23 November, 2024
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Domani, martedì 15 settembre, alle 10.30, la sala convegni dell’Ordine dei medici di Cagliari – via dei Carroz n. 14 – ospita la conferenza stampa di presentazione della terza edizione di “Sui generis 2015 – Le Giornate cagliaritane sulle pari opportunità”. I diritti delle donne (maternità, ricerca, cultura e lavoro), la violenza (autori, nell’adolescenza), con particolare attenzione ai rapporti che li legano all’etica, sono al centro dei lavori.

I lavori si aprono giovedì 17 nell’aula “Maria Lai” – facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche – e si chiudono sabato 13 settembre. Il convegno tratta, tra l’altro, di Violenza, diritti, genere e professioni. In scaletta relazioni, interventi, tavole rotonde con la partecipazione di un centinaio di specialisti. Tra questi, il rettore Maria Del Zompo, gli specialisti Monica Toraldo di Francia, Gian Luigi Gessa, Guido Alpa, Fulvio Giardina, Claudia Romanelli, Marisa Marrosu, Roberto Pirastu, Gianni Monni, gli assessori regionali Luigi Arru, Claudia Firino e Virginia Mura. La tre giorni di “Sui Generis” viene trasmessa in streaming.

Alla conferenza di presentazione del convegno alle testate giornalistiche prenderanno parte Francesco Mola, pro rettore vicario Università di Cagliari, il presidente e il consigliere dell’Ordine dei medici di Cagliari, Raimondo Ibba e Anna Rita Ecca, Rita Dedola (presidente Ordine avvocati), Angela Quaquero (Ordine psicologi Sardegna), Susanna Pisano (avvocato, segreteria scientifica Sui Generis), Elisabetta Dettori (presidente Commissione pari opportunità, Comune di Cagliari) e Rosanna Mura (avvocato, Comitato pari opportunità).

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Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

Il presidente del Gruppo consiliare regionale Sovranità, Democrazia e Lavoro, Roberto Desini, esponente del partito Centro democratico Sardegna, ha inviato una lettera al presidente della commissione d’inchiesta sull’efficienza del sistema sanitario regionale e sull’adeguatezza dei suoi costi, Attilio Dedoni, per sollecitare la convocazione urgente della stessa Commissione, di cui lo stesso Desini fa parte. «Spero di sbagliarmi – spiega Desini -, ma ho l’impressione che attorno al sistema sanitario si stia creando un clima per cui nessuno voglia intervenire, concretamente, per cambiare lo stato delle cose. E questo non è accettabile, nella maniera più assoluta.»

«La Commissione è stata costituita con l’urgenza di acquisire un “quadro preciso e dettagliato su uno dei settori a maggior impatto sociale e con un assorbimento di risorse pari alla percentuale largamente maggioritaria del bilancio regionale”, alla vigilia “di importanti decisioni in materia di finanza pubblica”, come risulta espressamente dalla relativa richiesta di istituzione presentata il 4 dicembre 2014 – aggiunge Desini -. Com’è noto, la Commissione d’inchiesta è stata istituita dal Consiglio regionale con l’ordine del giorno n. 31 approvato l’8 gennaio 2015, e con un compito ben preciso: riferire “entro sei mesi” sull’incidenza della spesa farmaceutica, convenzionata ed ospedaliera, sul suo andamento di crescita, operando un raffronto con la medesima spesa nelle altre regioni italiane, sulle differenze di spesa sanitaria tra le diverse ASL della Sardegna, sulla rispondenza tra gli obiettivi aziendali e quelli effettivamente raggiunti, sulla distribuzione delle risorse umane tra medici, paramedici, infermieri, operatori socio-sanitari, farmacisti, sulla gestione delle gare pubbliche per l’acquisto di beni e servizi, nonché in ordine ai possibili margini operativi per una contrazione dei costi nel mantenimento dei livelli di assistenza.»

«Duole rilevare che, nonostante il breve termine originariamente fissato alla Commissione per riferire in ordine ai suindicati dati e l’importanza e la complessità dei compiti assegnati, la stessa si sia riunita esclusivamente due volte, il 16 e il 24 giugno 2015 – sottolinea ancora Desini -. Il ritardo nella convocazione delle sedute della Commissione rischia, evidentemente, di vanificare del tutto la missione affidatale, concepita come propedeutica alla realizzazione del processo di adeguamento dell’assetto istituzionale ed organizzativo delle aziende sanitarie locali della Sardegna avviato con la legge regionale 17 novembre 2014, n. 23.»

Un ritardo ritenuto non più accettabile. «Ritengo che la proroga al 31 dicembre 2015 del commissariamento straordinario delle aziende sanitarie, originariamente configurata come di breve durata dall’art. 9 della succitata legge, disposta nell’ultima seduta del Consiglio regionale tenutasi il 5 agosto scorso (legge regionale n. 22/2015) prima della sospensione estiva dei lavori, abbia reso improcrastinabile proseguire e accelerare i lavori della Commissione. Non si può più rimandare la riforma e la moralizzazione di un sistema, quale quello sanitario, caratterizzato per anni da un’irrazionale e inefficiente gestione delle risorse; un sistema nel quale si assiste ancora all’inutile duplicazione di spese per gare d’appalto e acquisizione di personale al fine di mantenere in piedi un esorbitante numero di aziende sanitarie, al dispendioso reclutamento di risorse umane tramite le agenzie interinali pur in presenza di graduatorie aperte, un sistema nel quale il diritto alla salute del cittadino rischia di essere leso dalle infinite liste d’attesa. Per tutti i suddetti motivi – conclude Roberto Desini -, ritengo che la convocazione dei lavori della Commissione non possa essere ulteriormente rinviata, essendo nostro preciso dovere adoperarci affinché il processo di riforma del sistema delle ASL sarde venga portato a compimento entro l’anno.»

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«Siamo stati tra i pochi a non contestare apertamente la Giunta dopo il varo della Rete Ospedaliera nelle scorse settimane, dicendo anzi che apprezzavamo lo sforzo di regolazione del sistema e di ottimizzazione nell’uso delle risorse. Adesso che abbiamo visto il provvedimento, e lo stiamo ancora esaminando e soppesando visto che definirlo fluviale è un eufemismo, dobbiamo dire che ne siamo abbastanza delusi. Intanto, va ben aldilà di una semplice redistribuzione di posti letto, come una rete ospedaliera dovrebbe essere, ma investe aree che sarebbero di pertinenza di un Piano sanitario regionale. Questo fa una grande differenza perché il primo va semplicemente in commissione, il secondo deve essere adottato dal Consiglio.»

Lo dice il coordinatore del Centro Studi dei Riformatori sardi, Franco Meloni.

«Detto questo – aggiunge l’ex direttore generale dell’Azienda Brotzu di Cagliari ed ex consigliere regionale – bisogna dire che il provvedimento appare improntato a caratteri di assoluta arbitrarietà mentre si cerca di far sembrare tutto matematico o almeno legato a standards più o meno condivisi. Non è così, le scelte politiche ci sono, legittime ma politiche: traspare qua e la che si vuole accontentare qualcuno o qualche territorio mentre altri sono trattati letteralmente a pesci in faccia, vedi San Gavino in un caso e Iglesias o Alghero nel secondo. Molte altre scelte appaiono arbitrarie o comunque non giustificate : perché – giusto per fare un esempio – Nuoro diventa I livello “rinforzato” e Oristano no?

Eppure la vicinanza di Olbia, che avrà pure il Mater Olbia con le superspecialità, e gli ambiti di popolazione farebbero pensare al contrario: intendiamoci, non abbiamo nulla contro Nuoro ma ci piacerebbe- sempre per esempio – che anche Oristano fosse trattata come merita ma qui pare che la presenza in Giunta di autorevoli esponenti di Nuoro o direttamente o per interposta persona, abbiano fatto pendere la bilancia da una parte, e questo non è né giusto né accettabile. Ma nel complesso il provvedimento appare modesto sotto il profilo culturale nonostante i paroloni in dosi massicce e, soprattutto, timido: poche scelte, quasi tutte nella direzione di accontentare il più possibile interessi ben ravvisabili sullo sfondo, e la evidente tendenza cambiare definizioni e terminologia ma a lasciare sostanzialmente tutto com’era.»

«Difficile che da questa cosa confusa vengano fuori le centinaia di milioni di euro di risparmi che, secondo la maggioranza attuale di centro sinistra, si sarebbero facilmente recuperati una volta fatti fuori i direttori nominati dal centrodestra. E, infatti, il primo provvedimento incisivo è il blocco delle assunzioni – conclude Franco Meloni –, altro che razionalizzazione, meglio chiamarli con il loro nome, tagli.»

Franco Meloni copia

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Expo Milano 2015 protagonista di un nuovo record mondiale. Nonostante la pioggia, migliaia di visitatori hanno partecipato all’iniziativa “Buongiorno Entusiasmo”, organizzata dal Gruppo Ferrero: lungo il Cardo, a due passi dall’Albero della Vita, hanno potuto gustare una colazione a base di pane con Nutella, latte e una mela. Alla “colazione più internazionale del mondo” hanno partecipato persone provenienti da oltre 55 nazionalità, stabilendo così un nuovo Guinness World Record. I primi degli oltre 50 mila kit distribuiti con la famosa crema alla nocciola sono stati offerti a partire dalle 10.00 di mattina e i prodotti potranno esseri apprezzati sino a sera. L’evento, in contemporanea con Roma, è stato presentato dal conduttore Alessandro Cattelan e ha visto diversi momenti di spettacoli, tra i quali l’esibizione degli, band resa famosa dal programma “X Factor”. La proclamazione del nuovo record è avvenuta all’ora di pranzo. «Siamo davvero felici del successo di questa iniziativa – ha sottolineato Piero Galli, Direttore Generale divisione Sales and Entertainment di Expo 2015 SpA -; un risultato lusinghiero al quale va aggiunto un altro record importante, vale a dire l’incredibile presenza di visitatori nonostante la pioggia. Per noi è fantastico».

Alla premiazione ha partecipato anche l’amministratore delegato del Gruppo Ferrero, Frederic Thil, contento per «un record di grande prestigio, per il quale ringrazio Expo Milano 2015 e tutti i nostri dipendenti».

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Premio Dessi 2012 - Cerimonia premiazio ni (studio foto Casti . Villacidro)

Tutto pronto per il Premio “Giuseppe Dessì”: oggi, a Villacidro, prende il via l’intensa settimana culturale che fa da cornice al concorso letterario per opere edite intitolato allo scrittore sardo (1909-1977), quest’anno all’importante traguardo della trentesima edizione. Ed è un programma all’altezza della ricorrenza quello che per sette giorni terrà banco nella cittadina del Medio Campidano, a una cinquantina di chilometri da Cagliari, in cui Dessì trascorse l’adolescenza e in seguito ambientò, da adulto, il suo testo più famoso, il romanzo “Paese d’ombre” (Premio Strega nel 1972). Un cartellone fitto e variegato di incontri letterari, momenti di musica, di spettacolo e altri appuntamenti con ospiti come Eugenio Finardi, Giovanni Lindo Ferretti, Vanessa Roggeri, Giulio Cesare Giacobbe, Moni Ovadia, Stefano Zecchi, Marco Cubeddu, Teresa De Sio, Maurizio Lastrico, Gianfranco Cabiddu, Danilo Rea, Giuseppe Langella, Vinicio Capossela.

Una settimana di eventi che accompagnerà il trentesimo Premio Dessì verso il suo clou, quando domenica 20 verranno proclamati e incoronati i vincitori fra le terne di finalisti delle due sezioni in cui si articola il concorso letterario: per la Narrativa sono in lizza Antonia Arslan con “Il rumore delle perle di legno” (Rizzoli), Antonio Scurati con “Il tempo migliore della nostra vita” (Bompiani) e Maurizio Torchio con “Cattivi” (Einaudi); si contendono invece il podio più alto per la Poesia Umberto Piersanti con “Nel folto dei sentieri” (Marcos y Marcos), Salvatore A. Sanna con “Fra le due sponde” (Il Maestrale) e Mariagiorgia Ulbar con “Gi eroi sono goi eroi” (Marcos y Marcos). Nel corso della cerimonia di premiazione verranno consegnati anche il premio speciale della giuria che, come già annunciato, quest’anno va alla grande attrice Piera Degli Esposti, e quello della Fondazione Dessì, riconoscimento che torna in questa edizione del trentennale e che è stato assegnato a uno dei più originali e apprezzati cantautori italiani: Vinicio Caposssela.

La lunga settimana villacidrese prende dunque il via domani sera (lunedì 14) con due diversi appuntamenti. Il primo, alle 19.00, al Mulino Cadoni, è nel segno del centenario della Grande Guerra con l’inaugurazione della mostra “Dimonios, la leggenda della Brigata Sassari“: un allestimento proposto anche come anteprima della sesta edizione di Nues, il festival dedicato ai comics a cura del Centro internazionale del fumetto di Cagliari, in programma in autunno nel capoluogo sardo. In esposizione le tavole originali del primo episodio del racconto a fumetti (di prossima uscita) scritto da Bepi Vigna e illustrato da Gildo Atzori, con la colorazione digitale di Laura Congiu, che prende spunto anche da “La Trincea”, l’atto unico di Giuseppe Dessì (messo in onda nella serata inaugurale del secondo canale RAI, il 4 novembre 1961, in coincidenza con l’anniversario della fine della prima guerra mondiale) che racconta la conquista della “Trincea dei razzi” da parte della Brigata Sassari: un episodio bellico (datato 14 novembre 1915) di cui fu protagonista anche il padre dello scrittore, il maggiore Francesco Dessì. Intervengono all’inaugurazione della mostra, che comprende anche sagome scenografiche, pannelli didattici e didascalie storiche, i due autori del fumetto.

La serata prosegue alle 21.30 a Casa Dessì, dove è di scena Eugenio Finardi con “Parole & Musica, il recital con cui il cantautore milanese si racconta e a contatto diretto con il pubblico, fondendo le sue canzoni a riflessioni personali e aneddoti sulla sua ultraquarantennale carriera artistica: uno spazio d’intrattenimento nel quale la musica si mescola alle parole e al racconto, confermando Finardi come artista capace di parlare all’anima della gente ma che sa anche stupire e divertire con le sue doti affabulatorie. Nato quasi per caso su richiesta del pubblico, “Parole & Musica è diventato in breve tempo uno spettacolo di successo (con le oltre settanta date dello scorso anno), tanto da spingere il cantautore a ridisegnarlo e arricchirlo. Dopo aver dedicato gli ultimi quindici anni all’esplorazione di diversi generi musicali, spaziando abilmente dal blues al folk, fino al fado e alla classica contemporanea, Eugenio Finardi (chitarra e voce) – affiancato sul palco da Giovanni “Giuvazza” Maggiore (chitarra) e Paolo Gambino (tastiere) – torna alle sonorità e ai contenuti di grande impegno che hanno contraddistinto i primi album del suo cammino artistico, come “Sugo” (del 1976) e “Diesel” (1977).

Tutti gli appuntamenti della serata inaugurale, come quelli dei giorni a seguire, sono ad ingresso libero e gratuito.

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Pallone

Dopo il Siliqua, anche il Carbonia e la Monteponi si sono qualificate per gli ottavi di finale della Coppa Italia di Promozione regionale. La squadra di Andrea Marongiu ha superato il Carloforte di Massimo Comparetti per 1 a 0 (stesso risultato dell’andata) con un calcio di rigore trasformato da Porcu, mentre la Monteponi di Giampaolo Murru (già vittoriosa all’andata per 1 a 0), ha travolto l’Atletico Narcao di Gianni Maricca per 4 a 0, con reti di Sanna, Meloni (2) e Puddu.
Nella Coppa Italia di Eccellenza regionale, dopo il Tortolì di Giorgio Melis, anche il Ghilarza di Graziano Mannu si è qualificato per i quarti di finale, superando il San Teodoro per 1 a 0, con rete di Cordeddu, ribaltando l’1 a 2 subito 7 giorni fa nella gara d’andata.

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Fabio Aru vince la Vuelta 2015

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Fabio Aru è arrivato in trionfo a Madrid e la conquista della Vuelta 2015 lo fa entrare nella storia del ciclismo. Il campione di Villacidro, a soli 25 anni, è uno dei grandi del ciclismo mondiale, forse già oggi il più grande specialista delle corse a tappe. Nel 2014 si classificò al terzo posto al Giro d’Italia e al quinto posto nella Vuelta, alla sua prima partecipazione, che lo vide conquistare anche due tappe; quest’anno ha fatto ancora meglio al Giro d’Italia, piazzandosi alle spalle di Alberto Contador, ed ha completato la sua straordinaria crescita vincendo alla grande la Vuelta, grazie ad una condotta sempre brillante e autoritaria e, soprattutto, all’indimenticabile impresa compiuta nella penultima tappa, l’ultima con grandi salite, nella quale ha letteralmente demolito il grande rivale, l’olandese Tom Dumoulin, crollato e scivolato in classifica addirittura al sesto posto.
Fabio Aru è il sesto italiano a vincere la Vuelta, dopo Conterno nel 1956, Gimondi nel 1968, Battaglia nel 1981, Giovannetti nel 1990 e Nibali nel 2010.
Quella odierna conclusa a Madrid è stata, come vuole la tradizione, una strameritata passerella per un campione che ha conquistato tutti, oltre che per le innate qualità fisiche e tecniche, per la sua semplicità e per una modestia non molto frequenti a questi livelli.
La tappa è stata vinta in volata dall’olandese John Degano.
Villacidro e tutta la Sardegna sono in festa per lo straordinario successo di un giovane campione che da oggi, ancor più di quanto lo fosse già prima di questa Vuelta, è un simbolo di una comunità che ha voglia di far sentire che è viva e vuole costruirsi un futuro migliore.
Classifica finale: 1° Fabio Aru (Italia, Astana); 2° Rodriguez (Spagna, Katusha) a 57”; 3° Majka (Polonia Tinkoff-Saxo) a 1’09”; 4. Quintana (Colombia) a 1’42”; 5. Chaves (Colombia) a 3’10”; 6. Dumoulin (Olanda) a 3’46”; 7. Valverde (Spagna) a 7’06”; 8. Nieve (Spagna) a 7’06”; 9. Moreno (Spagna) a 7’12”; 10. Meintjes (Sudafrica) a 10’26”; 11. Pozzovivo (Italia) a 11’10”.

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“Insieme possiamo fare di più”: questo il messaggio di Janusz Piechocinski, vice Primo ministro e ministro dell’Economia della Polonia in occasione del National Day del suo Paese in programma oggi a Expo Milano 2015. «Dobbiamo creare nuove forme di sviluppo economico, non attraverso la contrapposizione ma interagendo in maniera sinergia».

Il riferimento è alla cooperazione economica ma anche ai problemi pressanti dell’immigrazione e della solidarietà, tema approfondito anche dal Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Gian Luca Galletti, nel proprio discorso istituzionale: «Abbiamo bisogno di affrontare in maniera coesa, propositiva e incisiva le sfide che si affacciano, che ci pongono davanti a scelte che coinvolgono la nostra umanità. Sono situazioni che richiedono una coerente, determinata capacità di affrontare le gravi tensioni e instabilità internazionali. I valori su cui puntare sono la libertà, la democrazia, la tolleranza e la ricerca della pace».

Entrambi i ministri hanno dimostrato soddisfazione per la collaborazione tra i due Paesi in ambito politico ma anche economico e commerciale: la presenza imprenditoriale italiana in Polonia conta più di 1300 aziende coinvolte in diversi comparti dell’economia, che impiegano circa 90 mila dipendenti. L’Italia è il quinto partner commerciale della Polonia con 17 miliardi di euro di interscambio nel 2014, ha spiegato Galletti, che ha riconosciuto alla Polonia questo risultato: «A 10 anni dall’adesione all’Unione Europea, il vostro Paese si pone come protagonista della fase ripresa economica dell’Europa».

Piechocinski ha voluto porgere i propri ringraziamenti all’Italia: «Gli investimenti diretti hanno portato non solo soldi, ma lavoro e conoscenza», e ha poi evidenziato anche l’elevata competitività dell’economia polacca, la sesta in Europa, con una crescita del 3,5%. Quale il segreto? «Rispettiamo i nostri partner, pensiamo sia importante condividere il successo, attrarre investimenti stranieri». Anche i settori agricolo e agroalimentare ha contribuito l’anno scorso con più di 21 miliardi di esportazione, grazie, sostiene il ministro, a validi scienziati e istituti di ricerca ma anche a un cibo molto buono: «I nostri piatti sono riusciti ad accumulare gusti da parti e popolazioni diverse. Vi invitiamo a stare a tavola insieme, con amicizia, stima reciproca».

Le celebrazioni della giornata nazionale proseguono tutto il giorno con le performance dell’Orchestra Militare Polacca, una partita di pallavolo tra squadre giovanili di Italia e Polonia e un concerto di Chopin a cura di Joanna Różewska.

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Pur perdendo di misura in casa, 1 a 0, contro la Frassinetti Elmas di Virgilio Perra, il Siliqua di Tutti Podda si è qualificato per gli ottavi di finale della Coppa Italia dilettanti di Promozione regionale, grazie alla vittoria per 2 a 0 ottenuta 8 giorni fa in trasferta. Questo pomeriggio, inizio ore 17.00, cercheranno di raggiungere gli ottavi anche Carbonia e Monteponi, vicine al traguardo, grazie alle vittoria esterne ottenute 7 giorni fa rispettivamente a Carloforte e Narcao. Le squadre di Andrea Marongiu e Giampaolo Murru sono tra le più attese per una stagione da protagoniste e i primi approcci in Coppa Italia sono stati positivi. Le squadre di Massimo Comparetti e Gianni Maricca, viceversa, hanno come obiettivo la salvezza ed hanno affrontato la Coppa Italia senza grandi ambizioni.

Carbonia – Carloforte verrà diretta da Carla Ortu di Cagliari, Monteponi – Atletico Narcao da Alessio Pusceddu du Oristano.

Nella Coppa Italia di Eccellenza regionale, il Tortolì di Giorgio Melis si è qualificato per i quarti di finale con un nuovo largo successo sul Porto Corallo, battuto per 3 a 0 dopo il 2 a 0 della gara d’andata. Il Ghilarza di Graziano Mannu, da parte sua, sconfitto la scorsa settimana per 2 a 1 a San Teodoro, questo pomeriggio cercherà di ribaltare il risultato (sarebbe sufficiente un 1 a 0) e di centrare la qualificazione ai quarti di finale.

Pallone

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Fabio Aru “imperatore” di Spagna, “disintegra” Tom Dumoulin sulle ultime salite e fa sua la Vuelta. Il campione di Villacidro ha inflitto al ciclista olandese un distacco di 3’52” ed ha riconquistato quella maglia rossa che era stata sua a lungo nel corso di tre settimane di corsa e domani festeggerà il suo capolavoro sul traguardo di Madrid.

Dopo aver sfiorato la vittoria al Giro d’Italia, Fabio Aru ha confermato di essere l’uomo nuovo delle grandi corse a tappe, trionfando nell’anno in cui la Vuelta ospitava tutti i migliori, escluso Alberto Contador. Al via c’erano anche il compagno di squadra Vincenzo Nibali, escluso dalla giuria in una delle prime tappe, e il trionfatore del Tour De France, Chris Froome.

Fabio Aru ha vinto al termine di una tappa che segna la storia del ciclismo degli ultimi anni, attaccando a 50 km dal traguardo.
La tappa è stata vinta dallo spagnolo Rubèn Plazacon 1’07” di vantaggio sul portoghese Josè Goncalves e 1’29” su Alessandro De Marchi. Fabio Aru è arrivato 24° a 3’38”, Tom Dumoulin 35° a 7’30”.
Fabio Aru ora guida la classifica generale con 1’17” sullo spagnolo Joaquin “Purito” Rodriguez e 1’29” sul polacco Rafal Majka. Tom Dumoulin è scivolato al 6° posto a 3’46”. Domani il grab finale con il trionfo di Fabio Aru, 25 anni, da Villacidro sul tetto del mondo del ciclismo.
Fabio Aru 1