18 July, 2024
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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci, ha approvato il nuovo Statuto di Sardegna Ricerche. In questo modo ha chiuso l’iter di trasformazione del Consorzio in Agenzia, iniziato con l’approvazione del disegno di legge da parte dell’esecutivo prima e del Consiglio regionale lo scorso 4 agosto poi. Di conseguenza, decade anche il comitato d’indirizzo attualmente in carica e si apre la fase di ricerca del direttore generale attraverso la procedura della manifestazione d’interesse. Lo Statuto appena approvato precisa la natura giuridica dell’agenzia, indica le finalità istituzionali, dettaglia i compiti e disciplina il percorso di predisposizione dei programmi di attività sulla base degli indirizzi della Giunta regionale.
«Più efficienza per la ricerca e meno costi sulle spalle dei sardi: sono questi i principi che hanno guidato la procedura di trasformazione di Sardegna Ricerche e gli obiettivi che raggiungiamo con il completamento dell’iter – ha commentato l’assessore Paci -. Stiamo razionalizzando il sistema della ricerca e dei suoi strumenti, dando allo stesso tempo una risposta concreta a quanto sollecitato dalla Corte dei Conti che più volte ha parlato di una trasformazione indispensabile e non più rinviabile. Ridefiniamo, dunque, la natura giuridica di Sardegna Ricerche, riordiniamo la missione prioritaria dell’Ente e delle strutture di ricerca collegate e razionalizziamo la composizione degli organi di gestione in linea con il contenimento dei costi, quella spending review che è un preciso e prioritario obiettivo della Giunta.»
Sardegna Ricerche avrà un direttore generale, un revisore dei conti e nessun consiglio d’amministrazione, il che significa un notevole risparmio per le casse pubbliche: essendo interamente controllato dalla Regione non ha ragione, infatti, di esistere in forma consortile, come più volte sottolineato dai giudici contabili. Con la nuova legge ne vengono ridisegnati i compiti, razionalizzandone le competenze a supporto del sistema regionale dell’innovazione, della ricerca e del trasferimento tecnologico.
Raffaele Paci 4

 

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Donatella Spano 5

La Giunta regionale ha bocciato l’installazione di 16 aerogeneratori per la produzione di energia eolica nel Medio Campidano. Nella delibera presentata e approvata ieri, esprime un giudizio negativo sulla compatibilità ambientale di un impianto situato nel territorio comunale di Sardara e in quelli di San Gavino Monreale e Pabillonis per le relative opere accessorie ed elettriche.

«La tutela ambientale è una priorità e un impianto in quei territori causerebbe gravi impatti per l’ambiente e in generale per il paesaggio – ha detto l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano -. La Giunta non accetterà nessuna speculazione sull’eolico e farà valere le linee guida delle aree e dei siti della Sardegna individuati come non idonei all’installazione di impianti eolici che ha recentemente approvato.»

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Palazzo della Regione 3 copia
L’ha deciso la Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci, di concerto con l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, ha dato il via libera a un piano finanziario messo a punto con la Sfirs per mettere in sicurezza il patrimonio della Società Bonifiche Sarde e scongiurarne il fallimento.  Gli obiettivi sono da un lato tutelare l’ampio patrimonio di SBS, le cui azioni vanno in usufrutto alla Sfirs pur restando di proprietà di Laore, e dall’altro dare un preciso segnale agli istituti bancari: con la gestione di Sfirs che individuerà gli idonei strumenti finanziari per la messa in sicurezza del patrimonio, infatti, non c’è alcun rischio di fallimento della società che è in liquidazione da anni ma conta molti passivi, e che detiene circa 600 ettari di terreni agricoli oltre a immobili di significativo valore.
«Con la delibera approvata oggi, la Sfirs grazie alla sua solidità potrà garantire la solvibilità finanziaria di SBS nei confronti del sistema bancario in attesa che si portino a compimento le lunghe procedure per la dismissione dei beni. In particolare, i beni costieri di pregio saranno dismessi in favore della Conservatoria delle Coste per proteggere e valorizzare l’ambiente, quelli produttivi all’interno del compendio di Arborea in favore del settore agroalimentare – sottolinea l’assessore Paci – Sono stati sentiti i revisori dei conti di Laore, che hanno espresso parere favorevole alla procedura, e alla fine di questo percorso Sfirs, a fronte di un piano finanziario, prende l’usufrutto delle azioni per tre anni e le gestirà su indicazione degli assessorati della Programmazione e dell’Agricoltura. Il segnale che diamo oggi è molto chiaro: SBS non fallirà.»

 

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Moni Ovadia

Tris di appuntamenti, oggi a Villacidro, nella terza giornata dell’intensa settimana di eventi che accompagna il Premio “Giuseppe Dessì” verso il suo clou quando, domenica prossima (20 settembre), verranno annunciati e premiati i vincitori del concorso letterario, quest’anno alla sua trentesima edizione.

Si comincia alle 18.00, in Piazza Zampillo, consueto angolo dedicato agli incontri letterari, con lo psicologo e psicoterapeuta Giulio Cesare Giacobbe e la sua ultima opera, “Se li ami non muoiono moi”: un libro edito l’anno scorso da Mondadori e incentrato sul delicato tema del lutto e della sua elaborazione, che l’autore presenta con la partecipazione di Roberta Atzori. 

Alle 19, introdotto da Giuseppe Marras, è invece la volta del filosofo e scrittore Stefano Zecchi con “Rose bianche a Fiume” (Mondadori), un romanzo storico ambientato alla fine della seconda Guerra Mondiale, quando Fiume e altri territori dell’est Adriatico vennero ceduti alla Jugoslavia. Al centro del racconto, un giovane che viene travolto da quegli avvenimenti insieme alle sue illusioni e speranze.

Alle 21.30 riflettori puntati a Casa Dessì su una delle personalità più rappresentative della scena teatrale nazionale e della cultura ebraica, Moni Ovadia, protagonista di un reading di alcuni brani tratti dagli “Scritti Corsari” di Pier Paolo Pasolini. Ad accompagnarlo le musiche di ispirazione tangueira del violino di Maurizio Dehò e della fisarmonica di Nadio Marenco. Le parole di uno degli intellettuali più profondi e illuminati che il nostro Paese abbia mai espresso sono portate in scena dopo un’accurata selezione da quell’attento e originale osservatore della società di oggi che è Moni Ovadia.

Giornata intensa per la settimana villacidrese anche quella di giovedì (17 settembre), che si apre alle 10 al Mulino Cadoni con un laboratorio di animazione alla lettura per bambini, proposto dall’associazione InCoro e condotto dai docenti Mara Durante e Stefano Bordiglioni. Nel tardo pomeriggio, due presentazioni nel “salotto letterario” di Piazza Zampillo: alle 18.00 “pornokiller” di Marco Cubeddu, con l’intervento di Giacomo Casti, e alle 19.00 Nel mezzo del casin di nostra vita di Maurizio Lastrico, a colloquio con Elio Turno Arthemalle. Serata tutta nel segno di Fabrizio De André a Casa Dessì: alle 21.00 si proietta il film di Gianfranco Cabiddu “Faber in Sardegna”, introdotto dallo stesso regista cagliaritano, con la presenza speciale della cantautrice Teresa De Sio (protagonista l’indomani a Villacidro con la presentazione del suo romanzo “L’Attentissima” e poi sabato con un reading tra musica e parole tratto dalle stesse pagine). Poi, alle 22.00, uno dei pianisti più noti e apprezzati del jazz italiano, Danilo Rea, in concerto con “A tribute to Fabrizio De Andrè”, il suo personale omaggio all’indimenticabile Faber.

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Il parco di Villa Sulcis, a Carbonia, ospiterà da giovedì 17 a domenica 20 settembre, la Festa annuale di SEL, organizzata dal Circolo Zorba il Gatto e intitolata “Articolo 3. Superando quegli ostacoli”.

Dopo le ultime due edizioni, dedicate agli articoli 1 e 2, si continuerà a parlare dei diritti e dei doveri dettati dalla nostra Costituzione.

«Le varie tragedie successe nell’anno in corso – si legge nella presentazione della Festa – ci hanno segnato e fatto capire che mai, come in questo momento, c’è bisogno di trovare delle soluzioni ai problemi che ci affliggono in quanto società. Mai come oggi è il momento di capire cosa fare per migliorarci, come comunità e come cittadini. Il nostro circolo rifiuta il fatto che forme di fascismo e razzismo segnino una linea risolutiva ai cambiamenti del nostro tempo, e avendo visto, proprio quest’anno, Carbonia come una città dell’accoglienza e della solidarietà, ha deciso di focalizzare la festa su confini e limiti, e di fare una riflessione su come sia possibile, appunto, superarli.»

Il programma della Festa è molto vario. Sono previsti una mostra, dibattiti, proiezioni, concerti e laboratori per bambini, il tutto con la partecipazione di tanti ospiti. Il 17 settembre, primo giorno della Festa, saranno presenti tra gli altri, alle ore 17,00, a parlare di immigrazione e accoglienza, dopo il saluto del sindaco di Carbonia Giuseppe Casti, Filippo Miraglia (vicepresidente nazionale ARCI), don Marco Lai (presidente Caritas Sardegna), Michele Piras (deputato SEL). Verrà inoltre inaugurata la mostra fotografica “Kurdistan, un popolo che resiste”, realizzata da Roberto Mulas e resoconto del viaggio istituzionale di rappresentanti della Regione Sardegna nelle regioni Kurdistan turco. Si terrà, inoltre, l’incontro con Ezel Alcu del Movimento delle Donne del Kurdistan. La serata proseguirà con una cena e un concerto curdi, che serviranno a raccogliere fondi per la costruzione della scuola Antonio Gramsci a Kobane. Il giorno successivo, 18 settembre, si parlerà di diritti civili, un tema importante per SEL Sardegna, che ha presentato proprio quest’anno in Consiglio Regionale, una proposta di legge sulle unioni civili. Tra gli altri, saranno nostri ospiti il presidente della Regione Francesco Pigliaru, Barbara Tetti presidentessa del MOS, Riccardo Deiana presidente di ARC Cagliari e Anna Maria Busia (consigliera regionale CD). Nella serata ci sarà lo spettacolo delle Dragqueen Le Bolognesi. Sabato 19 ci sarà il concerto di Giorgio Canali (ex CCCP CSI) e il dibattito delle 17,00 avrà come tema la Sinistra, saranno ospiti Luciana Castellina, Nicola Fratoianni, coordinatore nazionale SEL, Claudio Grassi (Sinistra e Lavoro), Massimo Zedda, sindaco di Cagliari e Luciano Uras (senatore SEL). Il giorno successivo, domenica 20 settembre, parleremo di Europa e regionalismi, nostri ospiti saranno Renato Soru, europarlamentare e segretario regionale del Partito Democratico, Franco Uda (Segretario Arci Sardegna, coordinatore nazionale Pace, Solidarietà e Cooperazione Internazionale ARCI), Gavino Sale (IRS), Gesuino Muledda (Rossomori) e Luca Pizzuto (consigliere regionale e coordinatore regionale SEL Sardegna). La Festa verrà chiusa con la proiezione del film Jimmy’s Hall di Ken Loach.

Ci sarà inoltre un’esposizione permanente di hobbisti e artigiani del territorio e ogni giorno, a partire da venerdì 18, alle ore 20,00 sarà possibile cenare al ristorane Festa Articolo 3, dove si potranno degustare i migliori prodotti locali, rigorosamente a km 0. Per i piccoli sono stati riservati spazi particolari, un laboratorio di burattini che, a partire dalle 17,00 di venerd,ì intratterrà i bambini per le tre giornate; con la cooperativa Mediterranea ci sarà un laboratorio sull’epoca romana il primo giorno della festa e, naturalmente, saranno presenti i giochi gonfiabili. Ogni attività culturale e di animazione sarà gratuita e aperta a tutti.

La festa è possibile grazie alla collaborazione col circolo ARCI La Gabbianella Fortunata di Carbonia e il Pitosforo ArtMusicBar.

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Il capogruppo di Area Popolare Sarda, Gianluigi Rubiu, interviene sul progetto di riforma degli enti locali. «Bisogna restituire autonomia ai Comuni, con maggiore attenzione ai piccoli centri. Pensiamo debba essere aperto un percorso per ridare una maggiore autonomia ai Comuni, salvaguardando soprattutto i piccoli centri del Sulcis, dell’Ogliastra e dell’Oristanese che, con questo disegno, rischiano di essere schiacciati dallo strapotere assegnato all’area vasta di Cagliari ed alle Unioni dei Comuni».

«E’ scontato che possa dare un nuovo assetto all’ordinamento – aggiunge Gianluigi Rubiu – anche in virtù delle riforme in discussione nel Parlamento. Sarebbe però opportuno ripensare al ruolo di rilievo dei Comuni, per ridare forza allo sviluppo. Con l’attuale proposta si rischia di fare solo un salto all’indietro, sottraendo dei poteri ai Comuni.»

«In tantissimi casi si assiste al taglio delle risorse – conclude Gianluigi Rubiu – ma anche al ridimensionamento illogico dei servizi, con aumento dei tributi che penalizza i cittadini. E’ invece indispensabile restituire l’autonomia finanziaria e decisionale ai Comuni, anche al fine di governo del territorio e pianificazione di maggiori servizi per i cittadini.»

Gianluigi Rubiu 5 copia

Michele Cossa

E’ scontro, in Consiglio regionale, sulla progetto di riforma degli enti locali.

«Pensavamo che gli inciampi del centrosinistra sulla riforma degli enti locali fossero frutto della confusione – dice il coordinatore regionale dei Riformatori, Michele Cossa – ma in realtà il disegno è ben preciso: non abolire le Province, cambiare nome a quelle di Cagliari e Sassari ma lasciando intatti enti che i sardi hanno chiesto di abolire.»

«La maggioranza ha svelato il grande imbroglio – dice ancora Cossa – ed ha resuscitato le Province. Sta pensando di far passare una restaurazione utilizzando come cavallo di Troia la riforma degli enti locali, salvando situazioni superate dai tempi e che nessuno è disposto più a tollerare. Restiamo in attesa di vedere un testo scritto, giacché le notizie date alla stampa sono troppo generiche.»

Per il coordinatore dei Riformatori sardi «bene l’eliminazione di quella cosa barocca e incomprensibile che erano le “associazioni di unioni di comuni”. Ma il percorso non può che restare quello di abolire le Province in modo chiaro e definitivo. Anche le funzioni relative a scuole, strade e ambiente devono pertanto essere subito affidate ad altri soggetti (Regione e comuni), per estirpare alla radice il germe di clientelismo, duplicazioni, sprechi e di un ambiente favorevole al proliferare del malaffare. Che senso ha mantenere in capo a degli ectoplasmi come le vecchie province le competenze in materia di ambiente quando esistono l’ARPAS e le ASL che possono fare egregiamente le stesse cose? E se si va verso la regionalizzazione delle strade, ha un senso mantenere uno sdoppiamento di competenze per le strade extracomunali, riproponendo proprio quella confusione che ha creato disastri e che i sardi hanno voluto abolire?»

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«La Regione ha ben chiara la situazione relativa alla L.R. 9/1998. Giovedì saremo a Bruxelles per un incontro convocato dalla Commissione Europea e richiesto dalla Regione con la collaborazione della Rappresentanza Italiana all’UE, per ottenere una soluzione condivisa». È l’impegno assunto questa mattina dal capo di Gabinetto della Presidenza, Filippo Spanu, con un gruppo di operatori turistici aderenti alla Federalberghi, guidati dal presidente regionale Paolo Manca, che hanno manifestato sotto il palazzo di viale Trento.
«Siamo perfettamente consapevoli della gravità della situazione – ha precisato Spanu -. In questi giorni stiamo preparando un dossier da presentare alla Direzione della Concorrenza. Il percorso è stretto e difficilissimo, ma non lasceremo niente di intentato. La Regione è mobilitata per affrontare questo problema. In un recente incontro con i legali di Federalberghi, sono emerse molto chiaramente le criticità di questa vicenda che risale a parecchi anni fa. Stiamo cercando di intervenire per salvare una situazione che era ormai compromessa. I margini d’intervento sono ridotti ma la Presidenza della Regione, pur con tutta la prudenza necessaria, porterà a Bruxelles le istanze che consentano di alleggerire il peso del recupero degli incentivi richiesto agli operatori sardi. Abbiamo impresso un’accelerazione straordinaria per arrivare all’incontro di giovedì in tempi stretti e nelle migliori condizioni possibili. Ricordiamo però che sulla vicenda grava già un pronunciamento negativo della Corte di Giustizia Europea.»
Agli operatori che chiedevano di intervenire nei confronti di Equitalia per bloccare il pignoramento dei conti correnti delle società alberghiere interessate dal provvedimento di restituzione dei fondi erogati, Filippo Spanu ha detto che «questa Presidenza non ama fare promesse vane. Prima parliamo con i dirigenti della Commissione ed esponiamo le nostre ragioni; poi, verificate le loro risposte, penseremo alle successive mosse da compiere. Entro questa settimana avremo tutti le idee più chiare in proposito».
L’assurda vicenda risale a 15 anni fa: numerosi imprenditori alberghieri, nel 2002, hanno attinto a contributi stanziati per cofinanziare opere di ristrutturazione e ampliamento degli hotel, al fine di riqualificare l’offerta turistica, in virtù della legge regionale 9 del 1998. Salvo poi scoprire che quegli aiuti non potevano essere concessi a chi aveva avviato i lavori in una data antecedente la richiesta di finanziamento. Ora la Comunità Europea chiede indietro alle aziende beneficiarie l’intero importo maggiorato di interessi che partono dal 2002. In totale 35 milioni di euro tra 28 alberghi. Dopo che la Commissione Europea ha dichiarato l’illegittimità di quei finanziamenti, perché non valeva la retroattività, è stata rifiutata la richiesta di risarcimento danni nei confronti della Regione e le imprese alberghiere hanno ricevuto le cartelle milionarie da Equitalia.
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L’assessorato dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale ha pubblicato l’avviso di proseguimento fino al 30 giugno 2016 delle misure di sostegno eccezionali a carattere temporaneo, conseguenti all’embargo russo, da concedere alle organizzazioni di produttori del settore degli ortofrutticoli e ai produttori che non appartengono a tali organizzazioni.
Le comunicazioni dovranno essere fatte dalle organizzazioni di produttori/produttori non soci, con le modalità di notifica indicate nelle circolari Agea n. 28/2014, e n. 36/2015 utilizzando esclusivamente le funzionalità informatiche messe a disposizione sul portale Sian.
Per eventuali informazioni è possibile rivolgersi all’area delle istruttorie dell’agenzia Argea ai numeri telefonici: 070 60262275 – 070 60262274.

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La Commissione Europea ha organizzato un concorso per le scuole europee mirato ad offrire ai giovani un’esperienza diretta di cosa significa essere un traduttore.
Gli studenti stessi possono decidere la lingua del testo di partenza e in quale lingua desiderano tradurre tra le 24 lingue ufficiali UE.
ll concorso si svolge simultaneamente in tutte le scuole partecipanti il 26 novembre 2015. Il concorso si svolge presso le scuole e il tema scelto per quest’anno è “Anno Europeo dello Sviluppo”.
I 28 migliori traduttori, uno per ciascun Stato membro verranno invitati a Bruxelles nella primavera 2016 per una cerimonia di premiazione. E’ possibile registrarsi fino al 20 ottobre 2015.