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«La partecipazione delle micro e piccole imprese agli appalti pubblici si ferma al 13%, nonostante esse rappresentino il 99,4% delle imprese italiane, contribuiscano al 20% della ricchezza nazionale e pesino per il 39% sull’economia reale. Questo ci fa capire come ci sia ancora tanto da fare per formare e informare i nostri artigiani in questo settore.»
Così, Stefano Mameli, segretario regionale di Confartigianato Imprese Sardegna rilancia la questione della conoscenza del mercato degli appalti pubblici, alla luce anche di una probabile e auspicata ripresa del sistema delle costruzioni anche nell’isola.
«Per la fine del 2015 e il 2016, c’è molta attesa da parte delle stazioni appaltanti le quali si aspettano un aumento del numero e dell’importo delle gare, un aumento del numero delle offerte e una progressiva riduzione dei contenziosi. Questo è un segnale molto importante che fa sperare in una inversione di tendenza nelle condizioni generali di mercato, dopo mesi di contrazione costante e crescente.»
Ma le imprese sarde, soprattutto quelle piccole, sono preparate per affrontare una simile inversione di tendenza? «Quelle più strutturate e lungimiranti stanno investendo su questa conoscenza – riprende Mameli – per tutte le altre il cammino è lungo ma non impossibile».
Per questo Confartigianato Imprese Sardegna, attraverso l’ente Scuola & Formazione Confartigianato e la CAES-Cassa Artigiana dell’Edilizia della Sardegna, in partnership con il CNOS FAP, fra pochi giorni darà il via a un percorso formativo, in tutta la Sardegna, che vedrà impegnate circa 200 persone, tra imprenditori, dipendenti, apprendisti e collaboratori di aziende che operano nella filiera delle Costruzioni (edili, impiantisti, serramentisti, falegnami, ecc), nella conoscenza del Mercato degli appalti pubblici e nel perfezionamento della conoscenza delle regole e dei meccanismi che ne governano il funzionamento.
Nelle giornate formative, previste nei centri di Alghero, Sassari, Olbia, Lanusei, Nuoro e Selargius, spazio alla normativa sugli appalti, alla conoscenza sul capitolato, le certificazioni e le attestazioni, al mercato elettronico, agli acquisti pubblici ecologici e alla conoscenza della responsabilità sociale dell’impresa.
«La realizzazione di questi interventi è stata possibile grazie al bando regionale “SFIDE” (Strumenti Formativi per Innovare, Decollare, Emergere) – sottolinea ancora Stefano Mameli – del POR Sardegna FSE 2007-2013 (linea intervento c.2.2). E’ una importante occasione che in tanti, come si può vedere, non hanno voluto perdere. Soprattutto per le imprese di piccole dimensioni che prima erano tendenzialmente escluse da questi mercati.»
Per Confartigianato Imprese Sardegna un contributo importante potrà arrivare dalla nuova Legge Regionale sugli appalti, che dovrebbe essere licenziata a breve dalla Giunta su proposta dell’Assessore al Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda, per poi passare al Consiglio Regionale. In questa proposta di legge viene dato un importante spazio alle microimprese, dando loro la priorità negli affidamenti dei lavori sino a 40mila euro. Nel frattempo la concorrenza è tanta e, anche per i piccoli appalti, sempre più si affacciano sul mercato isolano operatori non solo di altre regioni ma di altri paesi, soprattutto dell’Est Europa.