale Sirai 1 copiaOspedale Santa BarbaraCTO Iglesias copia

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