24 November, 2024
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Dopo 29 anni, don Melchiorino Dore ha lasciato la guida della chiesa della Beata Vergine del Carmelo di Teulada, per raggiunti limiti di età (83 anni).

Al suo posto arriva Ignazio Porcu, 62 anni, parroco della Vergine della Neve, a Villamassargia, che assume sia la guida della chiesa della Beata Vergine del Carmelo (lasciata da don Dore) sia quella della chiesa di San Giovanni Battista.

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Ospedale Microcitemico copia
La Asl di Cagliari e l’Azienda Ospedaliera Brotzu hanno intitolato l’Ospedale Pediatrico Microcitemico al professor Antonio Cao. Sono state così accolte le proposte giunte dalla comunità Civile, da quelle Scientifica ed Accademica, dall’assessorato della Sanità.
Per questo riconoscimento alla memoria di Antonio Cao, il “Pediatra della Sardegna”, è stata necessaria una deroga alla normativa che dispone: «Nessun monumento, lapide o altro ricordo permanente può essere dedicato in luogo pubblico od aperto al pubblico, a persone che non siano decedute da almeno dieci anni» (Legge 23 giugno 1927, n. 1188), la stessa norma prevede però la possibilità di deroga alla disposizione «in casi eccezionali, quando si tratti di persone che abbiano benemeritato della nazione».
Il ministero dell’Interno, per il tramite del prefetto di Cagliari, ha accolto la richiesta di Assessorato e ASL ed autorizzato l’intitolazione dell’Ospedale.
La richiesta di autorizzazione rivolta al Prefetto è suffragata dalla considerazione che il prof. Cao è sicuramente un cittadino “benemerito” della Regione Sardegna e della nazione: «egli rappresenta infatti una figura di Maestro e Scienziato di assoluto valore mondiale. Ha fondato e diretto il centro ospedaliero ed ha eradicato una delle malattie più gravi della Sardegna, la Talassemia, piaga millenaria che portava a morte miglia e miglia di bambini sardi entro pochi decenni di vita. Il suo centro per decenni è stato anche Scuola nella quale si sono formati medici e ricercatori».
L’intitolazione è stata formalizzata con una delibera del commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera G. Brotzu, di cui l’Ospedale Pediatrico Microcitemico fa parte dal luglio scorso.
Nel corso del Convegno Thalassemia 2.0 organizzato da ThalassaAzione e United, che sarà ospitato il 26 settembre prossimo presso l’Ospedale Pediatrico Microcitemico, si terrà una commemorazione ed una cerimonia d’Intitolazione dell’Ospedale alla memoria del professor Cao.
Saranno presenti l’assessore della Sanità, il Direttore generale dell’Assessorato, i Commissari straordinari della Asl di Cagliari, dell’Azienda Ospedaliero Universitaria e dell’Azienda Ospedaliera G. Brotzu, il prefetto di Cagliari, il rettore dell’Università, il preside della Facoltà di Medicina, il sindaco di Cagliari.

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 E’ tutto pronto, al Palazzetto dello sport di Carbonia, per il 1° Trofeo “Città di Carbonia”, in programma questa sera, alle 20.30, tra Dinamo Banco di Sardegna e Galatasaray. Le due squadre si sono già affrontate sabato sera nella finale per il terzo e il quarto posto del 5° Trofeo “City of Cagliari”, che ha visto imporsi la squadra di Meo Sacchetti al fotofinish, con un finale entusiasmante, nel quale si sono esaltati Petway e Haynes, con ben 7 “bombe” da 3 punti che hanno consentito il sorpasso a pochi centesimi di secondo dalla fine.

Per la Dinamo si tratta di un test importante in vista della Supercoppa in programma sabato e domenica al PalaRuffini di Torino con Reggio Emilia, Milano e Venezia.

Sabato alle 18.15 semifinale tra Sassari e Reggio Emilia, rivincita della finale scudetto, alle 20.45 Milano – Venezia; domenica, alle 18.30, la finalissima.

Ricordiamo che la Dinamo Banco di Sardegna Sassari è la squadra detentrice della Supercoppa, della Coppa Italia e dello Scudetto.

Questa sera, al Palazzetto dello sport di Carbonia, ci sarà il tutto esaurito. Una grande festa, una straordinaria occasione per promuovere il basket in un territorio che ha una grande tradizione ed ha avuto per anni la Sulcispes di Sant’Antioco protagonista nei campionati di serie B ma da qualche anno stenta, soprattutto per ragioni economiche, a ritagliarsi uno spazio adeguato nel panorama regionale e nazionale. Questo evento, unitamente allo splendido Palazzetto di Via Delle Cernitrici, potrebbero rappresentare un punto di partenza per costruire un futuro diverso.

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Stephane Lasme Safak Edge 3 Safak Edge 0 Petway-Dorsey Marquez Haynes 7 Marquez Haynes - Safak Edge 2 Logan-Edge Logan-Edge, la grande sfida di questa sera Joey Dorsey  IMG_8826 IMG_0305 IMG_0274 IMG_0138 IMG_0137 IMG_0055 Haynes-McCollum Haynes - Koksai Errick McCollum (3) e Stephane Lasme (13) Edge-Formenti David Logan 48 David Logan 47 David Logan 44 David Logan 07 Brenton Petway 0 Brention Petway 0 _MG_8848Jarvis Varnado 77

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Nuraghe Losa Abbasanta 2 copia
Gli assessori dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda e dell’Ambiente Donatella Spano, con il capo della Protezione Civile Graziano Nudda e il direttore generale dell’Agenzia regionale del Distretto Idrografico Roberto Silvano, hanno presentato stamane, agli amministratori locali, il primo Piano di gestione del rischio di alluvioni della Sardegna, approvato il 30 luglio scorso dall’Autorità di Bacino e adottato dalla Giunta.
Il Piano entrerà in vigore a dicembre e sarà aggiornato ogni sei anni.
L’incontro, nel Centro Convegni al Nuraghe Losa di Abbasanta, ha aperto il dibattito pubblico sul Piano che si protrarrà fino al 16 novembre, per poter accogliere eventuali suggerimenti utili al suo miglioramento, prima dell’approvazione definitiva entro il 22 dicembre. Il Piano, sottoposto alla procedura di valutazione ambientale nazionale, si integra e coordina con gli altri vigenti per la mitigazione del rischio idrogeologico, cioè il Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) e il Piano Stralcio delle Fasce Fluviali (PSFF) e fornisce agli enti locali gli elementi utili a intervenire sulla mitigazione del rischio idrogeologico. È indirizzato agli amministratori locali, ai tecnici, ai professionisti e in generale a tutti i soggetti che istituzionalmente sono coinvolti nella pianificazione delle attività di prevenzione ed è costituito da elaborati tecnici organizzati in Relazioni di piano; Mappe della pericolosità, Danno Potenziale e Rischio da alluvione; Studio della pericolosità da inondazione costiera; Repertori; Scenari di intervento strategico e coordinato; Atlanti; Manuali.
«La Sardegna è stata infrastrutturata ai tempi della siccità, quando il problema era creare dighe, invasi e condotte e ora si ritrova con piogge frequenti e concentrate in poco tempo e poco spazio. Abbiamo perciò infrastrutture inadeguate da mettere in ordine nel più breve tempo possibile e dobbiamo far funzionare molto bene il Piano di Protezione Civile, cioè proteggere la popolazione dai luoghi rischiosi – dice l’assessore Maninchedda -. Con questo Piano per la prima volta viene concretamente valutato il rischio, viene radiografato l’intero territorio regionale e vengono fornite alle amministrazioni le informazioni e dunque gli strumenti per intervenire. Partendo da una certezza: dobbiamo chiudere le strade pericolose, evacuare gli edifici a rischio, cioè fare politica di Protezione Civile fino a che non troviamo il miliardo e 200 milioni che serve per mettere in sicurezza la Sardegna. Dobbiamo cioè sapere dove i fiumi esondano, quali sono i canali tombati, censiti per la prima volta, quanti sono gli edifici pubblici, prima di tutto scuole e ospedali, in area pericolosa, monitorare i ponti: su queste informazioni vanno adeguati i Piani di Protezione Civile e i Piani Urbanistici.»
«La Regione è a completa disposizione dei Comuni per aiutarli a elaborare piani di prevenzione efficaci a tutela dei cittadini» assicura l’assessore Spano spiegando che «il Piano di gestione del rischio di alluvione si è avvalso degli strumenti della Protezione civile, compresa una sintesi dei contenuti dei piani urgenti di emergenza, come prevede la Direttiva Alluvione. Abbiamo mantenuto tutti gli impegni presi con i sardi per far trovare pronti gli strumenti necessari a diffondere la cultura della sicurezza – sottolinea l’assessore dell’Ambiente -. Da inizio mandato ho lavorato per far recuperare alla Sardegna il ritardo sull’applicazione della direttiva del 2004. Lo scorso ottobre, dopo un decennio di ritardo, è stato attivato il Centro funzionale di Protezione civile. Abbiamo quindi pubblicato il Manuale che contiene le procedure di allertamento del sistema regionale di protezione civile per rischio meteorologico, idrogeologico e idraulico e costituisce un protocollo operativo per integrare gli interventi dei diversi enti e organismi coinvolti nelle attività di protezione civile.»
L’assessore Spano ricorda il programma della nuova serie di incontri territoriali con i Comuni per intensificare le attività di prevenzione e assistenza. «L’Isola ha compiuto enormi e decisi passi in avanti e quanto sinora fatto va a costituire un pilastro fondamentale del piano di gestione del rischio».

 

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Oggi è iniziato l’autunno ed è tempo di bilanci per la stagione turistica in Sardegna.

È già superiore al 10 per cento la percentuale di aumento del turismo in Sardegna nei primi otto mesi dell’anno, e nell’ultimo quadrimestre i dati saranno destinati a crescere ulteriormente sino ad arrivare a una quota tra il 12 e il 15 per cento. Non solo sensazioni positive e soddisfazione crescente degli operatori del settore. Ora anche i numeri di arrivi e presenze, del tutto consolidati sino a giugno, rilevati dal Sistema di raccolta regionale (Sired) su un consistente campione di strutture ricettive isolane (alberghiere ed extra-alberghiere), iniziano a dare la dimensione di quanto sia incisiva l’inversione di tendenza nel turismo sardo da due anni a questa parte.

Da gennaio ad agosto la crescita, dunque, è a doppia cifra rispetto allo stesso periodo del 2014, quando già il turismo nell’isola aveva fatto registrare un più 8,5 per cento rispetto al 2013. Sulle strutture campione – a maggio (complessivamente 1.042 tra alberghi ed extra alberghiero), giugno (1.214) e luglio (1.290) in particolare – gli aumenti del 2015 rispetto all’anno prima sono eclatanti: rispettivamente, più 9 per cento di arrivi e più 11 per cento di presenze; a giugno più 6 e più 8 per cento; a luglio, il dato non ancora consolidato ma tendente al rialzo, fa registrare più 8 per cento negli arrivi e più 10,5 per cento di presenze. Ad agosto invece il calcolo è ancora parziale, sono ancora 1.076 le strutture rilevate: più 8 per cento di presenze rispetto al medesimo periodo del 2014, che comunque era stato da record. A dare ulteriore consistenza a questo trend, i numeri diffusi ieri da Alitalia: dal 15 giugno al 15 settembre la compagnia aerea nazionale ha trasportato circa 600mila passeggeri sulle linee da e per la Sardegna, il 16 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2014.

«Se il 2014 aveva già segnato un’inversione di tendenza grazie a volontà e capacità di operatori e intero sistema turistico sardo di resistere a una delle crisi più dure e lunghe che si ricordino, nel 2015 il trend si è decisamente consolidato. Lo testimoniano i dati del nostro sistema di rilevamento. Possiamo affermare dunque con consapevolezza e autorevolezza, che ai risultati di valore assoluto in termini di arrivi e di presenze, ottenuti nei primi otto mesi dell’anno, hanno contribuito in maniera decisiva le azioni messe in campo dall’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio – commenta l’assessore Francesco Morandi -. I numeri restituiscono gli ottimi risultati di un percorso virtuoso e condiviso avviato da un anno e mezzo e certificano l’efficacia delle scelte strategiche. Ulteriori riscontri molto positivi saranno confermati dal dato consolidato di agosto, da settembre e da ottobre: puntiamo dunque a ben oltre il 10 per cento di presenze in più.»

«In particolare – spiega l’assessore del Turismo – le scelte strategiche adeguate hanno riguardato la capacità di ulteriore strutturazione dell’offerta, la selezione dei prodotti, il marketing territoriale e il co-marketing con le eccellenze sarde, il presidio dei mercati internazionali in fiere ed eventi, la scelta di canali e campagne promozionali mirate, sia tradizionali sia su web e social. La settimana della Sardegna in Expo, appena conclusa con un successo di numeri e apprezzamento del pubblico è servita a rafforzare il posizionamento dell’isola nei mercati internazionali e, nel contempo, in sinergia con nuove attività già in programma compresa l’imminente Bitas, genererà ulteriori presenze a fine stagione.»

«Le azioni portate avanti dall’assessorato rispondono a strategie condivise a partire dal 2014 – spiega Francesca Morandi – da quando è stato avviato un dialogo costruttivo con tutte le associazioni di categoria, sia nella valutazione comune degli interventi sia nel monitoraggio di tutti gli obiettivi normativi e operativi che puntano a innovare profondamente il sistema. Tra questi – conclude l’assessore regionale del Turismo – il bando per la destagionalizzazione dei flussi, rivolto ai grandi operatori della comunicazione internazionale, che vede in campo due soggetti privati. La commissione di gara attiva da agosto individuerà a breve l’aggiudicatario che dovrà curare la campagna di immagine sui principali mercati europei tramite il canale delle compagnie aeree.»

Tuerredda copia

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Claudia Firino 3

Si svolgerà il 2, 3 e 4 ottobre, alla Fiera campionaria di Cagliari, il Turisport 2015.

«La Regione sostiene con orgoglio il Turisport – ha detto l’assessore regionale dello Sport Claudia Firino, questa mattina alla conferenza stampa di presentazione della rassegna -. Questo evento è non solo il felice connubio di turismo e manifestazioni sportive, ma una tre giorni di ricchi programmi che coinvolgono ragazzi di tutte le età e le scuole e che servirà a rivelare il vero volto della realtà sportiva della Sardegna. Una vetrina, con un alto valore sociale e culturale, che consente alla nostra regione di proporci all’esterno dunque, ma utile anche per raccontare all’interno dell’isola la situazione. Un’occasione inoltre per scoprire tutte le nostre eccellenze e avvicinare sempre di più i giovani allo sport.»

E’ prevista la partecipazione di 40 federazioni, con il coinvolgimento di tutti gli istituti scolastici.

«Le federazioni sportive – ha aggiunto l’assessore dello Sport – avranno così l’occasione di portare la loro esperienza all’interno di una vetrina regionale, attrarre nuovi ragazzi, che saranno gli sportivi di domani, e allo stesso tempo manifestare e rendere noto ciò che succede all’interno delle società. Ci sono infatti ancora delle eccellenze nelle sport isolano che non hanno il giusto risalto. Questo genere di manifestazioni sono l’occasione giusta per metterle in luce.»

L’assessore Firino ha inoltre evidenziato l’importanza della scelta delle date per la manifestazione del Turisport, «non solo per l’avvio dei vari campionati, ma anche per il grande significato che ha per noi la destagionalizzazione degli eventi sia sportivi che degli spettacoli, un lavoro in cui credo e che continuerò a portare avanti».

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Fontanamare 1

Domani, 22 settembre, dalle 17.00 alle 19.00, in via Trentino 51, La Notte dei ricercatori si apre con le visite guidate al museo di Geologia e Paleontologia “Lovisato” e al museo di Mineralogia “L. De Pruner”. Le visite sono curate da Paola Pittau, Franco Frau, Laura Impagliazzo. Dalle 19.00 alle 21.00, l’aula magna ospita Tra la terra e il mare: impatto sul territorio delle buone pratiche per studio, gestione e conservazione delle spiagge” a cura di Sandro De Muro, Angelo Ibba, Gianni De Falco. A seguire, proiezione del documentario scientifico e divulgativo Dove inizia il mare”, con la presentazione del manuale di buone pratiche sul tema, frutto del progetto Beach. Introduce e coordina Ottavio Olita.

La Notte dei ricercatori 2015” sforna proposte fresche e accattivanti sulla filiera cultura-ricerca-innovazione”. L’ateneo – da domani a venerdì 25, dalle 16.00 alle 24.00 – promuove eventi scientifico-divulgativi nei poli di Sa Duchessa, viale Fra Ignazio, Cittadella di Monserrato e Rettorato. Quattro giornate di scienza e ricerca ma anche musica con i Siktikis e il Canto a Tenore di Orgosolo, filmati, degustazioni, visite guidate nei musei e nei laboratori, partecipazioni a esperimenti, gare di matematica, news su chimica, fisica e neuroscienze, conferenze e sport con una rappresentanza del Cagliari calcio. E altre sorprese ideate soprattutto per gli studenti delle scuole superiori.

Grazie all’intesa con l’Arst e l’assessorato regionale ai trasporti, nell’ambito degli eventi della Notte dei ricercatori, giovedì 24, la Cittadella di Monserrato si raggiunge gratuitamente con un voucher scaricabile dal sito dell’ateneo.

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Ospedale Sirai 1 copia

CTO Iglesias copia

E’ sempre più animato il dibattito sulla proposta di riordino della rete ospedaliera. Oggi ospitiamo la posizione dell’Ipasvi di Carbonia Iglesias.

Premesso che il Collegio IPASVI Carbonia Iglesias considera

la sanità un costo solo nel “limite” delle “insufficienze”, ve ne siano, dei suoi amministratori: ben coordinata e rivisitata è un grande investimento in termini di salute e di economia;

la proposta di Riordino della Rete ed Integrazione Ospedaliera di cui alla delibera n. 38/12 2015 è lo strumento con il quale si definiscono la vision, la mission, gli obiettivi e l’organizzazione del servizio sanitario regionale dimensionata al territorio di riferimento, modulata per una risposta al bisogno di salute, sensibile alle interazioni socio sanitarie;

che per l’attualità e le attese ricadute complessive del Riordino della Rete ed Integrazione Ospedaliera, gli infermieri intendono misurarsi e svolgere un ruolo in tutti i contesti e i dibattiti che coinvolgono direttamente la professione, il territorio della provincia, gli assistiti e gli utenti fruitori dei servizi e delle prestazioni poste in essere in ASL 7 e nella sanità privata del Sulcis Iglesiente;

che alla domanda di salute ed assistenza la sanità pubblica e privata la Regione Sardegna risponde per tutti i suoi cittadini con la missione universalistica dei professionisti che vi operano e delle organizzazioni in cui sono inseriti, garantendola ogni ora, giorno, anno a tutti i suoi abitanti, non solo sardi ma anche stranieri, integrati o meno, offrendo sostegno e diritti a chi ne ha bisogno;

la sanità un comparto produttivo di servizi che in questa fase di crisi economica rappresenta anche una opportunità di coesione sociale da difendere con forza;

nell’esercizio delle sue prerogative esprime apprezzamento per la puntuale e significativa trattazione politica del riordino della rete ed integrazione ospedaliera.

Il principio del prendersi curaè introdotto da tempo nella cultura professionale infermieristica, ed è nel “prendersi cura” delle sorti della rete ospedaliera in Regione Sardegna e nella ns. provincia che intendiamo leggere l’impegno dell’Assessorato Sanità.

Questo è il motivo principale per il quale riteniamo doveroso recepire e ragionare su tutto ciò che nasce, cresce, si propone e si sviluppa intorno alla “innovativa” sfida lanciata, fosse anche solo per dibatterla. Il riordino è attuale e attuabile ma per la sua concreta applicazione deve essere tecnicamente rimandato in attesa delle ulteriori determinazioni della Ras e della rivisitazione complessiva del Piano Sanitario Regionale e dell’adozione dei nuovi atti aziendali.

L’impegno proposto dall’Assessorato parte da un ragionamento che esula, pur tenendone conto, da un calcolo meramente economico ed avvia tutti gli attori della sanità ad un approfondimento su quale qualità, dove e che servizi e prestazioni garantire ed erogare, come i cittadini possano fruirne in tutta la regione Sardegna e per quanto ci riguarda nel territorio del Sulcis Iglesiente, che con il riordino ha la definitiva opportunità di cessare di essere considerato segmento geografico limitrofo dell’area vasta cagliaritana, autodeterminandosi nel dare risposte ai bisogni di salute dei suoi 140.000 abitanti.

Sulle responsabilità alla garanzia delle condizioni di sicurezza nella gestione di un ricovero ospedaliero e di una prestazione ambulatoriale o domiciliare, non possiamo che sostenere convintamente tale impostazione, anche perché l’approccio e lo schema mentale, assistenziale ed amministrativo nel considerare la sanità pubblica il terminale di “pretese geo politiche” più che di “reali bisogni di salute” è superato dai tempi e dai fatti, ed è arrivato il momento che venga archiviato.

Si agisce, si assiste e si gestisce nell’interesse del cittadino. Tutti gli altri “centri di costo”, per quanto ci compete, è corretto ed auspicabile che siano definitivamente accantonati.

Se, ad esempio, una u.o ad Iglesias o a Carbonia ha numeri, casistica, capacità ed esiti tali da essere autosufficiente, siamo i primi ad esserne soddisfatti, altrimenti è non solo giusto ma doveroso che venga superata ed alienata.

Ridisegnare la rete di integrazione ospedaliera e del territorio pone quindi gli addetti ai lavori Asl Carbonia e i cittadini nella condizione di dover considerare le altre realtà sanitarie pubbliche come una risorsa e non competitors. Ne consegue l’enorme potenziale che gli addetti ai lavori possano dedicarsi a mantenere, nel proprio ambito, il massimo livello di eccellenza possibile sia che si tratti di una Medicina nel Sulcis Iglesiente che di una CardioChirurgia a Cagliari, mentre i cittadini potranno certamente attendersi quanto necessario ai loro bisogni di salute e di assistenza considerando la conformazione geopolitica della provincia dove vivono e sono inseriti, e dove solo le evidenze cliniche e scientifiche, in rapporto al n. di abitanti, suggeriscono se un reparto-servizio abbia senso di esistere o meno, senza per questo assegnare all’assessore di turno e al direttore generale pro tempore la patente di taglia servizi.

I totem e le convenienze di “terzi” avulse dal contesto socio sanitario in trattazione, se non del tutto eliminate dovrebbero restare almeno sullo sfondo, perché vengono un gradino dopo il soddisfacimento dei diritti alla salute e alle cure tangibili. Su questo concetto siamo granitici e richiamiamo con forza la vs. attenzione.

Gli investimenti in sanità utilizzano infatti risorse economiche importanti e di tutti i contribuenti, e da ciò ne consegue che la sostenibilità delle spese debba essere documentata, giustificabile e appropriata dal punto di visto organizzativo e clinico. Se una Unità Operativa non si mantiene da se per mancanza di richiesta o per scarsità di statistica

fino al limite o peggio per non sicurezza, è doveroso prenderne atto, convertendo quando possibile attività e servizi dai ricoveri ordinari al regime Day Hospital e dalle prestazioni ambulatoriali in Day Surgery.

Non dobbiamo cadere nell’errore di ambire a fregiarci di un titolo, ad esempio DEA I Livello, perché di bei contenitori vuoti è pieno il territorio, leggasi Crobu, mentre i cittadini più che alle insegne dei presidi ospedalieri guardano e hanno diritto alla sostanza delle cose, come ad esempio di avere assicurati i Lea, di vedere ridotti i costi di gestione del sistema salute, di veder curata una patologia, di non essere dimessi con lesioni da decubito, di non contrarre infezioni ospedaliere, di non subire esiti da cadute dal letto, di non attendere mesi per una consulenza, di ricevere una risposta ad un tentativo di chiamata telefonica, di ricevere un sorriso ed una manovra d’urgenza con lo stesso impegno prescindendo dal titolo assegnabile agli stabilimenti Asl Carbonia.

Gli infermieri di Carbonia Iglesias, 920, sono convinti che possono ancora dare, anche in sinergia con gli altri sanitari, un apporto significativo al dare gambe al riordino della rete ospedaliera in termini professionalità e competenza sia negli stabilimenti del Sirai di Carbonia, del CTO di Iglesias e del Santa Barbara di Iglesias che nel territorio dove siamo impegnati nello svolgimento della professione, sia nelle stanze dei bottoni dove, per il tramite del direttivo del Collegio, sono chiamati ad esprimere punti di vista non pretestuosi e preconcetti ma con l’obiettivo di provare a migliorare il sistema e attendere alle aspettative dei cittadini, favorendo la maggiore integrazione possibile tra gli stabilimenti ed il territorio e la rivisitazione dei percorsi assistenziali, nel rispetto di ruoli e abilità. Una particolare attenzione crediamo possa essere richiamata nei confronti della comunità di Carloforte e non solo per il periodo estivo: necessitano di servizi, infrastrutture e pari opportunità. Un particolare rilievo riveste la sanità privata: rappresenta un punto di riferimento da difendere e valorizzare. Non riteniamo ipotizzabile scindere o spalmare il DEA I Livello assegnato alla ASL Carbonia su presidi ospedalieri diversi e distanti tra di loro e con funzioni differenti.

Conclusioni

Chiudiamo il breve contributo con la riflessione finale che il rischio di inappropriatezza dei ricoveri stessi e delle conseguenti prestazioni in regime di ricovero ordinario, incidono negativamente sul tempo da dedicare agli utenti da parte dei professionisti sanitari e degli infermieri in particolare, ai quali sono indirettamente assegnati carichi di lavoro demansionanti e dequalificanti che necessitano di essere governati anche con una dotazione organica meglio correlata ed adeguata alla metodologia e agli standard di cui all’allegato n. 2 delibera 38/12 del 28/7/2015. E’ necessario che venga rivisto il blocco del turnover, in riferimento alla dotazione organica soprattutto h. 24, che risentendo di tutta una serie di dinamiche (part time, gravidanze, maternità, congedi, limitazioni, malattie professionali, cause di servizio) incide sulla turnistica e conseguentemente sull’esito delle buone intenzioni, del benessere organizzativo, delle gratificazioni professionali.

Abbiamo cercato di essere in sintonia con la necessità di superare definitivamente visioni settoriali e particolaristiche dell’organizzazione sanitaria nel nostro territorio, allargando gli orizzonti per abbracciare una logica basata su prove di efficacia e sostenibilità clinico-organizzativa: l’approccio che segue una logica di Governo Clinico non è mai, infatti, una prerogativa individuale o di alcuni gruppi di interesse, o professionali, o di segmenti del

management ma deve essere una logica sistemica che abbraccia tutti gli attori della domanda e della risposta ai bisogni di salute nonchè di tutta l’organizzazione.

Va ancora sottolineata, condividendone la previsione, la necessità di procedere senza indugi e contestualmente alla razionalizzazione sia dei posti letto nelle UU.OO. per acuti che alla effettiva attivazione della lungodegenza e della riabilitazione intensiva (evitando il replicarsi del solo taglio del nastro Hospice Santa Barbara Iglesias) considerata l’esigenza di riportare l’offerta entro gli standard previsti dal Patto per la Salute.

Infatti, tra le prestazioni ad altissimo rischio di inappropriatezza e che generano costi elevatissimi per il SSN (leggasi, ad esempio, Dimissioni Protette Temporanee) ci sono proprio le performance riabilitative dove, di fatto, c’è una completa assenza dei relativi percorsi funzionali e dei sistemi di verifica dell’adeguatezza degli stessi.

La Regione Sardegna è una delle poche che ancora non ha recepito il Piano di Indirizzo per la Riabilitazione 2/2011 e questo crea non poche difficoltà nell’implementazione dei percorsi all’interno di ogni singola ASL, inclusa la 7 per quanto ci compete. Ciò nonostante non ci si deve esimere dal promuovere e sostenere il modello organizzativo previsto, coinvolgendo il più possibile tutti gli attori del sistema riabilitativo, ognuno per il proprio ruolo e nell’ambito delle competenze previste dai profili professionali.

Il tempo delle “attese” volgerebbe al termine ed una sana riorganizzazione della rete ed integrazione ospedaliera in ASL 7 non può prescindere da una contemporanea ridefinizione dei percorsi ospedale-territorio secondo i criteri di complessità clinica, disabilità e multi morbilità, considerata la conformazione geopolitica della provincia e le evidenze cliniche e scientifiche in rapporto al n. di abitanti.

Per il brevissimo periodo, è certamente auspicabile che tutte le ASL AO AOU di cui al riordino contribuiscano declinando anch’esse come dove quando dare movimento all’integrazione ospedaliera e territoriale e condividere eventuali criticità.

Per il medio termine, da sostenere senza indugio lo sviluppo degli ospedali di comunità e della case della salute, l’attivazione dell’Areus e il superamento dell’attuale 118. Inoltre, i D. G. di prossima nomina devono assumersi l’onere di dare continuità all’interpretazione della 38/12 e smi e agli eventuali atti aziendali dei predecessori Commissari Straordinari.

Nel lungo periodo, una verifica complessiva con un nuove audizioni delle parti sociali ed istituzionali chiamate oggi a fornire un contributo critico, chiarificatore, migliorativo di tutto l’impianto concettuale e politico, è non solo auspicabile ma doveroso perché la responsabilità della buona riuscita dell’immane lavoro che ci attende è di tutti, dal singolo cittadino al medico di famiglia, dagli apicali della politica ai vertici del management.

Nessuno può chiamarsi fuori.

Il Direttivo Collegio Ipasvi Carbonia Iglesias

Brevissime sull’analisi tecnica delle tabelle sinottiche riferite alla Asl Carbonia

– la previsione dei 33 posti tra i 12 posti letto dei lungodegenti e i 21 posti letto della Riabilitazione funzionale, porta al raggiungimento di una percentuale di posti letto, in rapporto al totale, nettamente superiore al complessivo regionale. Da notare che l’implementazione dei 33 posti letto in Asl Carbonia potrebbe limitare la risposta della sanità privata del Sulcis Iglesiente, che negli stessi ambiti è ben strutturata e garantisce livelli occupazionali che devono essere preservati.

– Gli obiettivi del presidio di I Livello assegnati a Carbonia e le funzioni di base e di Dea I Livello al CTO di Iglesias sono dissonanti rispetto all’indeterminatezza del ruolo del Santa Barbara di Iglesias, che meriterebbe continuità politica e sociale per quanto da sempre rappresentato nella comunità iglesiente e professionale. Riteniamo inapplicabile una previsione di Dea I Livello al 50% tra il Cto e il Sirai.

– La distribuzione complessiva per posti letto e disciplina, necessita di essere meglio esplicitata quanto a dislocazione tra gli stabilimenti ospedalieri, per evitare duplicazioni di servizi prestazioni e unità operative. Ortopedia, Chirurgia, Medicina, altri servizi: persisteranno così come esistenti o saranno accorpate, e se accorpate dove sarà assegnata la definitiva unità operativa?

– Notiamo una discrepanza tra i posti letto assegnati nella tabella distribuzione posti letto per territorio e Asl di riferimento, n. 323, rispetto a quanto riportato nella tabella posti letto per disciplina, n. 297.

La previsione di una contrazione di meno n. 34 posti letto complessivi non deve intendersi in senso negativo, in quanto l’indice che deve orientare la bussola del riordino è quella del tasso di occupazione del posto letto. In nessun contesto, in ASL 7, raggiunge il 100%. Impegnare compiutamente i posti letto effettivi piuttosto che reclamarne altri che resteranno vuoti ma intatti i loro costi di gestione, ha ricadute sull’organizzazione e sulle prestazioni rese ed in termini economici da non sottovalutare.

E’ da ipotizzare una modificazione del modello organizzativo assistenziale con incremento di personale di supporto laddove le necessità assistenziali sono orientate prevalentemente verso l’assistenza di base. Questo potrebbe consentire la costituzione dei team a prevalenza di personale di supporto dedicando prevalentemente il personale infermieristico alla responsabilità della predisposizione e governo dei processi assistenziali degli utenti ad esso affidati.

Richiamiamo il corretto e preminente utilizzo del personale infermieristico, di cui al DM 70/1997, nei servizi del Polo Pediatrico

Presidio Ospedaliero Sirai

Il piano prevederebbelo scorporo di alcune UU.OO. ad alta intensità di cura e la loro collocazione su piani diversi rispetto alla situazione attuale in cui in Asl Carbonia si mantieneuna sezione ad alta intensità di curaed annessa una a media intensità di cura. Ciò determinala necessità di costituire organici separati e l’incremento più o meno rilevante degli stessi?

Anche in previsione di un risparmio di risorse assistenziali con l’allocazione su medesima piastra di tutte le UU.OO. ad elevata intensità, risulterà inevitabile adeguare lostandard assistenziale di cui alla succitata Delibera Regionale.

1. Cardiologia: è previsto l’accorpamento con Emodinamica e Pneumologia con un decremento di tre infermieri e con l’integrazione di quelli già previsti per l’Emodinamica e la Pneumologia. Di fatto, con l’attivazione della piastra High Care al piano Primo, gli attuali infermieri esperti potrannocostituire il team dell’alta intensità?

2. Specialità mediche: previsto l’accorpamento delle UU.OO. di Medicina, Gastroenterologia, Nefrologia, Neurologia e Oncologia.

Relativamente alla U.O. di Neurologia, l’accorpamentorichiederà un incremento organico di 10 infermieri e 7 OSS, oltre a quello previsto per l’alta intensità;

3. Pronto Soccorso: anche per questo Servizio il Piano prevede la separazione dall’O.B.I.

Rispetto agli standard Regionali utilizzati, che prevedono n° 12 infermieri, in relazione al numero degli accessi, si deve considerare la necessità di garantire tutti i trasporti inter-ospedalieri, che attualmente gravano sulle singole UU.OO., con il conseguente l’incremento di 6 unità infermieristiche e 2 operatori di supporto;

4. Blocco Operatorio: è considerata l’integrazione di tutti i team delle varie specialità chirurgiche,con l’assorbimento delle funzioni del nurse di anestesia,  opzione non è previstadalla delibera in trattazione.

L’organico prevederebbel’integrazione con il personale del servizio di Sterilizzazione;

5. Radiologia: Si dovrà ipotizzareuna diversa organizzazione con la centralizzazione in Radiologia del servizio di trasporti interni dei pazienti che devono essere sottoposti ad esami radiologici,con incremento del numero degli OSS, considerandol’attuale situazione organizzativa con la presenza di personale infermieristico e di supporto con limitazioni funzionali.

Presidio Ospedaliero CTO

1. Ostetricia e Ginecologia: nel pieno rispetto del profilo DM 740/74 si prevederebbeuna U.O. a totale conduzione del personale collaboratore professionale sanitario ostetrico, da cui può conseguire il recupero di n° 11 infermieri attualmente riallocati in altre strutture ospedaliere;

2. Polo Chirurgico: dalla costituzione del Polo Chirurgico con accorpamento di 4 UU.OO. Chirurgiche singole, si recuperanorisorseinfermieristiche e di supporto;

3. Pronto Soccorso: in relazione al numero degli accessi, e considerata la necessità di continui trasporti inter-ospedalieri, documentati, in particolare verso il P.O. Sirai, sede di Dea di primo livello, si ipotizzaun incremento organico rispetto agli standard previsti dalla succitata Deliberazione Regionale. Tale incremento consente anche l’assicurazione dei trasporti esterni al momento attuale in carico ai reparti di degenza;

4. Radiologia: come per l’omologo Serviziodel P.O. Sirai, si ipotizzala centralizzazione del servizio trasporti interni con il rafforzamento del numero di personale di supporto, tenuto conto anche dell’accentramento nel presidio di tutte le UU.OO. di degenza;

5. Polo pediatrico: è prevedutauna U.O. a totale conduzione di personale collaboratori professionali sanitari infermieri pediatrici, con recupero di personale infermieristico?

6. Specialità mediche: l’allocazione della nuova struttura attualmente distribuita su due distinti livelli permette una più efficace organizzazione e gestione delle attività. E’previsto un incremento di personale di supporto, che dovràgarantire tutta l’assistenza diretta ai pazienti totalmente o parzialmente dipendenti?

7. Chirurgia Pediatrica: non prevista dal Piano di riorganizzazione, sipuò ipotizzare il mantenimento delle attività attuali all’interno del Polo Pediatrico, eventualmente con rafforzamento dell’organico previsto con ulteriori 6 (sei) unità infermieristiche;

8. Riabilitazione: servizio di nuova istituzione: va considerata l’assegnazione del team completo, sia per le attività intensive che di eventuale lungodegenza riabilitativa.

Presidio Ospedaliero S.Barbara:

1. Blocco Operatorio: con l’attivazione del Polo Chirurgico del P.O. CTO, il personale attualmente afferente al Blocco Operatorio sarebbedestinato al potenziamento del team previsto per il P.O. CTO, considerata anche l’ulteriore assegnazione di funzioni ora assegnate al nurse di Anestesia.

2. Rianimazione: essendo previsto un punto di osservazione presso il Pronto Soccorso del CTO il personale attualmente assegnato potrà essere assegnato al medesimo Pronto Soccorso e a Servizi di nuova eventuale istituzione (Cure Palliative? Hospice? Case della Salute?…)?

3. Dialisi: è previsto il trasferimento presso il P.O. CTO;

4. Endoscopia digestiva: il personale viene integrato al team del Polo Chirurgico CTO;

5. Centro Prelievi: è previsto il trasferimento presso il P.O. CTO.

6. Ambulatori di Reumatologia, Cardiologia, Medicina interna, Pediatria, Oncologia: dovrebbero essere trasferitipresso il CTO tra le specialità mediche e Polo Pediatrico. Il personale attualmente in dotazione è confermato?

7. Radiologia: Non avendo precise indicazioni sulla permanenza o meno di un Servizio di Radiodiagnostica presso il P.O. S. Barbara, è confermata almeno ladotazione di personale attuale?

Altri servizi Asl Carbonia

L’integrazione ospedale territorio non può prescindere dalla valorizzazione dell’esistente sia a livello di cure domiciliari che di prestazioni ambulatoriali, sia nei rapporti e Ilcoinvolgimento deiprofessioni tutti(es. medici di famigliaed informatori scientifici, direttori medici e coordinatori infermieristici) che tra entità diverse (farmacie, guardie mediche, studi polispecialisti).Su questo contestoe le ricadute sui LEA, ci riserviamo di dedicare una analisi più ragionata nelle prossime settimane.

Il Direttivo Collegio Ipasvi Carbonia Iglesias

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Dal 23 settembre al 10 dicembre Cagliari festeggia lo spazio urbano con Terra Mobile, progetto inserito all’interno dell’asse tematica Passaggi e legami di Cagliari 2015 Capitale italiana della cultura. Ideato da una rete di associazioni culturali che lavorano in partenariato (Carovana SMI, Progetto Barega, Sustanaible Happiness, Progetto contemporaneo, Cherinus, L’Aquilone di Viviana con Kyber Teatro), il progetto ha come filo conduttore l’intimo vivere dei territori.

Sostenibilità ambientale, anche attraverso la celebrazione delle produzioni della terra, valorizzazione di giardini e orti urbani, rilancio delle relazioni tra centro e periferia e tra cittadini e migranti della cultura: sono questi gli obiettivi di Terra mobile. Tra gli spazi del quartiere Sant’Elia, i Giardini pubblici e la Mediateca del Mediterraneo il progetto si snoderà attraverso proiezione di corti e mediometraggi,  performance e installazioni di artisti, dibattiti, laboratori per bambini e ragazzi, sino a residenze d’artista e ad attività pensate per anziani e diversamente abili.

Dopo un’anticipazione il 9 settembre, nel Lazzaretto di Sant’Elia, con la manifestazione “Transiti rurali in urbani”, Terra Mobile prende il via mercoledì 23 settembre con una serata interamente dedicata al grande fotografo brasiliano Sebastiao Salgado: si comincia alle 18, ancora una volta nel Lazzaretto di Sant’Elia, con “Il sale della terra”, incontro, moderato dal giornalista Sergio Benoni, con David Rosier – produttore e co-ideatore del magnifico documentario realizzato da Wim Wenders e da Ribeiro Salgado, figlio di Sebastiao – e con Laurent Petigand, autore della colonna sonora. Alle 19.30 Petigand sarà protagonista dell’atteso concerto in programma nella piazza Lungomare Sant’Elia. Alle 21.30 si ritorna nel Lazzaretto per la proiezione del film “Il Sale della Terra” (Francia, 2014, b/n,  110 minuti). L’intensa serata sarà preceduta la mattina (ore 8.00) dall’Arte del camminare, itinerario per celebrare l’equinozio d’autunno a cura di Alessandro Nonnoi, con partenza dall’hotel Calamosca verso il Colle di Sant’Elia.

Dal 24 al 27 settembre performance e installazioni, a cura di Carovana SMI di Ornella D’Agostino: si tratta dei risultati del progetto del Gal SGT “Geografie sommerse, viandanti nella bellezza dell’abitare”, realizzato nei mesi scorsi nei territori del Sarrabus, Gerrei, Trexenta e Campidano di Cagliari, dove esperienze e linguaggi espressivi elaborati in quei territori rurali si spostano nella città, diventando parte integrante di Terra Mobile.

Giovedì 24 settembre l’appuntamento  è alle 20 al  Lazzaretto: saranno presentati il progetto dell’artista Marco Peri “Nuovi occhi. Artisti per l’immagine del paesaggio” – un nuovo modo di concettualizzare il rapporto tra spazio e natura- e quello di Grazia Dentoni “Matrilineare”, ispirato a I racconti della nuragheologia di Raimondo De Muro, in cui si percorre il passaggio di conoscenza legato alla linea materna, dalla spiritualità più profonda al nutrimento, e la trasmissione orale di competenze naturali legate al nostro essere umani sulla terra.

Il giorno dopo (venerdì 25 settembre ) prende il via “Identità, lingue e relazioni nella migrazione”,   conferenza internazionale sul dialogo interculturale, a cura dell’International Center for Intercultural Exchange (Associazione Culturale Ulisse, Siena Italian Studies, Sardinia Italian Studies – Siena, Cagliari). I lavori – le iscrizioni al consesso inizieranno la sera prima-  proseguiranno sino a domenica 27.

Sabato 26, la terra sarà ripercorsa nei legami e nelle tradizioni che si tramandano nelle famiglie generazione dopo generazione: nella performance “Medas. Narrazioni di famiglia in andata e ritorno”, di e con Gianluca e Paolo Medas. I due discendenti della famiglia d’arte Medas (Gianluca, regista e attore, e Paolo, fotografo) riaprono gli archivi della loro famiglia, pioniera del teatro in Sardegna, che già negli anni ’50 raccontava il territorio con l’arte.

Fittissimo il programma di domenica 27 settembre, giorno in cui  su questa prima parte della rassegna cala il sipario: la mattina alle 12 l’appuntamento è al Lazzaretto con lo spettacolo (che conclude il laboratorio dedicato ai bambini sulla costruzione degli spaventapasseri in programma il 26 settembre e la mattina del 27) Lara e il vento, con Angela Iurilli e la sua piccola Fara. Alle 17,30 in diversi spazi del quartiere Sant’Elia (giardini, strade, Lazzaretto e piazza Lungomare)saranno proposti percorsi sensoriali, performance, installazioni: da Giardini e Case della Sardegna. Forme, tipi e organizzazione di Paolo Carta e Carlo Spiga (ore 17.30), risultato di un lavoro di mappatura artistica in diversi comuni del GAL SGT (Armungia, Villasalto, Ballao, Escalaplano) alla processione laica (ore 18) Nuptiae Albas, azione partecipata a cura di Pascale Pilloni con la collaborazione poetica di Marc Mercier  a cui seguirà la performance con due novelli marito e moglie Oggi Sposi per arrivare (ore 18) a  Il suono scolpito, performance conclusiva di un laboratorio di composizione, improvvisazione e nuove tecnologie a cura di Christian Cassinelli.

Nel corso della serata ci sarà spazio anche per un intreccio tra progetti performativi, musicali e di live grafiti come: da Terza bellezza, azione grafica fortemente evocativa a cura di Lello Porru, a Baballotis (Insetti), progetto di arte partecipata e pubblica sulla creazione di insetti immaginari con vecchia ferramenta a cura di Mariano Corda. Da  ExPlò, tracce video di un percorso performativo ed esperienziale sulle bombe arboree, a cura Paola Riviezzo e Massimo Congiu a Acqua e Vino, installazione sulla vendemmia in riva la mare, a cura di Luigi Erriu (presidente Su Niu e S’Achili, San Nicolò Gerrei) e Giovanni Pala (produttore vitivinicolo). Il fitto intreccio artistico proporrà anche Il dio minato/Paesaggi interrotti:, per la regia di Ornella D’Agostino,  Oratoria contemporanea con l’artista greco Alexandros Mistriotis,Voce arcaica dal Mediterraneo in paesaggi urbani con la cantante tunisina Alia Sellami.

La giornata del 27 settembre si conclude alle 22, nel cortile del Lazzaretto, con  Eleilò!, una produzione transdisciplinare della compagnia L’Aquilone di Viviana (e curata da Nina Zedda e Marco Quandamatteo) che riporta a Cagliari i saperi della cultura rurale del Gerrei, trasferendoli anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie.

Per tutta la durata della rassegna è in programma “Incontri e resistenze di culture, Abitare/Danzare/Un territorio, I territori poetici”: proiezioni, con sessioni di arte video a cura di Marc Mercier, direttore artistico di Les Instants Vidéo Numériques et Poétiques  di Marsiglia. Saranno anche proiettati cortometraggi sul tema dell’ambiente e della sostenibilità ambientale sostenuti dalla Fondazione Sardegna Film Commission,  all’interno del progetto Heroes 20.20.20.

Dopo quattro settimane di pausa, il 25 ottobre Terra Mobile ritorna. Il programma, i cui ultimi dettagli sono in via di definizione, sarà incentrato soprattutto sul tema del cibo (a cui è anche dedicata l’Expo 2015 di Milano) con azioni a cura di Sustainable Happiness , tra i partner del progetto, che proporrà, tra l’altro, un incontro tra il pescato e i prodotti della terra grazie all’artista Daniele Pario Perra e alla cooperativa Pescatori Porticciolo di Sant’Elia.

Ancora: nella Mediateca del Mediterraneo ci sarà spazio per gli orti in 3D.: grazie all’arrivo, per la prima volta in Sardegna, della stampante Big Delta (ha un’altezza di quattro metri, ed è stata studiata e progettata per costruire case in argilla) sarà costruito un orto urbano tridimensionale. L’iniziativa è a cura di: Progetto Barega, Sardegna Ricerche e WASP Project. Con il laboratorio “Orto da aspOrto”, a cura di Mazzamurru e delle coop Sant’Elia 2003, Punto a capo Onlus, e in collaborazione con l’Ente foreste della Sardegna e il Gal SGT, sarà realizzato un prototipo di orto mobile. La seconda parte di Terra Mobile vedrà anche la produzione della fregola popolare e l’installazione di un giardino verticale.

In programma ci sono anche due residenze d’artista: “Giardini e case della Sardegna- forme, tipi e organizzazione nell’area di Sant’Elia”, di e con Paolo Carta e Carlo Spiga, e “Côte à Côte”, di e con Yassine Balbzioui (Marocco) e Matteo Rubbi (Italia) a cura di Susana Moliner Delgado  (LA Companyìa DI MADRID) ed Emiliana Sabiu (Cherimus). Si tratta di un progetto sull’osservazione del cielo come luogo ideale dove la costa araba tocca la costa europea (Côte à Côte, appunto) e dove poter innescare un dialogo tra le due culture attraverso l’arte.

Spazio anche alla riflessione con la presentazione del volume, a cura di Paolo Perulli, “Terra Mobile. Atlante della società globale”, un libro che, avvalendosi dei contributi di sociologi, filosofi, geografi, giuristi e storici vuole aiutare a capire come pensare e agire dentro l’attuale, confusa transizione. Nell’incontro con Leandro Pisani (a cura de L’Aquilone di Viviana) si parlerà invece di  “Cultura rurale e nuove tecnologie”. Il  10 dicembre, infine, Giornata mondiale dei diritti umani, si svolgerà l’evento internazionale “Art and food with no borders” a cura di Plexus international e moderato da Sandro Dernini, coordinatore del Forum sulle culture alimentari mediterranee all’Expo 2015 e consulente della Fao. La manifestazione si svolgerà al Lazzaretto e prevede performance dal vivo  e contributi provenienti via streaming dai diversi continenti.

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nuraghe sirai

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Domenica oltre 500 persone hanno partecipato all’apertura straordinaria dell’insediamento del Nuraghe Sirai – “Il Nuraghe Sirai si svela”, svoltasi domenica 20 settembre. La visita al Nuraghe, organizzata dal Comune di Carbonia, in collaborazione con il Museo Archeologico Villa Sulcis, rientrava tra gli appuntamenti delle “Giornate Europee del Patrimonio”.
 Nel corso della giornata i cittadini e turisti sono stati accompagnati nelle visite ai nuovi scavi, curati dal Comune di Carbonia in collaborazione con l’ATI Ifras, da Carla Perra e Roberto Sirigu (direzione dello scavo) e dalle guide del Sistema Museale Cittadino (Soc. Coop. Mediterranea). Le tante persone presenti hanno dimostrato entusiasmo, curiosità e attenzione per il lavoro svolto, partecipando attivamente alla visita e ponendo diverse domande.
«Il successo ottenuto dalla Giornata Europea del Patrimonio – ha commentato Loriana Pitzalis, assessore della Cultura del comune di Carbonia – dimostra la grande attenzione della nostra Città e dei turisti nei confronti del patrimonio archeologico di Carbonia. Questo fatto conferma che la scelta dell’Amministrazione comunale di proseguire nelle attività di scavo riguardanti il Nuraghe Sirai, non soltanto è apprezzata ma potrà offrire nuovi scenari assolutamente interessanti, anche in chiave di sviluppo economico.»

Loriana Pitzalis 4 copia